L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

Dalla scuola napoletana a Fidelio, Mozart e Weill

La settimana musicale di Rai5 ha come filo conduttore storiche edizioni di opere buffe napoletane, con capolavori di Paisiello e Cimarosa dall'archivio Rai. In programma anche Fidelio diretto da Antonio Pappano, Zaide dal Teatro dell'Opera di Roma, Asmik Grigorian e Mathias Goerne in concerto con l’Orchestra Rai. Sabato 27, dal Teatro alla Scala, anche il dittico dedicato a Kurt Weill e Bertold Brecht registrato il 17 marzo.

OPERA

V. Bellini, La sonnambula

ore 10:00

Nell’ambito dell’omaggio al soprano Anna Moffo, nel 15° anniversario della scomparsa, Rai Cultura propone “La sonnambula” di Bellini nella storica edizione del 1956, con la regia di Mario Lanfranchi e la direzione musicale di Bruno Bartoletti, in onda domenica 21 marzo alle 10.00, è Nel cast, oltre ad Anna Moffo, Plinio Cabassi, Anna Maria Anelli, Danilo Vega, Gianna Galli, Guido Mazzini, Giuseppe Alessi.

Nell’ultimo appuntamento, in onda domenica 28 marzo, sarà proposta “Madama Butterfly” di Puccini in una edizione del 1956 con la regia di Mario Lanfranchi e la direzione musicale di Oliviero De Fabritiis.

Cantante celebre per la sua voce e per la sua bellezza, fu protagonista nei teatri d’America e d’Europa e in televisione. Capace di conquistare il pubblico con la voce e la grazia, concluse la sua carriera nel pieno dei suoi quarant’anni per un problema alla voce. Pur essendo di origine americana, la carriera di Anna Moffo si è svolta principalmente in Italia dove si era perfezionata negli studi e dove aveva sposato il regista televisivo Mario Lanfranchi.

CONCERTO

La vita nuova

Cantata sui versi di Dante Alighieri

di Nicola Piovani

Voce recitante Elio Germano, Soprano Rosa Feola

ore 16:34

Il compositore premio Oscar Nicola Piovani si cimenta con la trasposizione musicale, in forma di cantata per voce recitante, soprano e piccola orchestra, con il prosimetro dantesco “La vita nuova”, prima opera attribuita con certezza al Padre della letteratura italiana e pietra miliare dello stilnovismo. Rai Cultura proporrà l’evento sabato 20 e domenica 21 marzo su Rai5, in prossimità del Dantedì 2021 che il 25 marzo di ogni anno celebra l’inizio del viaggio dantesco. Il capolavoro giovanile del sommo poeta, incentrato sull’incontro cruciale con Beatrice, viene ripercorso attraverso la lettura dei testi in prosa e poesia ad opera dell’attore Elio Germano, in dialogo con la voce del soprano Rosa Feola e con gli strumentisti di Ensemble Aracoeli e dell’Orchestra Giovanile Italiana, diretta dallo stesso Piovani. L’opera – commissionata da Ravenna Festival nel 2015, in occasione dei 750 anni dalla nascita di Dante, in coproduzione con il Festival dei Due Mondi di Spoleto e Armonie d’Arte Festival – è stata presentata presso il Palazzo Mauro De Andrè di Ravenna, città in cui il poeta morì ed ebbe sepoltura, nel 1321.

Con Elio Germano (voce recitante), Rosa Feola (soprano), Ensemble Aracoeli (Alessio Mancini – flauti, Marina Cesari – sassofoni, Rossano Baldini – tastiere, Marco Loddo - basso elettrico, Ivan Gambini – percussioni) e strumentisti dell’Orchestra Giovanile Italiana.

CONCERTO

BEATRICE RANA E ANTONIO PAPPANO DA SANTA CECILIA

musiche di Mozart, Schönberg e Schumann

ore 19:13

Sono la giovane stella del pianismo internazionale Beatrice Rana e Sir Antonio Pappano i protagonisti del concerto dell'Orchestra dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia che Rai Cultura trasmette su Rai5. Registrata all'inizio di novembre 2020 all'Auditorium Parco della Musica di Roma, in una Sala Santa Cecilia priva di pubblico secondo le norme del Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 24 ottobre, la serata vede in programma il Concerto per pianoforte in la minore di Robert Schumann, con la pianista salentina Beatrice Rana in veste di solista. Presentato dall’autore a Lipsia nel 1846, è considerato uno dei brani più rappresentativi della complessa personalità musicale del compositore e uno dei più celebri concerti romantici. A precedere Schumann, l’energia trascinante della Sinfonia n. 35 di Wolfgang Amadeus Mozart, detta “Haffner” dal nome del committente, per il quale il compositore scrisse nell’estate dapprima una Serenata, rimaneggiata nella primavera dell’anno seguente ed eseguita a Vienna come sinfonia. E ancora, la Kammersymphonie op. 9 nella quale Arnold Schönberg rompe il legame con il passato e inizia l’esplorazione del percorso dodecafonico che diventerà il tratto distintivo della sua arte. Regia tv di Alessandra De Santis.

