L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

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Luca Pisaroni

Some enchanted evening

 di Suzanne Daumann

Luca Pisaroni e Christian Koch al Teatro della Pergola accompagnano il pubblico da Bellini, Rossini e Tosti allo swing statunitense.

en françois

FIRENZE, 11 novembre 2017 - Luca Pisaroni è uno dei cantanti d'opera più interessanti dei nostri giorni. Grazie alla sua voce unica di basso baritono e alla sua presenza scenica, i suoi Figaro o Leporello sono già dei classici. Bisogna averlo visto in recital, tuttavia, per apprezzarne veramente la musicalità del canto e il talento dell'intrattenitore.

È stato al Teatro della Pergola di Firenze l'11 novembre 2017, per un recital di romanze e canzoni italiane e americane, con Christian Koch al piano. Sfortunatamente, la sala era mezza vuota, scioccante per chi è abituato ai teatri esauriti in Francia e Germania, una normalità qui, come ci hanno assicurato più volte. 

Il programma si è aperto con quattro ariette di Bellini. Se l'esordio è suonato ancora un po' freddo e rigido, dal secondo brano, "Bella Nice che d’amore", l'atmosfera si scalda e si compie l'incanto. I nostri cuori sono stati conquistati dai quattro pezzi rossiniani - il particolare il meraviglioso Ultimo ricordo, d'una bellezza che fa perder la testa e cantato con un abbandono pacato e profondo - e sono stati spezzati da Tosti, le cui romanze hanno chiuso la prima parte del programma. La voce profonda, calda e risonante di Luca Pisaroni, la sua dizione e la sua intonazione perfette rivelano la bellezza agrodolce di questi brani, dando vita agli spiriti dei poeti e dei compositori, alle loro esistenze e ai loro mondi.

Dopo l'intervallo, gli artisti ci accompagnano negli Stati Uniti dei tempi di Cole Porter e George Gershwin, ed ecco che l'eleganza rilassata di smoking e camicia nera acquista tutto il suo senso. Stanno benissimo al programma e al cantante, che padroneggia come si deve lo swing, sulla scena e in sala. Ancora una volta, il canto di Luca Pisaroni è stato pura delizia, e Christian Koch al piano è stato un partner swing così come era stato melodioso e italiano nella prima parte.

L'ultima parte è stata dedicata a Rodgers e Hammerstein, e, ancora una volta, l’interpretazione dei due artisti riempiva ogni parola, ogni nota di significato.

Dopo tre bis di Cole Porter, possono infine lasciare la scena e un pubblico incantato.

Torna, caro ideal - caro Luca, torna presto!


Some enchanted evening

 par Suzanne Daumann

Récital de Luca Pisaroni et Christian Koch au Teatro della Pergola à Florence, de Bellini, Rossini et Tosti au swing de Cole Porteret Gershwin.

Luca Pisaroni est un des chanteurs d’opéra des plus intéressants de nos jours. Grâce à sa voix de baryton-basse unique et sa présence scénique, ses Figaro ou Leporello sont déjà des classiques. Il faut l’avoir vu en récital cependant pour vraiment apprécier la musicalité de son chant et ses capacités de entertainer.

Il était au Teatro della Pergola de Florence le 11 novembre 2017, pour un récital de chansons italiennes et américaines, avec Christian Koch au piano. Malheureusement, la salle était à moitié vide, choquant pour celui qui a l’habitude des théâtres complets de la France ou de l’Allemagne, une normalité par ici, comme on nous a assuré plus d’une fois.

Le programme commençait par quatre chansons de Bellini. Si le tout premier sonnait encore un peu froid et raide, dès le second, Bella Nice che d’amore, les tons chaleureux s’élevaient et l’enchantement se faisait. Nos coeurs furent conquis par les quatre pièces de Rossini, particulièrement le merveilleux Ultimo Ricordo, d’une beauté à se damner, et chanté avec un abandon tranquille et profond, et ils furent brisés par Tosti, dont les chants conclurent la première partie du programme. La voix profonde, chaude et résonnante de Luca Pisaroni, sa diction et intonation parfaite, révélaient la beauté douce-amère de ces morceaux, donnant vie aux esprits de leurs poètes et compositeurs, leurs existences et leurs mondes.

Après l’entracte, les artistes nous enlevaient aux États Unis de l’époque de Cole Porter et George Gershwin, et maintenant l’élégance décontractée de smoking et chemise noire prenait tout son sens. Ils allaient aussi parfaitement au programme qu’au chanteur, et cela swinguait comme il faut, sur scène comme dans la salle. De nouveau, le chant de Luca Pisaroni était un pur délice, et Christian Koch au piano était un partenaire aussi Swing maintenant qu’il avait été mélodieux et italien dans la première partie.

La dernière partie était dédiée à Rodgers et Hammerstein, et encore une fois, l’interprétation des deux artistes emplissait chaque mot, chaque note, de sens.

Trois bis de Cole Porter plus tard, ils pouvaient finalement quitter la scène et un public enchanté.

Torna, caro ideal - cher Luca, reviens bientôt!


 

 

 
 
 

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