brescia, stagione di danza e concerti al teatro Grande

Fra barocco e contemporaneo

 

La Fondazione del Teatro Grande di Brescia presenta la Stagione ottobre-dicembre 2016.
La danza e la concertistica si confermano centrali nella definizione dell’identità pluridisciplinare del Teatro Grande a fianco della tradizionale Stagione Opera e Balletto. Le grandi ospitalità internazionali, i talenti italiani con particolare spazio alle giovani generazioni, il progetto infanzia e adolescenza, le collaborazioni con il territorio sono i capisaldi su cui si fonda la programmazione artistica del cartellone 2016.
In Sala Grande gli appuntamenti della Stagione si apriranno il 16 ottobre alle 21.00 dando spazio alla danza italiana con la nuova produzione Cantico dei Cantici della Compagnia Virgilio Sieni. La coreografia si articola attraverso otto momenti in una proliferazione continua del gesto che tende a creare uno spazio scheggiato dove la danza perduta di uomini e donne stravolge i corpi che insieme tendono a costruire la fisicità di un luogo primordiale e primitivo.
Progetto nato dalla collaborazione tra Brian Eno e Ben Frost (fondatori, assieme a Nico Muhly e Valgeir Sigurðsson del collettivo Bedroom Community), sarà Music For Sólaris in scena il 22 novembre alle ore 21.00. Il lavoro si inserisce all’interno della Mentor and Protégé Arts Initiative della Rolex ed è stato presentato all’Unsound Festival (Cracovia e New York) nel 2011. Scritto da Ben Frost e Daníel Bjarnason, Music for Sólaris è ispirato al celebre film di Andrej Tarkovskij e al romanzo dello scrittore Stanisław Lem. In scena, oltre a Frost (chitarra elettrica e laptop) e Bjarnason (direzione e piano preparato), un’orchestra d'archi di 26 elementi e 2 percussionisti che sarà l’Orchestra da Camera di Brescia di Filippo Lama. Alle spalle dei musicisti verranno proiettate le suggestive immagini di Solaris di Tarkovskij, manipolate e rielaborate da Brian Eno e Nick Robertson, in un parallelo visivo con il processo di esecuzione musicale.
È atteso per il 26 novembre alle ore 21.00 lo spettacolo Pixel del coreografo Mourad Merzouki, re indiscusso dell’hip hop “contemporaneo” francese. Il lavoro, nato dalla collaborazione della Compagnie Käfig con gli artisti multimediali Adrien M/Claire B, creatori di mondi grafici astratti, esplora il delicato equilibrio tra due mondi, quello reale e quello virtuale. Avvolti nelle proiezioni luminose i danzatori vivono un nuovo rapporto con il tempo e lo spazio, incontrano, giocano, sfondano nuovi scenari. Così la “danza di strada” incontra la tecnologia digitale e il video.
Nella Stagione ottobre-dicembre 2016 si inserisce anche l’ultima produzione di uno dei grandi maestri del teatro e della danza contemporanea internazionale, Alain Platel. Regista, coreografo e drammaturgo, Platel si distingue nei suoi lavori per la potenza emotiva, l’uso innovativo dello spazio scenico e la multidisciplinarità degli interpreti che in poco tempo si trasformano in cantanti, attori, musicisti e danzatori. Dopo il successo di En avant, marche!, andato in scena al Teatro Grande lo scorso 7 marzo, è in calendario per il 3 dicembre alle ore 21.00 Mahler Projekt (working title). Per questa nuova creazione, Alain Platel ha selezionato alcune personalità che hanno già lavorato al suo fianco per altri spettacoli, come Steven Prengels a cui è affidata la direzione musicale, Hildegard De Vuyst che si occuperà della drammaturgia e Dorine Demuynck per i costumi. Lo spettacolo si ispira non solo ad alcune composizioni dell’opera di Gustav Mahler, ma anche alla sua biografia, al tempo e ai luoghi in cui ha vissuto. Sono inoltre presenti riferimenti alle tradizioni polifoniche introdotte dai cantanti congolesi di Boule Mpanya e Russel Tshiebua con cui Platel ha collaborato per lo spettacolo Coup Fatal.
Un’attenzione particolare è dedicata ai problematici anni del Ventesimo secolo che portarono alle grandi crisi e tragedie delle due guerre mondiali.
