Il sorriso nel crepuscolo 

 di Giuliana Dal Piaz

Rappresentata per la prima volta in Canada, Arabella di Richard Strauss apre in bellezza la Stagione 2017-2018 della Canadian Opera Company.

TORONTO, 14 ottobre 2017 - Un’osservazione al margine: lo spettacolo nel pomeriggio di un sabato presentava un teatro straripante. Come? Durante il fine settimana, è strategia dell’Opera Co. di Toronto di includere l’opera in cartellone a prezzo di favore tra gli intrattenimenti offerti ai turisti che arrivano a Toronto dalla provincia in autobus. Evidentemente funziona.

Portando a Toronto la coproduzione con l’Opera di Santa Fe e l’Opera del Minnesota già presentata con successo negli Stati Uniti, il regista Tom Albery si è mantenuto sostanzialmente fedele alla concezione originale di questa commedia lirica: è ambientata a Vienna negli anni ‘60 dell’Ottocento, quando l’Impero Austroungarico era al culmine della sua potenza, ma si basa su un libretto – l’ultimo di von Hofmannsthal e il sesto della sua collaborazione con Strauss – concepito e scritto fra le due guerre mondiali, in un clima in cui erano ben palpabili in Europa i segni del disfacimento e del tracollo. E in tale epoca Albery la trasporta con una scenografia semplice ma efficace: tre grandi pareti curvilinee che ruotano su se stesse per cambiare l’ambientazione da un atto all’altro. La “favola lirica” è a lieto fine per questa moderna eroina con la testa sulle spalle e lo sguardo alle traballanti finanze familiari, ma qualcosa permane dell’atmosfera di fine di un'epoca e di un mondo: tra il fluire dello champagne e della musica, l’allegria esagerata del carnevale e la spensieratezza della festa al Circolo dei Fiaccherai, senso dell’effimero e bisogno di certezze sembrano pervadere il mondo di Arabella sulle note incalzanti della partitura. Priva di arie tradizionalmente intese, l’opera fa perno sulla parola e sul dialogo, ma il discorso musicale è significativo per la raffinatezza della scrittura strumentale nei timbri e nei percorsi armonici. Il direttore tedesco Patrick Lange – che ha ripetutamente diretto la Staatsoper di Vienna e ha evidentemente nel DNA la musica di Strauss – ha realizzato con l’orchestra dell’Opera Company un lavoro di cesello straordinario, guidandola nei meandri della complessa partitura e portandola a una grande coesione di tono e vivacità.

Decisamente bravi tutti i cantanti, con qualche modesta riserva sia per il tenore che interpreta il giovane Matteo languente d’amore sia per il soprano che dà voce alla Fiackermilli. Vero che il personaggio dell’ufficiale respinto non dispone di frasi musicali particolarmente interessanti (si dice che Strauss odiasse i tenori...) e il tenore statunitense Michael Brandenburg ne gestisce bene la tessitura vocale, ma la sua prova non ha destato entusiasmo nel pubblico né dal punto di vista vocale né dal punto di vista della recitazione. Quanto alla giovane Claire de Sévigné, è un soprano di coloratura adeguato al ruolo tradizionalmente abbreviato della Fiackermilli, ma la sua prestazione non è stata straordinaria.

Entusiasmo da vendere, in cambio, sia per i due soprani canadesi che interpretano le sorelle Waldner, le ottime Erin Wall come Arabella – la cui voce e il cui stile di recitazione ricordano quelli, eccellenti nel ruolo, di Gundula Janowitz – e Jane Archibald come Zdenka, sia per il basso-baritono polacco Tomasz Konieczny, dalla voce squillante ma rotonda e modulata e dalle notevoli doti drammatiche, che ha dato vita a uno straordinario e convincente Mandryka. Infelice l’abbigliamento da giovanetto di Zdenka, infagottata prima in un completo maschile e poi in cappotto e colbacco probabilmente rispettosi dello stile d’epoca (il responsabile del vestuario è anche lui tedesco) ma decisamente tristi in scena.

Sempre ottimo il coro della Canadian Opera Company, e godibili le brevi apparizioni dei comprimari.

 

Foto di scena di Michael Cooper

Toronto, 14-X-2017, Four Seasons Centre. Stagione 2017-18 della Canadian Opera Company (5-28 ottobre).

ARABELLA

musica di Richard Strauss, libretto di Hugo von Hofmannstahl.

Direttore ospite: Patrick Lange. Regista: Tom Albery. Scene e costumi: Tobias Hoheisel. Disegno luci: David Finn. Maestro del Coro: Sandra Horst. Orchestra e Coro della Canadian Opera Company.

Personaggi e interpreti:

Arabella Waldner – Erin Wall

Zdenka Waldner – Jane Archibald

Contessa Adelaide Waldner – Gundula Hintz

Conte Waldner – John Fanning

Matteo – Michael Brandenburg

Conte Elemer – Corey Bix

Conte Dominik – Craig Irvin

Conte Lamoral – Bruno Roy

Mandryka – Tomasz Konieczny

La Fiakermilli – Claire de Sévigné