Carmen aprirà la stagione in novembre

Concerti sinfonici e corali, lirica, spettacoli musicali:

ecco il programma di agosto e settembre alla Fenice e al Malibran

E a novembre l’inaugurazione di Stagione con la ripresa della Carmen di Bizet

Opera, concerti sinfonici e corali, spettacoli: la Fenice annuncia una programmazione ad agosto, settembre e ottobre ricchissima di eventi musicali. Una programmazione ancora inevitabilmente ‘segnata’ dalla necessità di rispettare i protocolli sanitari e il distanziamento sociale imposti dall’emergenza Covid-19, ma che dà il segno di una ferrea volontà di continuare a fare musica, nell’attesa e con la speranza di poter tornare presto a farla in condizioni di completa normalità.

Forte delle esperienze estremamente positive realizzate nel mese di giugno e luglio sul palcoscenico e nella sala teatrale ‘rinnovata’ di Campo San Fantin – la Fenice è stato il primo Teatro in Italia a proporre la messinscena di un’opera al chiuso – la Fondazione veneziana annuncia ora una programmazione artistica dal 22 agosto a fine ottobre con undici titoli tra opere, concerti e spettacoli che si svolgeranno sia al Teatro La Fenice che nel nuovo palcoscenico del Teatro Malibran.

«Per la nostra ripartenza, abbiamo voluto mettere in atto un percorso graduale – spiega il sovrintendente e direttore artistico Fortunato Ortombina –. Nel mese di giugno sono andati in scena i primi concerti in diretta streaming dal palcoscenico del Teatro La Fenice, trasmessi attraverso i nostri seguitissimi canali social: quello è stato un modo per ‘scaldare i motori’ e riattivare con la musica la scena teatrale veneziana. Poi sono venuti i concerti del mese di luglio, con il pubblico presente in sala e l’installazione dell’ormai famosa ‘arca’ a caratterizzare la sala di spettacolo. Siamo stati i primi, in questa fase, a proporre anche un’opera (Ottone in villa di Vivaldi) in un teatro all’italiana, al chiuso, e questo ci rende orgogliosi del nostro lavoro. Anche il ritorno in scena delle nostre masse artistiche si è svolto a piccoli passi: prima le formazioni cameristiche, poi i complessi ridotti, fino alla compagine sinfonica. Non è stata e non è tuttora un’operazione semplice, poiché teniamo come riferimento assoluto il distanziamento sociale, una regola che tutti devono tassativamente rispettare, il pubblico così come i lavoratori. La situazione attuale ci porta a sperare ora di poter tornare quanto prima a una condizione di lavoro e di spettacolo di piena normalità: ce lo auguriamo per gli ultimi spettacoli di ottobre, ma soprattutto per novembre, quando inaugureremo la prossima Stagione con la ripresa della Carmen di Georges Bizet».

Si comincia dunque sabato 22 agosto 2020 con la bacchetta di Tito Ceccherini, che guiderà l’Orchestra del Teatro La Fenice nella Sinfonia n. 40 in sol minore KV 550 di Wolfgang Amadeus Mozart e nel Pulcinella di Igor Stravinskij, il balletto in un atto per piccola orchestra su musiche di Giovani Battista Pergolesi che vedrà la partecipazione delle tre voci soliste del mezzosoprano Valeria Girardello, del tenore Leonardo Cortellazzi e del basso Matteo Ferrara.

La musica corale di Giuseppe Verdi sarà protagonista nell’appuntamento successivo, in programma domenica 23 agosto 2020: il Coro del Teatro La Fenice diretto da Claudio Marino Moretti e accompagnato al pianoforte, eseguirà una carrellata di pagine corali tra le più amate del compositore parmense, da «O Signore, dal tetto natio» dai Lombardi allaprima crociata, passando per «Patria oppressa» dal Macbeth fino ai due pezzi diventatiormai caposaldi del repertorio della compagine fenicea, vale a dire «Va’ pensiero sull’ali dorate» dal Nabucco e «Libiam ne’ lieti calidi» dalla Traviata. Interverranno nelle vesti di solisti il soprano Sabrina Mazzamuto, il contralto Mariateresa Bonera, il tenore Safa Korkmaz e il basso Antonio Casagrande.

