RICHARD WAGNER ALL’ARENA DI VERONA
Cronologia delle opere rappresentate nella storia del Festival dal 1913 ad oggi
Lohengrin, 22 recite: 1922 (9),
1933 (4), 1949 (4), 1963 (5)
Parsifal, 6 recite: 1924
I maestri cantori (sic), 5 recite: 1931
Tannhäuser, 3 recite: 1938
La Walkiria (sic), 3 recite: 1950
Serate straordinarie con brani di Richard Wagner in programma
Concerti sinfonici: 1948, 1949 (2)
Concerto wagneriano: 1983
Premio internazionale di canto “C. A. Cappelli”: 1988
Gala Domingo-Harding: 2013
«In un anno così difficile, il nostro Festival prosegue con successo, puntando dritto al futuro. – spiega il sindaco Federico Sboarina, presidente di Fondazione Arena – Dopo l’emozione e la commozione delle prime due serate, in omaggio al personale sanitario impegnato durante l’emergenza e a ricordo di tutte le vittime del Coronavirus, l’Arena continua a dar voce alla tradizione dell’opera, coniugandola con la sperimentazione, in vista della prossima stagione. Data la straordinarietà del momento che stiamo vivendo, con le serate evento di quest’anno abbiamo voluto dar vita ad un percorso conoscitivo dei più grandi compositori di tutti i tempi. Occasioni uniche che il pubblico sta dimostrando di apprezzare, grazie anche alla presenza sul palcoscenico di artisti di indubbia qualità e reputazione, esattamente centrati sui repertori su cui sono più forti e convincenti. Un cartellone che ci proietta al 2021 e che avrà una sua continuità nel festival dell’anno prossimo».
L’imponente organico dell’Orchestra dell’Arena di Verona è guidato da Gustav Kuhn, maestro austriaco che ha diretto molte volte l’intero opus wagneriano, spesso curandone anche la messa in scena, e qui alle prese con le Ouverture più belle delle grandi opere L’Olandese volante, I Maestri cantori e Tannhäuser, senza dimenticare la celeberrima “Cavalcata” che apre il terzo atto de LaValchiria, su quel monte sacro dove le figlie di Odino conducono gli eroi e che sarà infine circondato dal fuoco. Al suo debutto areniano è il soprano Ricarda Merbeth, specialista nel repertorio di lingua tedesca, cui sono affidate la romantica ballata di Senta, che trasposta il pubblico nei tempestosi mari del Nord dell’Olandese volante, e soprattutto la trasfigurazione finale del Liebestod, cantato dalla protagonista femminile di Tristano e Isotta.
Quello di venerdì 7 agosto è quindi un ritorno attesissimo che anticipa un grande evento del 2021, come dichiara il Sovrintendente e Direttore Artistico Cecilia Gasdia: «Abbiamo iniziato a parlare di Wagner con Jonas Kaufmann già due anni fa e il primo a cantare in tedesco sul nostro palco avrebbe dovuto essere lui, se la pandemia non ci avesse costretti a ridisegnare la stagione. Lui debutterà finalmente nel 2021: mi piace sottolinearlo, perché voglio ricordare che nel mondo dell’Opera si deve sempre ragionare con grande anticipo e creare un percorso artistico impeccabile attraverso le stagioni. L’emergenza del 2020 è stata in fondo uno stimolo efficace ed ora abbiamo con noi artisti solidissimi nell’universo wagneriano, una serata davvero speciale che apre nuovi orizzonti, nel segno di musica e qualità.La serata verdiana subito seguente per gli amanti dell’opera è una chicca imperdibile, davvero da “Scala d’estate”, come si usava dire una volta. Accostare Verdi e Wagner continua anche uno dei giochi preferiti da tutti noi appassionati: la gara immaginaria, un po’ per scherzo, un po’ seriamente, tra i due colossi dell’opera ottocentesca».