Lettera aperta del sovrintendente della Fondazione Toscanini

Riceviamo e pubblichiamo questa lettera aperta del maestro Alberto Triola, sovrintendente della Fondazione Toscanini di Parma

Parma, 10 Aprile 2020

Come tutti nel nostro Paese, anche La Toscanini si trova ad affrontare un’esperienza tra le più difficili della storia recente. Stiamo vivendo uno di quei momenti nei quali l’emergenza sembra arrestare il normale fluire della vita di ognuno e la solidarietà e la comprensione dell’altro tornano a rivelarsi – come sempre nei drammi collettivi - non soltanto tra i più preziosi dei valori cui attingere, ma l’unica via in grado di riempire di significato la dura prova che stiamo tutti attraversando.

Oggi La Toscanini si rivolge con fiducia ai propri sostenitori e amici, Soci e Sponsor, e a tutti coloro che, in modi diversi, contribuiscono alla vita e agli obiettivi della nostra Istituzione. “Nostra” va inteso, oggi più che mai, in senso vero e allargato, perché La Toscanini non è solo quella guidata e vissuta da coloro che vi lavorano ogni giorno e che, ciascuno per la propria parte, contribuiscono a dar vita ai concerti che seguite con fedeltà, ma anche quella di voi che dimostrate di apprezzarla come preziosa componente della vita stessa della città di Parma. Anche con il recente contributo della nostra creatura più nuova, La Toscanini Next, i concerti e tutti i progetti sono pensati davvero per tutti, non solo per chi ama e frequenta regolarmente la musica classica, ma anche – e soprattutto – per quanti devono ancora scoprire, o hanno iniziato a farlo, il prezioso valore che la musica può dare alle nostre vite. Per i più piccoli e per i ragazzi delle scuole e le loro famiglie, per i giovani studenti universitari, per i tanti lavoratori di aziende e mondi produttivi distanti da quello della musica e dell’arte, per quelle associazioni e istituzioni che hanno finalità sociali e alle quali La Toscanini si rivolge con particolare attenzione, e per tutti coloro che vivono in zone meravigliose della nostra Provincia e Regione, lontane dai grandi centri urbani e per i quali non è facile beneficiare di un’offerta permanente di iniziative musicali. La Toscanini progetta e fa musica per tutti e, fedele alla sua vocazione territoriale, la porta fino alle vostre case, nei centri e nelle piazze, sulle colline del nostro Appennino, nei borghi e nei castelli che rendono unico questo territorio, da sempre ricco di natura, di storia, di umanità.

Le attività ideate e promosse dalla Toscanini si pongono anche lo scopo di dimostrare quale inestimabile contributo riesce a dare la musica – la sua fruizione pubblica, condivisa, comunitaria - al delicato percorso di costruzione di un tessuto sociale sano ed equilibrato e di una consapevolezza civile fondata sui principi dell’inclusione, dell’ascolto e del rispetto dell’altro, chiunque esso sia. Sono valori che ritroviamo tra i grandi lasciti dell’eredità morale toscaniniana e la nostra Istituzione, consapevole della responsabilità che riflette nel proprio nome, si impegna nello stesso spirito con convinzione ed entusiasmo.

Anche per tutte queste ragioni, e non solo per la qualità artistica che da sempre la contraddistingue, La Toscanini contribuisce in misura notevole ad arricchire l’offerta di cultura musicale del nostro Paese, come dimostra la considerazione in cui la tiene il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo.

La Toscanini oggi è chiusa e - come ogni altra orchestra, ogni teatro, ogni compagnia - non è nelle condizioni di poter esprimere ciò per cui è nata, opera ed è sostenuta. Come tutti coloro che operano nel pubblico spettacolo, anche La Toscanini ha chiuso tra i primi e riaprirà sicuramente tra gli ultimi, subendo un blocco delle attività temporalmente così lungo da mettere a rischio quell’equilibrio economico che da molti anni è un suo giusto vanto e che la rende, meritatamente, un’eccellenza del settore.

Nel momento del bisogno si guarda agli amici, e così facciamo anche noi, rivolgendoci a tutti i sostenitori della Toscanini, piccoli e grandi. La distinzione riguarda solo le oggettive dimensioni, non certamente quelle della generosità, che rende tutti straordinariamente importanti e unici, e ognuno di loro, di voi – dal singolo abbonato al più grande degli sponsor – assolutamente indispensabili.

