Wagner teorico

 di Giuseppe Guggino

Richard Wagner

Opera e Dramma

A cura di Maurizio Giani

312 pagine

Casa Editrice Astrolabio, Roma, 2016

ISBN: 9788834017104

L’anno che si avvia a conclusione, per puro caso e senza una particolare congiuntura celebrativa, s’è rivelato particolarmente fecondo dal punto di vista editoriale relativamente a Wagner. Tanto per quanto riguarda gli scritti su Wagner che quelli di Wagner.

Nella prima categoria certamente imperdibile è il Wagner di Franz Liszt, pubblicato in lingua italiana da Il Saggiatore a cura di Nicolas Dufetel con traduzione di Alessandra Burani.

Nel campo delle edizioni in lingua italiana di scritti di Wagner, tralasciando la prima traduzione italiana di un pamphlet antisemita del 1850 un poco delirante Il giudaismo nella musica (ed. Mimesis, a cura di Leonardo Distaso), la palma dell’imperdibilità va al ponderoso saggio Oper und Drama proposto in lingua italiana con traduzione e cura di Maurizio Giani per i tipi della Casa Editrice Astrolabio.

Ormai da un decennio la collana Adagio ci ha abituato a traduzioni di saggi fondamentali in ambito musicale, ma il tassello wagneriano aggiunto ha un’importanza davvero piuttosto unica. Innanzi tutto perché l’ultima ristampa in italiano della colossale fatica teorica risale al remoto 1939, stampata da Bocca con la traduzione di Luigi Torchi. In secondo luogo perché del lavoro teorico sulle implicazioni del rapporto parola-musica l’impareggiabile Maurizio Giani non si limita a fornire una traduzione storicamente informata, ma opera una vera e propria edizione critica tra la fonte principale manoscritta (contenente molti passi inediti o cancellati, resi noti dallo studio di Klaus Kropfinger del 1984), la prima edizione a stampa del 1851 e le successive edizioni accresciute e variate del 1869, 1872 e 1888, non tralasciando il costante confronto con traduzioni/interpretazioni in inglese e francese. Particolarmente interessante, in questa collazione minuziosissima che elegge a testo principale l’ultima edizione in senso cronologico, rinviando a tutte le altre fonti in copiosissime note a piè di pagina, è cogliere, anche in combinato disposto al libello Il giudaismo nella musica coevo alla prima stesura di Oper und Drama, quanto in realtà alcune posizioni ideologiche estreme altro non fossero che un risentimento al successo di Meyerbeer, cui sovente, in maniera più o meno velata e con modi più o meno urbani si allude nel fondamentale testo esegetico. Fondamentale sì perché, espungendo il livore che qua e là fa inevitabilmente capolino, la pregnanza storica, l’acume critico, il livello di approfondimento teorico di Wagner storico dell’Opera si rivelano per nulla inferiori, niente affatto più concisi e meno retorici di quella vastità di genio drammaturgico-musicale che nel Ring ha forse la sua massima affermazione.

Il saggio, nato nelle intenzioni del compositore dapprima come articolo di risposta polemica, poi cresciuto in un estesissimo tomo in tre parti «L’opera e l’essenza della musica», «L’azione scenica e l’essenza dell’arte poetica drammatica» e «Arte poetica e arte dei suoni nel dramma dell’avvenire» è innanzitutto una storia “dotta” del melodramma fino a Wagner; dotta perché, al di là della reale conoscenza di tutti i titoli operistici citati (alcuni dei quali enumerati evidentemente senza conoscenza di prima mano), il profilo storico-critico tracciato è di sorprendente consapevolezza, così come la connotazione di orizzonti estetici e di obiettivi drammaturgici si rivela nitida, prima ancora dell’avvio della megalomanica Tetralogia.

La febbre rivoluzionaria, l’eloquio appassionato, le fiamme che da queste pagine divampano sono rese da Giani in un testo che, nonostante le infinite implicazioni di varia natura sottese, si rivela sempre fluido, nonostante la prolissità wagneriana; tutto scorre in maniera invero perfetta, eccettuato un piccolo problema a p.60 a proposito della visita di Rossini a Beethoven. Il livello dell’operazione culturale e l’enorme cura editoriale profusa, sono infine l’ultimo motivo che fanno di questa Opera e Dramma il regalo natalizio ideale per il perfetto wagneriano.