L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

Umberto Eco e grandi battaglie

Soggetto donna. Donne e movimento

RaiStoria ore 13:00 

Settimana dedicata alle voci di donne. Oggi, i canti dal lavoro: brani della tradizione popolare interpretati da Giovanna Marini e dalle voci di operaie, raccoglitrici di olive e braccianti.

Passato e presente

Rai3 ore 13:15 e RaiStoria ore 20:30

Il fascismo all'estero. La fine del primo conflitto mondiale vede nascere e crescere un po’ ovunque le associazioni di combattenti e i gruppi di veterani. Quando nel 1919, a Milano, Mussolini fonda i Fasci Italiani di Combattimento, vi confluiscono anche molti ex combattenti. E, con l’obiettivo di interpretare le aspirazioni nazionalistiche italiane, dentro e fuori confine, nel 1921 vengono aperti i primi fasci di combattimento all’estero: Lugano, Londra e, nel maggio dello stesso anno, il fascio di New York. Una realtà che Paolo Mieli e la professoressa Giulia Albanese analizzano a “Passato e Presente”, in onda venerdì 19 febbraio alle 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia. La propaganda accende l’entusiasmo di alcuni italo-americani, ma l’interesse per la fascistizzazione degli emigrati maturerà in Mussolini solo dopo la fondazione del Partito Nazionale Fascista e la Marcia su Roma del 1922. Con il successo politico del Pnf e la nomina di Mussolini a primo ministro, gli italiani nel mondo credono di vedere per l’Italia un futuro tra le grandi potenze mondiali. Fasci di combattimento nascono un po’ ovunque: Alessandria, Salonicco, Parigi, Berlino, Il Cairo, Smirne. Aumentando il consenso oltre confine tra i veterani, le élites professionali e le classi medio-basse, anche molti giornalisti e scrittori stranieri cominciano a parlare del leader italiano e delle sue camicie nere come di un esempio da seguire e da emulare.

Passato e presente

RaiStoria ore 14:20

Tondi, il Gesuita spia del PCI

14-18 Grande Guerra 100 anni dopo

RaiStoria ore 15:00

1916: Morire a Verdun L'episodio più importante della Prima Guerra Mondiale si svolge nel terzo anno del conflitto: sul fronte occidentale, nella cittadina di Verdun, lo scontro tra l'esercito francese e quello tedesco sarà decisivo per le sorti finali della guerra. Il 1916 è l'anno delle grandi illusioni, illusioni di una vittoria decisiva e della fine del conflitto. La conseguenza è una folle escalation di massacri e battaglie violentissime. La ''guerra totale'' è diventata realtà e il campo di battaglia di Verdun per dieci mesi sarà un buco nero che divorerà soldati, armi, trincee e animali, un vero e proprio inferno a cielo aperto. Proprio a Verdun, più che altrove, va in scena l'apocalisse della guerra nuova: 4 milioni di soldati coinvolti, oltre 700.000 morti.

a.C.d.C

RaiStoria ore 15:50

Le battaglie d'Europa:La disfatta di Sedan Il documentario di oggi racconta la guerra franco-prussiana del 1870,in particolare la battaglia decisiva,sedan,dove l'esercito francese venne circondato e costretto ad arrendersi e l'imperatore Napoleone III fu catturato e costretto ad abdicare.

Italiani

RaiStoria ore 16:50

Umberto Eco di Giovanni Paolo Fontana con Paolo Mieli Produttore esecutivo Sara Mariani V. pag.526 TLV - Semiologo, scrittore, filosofo, saggista, professore universitario. Tutto questo e altro ancora è Umberto Eco. A raccontare una vita veramente 'oltre' i confini, le testimonianze di alcuni suoi amici. Umberto Eco, acrobata della parola, ironico, critico, ludico e magnetico

#maestri

RaiStoria ore 17:40

Nell'ultima puntata prima di Natale di #maestri ripassiamo alcune delle lezioni e conversazioni del gruppo delle importanti materie del diritto e dell'educazione civica. Si parlerà di Costituzione, di legalità, dello status giuridico dei profughi, della dignità del pensiero infantile e di come sfuggire alla lingua della burocrazia. Faremo quest'ultimo percorso per salutarvi con Marta Cartabia, Federico Cafiero De Raho, Sabino Cassese, Silvia Salvatici, Franco Lorenzoni e Cecilia Robustelli.

La rosa dei nomi

RaiStoria ore 18:30

Di Francesco Conversano e Nene Grignaffini. - Un dietro le quinte sul set del film "Il nome della rosa". Interviste agli attori, al regista e soprattutto ad Umberto Eco, autore del romanzo..