Lunedì 22 marzo

OPERA

V. Fioravanti, Le cantatrici villane

ore 10:00

Dal Teatro di Corte di Napoli Le cantatrici villane di Fioravanti nello storico allestimento del 1958 firmato da Corrado Pavolini con la direzione musicale di Franco Caracciolo. Protagonisti Alda Noni Adriana Martino Fernanda Cadoni Gino Sinimberghi Sesto Bruscantini Franco Calabrese. Ripresa tv di Stefano de Stefani

CONCERTO

Inbal dirige Mozart e Lalo

ore 17:19

L'Orchestra sinfonica Nazionale della RAI diretta da Eliahu Inbal con Silvia Marcovici al violino esegue: Mozart, Sinfonia n.25 in sol minore e Lalo, Symphonie espagnole op.21 per violino e orchestra.

Martedì 23 marzo

OPERA

G. Paisiello, Il Socrate immaginario

ore 10:00

Dal Teatro di Corte di Napoli Il Socrate immaginario di Paisiello nello storico allestimento del 1961 firmato da Corrado Pavolini. Sul podio il M° Franco Caracciolo, nel cast Jolanda Gardino, Sesto Bruscantini, Lidia Marimpietri, Elena Rizzieri, Luigi Alva, Italo Tajo, Renato Capecchi. Ripresa tv di Lino Procacci

Senato &' Cultura


Omaggio a Napoli

ore 17:09

La produzione "Senato &' Cultura" si propone di riprendere nove eventi culturali di vario tipo, ospitati dall'Aula del Senato della Repubblica che si apre alla cittadinanza. Gli eventi, volti a raccontare l'eccellenza e la giovinezza nei più disparati ambiti artistici come musica, danza, arte, letteratura, moda, canto.

Mercoledì 24 marzo

OPERA

G. Paisiello, Il mondo della luna

ore 10:00

Dal Teatro di Corte di Napoli Il mondo della luna, dramma giocoso in tre atti scritto da Carlo Goldoni e musicato da Paisiello nello storico allestimento del 1966 firmato da Mario Ferrero con la direzione musicale di Massimo Pradella. Nel cast Paolo Pedani Edda Vincenzi Lajos Kozma Adriana Martino Mario Boriello

Prima della prima

Il cappello di paglia di Firenze

ore 17:34

“Prima della prima” ci porta al Teatro San Carlo di Napoli per la produzione dell'opera Il cappello di paglia di Firenze di Nino Rota. Direttore Valerio Galli, regia di Elena Barbalich, scene e costumi di Tommaso Lagattolla - regia tv Roberto Giannarelli.

DANZA

Divina Commedia Ballo

ore 18:04 

Virgilio Sieni incontra la Divina Commedia in occasione del 750esimo anniversario della nascita di Dante Alighieri. Le tre cantiche - Inferno, Purgatorio e Paradiso - diventano altrettante parti coreografiche di un viaggio scandito dalla terzina dantesca. - 2015

