Atti sonori. Teatro musicale al Baraccano

La serva padrona di Giovanni Paisiello

5, 6, 7 agosto 2014, ore 21

Amleto Opera 32 di Dmitrij Dmitrievič Šostakovič

12, 13, 14, 16 agosto 2014, ore 21

L’histoire du soldat di Igor Stravinskij

20, 21 agosto 2014, ore 21

Martedì 5 agosto 2014, alle ore 21.00, nella suggestiva cornice del Cortile del Piccolo Teatro del Baraccano, in via del Baraccano, 2 a Bologna, La serva padrona di Giovanni Paisiello inaugura la programmazione della rassegna Atti sonori. Teatro Musicale al Baraccano, che rientra nella Stagione Estiva del Teatro Comunale di Bologna e tra gli appuntamenti di bè bolognaestate 2014.

Prosegue dunque anche per la Stagione Estiva 2014 l’ormai consolidato appuntamento all’interno dello spazio gestito dal Piccolo Teatro del Baraccano, con due nuove produzioni del Teatro Comunale insieme a importanti realtà sociali e culturali di Bologna - quali la Cooperativa Teatro del Pratello e la Scuola di Teatro Alessandra Galante Garrone -, e ad una produzione di Atti Sonori con la collaborazione del Teatro Comunale, per dare la possibilità a tutti coloro che restano in città nel mese di agosto di fruire dell’opera lirica di qualità, all’aperto e in uno spazio altamente suggestivo.


LA SERVA PADRONA

di Giovanni Paisiello

libretto di Gennarantonio Federico

Orchestrazione di Ottorino Respighi

Edizione critica e ricostruzione di Elia Andrea Corazza

Direttore Elia Corazza

Regia Paolo Billi

Scene Stefano Iannetta

Costumi Teatro Comunale di Bologna

Luci Andrea Oliva

Orchestra del Teatro Comunale di Bologna

Con:

Serpina Maria Rosaria Lopalco

Uberto Davide Bartolucci

Vespone Elvio Pereira de Assunçao

e con Philip, Leonardo, Matteo e Oussama della Compagnia Out Pratello

Nuovo allestimento del Teatro Comunale di Bologna in collaborazione con il Teatro del Pratello con il contributo del Centro Giustizia Minorile Emilia-Romagna e del LIONS Club

Prima mondiale a Bologna della Serva Padrona di Paisiello nell'orchestrazione di Ottorino Respighi

A un anno dalla firma della Convenzione tra la Fondazione Teatro Comunale di Bologna, la Cooperativa Teatro del Pratello, il Centro Giustizia Minorile Emilia Romagna e la Fondazione Ater Formazione, debutta martedì 5 agosto 2014 alle ore 21.00 la prima coproduzione tra la Fondazione Teatro Comunale e Teatro del Pratello, che vede in scena, come mimi, i ragazzi della Compagnia OUT Pratello, formata da minori in carico ai Servizi della Giustizia Minorile.

Immaginando un nuovo tipo di spettacolo – racconta Elia Corazza, direttore dell’opera, nonchè autore dell’elaborazione critica e della ricostruzione - che coniugasse lopera italiana del Settecento con il balletto di stampo modernista, Sergej Djagilev, il celebre impresario dei Ballets Russes, scelse La Serva padrona che Giovanni Paisiello compose a Pietroburgo nel 1781 presso la corte di Caterina la Grande. Per via della mancanza di un librettista italiano a corte, Paisiello era costretto a intonare nuovamente il testo messo in musica da Pergolesi una quarantina di anni prima. Nel 1919 Djagilev affidò ladattamento delle musiche al bolognese Ottorino Respighi il quale strumentò nuovamente lintero intermezzo, accorciò le parti cantate, orchestrò i recitativi, e aggiunse alcuni pezzi strumentali necessari al balletto. I nuovi materiali furono tratti da altre composizioni di Paisiello composte in Russia nelle quali Djagilev aveva riconosciuto delle melodie russe. Pur rimanendo in sostanza fedele alla fonte paisielliana, resa senza trasfigurarla, Respighi ne attualizzò lorchestrazione rendendola maggiormente godibile dal pubblico del primo Novecento: le musiche acquistarono continuità e brillantezza, il tutto a favore di una burletta in musica più frizzante, che ben si adattasse allinserimento di parti danzate e ai mutati gusti del pubblico. La partitura fu completata da Respighi nel marzo del 1920 ma, per motivi ignoti, non venne mai allestita e finora era data per dispersa”.