La TV di Liliana Cavani. Un romanzo di formazione

ore 19:00

Di Massimo Bernardini, Alessandra Bisegna, Sara Chiaretti e Giovanni De Luna. Con la collaborazione di Serena Valeri. Regia Massimo Latini. Con Massimo Bernardini. Produttore Esecutivo Germana Mudano' - Liliana Cavani, prima di diventare una regista affermata in Italia e nel mondo, è stata una giovane e brillante documentarista nella RAI di Ettore Bernabei. Nel corso di una lunga intervista, Massimo Bernardini ripercorre con lei le tappe di questo viaggio, riproponendo allo spettatore la sua produzione televisiva: i primissimi lavori del 1961, la storia del Terzo Reich e dello stalinismo, le inchieste sulla casa in Italia negli anni del boom economico, la memoria della Resistenza e della Francia collaborazionista. Il ciclo si conclude con il Francesco del 1966, che doveva essere un documentario e sarà invece il suo primo film. In questa puntata:Fare i conti con la memoria. La donna nella Resistenza

Guerra di Corea p.2. La battaglia di Chosin

RaiStoria ore 21:10

Durante la Guerra di Corea (1950-1953) il generale MacArthur, con il consenso del presidente Truman, non si ferma al 38mo parallelo: convinto di poter riunificare il paese, dà ordine alle sue truppe di raggiungere lo Yalu, che separa la Corea dalla Manciuria, ignorando i segni di un possibile coinvolgimento nel conflitto della Repubblica Popolare Cinese. Una pagina di storia ripercorsa dalla seconda e ultima parte del documentario “Corea 1950. La battaglia di Chosin” in onda in prima visione venerdì 19 febbraio alle 21.10 su Rai Storia, con l’introduzione dello storico militare Gastone Breccia.
Mao Zedong fa capire subito che non avrebbe tollerato senza reagire una presenza americana ai suoi confini e a fine ottobre quasi 300 mila soldati cinesi avanzano in Corea contrattaccando di sorpresa le colonne delle Nazioni Unite, che subiscono gravi perdite. Alla fine di novembre la prima divisione dei Marines viene circondata da 60 mila cinesi nei pressi del lago artificiale di Chosin, sui monti Taebaek: la sua distruzione avrebbe potuto infliggere un colpo decisivo al morale degli Stati Uniti, inducendo Truman a cercare una via d’uscita dal conflitto. Per due settimane i Marines lottano per sopravvivere con temperature fino a 30 gradi sottozero, riuscendo infine a rompere l’accerchiamento e a mettersi in salvo al porto di Hungnam. La guerra sarebbe andata avanti fino al luglio 1953, senza un vero vincitore.

Le cronache di Hitler

RaiStoria ore 22:10

1938 -1943: sono gli anni al centro della terza puntata della serie. Dopo l'occupazione della Cecoslovacchia, il mondo trattiene il respiro e aspetta di vedere se Adolf Hitler avrà il coraggio di mettere a rischio la pace in Europa: senza alcuna remora, protetto dal patto Hitler-Stalin, il fuhrer invaderà la Polonia e, nonostante tutti gli avvertimenti e la dichiarazione di guerra da parte di Francia e Gran Bretagna, continuerà la sua avanzata. In un quadro di generale passività, l'Occidente permetterà ad Adolf Hitler di raggiunge ben presto il vertice del potere militare. Quasi l'intero continente europeo è sotto il controllo della Germania, tranne il fronte orientale, dove la situazione, per altri versi, sembra altrettanto difficile: distanze incredibili, manodopera a basso costo e soprattutto, il gelido inverno russo.

1919-1922. Cento anni dopo La spagnola, il nemico invisibile.

RaiStoria ore 23:10

A cento anni di distanza una panoramica degli eventi più significativi del quadriennio 1919- 1922, raccontati con gli occhi dei nostri avi, attraverso diari e memorie fotografiche private, storie personali che si fondono con la Storia d'Italia. In questa puntata la micidiale febbre spagnola, l'invisibile nemico che nella primavera 1918, nel corso del quarto anno della Prima Guerra Mondiale, provocò mezzo miliardo di contagi e circa 50 milioni di vittime, propagandosi rapidamente dalle trincee alla popolazione civile. Ancora oggi, ad un secolo di distanza, non è chiaro come e dove il virus della Spagnola abbia avuto origine...


 

 

 
 
 

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