OPERA

W. A. Mozart Zaide

Con Daniele Gatti sul podio e la regia di Graham Vick

È firmato da Graham Vick e diretto da Daniele Gatti, con la partecipazione di Remo Girone, il nuovo allestimento di Zaide di Mozart, andato in scena nell’ottobre 2020 al Teatro dell’Opera di Roma, che Rai Cultura trasmette in prima TV su Rai5 mercoledì 24 marzo alle 21.15. Concepita appositamente per le restrizioni imposte dalla pandemia, Zaide è stata l’ultima rappresentazione con il pubblico in presenza, prima della sospensione degli spettacoli. Il Singspiel lasciato incompiuto da Mozart, e il cui libretto di Johann Andreas Schachtner è andato perduto, è proposto nella ricostruzione realizzata nel 1981 da Italo Calvino. Invece di ricreare l’illusione di un’opera compiuta, lo scrittore preferì “mettere in valore quello stato d’animo di sospensione che ogni opera incompiuta comunica”. Il grande Remo Girone è impegnato nel ruolo del narratore. La vicenda ruota intorno a due amanti, Zaide, la giovane fanciulla preferita del sultano, e Gomatz, schiavo cristiano. I due si innamorano e progettano la fuga. Il ministro Allazim, che ha un ruolo fondamentale nel racconto, decide di aiutarli e scappare con loro. Vengono però scoperti e portati davanti al Sultano Soliman. Zaide lo supplica perché risparmi almeno il suo amato. Qui la storia si interrompe, perché Mozart, che scrisse l’opera tra il 1779 e il 1780, prima dell’Idomeneo, la lasciò incompiuta al secondo atto. È Chen Reiss a dar voce a Zaide. Soliman è interpretato da Paul Nilon. Juan Francisco Gatell è lo schiavo cristiano Gomatz, mentre Markus Werba e Davide Giangregorio sono rispettivamente Allazim e Osmin. Nel ruolo dei quattro schiavi completano il cast Raffaele Feo, Luca Cervoni e i due giovani della terza edizione di “Fabbrica” Young Artist Program, Domingo Pellicola e Rodrigo Ortiz. Di questo nuovo allestimento del Teatro dell’Opera di Roma, in collaborazione con i Teatri di OperaLombardia (Teatro Sociale di Como/Aslico, Teatro Ponchielli di Cremona, Teatro Fraschini di Pavia e Teatro Grande di Brescia), Italo Grassi firma le scene e i costumi, Giuseppe Di Iorio le luci, mentre i movimenti mimici sono di Ron Howell..

Giovedì 25 marzo

OPERA

D. Cimarosa, Il matrimonio segreto

ore 10:00

Edizione storica del 1956 de Il matrimonio segreto di Domenico Cimarosa diretta da Franco Caracciolo con la regia di Franco Enriquez. Fra gli interpreti Sesto Bruscantini, Franco Calabrese, Edda Vincenzi e Giuseppina Salvi

CONCERTO

Perle d'archivio

ore 17:18

Dall'Auditorium della Rai di Napoli CONCERTO diretto da MASSIMO BISCARDI: MAURICE RAVEL Le tombeau de Couperin Suite per orchestra - FRANCIS POULENC: L'histoire de Babar, le petit éléphant - Voce recitante PEPPE BARRA - Orchestra A. Scarlatti.

CONCERTO

Rai2, concerto dalla Fenice di Venezia il 25 marzo alle 18:30

CONCERTO

Grigorian e Goerne con l’Orchestra Rai

Su Rai (canale 23) il crepuscolo della vita 

Sono due tra i più grandi interpreti vocali di oggi, Asmik Grigorian e Matthias Goerne, i protagonisti del concerto dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai in onda in prima visione giovedì 25 marzo alle 22.05 su Rai5.

Il soprano Asmik Grigorian, figlia del tenore armeno Gegham Grigorian e del soprano lituano Irena Milkevičiūtė, negli ultimi anni è balzata agli onori delle cronache del mondo musicale internazionale per l’intensità delle sue interpretazioni. Vincitrice dell’International Opera Award come giovane interprete nel 2016, ha letteralmente incantato il pubblico del Festival di Salisburgo nel 2018 per la sua interpretazione della Salome di Richard Strauss, arrivando a un livello di identificazione quasi fisica con il personaggio della conturbante principessa giudaica. Stessi apprezzamenti espressi per la sua Marietta in Die tote Stadt (La città morta) di Korngold nel 2019 alla Scala. Per il suo debutto con l’Orchestra Rai propone i Vier letzte Lieder op. 150 (Quattro ultimi Lieder), che segnano la fine della parabola creativa di Richard Strauss. Dei quattro Lieder scritti nel 1948, a un anno dalla morte dell’autore, tre sono basati su liriche di Hermann Hesse –Frühling (Primavera), September (Settembre) e Beim Schlafengehen (Andando a dormire) – mentre il quarto – Im Abendrot (Al tramonto) è svolto su un testo di Joseph von Eichendorff. Testamento creativo del compositore e di un’intera civiltà distrutta dalla guerra, il ciclo coglie con nostalgia crepuscolare la bellezza della natura nel momento in cui fatalmente sfiorisce. 