In questo momento di difficoltà senza precedenti La Toscanini non chiede nulla in più di quello che fino ad oggi le avete garantito. Chiunque abbia la possibilità di donare qualcosa, è bene che contribuisca a sostenere la battaglia delle nostre strutture ospedaliere e dei nostri preziosi medici e operatori sanitari, ai quali va anche il nostro grazie più commosso.

Ciò che La Toscanini chiede oggi, e con l’accento più sincero che possa mai stato essere “suonato” tra i leggii della sua filarmonica, è che la fiducia che le avete sempre manifestato venga riconfermata nel modo più semplice e possibile per ognuno. Lo Stato e la Regione Emilia-Romagna, così come gli altri Soci, faranno certamente quanto in loro potere per garantire la sopravvivenza del nobile tronco del nostro albero. A tutti voi, a cui questa lettera aperta è rivolta, che ne siete i rami e le gemme sempre rinnovate, chiediamo di rifiorire anche in questa difficile primavera. I frutti che continueranno a derivarne saranno una ricchezza per tutti, e le rinsaldate radici - che reggono e danno senso al tutto - contribuiranno a riportare e mantenere in salute – quella morale e interiore, così importante in tutte le fasi di “ricostruzione” - le nostre comunità, oggi tanto provate.

La Toscanini, seppur fisicamente chiusa, non smette di lavorare alla ripresa e al futuro. I suoi uffici mantengono in costante aggiornamento i progetti, già predisposti, per la prossima stagione e per il recupero delle attività perdute in questi mesi. Alcune iniziative, pensate per Parma 2020 e che erano particolarmente attese, sono state riprogrammate per il 2021; altre saranno recuperate nei prossimi mesi. Siamo in costante contatto con tutti gli artisti che non avete potuto ascoltare e applaudire. Anche loro, a partire dal nostro direttore principale Alpesh Chauhan, condividono l’amarezza e la frustrazione del mancato incontro con la Filarmonica Toscanini e con il suo pubblico, e molti di loro hanno già riservato delle date per noi o comunque confermato la disponibilità a tornare quanto prima a Parma; la loro amicizia e sensibilità daranno frutto quando potranno finalmente riprendere le attività di pubblico spettacolo. Sarà quello un grande giorno, che segnerà in tutto e per tutto la ripresa della vita nella pienezza del suo significato, perché non ci può essere compiuto valore per i nostri giorni senza arte, senza musica, senza una condivisa fruizione delle espressioni più nobili del genio umano.

A tutti i suoi sponsor e sostenitori La Toscanini chiede di restarle vicini e di confermare la fiducia nella sua capacità di produrre armonia e bellezza, beni immateriali che saranno senza dubbio indispensabili nella ripartenza del Paese e nella ricostruzione del suo tessuto sociale, oltre che economico. Nella storia della nostra splendida Italia è sempre stato così, e lo sarà anche questa volta, e tanto più se ognuno di noi ne sarà protagonista e non solo testimone.

Ai nostri abbonati assicuriamo il massimo impegno per garantire quello che era stato programmato o, nell’oggettiva impossibilità di un totale recupero, certamente una sostituzione all’altezza di quanto perso.

A chi ha acquistato un biglietto non faremo ovviamente mancare l’occasione di utilizzare il voucher per rinnovare la gioia di essere ospiti dell’Auditorium Paganini o di uno dei nostri spazi.

A tutti, se vorrete, è data la possibilità di un gesto di enorme significato, oltre che di prezioso sostegno per La Toscanini: aderire alla campagna nazionale #iorinuncio al rimborso, che migliaia di appassionati di musica e teatro stanno sottoscrivendo per aiutare le orchestre e i teatri italiani. Un modo efficace di investire sulla qualità del futuro di tutti noi e della vita culturale del Paese; se anche voi pensate di potervi unire a questo ideale abbraccio, vi chiediamo di volerci comunicare per iscritto la vostra adesione, perché di questa generosità sarete ringraziati pubblicamente, uno per uno.

A quanti sono e resteranno al proprio fianco La Toscanini è e sarà sempre grata. Vi assicuriamo che la vostra fiducia e la vostra generosità, così necessarie oggi per poter condividere un domani, sono un capitale che nessuna crisi potrà erodere.

Da tutti noi, per ciascuno di voi, i più affettuosi auguri per una buona Pasqua e di giorni più sereni, per tornare presto a vivere la gioia di fare e ascoltare musica insieme. Con il grazie più sincero della nostra Toscanini. La Toscanini di tutti.

Il Sovrintendente

Alberto Triola