Si rinnova anche nella seconda metà dell’anno la collaborazione con l’Ente Festival Pianistico con cui la Fondazione ha avviato nel 2016 importanti progetti. Per il 6 dicembre alle ore 21.00 è infatti atteso il concerto della Filarmonica del Festival Pianistico Internazionale di Brescia e Bergamo diretta dal Maestro Pier Carlo Orizio. Il programma previsto proporrà l’Ouverture op. 26 da Le Ebridi di Mendelssohn, il Concerto per pianoforte e orchestra K 467 di Mozart e la Sinfonia n. 3 op. 56 “Scozzese” di Mendelssohn. È prevista anche la partecipazione del pianista Alessandro Taverna, solista già apprezzato dalla critica internazionale e che si è esibito in tutto il mondo nelle più importanti sale e stagioni musicali, tra cui recentemente con i Münchner Philharmoniker al Gasteig di Monaco e al Musikverein di Vienna, invitato da Lorin Maazel che lo ha diretto nel 3° Concerto di Prokofiev.
Gli appuntamenti della Stagione si distribuiranno come di consueto nei diversi luoghi del Teatro, anche in un’ottica di valorizzazione dell’edificio storico: oltre alla Sala Grande saranno coinvolti il Ridotto, il Salone delle Scenografie e, da questa Stagione, anche il Palcoscenico che per alcuni appuntamenti si trasformerà in un vero e proprio spazio di spettacolo che ospiterà sia il pubblico, sia le performance.
Proprio sul Palcoscenico, il 29 ottobre e il 9 novembre sono previsti alle 21.00 due doppi appuntamenti dedicati alla coreografia d’autore italiana. Nella prima data verranno presentati i lavori Quartetto per oggetti di Camilla Monga (prima italiana) e Ra-me di Lara Russo (vincitore del premio DNA_appunti coreografici). Il 9 novembre saranno invece messi in scena Plutone (prima assoluta) di Elisabetta Consonni e Kudoku di Daniele Ninarello. La Fondazione pone così l’accento sulla nuova generazione di coreografi italiani che sta disegnando i nuovi percorsi della danza italiana.
La coreografia Quartetto per oggetti rielabora l’idea compositiva di Edgard Varese in Ionisation mediante l’utilizzo di oggetti che divengono lo strumento di base per definire una serie di possibilità
fisiche. I protagonisti saranno tredici oggetti le cui funzioni determinano azioni e traiettorie imprevedibili che servono come base per l’espansione e la variazione del ritmo. Il risultato è un’intensa visione parossistica che raggiunge un caos illusorio e una logica surreale. In Ra-me Lara Russo ha disegnato la sua coreografia per tre performer uomini. Ad ognuno è affidata un’asta di rame, un materiale resistente, freddo al tatto e apparentemente privo di vita. Attraverso la caduta, la sospensione e l’assemblaggio di questi tre elementi lo spazio muta insieme ai suoi corpi costantemente alla ricerca di nuove strategie di collaborazione.
Plutone è una performance immersiva, costituita da luce, movimento e suono, in cui il pubblico è chiamato ad esperire alcune situazioni che stimolino la propria percezione e ad interagire attivamente con quello che succede nello spazio scenico che esso stesso condivide con le tre performer (tra cui l’eccellente Annamaria Ajmone) che interpretano il progetto. In Kudoku, uno dei più apprezzati compositore e musicisti della ricerca e sperimentazione jazz, Dan Kinzelman – che lavora improvvisando dal vivo con l'elettronica – e il coreografo Daniele Ninarello, si incontrano per la prima volta in un territorio di esplorazione che racchiude i temi presenti nella comune ricerca artistica. Un confronto attraverso linguaggi diversi ma strettamente legati e comunicanti tra loro, per interrogarsi insieme sullo spazio come luogo in cui esercitare e trasfigurare il corpo sonoro e fisico, nel tentativo di indagare e raccontare la sua precarietà, la sua scarsa capacità di permanenza, la fatica ed il suo evolversi nella resistenza.
Nel Salone delle Scenografie il 7 ottobre alle 21.00 si terrà il concerto Emanuele Maniscalco meets Sandro Gibellini, una collaborazione che vede esibirsi due dei migliori jazzisti italiani in un progetto che indaga territori musicali poco esplorati, come quello dell’improvvisazione totale e delle nuove composizioni. Il repertorio include autori come Jerome Kern, Cole Porter, Irving Berlin, Pixinguinha, Charlie Parker e Paul Motian, oltre allo stesso Gibellini. La musica, in equilibrio tra tradizione e innovazione, guarda oltre la rappresentazione di stili e sorprende, diverte e commuove.