Sul versante registico, Paolo Billi, che dal 1998 lavora con l’Istituto Minorile di Bologna, realizzando spettacoli di grande intensità, ci spiega che “la messinscena è ambientata negli anni venti, ai tempi della commissione di Diaghilev a Respighi. Sugli spalti disadorni di un teatro, sta provando una compagnia di danza e l’impresario, dandy autocrate ed esteta, in compagnia di un’amica, aristocratica dama, decidono di jouer, per scherzo, la Serva Padrona, accentuando il divertissement acidulo della burletta. L’inganno della serva al suo padrone viene trasformato in un gioco in cui l’impresario Uberto è perso dietro a Vespone, il suo ballerino preferito. I due ribaltano il raggiro, facendo intendere a Serpina che l’inganno da lei ordito sia reale, mentre è frutto di un loro crudele scherzo; ma Serpina, continuando a correr dietro all’impresario, non disdegna di mettere in atto le sue seduzioni verso gli altri componenti la compagnia”.

Dal 2014, la Compagnia del Pratello, diretta da Paolo Billi, che, dal 1998, ha realizzato gli spettacoli nell'Istituto Penale Minorile di Bologna, si articola in due formazioni distinte: la Compagnia OUT Pratello, con l'Area Penale Esterna, e la Compagnia IN Pratello, con l' Area Penale Interna. Si è reso necessario dar vita a due formazioni teatrali distinte per costruire percorsi artistici, formativi ed educativi diversi, permettendo alla Compagnia OUT Pratello di far esperienze professionali significative in collaborazione con le Istituzioni teatrali più importanti della città; si preannuncia che a dicembre debutterà il nuovo spettacolo all'Arena del Sole.

La presente produzione si avvale del contributo del Centro Giustizia Minorile Emilia-Romagna e dal LIONS Club che hanno sostenuto il laboratorio teatrale di preparazione.

L’attività del Teatro del Pratello è sostenuta in convenzione con il Comune di Bologna.

La serva padrona replica mercoledì 6 agosto e giovedì 7 agosto alle ore 21.


AMLETO OPERA 32

diDmitrij Dmitrievič Šostakovič

Progetto drammaturgico di Roberto Polastri

Per l’esecuzione delle musiche di scena

di Dmitrij Dmitrievič Šostakovič

per Amleto di William Shakespeare

Direttore Roberto Polastri

Mise en espace a cura della

Scuola di Teatro Alessandra Galante Garrone

Luci Andrea Oliva

Orchestra del Teatro Comunale di Bologna

Con gli Allievi Scuola Galante Garronte

Leonardo Bianconi, Sofia Brocani, Giulia Canali,

Giulia Ceccoli, Aurelia Cipollini, Mauro D’Amico,

Fabio Facchini, Marco Fasciana, Elena Fioretti,

Lia Marchesini, Francesco Martucci, Matteo Mirandola,

Federica Rallo, Anna Zuppiroli

Nuovo allestimento del Teatro Comunale di Bologna

in collaborazione con la Scuola di Teatro Alessandra Galante Garrone

Martedì 12 agosto 2014, alle ore 21.00, nel Cortile del Piccolo Teatro del Baraccano debutta

Amleto opera 32 di Dmitrij Dmitrievič Šostakovič.

Lo spettacolo nasce da un progetto drammaturgico ideato da Roberto Polastri, direttore d’orchestra e storico direttore musicale di palcoscenico del Teatro Comunale, per le musiche di scena che Dmitrij Dmitrievič Šostakovič scrisse per la messinscena diAmleto del regista, scenografo e costumista Nikolai Akimov, andato in scena nel 1932 al Teatro Vakhtangov di Mosca.

“Per collocare le musiche di Šostakovič nel giusto contesto – così spiega il maestro Roberto Polastri la genesi del suo progetto - ho condotto una ricerca storica sulla drammaturgia radicalmente innovativa dello spettacolo di Akimov, così da capire lo stretto legame tra la particolare lettura del regista e la creazione di queste musiche di scena. In questa ricerca mi è stato prezioso l’aiuto del musicologo inglese Gerard McBurney e della curatrice dell’Archivio Šostakovič di Mosca, Olga Digonskaya, che ringrazio di cuore. Lo spettacolo fece scalpore per la sua concezione assolutamente anticonvenzionale che ribaltava molti stereotipi sui characters del classico di Shakespeare, facendo indignare la critica più conservatrice […]. L’intento di Akimov era di togliere a Amleto tutto il suo corredo romantico, solidamente depositato nella mente dello spettatore dall’interpretazione ottocentesca che insisteva sul lato nevrotico del protagonista. Per raggiungere il suo scopo, Akimov non esitò a intervenire pesantemente sul testo. […] Poi aggiunse passi di altri autori, tra cui Erasmo da Rotterdam, per approfondire i legami di Amleto con il mondo filosofico rinascimentale. Per questo mi sono sentitoautorizzato ad aggiungere il sonetto intitolato Amleto che figura come la prima poesia scritta dal Dottor Zivago nell’omonimo romanzo di Boris Pasternak. […] La parte più difficile del lavoro si è rivelata la connessione tra la musica e il testo, in gran parte da inventare, visto che nella partitura a noi pervenuta non ci sono, se non in rari casi, indicazioni precise sul testo che precede i vari interventi musicali, e i titoli dei vari brani sono generici. […] Solo uno studio approfondito e simultaneo del testo di Shakespeare e della musica di Šostakovič mi ha portato a conclusioni che, se non si possono ritenere definitive, spero siano almeno considerate plausibili.

