L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

La prima opera del Novecento

Primo appuntamento del ciclo

Prima delle prime”

Stagione 2019/2020

Amici della Scala – Teatro alla Scala

Tosca

di Giacomo Puccini

libretto di Luigi Illica e Giuseppe Giacosa

tratto dal dramma di Victorien Sardou

Teatro alla Scala - Ridotto dei palchi “A. Toscanini”

Martedì 19 novembre 2019 ore 18

Tosca di Giacomo Puccini, una delle opere più famose e amate nella storia del melodramma otto-novecentesco, darà il via alla Stagione scaligera. “Puccini è per me tra gli autori di una vita, e in anni di studio e di direzione ho avvertito sempre di più l’importanza di una rilettura che tenesse conto del dibattito musicologico, in linea con quanto già avvenuto con autori come Rossini o Verdi”, così racconta Riccardo Chailly che avverte nel Teatro alla Scala “la responsabilità di allargare la conoscenza della straordinaria ricchezza dell’opera italiana, un vero patrimonio artistico e culturale del nostro Paese, non solo portando alle scene opere poco eseguite, ma anche aggiornando e approfondendo la percezione dei capolavori più celebri”. La genesi di Tosca fu turbata inizialmente da alcune difficoltà. Puccini, rimasto folgorato dalla rappresentazione di La Tosca di Victorien Sardou al Teatro Filodrammatici di Milano, all’inizio del 1889, pensò di ricavare dal soggetto un’opera. Si rivolse a Giulio Ricordi per ottenere i diritti dell’autore, il quale non oppose un netto rifiuto, ma dimostrando una certa freddezza concesse a Ricordi l’assenso a favore di un altro compositore, Alberto Franchetti, reduce da un recente successo. Luigi Illica preparò l’abbozzo del libretto e lo fece approvare da Sardou in presenza di Ricordi e di Giuseppe Verdi (in quel tempo a Parigi). Dopo pochi mesi Franchetti manifestò la sua rinuncia all’operazione, permettendo a Ricordi di commissionare nel 1895 l’opera a Puccini che, dopo il successo de La bohème, si dedicò subito, nella primavera del 1896, alla composizione. Partecipò alla stesura del libretto anche Giuseppe Giacosa, nonostante ritenesse il soggetto poco poetico, e che il successo del dramma fosse da ascrivere alla presenza e alla bravura nelle recite parigine di Sarah Bernardt. Il soggetto fu snellito e ridotto da 5 a 3 atti, furono inoltre eliminati parecchi personaggi secondari per concentrare la vicenda sul famoso triangolo Scarpia-Tosca-Cavaradossi. Dopo alcuni contrasti e ripensamenti l’opera fu completata nel 1899, per essere pronta ad andare in scena il 14 gennaio 1900 al Teatro Costanzi di Roma. All’inizio l’opera fu criticata dalla stampa, ma ben presto Tosca si avviò verso un successo che potremmo definire universale.

Tosca inaugurerà la Stagione lirica della Scala con la direzione musicale di Riccardo Chailly e con la regia di Davide Livermore che si avvarrà delle scene dello studio Giò Forma e i costumi di Gianluca Falaschi.

Nell’incontro “La prima opera del Novecento”, con ascolti e video, parla di Tosca Sandro Cappelletto, scrittore e storico della musica, direttore scientifico del volume Musica per la collana Il contributo italiano alla storia del pensiero (Treccani, 2018) e Accademico di Santa Cecilia, con la partecipazione del M° Riccardo Chailly.

Ingresso libero fino a esaurimento dei posti

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