Sempre nel Salone delle Scenografie, il 12 ottobre si presenterà in doppia replica – alle ore 10.30 per le scuole e alle 21.00 per tutti – il progetto Take Off, una nuova commissione della Fondazione del Teatro Grande di Brescia al compositore Mauro Montalbetti. Il progetto prevede due cicli di residenza presso il Teatro Grande di Brescia per un gruppo di giovani e affermati musicisti jazz che sarà chiamato, in una prima fase, a rileggere e ricomporre alcune brevi composizioni da camera di Montalbetti dando loro nuova vita ed energia; in un secondo momento, il gruppo di improvvisatori sarà impegnato nell’arduo compito di eseguire una nuova composizione dello stesso Montalbetti nella quale convivranno l’improvvisazione e la scrittura legata al personale ed eclettico linguaggio compositivo che ha caratterizzato molti lavori del compositore bresciano, in particolare l’opera Il sogno di una cosa dedicata al quarantesimo anniversario della strage di Piazza Loggia.
Quartetto di fiati e percussioni che si sottrae ai generi, Dan Kinzelman’s Ghost – nel Salone delle Scenografie l’8 novembre alle 21.00 – mischia con irriverenza musica da camera, musica contemporanea, free jazz, ritmi africani e minimalismo orchestrale con elementi tratti da musiche etniche di tutto il mondo e dalla tradizione bandistica. Il risultato è una rete complessa e stratificata in cui il contrasto e la decontestualizzazione rivelano aspetti sorprendenti in mondi musicali che si ritenevano sinora familiari e in cui anche il rapporto e la vicinanza con il pubblico in sala giocano un ruolo fondamentale.
Il tema della musica barocca verrà affrontato in tre concerti in programma alle 21.00 il 22 ottobre, il 5 e il 12 dicembre nella splendida cornice settecentesca del Ridotto del Teatro e realizzati in collaborazione con le Settimane Barocche di Brescia. Il primo sarà un concerto del Quartetto di liuti da Milano e sarà accompagnato da un convegno internazionale sul tema Fortunato Martinengo, un gentiluomo del Rinascimento fra arti, lettere e musica promosso congiuntamente con l'Ateneo di Brescia e l'Ateneo Veneto di Venezia. Per il 5 dicembre e il 12 dicembre sono previsti due appuntamenti dedicati a Bach: il primo, dal titolo Bach intimo, sarà un duo voce e cembalo, mentre il secondo sarà caratterizzato dall’esecuzione dei Sei concerti brandeburghesi.
Nel Ridotto la Stagione prevede inoltre gli ultimi due appuntamenti dell’anno con la musica contemporanea di Sentieri selvaggi: il 14 e il 30 novembre verranno presentati i progetti Suoni d’Europa e Quartetto con ospite. Con Suoni d’Europa Sentieri selvaggi traccia un itinerario attraverso la creatività musicale del vecchio continente degli ultimi trent’anni: i grandi maestri del Novecento Gyorgy Ligeti, Niccolò Castiglioni e Geràrd Grisey, James MacMillan e Michael Nyman (quest’ultimo con la prima esecuzione italiana di Child’s Play). Verranno infine proposti due compositori della generazione successiva, l’olandese Michel Van der Aa e Mauro Montalbetti. Nel progetto Quartetto con ospite la sacralità della musica del compositore estone Arvo Pärt si accosta a Louis Andriessen, mentre collide con l’ardita ricerca sonora dell’artista statunitense Meredith Monk, di cui si presenterà Stringsongs in prima esecuzione italiana. Nel programma – che prevede anche pagine di autori italiani quali Giovanni Sollima, Carlo Boccadoro e Cristian Chiappini – l’ospite che farà incursione di tanto in tanto sarà il pianoforte di Andrea Rebaudengo.
Infine il foyer ospiterà gli appuntamenti domenicali con l’Ensemble del Teatro Grande coordinato da Sandro Laffranchini, primo violoncello del Teatro alla Scala. Nei giorni 4 e 11 dicembre l’Ensemble del Teatro Grande – composto dai violinisti Laura Marzadori e Daniele Richiedei, dal violista Eugenio Silvestri, dal pianista Andrea Rebaudengo, oltre allo stesso Sandro Laffranchini al violoncello – esplorerà i repertori della musica da camera affrontando anche autori contemporanei e meno conosciuti.