In questo spettacolo è sembrato necessario adoperare più estesamente una risorsa di cui sicuramente in qualche caso si valse Akimov, cioè ‘usare’ la musica di Šostakovič come ‘base’ per pan-tomime che proseguano il racconto shakespeariano in forma non dialogica, così da andare nella direzione di una condensazione rispetto all’originale. […] “

La mise en espace dello spettacolo è affidata alla Scuola di Teatro Alessandra Galante Garrone, che ha partecipato alla produzione con i suoi allievi.

“Per realizzare il progetto di ridare, per la prima volta dopo il 1932, il suo senso più vero alla musica di Šostakovič – spiega ancora il Maestro Polastri -, mi sono rivolto a Claudia Busi, direttrice della Scuola di Teatro Galante Garrone, che ha creduto subito nell’idea. Con l’aiuto del corpo docente della scuola, e in particolare di Massimo Sceusa, ha fatto di questo testo – in realtà, come ho cercato di spiegare, un ipertesto composto di parola, musica e gesto – materia di studio per gli allievi della Scuola. […]

Amleto opera 32 replica mercoledì 13 agosto, giovedì 14 agosto, sabato 16 agosto alle ore 21.


L’HISTOIRE DU SOLDAT

musiche di Igor Stravinskij

testo di C. F. Ramuz

Piccola Orchestra del Baraccano

Direttore Giambattista Giocoli

 

Voce recitante Angela Malfitano

 

Illustrazioni Michele Cerone

Dramaturg Gianluca Cheli

 

Direzione tecnica Antonio Di Virgilio

Lo spettacolo è una produzione ATTI SONORI,in collaborazione con il Teatro Comunale di Bologna.

Mercoledì 21 agosto, alle ore 21.00 (con replica giovedì 22 agosto, sempre alle 21.00), nella suggestiva cornice del Cortile del Piccolo Teatro del Baraccano, andrà in scena L’Histoire du soldat di Igor Stravinskij su testo di C. F. Ramuz.

In occasione del Centenario della Grande Guerra, ATTI SONORI mette in scena l'Opera "povera", che Igor Stranvinskij compose nel 1918, emblema dell'antitesi ai canoni fastosi ed ingombranti dell'Opera lirica tradizionale e madre del teatro musicale da camera.

Riproposta in chiave contemporanea di una vicenda favolistica russa che ha come protagonista un soldato, vittima emblematica del conflitto mondiale del 1915/18, la vicenda narrata riguarda l’umanità nel suo complesso e, in particolare, il tema dell’impossibilità dell’uomo di sfuggire al proprio destino.

Nella versione proposta da ATTI SONORI, la voce recitante sarà quella di Angela Malfitano, sulle musiche eseguite dalla Piccola Orchestra del Baraccano, diretta da Giambattista Giocoli.

A ciò si andrà ad aggiungere un viaggio fatto di immagini: musica e voce, infatti, saranno accompagnate dalle opere video proiettate del giovane illustratore Michele Cerone.


L’Histoire du soldat chiuderà la stagione estiva del Cortile del Piccolo Teatro del Baraccano, che ha fatto parte del cartellone di bè bolognaestate e che si è definita all’insegna del teatro musicale, a partire dal festival di musical A Summer Musical festival della BSMT nel mese di giugno e proseguendo con le due produzioni del Teatro Comunale di agosto: La Serva padrona e Amleto Opera32.

Prima di ogni spettacolo aperitivo dalle 20.00 al Bar Accano.   Biglietteria per: La serva padrona /Amleto opera 32 Intero 15€, ridotto 12€ (under 26 e over 65) L’Histoire du soldat 12€ intero; 10€ ridotto (soci Ass. Perséphone, under 26 e over 65)   Orari biglietteria Piccolo Teatro da lun. a ven. dalle 10.00 alle 13.00 e nelle sere di spettacolo I biglietti sono in vendita on line su www.vivaticket.it oppure c/o Bologna Welcome, P.zza Maggiore 1/E - tel. 051.231454   Informazioni Piccolo Teatro del BaraccanoVia del Baraccano, 2 – 40125 Bologna cell. 393.9142636 info@attisonori.itwww.attisonori.itwww.facebook.com/piccoloteatrodelbaraccano