Nelle serate di mercoledì 26 e sabato 29 agosto 2020, lo spettacolo si sposta al Teatro Malibran, che con un nuovo allestimento dell’Histoire du soldat di Igor Stravinskij inaugura un palcoscenico completamente rinnovato e molto più tecnologico, realizzato con la partnership tecnica di Fest. La storia del soldato, una storia da leggere, recitare e danzare indue parti per voce narrante e piccola orchestra su libretto di Charles-Ferdinand Ramuz, andrà in scena in un adattamento teatrale in lingua italiana affidato all’attore e regista Francesco Bortolozzo e alla danzatrice e coreografa Emanuela Bonora, con i costumi di Marta Del Fabbro e le luci di Fabio Barettin. Della parte musicale sarà responsabile Alessandro Cappelletto, che sarà alla testa degli Strumentisti dell’Orchestra del Teatro La Fenice. La prima dell’Histoire du soldat si svolgerà il 26 agosto, proprio il giorno del compleanno della collezionista americana Peggy Guggenheim. La mecenate fu amica di Stravinskij, e lo ospitò a Palazzo Venier dei Leoni nel settembre del 1957. Tale presenza è testimoniata dalla firma, accompagnata da una battuta musicale, lasciata dallo stesso compositore sul libro degli ospiti in cui Peggy conservava firme e dediche dei tanti personaggi celebri che venivano a trovarla.

Il mese di agosto si chiuderà con un altro prestigioso concerto sinfonico, dedicato a Ludwig van Beethoven: venerdì 28 agosto 2020, al Teatro La Fenice, Antonello Manacorda dirigerà l’Orchestra del Teatro La Fenice nell’esecuzione della Quarta e dell’Ottava Sinfonia del compositore tedesco, ampiamente celebrato anche nel corso di tutta la Stagione Sinfonica 2019-2020 per festeggiare il duecentocinquantesimo anniversario della sua nascita.

Nel mese di settembre, al Teatro La Fenice si succederanno interessanti titoli operistici. Dido and Æneas, la sola opera interamente cantata scritta da Henry Purcell, su un libretto in tre atti di Nahum Tate tratto dal quarto libro dell’Eneide di Virgilio, andrà in scena in un nuovo allestimento firmato dal regista e coreografo Giovanni Di Cicco e da Massimo Checchetto per le scene, Carlos Tieppo per i costumi e Fabio Barettin per le luci, con la direzione musicale di Tito Ceccherini. Nel cast figurano nei ruoli principali Giuseppina Bridelli (Dido) e Antonio Poli. Tre le recite in programma: venerdì 4, sabato 5 e domenica 6 settembre 2020. Roberto Devereux di Gaetano Donizetti sarà invece allestito in forma semiscenica nelle serate di martedì 15, giovedì 17 e sabato 19 settembre 2020, direttore Riccardo Frizza , regia Alfonso Antoniozzi,.

Si intitola Gondellieder ossia Goethe e le canzoni da battello il concerto con letture in programma venerdì 18 settembre 2020: l’attrice Ottavia Piccolo leggerà pagine dal diario veneziano di Johann Wolfgang von Goethe, scandite dalle ritrovate barcarole di Johann Adolf Hasse che saranno eseguite dal soprano Giulia Alberti e dai asolisti della Venice Chamber Orchestra sotto la direzione di Pietro Semenzato. Lo spettacolo gode del patrocinio e contributo del Goethe Institut, del patrocinio del Consolato Generale della Repubblica Federale di Germania Milano ed è realizzato dalla Fenice insieme all’Associazione Culturale Italo-Tedesca di Venezia, al Venice Centre for Digital and Public Humanities dell’Università Ca’ Foscari, con il production partner aA29 Project Room.

A cavallo tra settembre e ottobre tornano due capisaldi del repertorio della Fenice, vale a dire Il trovatore (2 e 4 ottobre 2020) con la regia di Lorenzo Mariani e la direzione di Daniele Callegari e La traviata (25 e 27 settembre 2020) regia Christophe Gayral, direzione Stefano Ranzani: entrambe i titoli saranno proposti in forma semiscenica. Mentre per le opere successive previste nel mese di ottobre saranno entrambe dirette da Federico Maria Sardelli, il dittico settecentesco composto da Der Schauspieldirektor di Wolfgang Amadeus Mozart e Prima la musica e poi le parole di Antonio Salieri (9, 11, 15, 17 e 20 ottobre 2020) con la regia di Italo Nunziata e Il barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini con la regia di Bepi Morassi (18, 21, 22, 23, 24 e 25 ottobre 2020), l’auspicio è che si possa tornare a regie e allestimenti in regime di completa normalità.