La Stagione ottobre-dicembre 2016 si rivolge anche al pubblico dell’infanzia per avvicinare i più piccoli alla danza e alfabetizzare le giovani generazioni ai nuovi linguaggi della contemporaneità. Lo
spettacolo proposto – previsto in 5 repliche tra il 25 e 26 ottobre – è Joseph Kids di Alessandro Sciarroni, figura carismatica della nuova coreografia italiana, riadattamento per l’infanzia del suo primo solo presentato in più di 10 Paesi europei ed extra europei. Il progetto intende porre il pubblico dei più piccoli davanti alla possibilità di osservare i mezzi tecnologici come possibili veicoli di creatività e non di mera alienazione. Joseph Kids è uno spettacolo che sa divertire e anche far riflettere, che sa far maturare l'idea di potersi muovere in uno spazio performativo in maniera mai scontata. É un lavoro che prende in considerazione la profonda intelligenza e intuizione che ogni giovane spettatore (e possibile performer) porta con sé. Le cinque repliche dello spettacolo si svolgeranno martedì 25 ottobre alle ore 14.30 (riservato alle scuole) e alle 19.00 per tutti, mentre mercoledì 26 sarà interamente dedicato alle scuole con le recite delle ore 9.30, 11.00 e 14.30.
Segnaliamo infine come collaborazione significativa della Stagione quella con i Pomeriggi musicali per il concerto dell’Orchestra dei Conservatori della Lombardia e del Canton Ticino previsto all’Auditorium San Barnaba per il 30 ottobre alle ore 11.00. L’obiettivo di questo progetto è la valorizzazione dei talenti emergenti del territorio attraverso la creazione di un’orchestra giovanile regionale fondata sulla collaborazione tra I Pomeriggi Musicali e i Conservatori di Como, Brescia, Mantova, la Fondazione Scuole Civiche di Milano e il Conservatorio di Lugano. La prima iniziativa concreta su cui lavorerà l’orchestra sarà la produzione di un concerto sinfonico che circuiterà appunto nelle diverse città lombarde e a Lugano. Il concerto sarà diretto dal Maestro Aldo Ceccato.
Per la Stagione ottobre-dicembre 2016 si rinnovano anche le vantaggiose politiche di Biglietteria adottate negli ultimi anni che tendono a dare al pubblico differenti possibilità di adesione agli spettacoli della Stagione. In particolare, oltre al sistema print@home che consente all’utente che acquista online di entrare in Teatro senza passare dalla Biglietteria, tutti gli spettacoli della Fondazione saranno in vendita anche nelle filiali di Brescia e Provincia di Ubi Banco di Brescia.
Inoltre continua l’iniziativa TeatroGrandeCard – realizzata in collaborazione con Ubi Banco di Brescia – che è a tutti gli effetti un abbonamento aperto per la Stagione 2016 che dà diritto al 15% di sconto sui biglietti (sconto riferito alla tipologia di appartenenza), a sconti al Caffè del Teatro Grande Berlucchi, oltre alle numerose ed esclusive agevolazioni inerenti l’attività del Teatro e alla possibilità di utilizzare la card come una carta di credito prepagata ricaricabile senza spese di attivazione e gestione.
Oltre alle consuete riduzioni riservate agli under30 e agli over65, la Stagione ottobre-dicembre 2016 offre due tipologie di carnet che combinano in modo trasversale gli spettacoli della Fondazione: il Carnet Smart (a 60 euro 2 spettacoli in Sala Grande e uno in Ridotto/Salone delle Scenografie/Palcoscenico) e lo speciale Carnet Danza (a 80 euro tutti i 5 spettacoli di danza della
Stagione). La medesima proposta con prezzi ancora più vantaggiosi è riservata al pubblico under30 con il Carnet Smart Under30 (45 euro) e con il Carnet Danza Under30 (60 euro).
I biglietti e i carnet della Stagione ottobre-dicembre 2016 saranno in vendita on line (teatrogrande.it e vivaticket.it), nelle filiali UBI Banco di Brescia e in Biglietteria da martedì 28 aprile. I possessori della TeatroGrandeCard avranno la possibilità di acquistare in prelazione i biglietti della Stagione presentando la propria tessera presso la Biglietteria del Teatro Grande dal 19 al 26 aprile.