Il basso-baritono tedesco Matthias Goerne è uno dei liederisti più apprezzati al mondo: ha fatto della raffinatezza la cifra distintiva delle sue interpretazioni. Per il suo ritorno con l’Orchestra Rai – dopo il successo dello scorso luglio con la Sinfonia n. 14 di Dmítrij Šostakóvič diretta da Fabio Luisi – propone una scelta di canti tutti su testi di Michelangelo Buonarroti. Si tratta dei Drei Gedichte von Michelangelo (Tre poesie di Michelangelo) di Hugo Wolf, su testi tradotti in tedesco da Walter Robert-Tornow, scritti nel 1896, un anno prima della crisi maniacale causata dalla sifilide che nel 1903 condusse il compositore alla morte in manicomio. I tre Lieder di Wolf, orchestrati da Wolfgang Fortner nel 1972, non sono eseguiti assieme, ma alternati con tre brani tratti dalla Suite su rime di Michelangelo Buonarroti op. 145a di Šostakóvič – NotteDante e Morte – scritti tra il 1974 e il 1975, ultimo anno della vita del compositore. Si tratta di una riflessione sull’arte, l’amore e la morte, condotta a partire da testi del grande artista italiano tratti dalle sue Rime, tradotti in russo da Abram Efros.

Sul podio è impegnato l’ungherese Gergely Madaras, Direttore musicale dell’Orchestra Filarmonica di Liegi e Direttore principale della Savaria Symphony Orchestra, nel suo paese natale. Tra i canti su testi di Michelangelo, che aprono il concerto, e i Quattro ultimi Lieder di Strauss, che lo chiudono, propone la Suite op. 80 dalle Musiche di scena per Pelléas et Mélisande di Gabriel Fauré, scritte per una rappresentazione del dramma di Maeterlinck al Prince of Wales Theatre di Londra, che Fauré diresse nel 1898. Pagine altamente emblematiche dello stile del compositore francese, artigiano della musica che si è sempre tenuto lontano dalle tendenze imperanti, e che qui si esprime con una raffinatezza timbrica particolarmente ricercata.

Venerdì 26 marzo

OPERA

D. Cimarosa, Le trame deluse

ore 10:00

Dal Teatro la Cometa storica rappresentazione del 1959 de Le trame deluse di Cimarosa firmata da Luciano Salce con scene e costumi di Pier Luigi Pizzi. Sul podio il M° Nicola Rescigno, nel cast Giovanna Fioroni Adriana Martino Giuseppe Baratti Mafalda Micheluzzi Sesto Bruscantini Ugo Trama. Regia tv di Fernanda Turvani.

OPERA

L. van Beethoven, Fidelio

ore 16:36

Dall’Auditorium Parco della Musica – Sala Santa Cecilia Fidelio in forma di concerto musica di Ludwig van Beethoven. Antonio Pappano direttore. Con Simon O'Neill, Rachel Willis-Sørensen, Günther Groissböck, Amanda Forsythe, Sebastian Holecek, Maximilian Schmitt, Julian Kim, Marco Santarelli, Antonio Pirozzi.

Sabato 27 marzo

CONCERTO

Vivaldi/Piazzolla, Le quattro stagioni

ore 07:55

Da Piazza Duomo di Cividale del Friuli, concerto di Martynas Levickis con la Vilnius City Ensemble Mikroorchéstra per il Mittelfest 2018. In programma: Antonio Vivaldi - Le quattro stagioni, da "Il Cimento dell'Armonia e dell'Inventione" op. 8; Astor Piazzolla - Las Cuatro Estaciones Porteñas. Regia Daniele de Plano.

OPERA

V. Bellini, La sonnambula

ore 11:07

Nell’ambito dell’omaggio al soprano Anna Moffo, nel 15° anniversario della scomparsa, Rai Cultura propone “La sonnambula” di Bellini nella storica edizione del 1956, con la regia di Mario Lanfranchi e la direzione musicale di Bruno Bartoletti. Nel cast, oltre ad Anna Moffo, Plinio Cabassi, Anna Maria Anelli, Danilo Vega, Gianna Galli, Guido Mazzini, Giuseppe Alessi.

Nell’ultimo appuntamento, in onda domenica 28 marzo, sarà proposta “Madama Butterfly” di Puccini in una edizione del 1956 con la regia di Mario Lanfranchi e la direzione musicale di Oliviero De Fabritiis.

Cantante celebre per la sua voce e per la sua bellezza, fu protagonista nei teatri d’America e d’Europa e in televisione. Capace di conquistare il pubblico con la voce e la grazia, concluse la sua carriera nel pieno dei suoi quarant’anni per un problema alla voce. Pur essendo di origine americana, la carriera di Anna Moffo si è svolta principalmente in Italia dove si era perfezionata negli studi e dove aveva sposato il regista televisivo Mario Lanfranchi.

