L’Ape musicale

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I turbamenti del giovane Pasquale

 di Gustavo Gabriel Otero

Non delude né entusiasma la nuova produzione di Don Pasquale al Teatro Colón: sugli scudi gli innamorati Jaquelina Livieri e Santiago Ballerini, mentre lo spettacolo di Fabio Sparvoli, estremamente schematico, non risolve la commedia e soprattutto la caratterizzazione del protagonista, un Nicola Ulivieri fin troppo giovane e aitante.

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Buenos Aires, 24/09/2019 - Il Teatro Colón ha proposto una nuova produzione del Don Pasquale donizettiano di buona qualità, del tutto inappuntabile, che non ha deluso ma nemmeno entusiasmato. 

L'approccio del regista Fabio Sparvoli è schematico, sottolinea soltanto gli aspetti essenziali della trama e non sviluppa la commedia. La caratterizzazione di Don Pasquale non come un uomo sulla settantina ma solo un po' più grande di Norina ed Ernesto non aiuta l'opera, fa perdere comicità ed esclude un punto fondamentale: la seduzione di una giovane su un anziano. 

I costumi di Imme Moller evocano una modernità vaga e irreale, senza un riferimento temporale preciso. 

Enrique Bordolini plasma una scenografia funzionale, per quanto a sua volta troppo schematica. Una struttura di legno, senza pareti interne o esterne, praticamente senza decorazioni, che delimita le azioni e che con pochissimi cambi fa da cornice a tuttele scene; alla fine genera monotonia, anche per un disegno luci corretto senza nessun guizzo notevole.

Nel complesso, la produzione sembra essere in debito con quella che ha debuttato nel giugno del 2018 all'Opéra Garnier di Parigi a firma di Damiano Michieletto, pero ma senza raggiungerne l'eccellenza.

La Orquesta Estable sotto la direzione di Srba Dinić è apparsa sicura, ben a fuoco, senza errori e con la necessaria brillantezza nei momenti richiesti.

Nicola Ulivieri come Don Pasquale non ha potuto conferire al personaggio tutto il rilievo e la comicità che esigerebbe; forse la sua vocalità di basso-baritono non sembrerà la più adatta per incarnare l'anziano protagonista. Dal punt di vista estetico sarebbe preferibile un protagonista già di una certa età e non un quasi coetaneo dei due giovani innamorati.

Darío Solari ha imbastito un dottor Malatesta adeguato pur senza alcun tratto distintivo.  

Corretto Mario de Salvonella breve parte del Notaro, così come il Coro Estable diretto da Miguel Martínez.

Il meglio della serata, però, è venuto dai due innamorati: la Norina di Jaquelina Livieri e il Ernesto di Santiago Ballerini.

Jaquelina Livieri si è assicurata un nuovo trionfo artistico con questa Norina cantata con sicurezza, stile, omogeneità vocale, buona risoluzione delle colorature. 

Santiago Ballerini - tenore argentino in ascesa a livello internazionale - ha esibito una perfetta linea belcantista, la rifinitura espressiva e il bel timbro, al pari dell'impeccabile ascesa all'acuto.

Prensa Teatro Colón /Máximo Parpagnoli (verticali). Prensa Teatro Colón / Arnaldo Colombaroli (orizzontali).

Teatro Colón. Gaetano Donizetti: Don Pasquale. Libretto di Giovanni Ruffini. Fabio Sparvoli, regia. Enrique Bordolini, scene e luci. Imme Möller, costumi. Nicola Ulivieri (Don Pasquale), Jaquelina Livieri (Norina), Santiago Ballerini (Ernesto), Darío Solari (Dottor Malatesta), Mario de Salvo (Un Notaro). Orquesta e Coro Estable del Teatro Colón. Maestro del Coro: Miguel Fabián Martínez. Maestro concertatore e direttore d'orchestra: Srba Dinić.


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