Si ricordano gli orari di apertura della Biglietteria del Teatro Grande: dal martedì al venerdì dalle 13.30 alle 19.00 e il sabato dalle 15.30 alle 19.00. Sul sito teatrogrande.it saranno resi disponibili in tempo reale gli aggiornamenti sulla programmazione della Stagione e sull’attività del Teatro.


Teatro Grande Card
Esclusiva. Conveniente. Libera

Continua il progetto TeatroGrandeCard realizzato in collaborazione con UBI Banco di Brescia.
La TeatroGrandeCard è una card ricaricabile senza costi di attivazione e di gestione che dà diritto ad una serie di agevolazioni inerenti l’attività della Fondazione. Tutti i possessori della card possono acquistare biglietti ad un prezzo scontato del 15% rispetto alla categoria di appartenenza (intero, under30, over65). Lo sconto verrà applicato a tutti gli spettacoli/eventi della Fondazione.
Racchiusa in un raffinato packaging, la TeatroGrandeCard per il 2016 può essere acquistata in Biglietteria. È proposta in formati da 25, 50, 100 e 200 euro ed è poi ricaricabile per l’importo scelto
presso la Biglietteria del Teatro Grande.
La card è a tutti gli effetti una sorta di abbonamento aperto per la Stagione 2016. Il possessore della card può così crearsi in estrema autonomia il proprio palinsesto di spettacoli decidendo di volta in volta quali biglietti acquistare.
Il titolare della card ha inoltre diritto a una serie di agevolazioni come prelazioni per l’acquisto dei biglietti, inviti ad eventi speciali, visite guidate, sconti al Caffè del Teatro Grande – Berlucchi, iniziative di promozione, nonché l’immediato inserimento nella community del Teatro Grande.
E in più con la TeatroGrandeCard si potranno utilizzare anche le funzioni previste dalla Carta Enjoy- TeatroGrande Brescia*.


(*) per le condizioni contrattuali si rinvia a quanto indicato nei Fogli Informativi disponibili presso la Filiale del Banco di Brescia - C.so Zanardelli Brescia. La Banca si riserva la valutazione dei requisiti per la concessione della Carta.


7 OTTOBRE ORE 21.00
SALONE DELLE SCENOGRAFIE
EMANUELE MANISCALCO MEETS SANDRO GIBELLINI
Emanuele Maniscalco pianoforte
Sandro Gibellini chitarra

EMANUELE MANISCALCO
Nato a Brescia nel 1983, vive tra l’Italia e la Scandinavia. Musicista prevalentemente autodidatta, è attivo come strumentista (pianoforte, batteria), compositore e improvvisatore. Presentato al pubblico del jazz italiano da Enrico Rava, Stefano Battaglia e Sandro Gibellini nei primi anni Duemila, sceglie in seguito di dedicarsi a una più ampia rete di collaborazioni internazionali, focalizzandosi sulle proprie proposte artistiche, che tuttora rappresentano il centro della sua attività, dal solo pianoforte al quartetto. Vi è una netta predilezione per le formazioni ristrette – adatte alle piccole riflessioni domestiche e al viaggio. Emanuele evita infatti il clamore, preferendo le piccole immagini, i frammenti irrisolti, le contraddizioni e le fragilità, senza tuttavia rinunciare a contenuti drammatici centrati, tecnicamente pertinenti e spesso fruibili anche da un pubblico non specializzato. Nel 2014 si è laureato al Conservatorio Ritmico di Copenhagen con un progetto di improvvisazione denominato “L’ultimo turista” (“Den Sidste Turist”). Il suo curriculum comprende moltissime collaborazioni, sia in studio sia sul palco. Degne di particolare attenzione sono le due recenti pubblicazioni per l’etichetta tedesca ECM con il trio a titolo collettivo Third Reel (Nicolas Masson e Roberto Pianca), per cui Emanuele scrive anche buona parte delle composizioni. Dal 2014 è membro del collettivo/etichetta danese ILK, di cui fanno parte anche i musicisti Kresten Osgood, Søren Kjærgaard, Lotte Anker, Francesco Bigoni, Mark Solborg, Jacob Anderskov, insieme con altre eccellenze della scena sperimentale di Copenhagen. Per questa etichetta Emanuele ha già pubblicato un album in duo con il contrabbassista Thomas Morgan (“Copenhagen Season”, 2014) e uno in trio con Mark Solborg e Francesco Bigoni (omonimo, 2015).