OPERA

K. Weill/ B. Brecht, Die sieben Todsünden  e Mahagonny Songspiel

ore 20:10

Segna il ritorno sul podio della Scala del suo Direttore musicale Riccardo Chailly a poche settimane dal successo della Salome di Strauss, il dittico formato da Die sieben Todsünden e Mahagonny Songspiel di Kurt Weill e Bertold Brecht, che Rai Cultura ha registrato e proponsto in streaming on demand anche su RaiPlay e sul sito web del Teatro alla Scala da giovedì 18 marzo alle 20.00. 
Il dittico si avvale della regia di Irina Brook, che debutta alla Scala, e di un cast in cui spiccano Kate Linsday nei panni di Anna I (nei Todsünden) e Betsy (in Mahagonny) e Lauren Michelle rispettivamente come Anna II e Jessie. la regia televisiva è curata da Arnalda Canali.
Riccardo Chailly è tra i Maestri con la più estesa e profonda conoscenza del repertorio del Novecento: basti pensare alle incisioni di riferimento di lavori di Berg, Bartók, Stravinskij, Prokof’ev, Šostakovič, Hindemith e Messiaen. Oggi questo quadro si arricchisce con il dittico dedicato a Kurt Weill: un autore imprescindibile del panorama musicale e teatrale del XX secolo, il cui inconfondibile mondo sonoro, ricco di echi dei cabaret e delle vie di Berlino, riveste e umanizza i versi affilati di Bertolt Brecht. 
L’ideazione di Die sieben Todsünden (I sette peccati capitali) si colloca negli anni dell’ascesa del nazismo in Germania, che costringe sia Weil sia Brecht all’esilio. Lo spettacolo, composto di canto e danza, debutta al Théâtre des Champs-Elysées il 23 giugno 1933 con regia e coreografia di Balanchine e scene di Caspar Neher, che sei anni prima aveva disegnato quelle di Mahagonny, e viene ripreso al Savoy di Londra il 28 giugno con il titolo Anna-Anna: sarà l’ultima collaborazione tra Brecht e Weill. E' un testo satirico le cui due (o una sola?) Anna intraprendono un viaggio attraverso sette città per raccogliere denaro bastante a costruire una casa sulle sponde del Mississippi per la famiglia. Ciascuna delle città corrisponde a un peccato capitale e rappresenta un apologo morale sull’apocalisse dei valori borghesi. Il titolo completo, voluto da Brecht, è infatti I sette peccati capitali dei piccoli borghesi.
Anche Mahagonny Songspiel, commissionato dal Festival di musica da camera di Baden-Baden nel 1927, racconta di una città corrotta in cui non ci sono leggi al di fuori di quella del denaro. E' una metafora del crollo del sistema sociale borghese ma, come la Londra allucinata della Dreigroschenoper (L'opera da tre soldi) dell’anno successivo o le sette città dei Sieben Todsünden, ci mostra ancora oggi un paesaggio umano apocalittico che trascende il conflitto tra le classi e ci parla semplicemente della fine di un mondo, riacquistando una piena, drammatica attualità. 

Lezioni di suono

Su Rai5 (canale 23) Syntax 0.1

Tre lezioni-concerto a cura di Ivan Fedele ispirate a tre grandi del classicismo: Haydn, Mozart e Beethoven. È “Syntax”, ciclo di tre composizioni eseguito nel 2017 per la rassegna “Lezioni di suono”, che ogni anno si tiene su iniziativa dell'OPV - Orchestra di Padova e del Veneto per la promozione della musica. A fare da guida all'ascolto nelle tre lezioni, in onda da sabato 27 marzo alle 23.15 su Rai5, è Ivan Fedele, attuale direttore della Biennale Musica di Venezia e compositore tra i più affermati a livello internazionale. Fedele, “in residenza” presso l'OPV dopo il ciclo di lezioni tenuto da Salvatore Sciarrino nel 2016, attraverso esempi cerca di far comprendere la portata anche attuale dei tre compositori e di spiegare il rapporto tra classico e contemporaneo. Fedele ha composto tre lavori denominati “Syntax”, pensati proprio sulla base delle opere dei tre compositori viennesi, oggi considerati metafore assolute della creatività, “archetipi” che possono dar luogo, in ogni epoca, a nuove forme e poetiche musicali. Al centro del primo appuntamento è “Syntax 0.1”, estrema sintesi degli elementi musicali, che trae ispirazione dalla Sinfonia n. 99 di Joseph Haydn. Seguiranno nei sabati successivi “Syntax 0.2” e “Syntax 0.3”. In tutti gli incontri, l'OPV diretta da Marco Angius proporrà esempi musicali ed esecuzioni di brani dal vivo.


 

 

 
 
 

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