L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

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Il berlinese Gustav Bumcke (1876-1963) fu insegnante di saxofono presso il Conservatorio Stern di Berlino, dove lavorava anche Paul Hindemith, e sembra essere stato il primo a scrivere (dal 1903 circa) Concerti, Sonate, Duetti, Trii, Quartetti, Sestetti misti e Studi per il sassofono. In aggiunta era stato il primo a far uso dei “suoni armonici”. Fra i suoi tanti allievi presso il Conservatorio Stern di Berlino c’era anche il grande Sigurd Raschèr.

Mule (1901-2001) fu un instancabile didatta e un grande virtuoso dello strumento. Nel 1942 fu chiamato al Conservatorio di Parigi per insegnare nella classe che in precedenza era stata di Adolphe Sax e che era sta chiusa nel 1870. Fu un grande promotore dello strumento: a lui vennero dedicate moltissime delle composizioni più importanti e fu quasi sempre esecutore delle prime mondiali di questi lavori; si dedicò moltissimo alla trascrizione di brani, in particolare per quartetto di saxofoni; formò una schiera di musicisti di prima qualità e fondò il Quatuor de Saxophones de la Garde Républicaine, prestigioso quartetto di saxofoni che nel 1937 si guadagnò anche il Gran Prix du disque.

Sigurd Raschèr (1907-2001), l'alter ego di Marcel Mule, di origine tedesca, fu un grande sperimentatore dello strumento. Rimasto alla storia per il suo eccezionale virtuosismo e per la sua formidabile padronanza degli overtones, nel 1941 pubblicò, a questo proposito, un testo fondamentale: Top-Tones for the Saxophone. Meno dedito alla didattica rispetto al suo collega francese, fu tuttavia anch'egli solista acclamato in tutto il mondo e moltissimi lavori vennero scritti appositamente per lui.

Questi due saxofonisti furono fondamentali per lo sviluppo del repertorio saxofonistico in ambito classico: fino ad allora non vi erano stati grandi virtuosi dello strumento e, di conseguenza, erano pochi i compositori che decidevano di scrivere pezzi che lo comprendessero. Il binomio compositore/interprete era stato, fino ad allora, sbilanciato. Finalmente i compositori avevano la possibilità di ascoltare i loro brani eseguiti in maniera soddisfacente; d'altro lato, i musicisti erano più incentivati nello studio del nuovo strumento, avendo la possibilità di studiare un repertorio adeguato all'ambito colto.

In seguito all'opera pioneristica di questi grandi musicisti vi fu un boom del saxofono classico. Dal secondo dopoguerra in poi, la produzione per lo strumento di Sax si è moltiplicata, sia in ambito solistico che cameristico e sinfonico. Ogni anno, in tutto il mondo, vi sono centinai di manifestazioni dedicate allo strumento; il numero di saxofonisti è cresciuto a dismisura in tutte le nazioni e ad oggi si può tranquillamente affermare che il saxofono è uno degli strumenti a fiato più utilizzati, diffusi e amati al mondo.


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