Ernani, un bis non richiesto

di Gabriele Cesaretti

Giuseppe Verdi

Ernani

Berti, Neves, Guelfi, Prestia

direttore Antonello Allemandi

regia Pier'Alli

Parma,Teatro Regio, maggio 2005

DVD Unitel Classic 721808, collana TUTTO VERDI, 2012

Il quinto volume del ciclo TuttoVerdi, pubblicato in dvd dalla CMajor è la prima spia dei problemi e delle difficoltà incontrate dalla realizzazione della serie che, almeno nelle intenzioni, sarebbe dovuta essere abbastanza diversa da come è in realtà. Ignoro se la decisione di includere nella serie questa edizione, che è stata realizzata a Parma nel 2005 ma era già stata edita in dvd dalla Dynamic [qui la recensione del cofanetto Verdi Collection n. 1 della Dynamic, comprendente anche questo Ernani, ndr], fosse presa fin dall’inizio o se si pensasse a una nuova edizione dell’Ernani da allestire e da firmare, ma fatto sta che la realizzazione Dynamic è stata inserita all’interno del corpus di realizzazioni parmigiane che forma lo zoccolo duro del repertorio del ciclo di TuttoVerdi.

Si tratta di un Ernani abbastanza gradevole, ma non di un grande Ernani. Antonello Allemandi, tanto per cominciare, pratica il taglio di alcuni da capo, una scelta senz’altro legittima in una stagione lirica ma che trovo discutibile all’interno di un Festival.

Giuseppe Verdi è uno degli autori più allestiti e rappresentati al mondo: dedicargli un Festival significa soprattutto cercare nuove sperimentazioni e nuove letture ma, in particolare, dovrebbe significare un rispetto dell’integrità testuale tale da distinguersi da una qualsiasi ripresa di repertorio. Vero è che c’è da dubitare che il cast avrebbe retto una simile sfida: Marco Berti non canta male, anche se non è un modello di esecuzione (soprattutto per quanto riguarda il passaggio), ma il senso del fraseggio malinconico e maledetto di questo eroe romantico non viene affatto reso. Susan Neves fu un’ottima Abigaille a Genova nel 2004 e a Parma nel 2003 e non capisco come possa essere la stessa cantante di questa Elvira scialba, dura nell’emissione e poco interessante nell’interpretazione. Carlo Guelfi è nasale e secco nei panni di Don Carlo mentre Giacomo Prestia è un Silva duro e colto in serata decisamente “no”. La lettura di Allemandi, poi, non aiuta granché la compagnia, mostrandosi un po’ troppo incline a un clima infuocato che il cast non riesce a reggere e che men che meno è retto dal noioso e statico spettacolo di Pier’Alli, che a teatro ricordo allestito con interminabili ed eterni cambi scena (fortunatamente assenti nel dvd) il cui deleterio effetto sulla tensione narrativa non era nemmeno compensato dai consueti movimenti ritmici imposti a coro e mimi, talmente gelidi e manierati da fornire un curioso contrasto con l’espressività vitale e intensa di un’opera che tutto è fuorché noiosa.

Recensione pubblicata in collaborazione con Non solo Belcanto