SANDRO GIBELLINI
Studia la chitarra da autodidatta. Dopo le prime esperienze legate al rock e al blues si dedica prevalentemente al jazz. Frequenta il Centro Studi Musicali di Nino Donzelli a Cremona nel 1979 e nello stesso anno iniziano le sue prime esperienze jazzistiche: la partecipazione al quintetto di Gianni Cazzola e la collaborazione con Pietro Tonolo. Dal 1980 in poi suona con molti musicisti italiani (Gianni Basso, Massimo Urbani, Luigi Bonafede, Larry Nocella e altri). Nel 1983 è al Festival di Zagabria con Francesca Oliveri e a partire dallo stesso anno suona con molti musicisti americani di passaggio in Italia: tra gli altri Lee Konitz, Mel Lewis, Al Grey, Dave Schnitter, Sal Nistico, Steve Grossmann, Lew Tabackin e Jimmy Owens. Con quest'ultimo partecipa al Festival di Pori (Finlandia). Dall'84 al ’91 fa parte della big band della RAI di Milano, a fianco di jazzisti come Gianluigi Trovesi, Sergio Fanni, Leandro Prete ed altri. Nell'86 suona in Francia con Dado Moroni, Jimmy Woodie e Alvin Queen. Entra poi nel quartetto di Tullio De Piscopo col quale partecipa ai Festival jazz di Sanremo e di Roma (ospite Woody Show) e ad Umbria Jazz. Nel 1987 partecipa al festival jazz di Amiens nella EBU big band. Tra l'88 e l'89 suona col quintetto "Reunion" comprendente Franco Testa, Pietro Tonolo, Danilo Rea e Roberto Gatto (il gruppo inciderà il CD "Flight Charts and Planes"). Nel ’90 entra nella "Keptorchestra", informale quanto prestigiosa big band capitanata da Pietro e Marcello Tonolo, comprendente alcuni dei più bei nomi del jazz italiano come Marco Tamburini, Roberto Rossi, Mauro Negri, Bruno Marini e molti altri. Fa parte, nel ’91, della Grande Orchestra Nazionale di Jazz. Nel ’92 forma un trio con Mauro Negri e Paolo Birro col quale incide il CD "Funny Men". Il primo CD a proprio nome è "Felix", inciso nel ’90 ma edito solo nel ’93, con Piero Leveratto e Alfred Kramer. Nel ’95 suona con Gerry Mulligan e nel ’96 esce "La Banda
Disegnata" col proprio settetto. Nel gennaio ’97 è stato invitato al "Midem" di Cannes a rappresentare l'Italia in un meeting tra i migliori chitarristi europei. Nel ’97 registra con Larry Schneider, Andrea Dulbecco, Dodo Goya e John Arnold "Summertime In Sanremo". Nel ’98 esce "The Tender Trap", con Mauro Negri e Paolo Birro e nel ’99 esce "You And The Night And The Music" con Ares Tavolazzi e Mauro Beggio. Dal ’99 collabora con Barbara Casini in un progetto dedicato a Jobim. Con la Casini e Lee Konitz incide un CD per la Philology. È negli Stati Uniti nel marzo 2000, suona a New York e a Durham nel North Carolina International Jazz Festival. Nel dicembre dello stesso anno viene invitato, insieme al trombettista Fabrizio Bosso, al Festival Internazionale di Jazz dell'Avana, dove suona con Kenny Barron, Ronnie Cuber, Giovanni Hidalgo, Chucho Valdez e gli Irakere. È nuovamente a Durham (USA) nel 2003, e nello stesso anno a Cuba, Festival dell'Avana, con un proprio quartetto. Nel 2006 è chiamato a suonare in Irlanda con musicisti irlandesi in un tour che tocca Sligo, Carrick-on-Shannon, Castelbar, Galway e Dublino. Nell'agosto dello stesso anno tiene un seminario internazionale a Sligo con musicisti come Rufus Reid, Michael Nielsen e altri. Come insegnante ha tenuto seminari a fianco di musicisti come Kenny Barron, Carl Anderson, Buster Williams, Ben Riley, Rachel Gould, Rufus Reid, Jimmy Cobb, Mulgrew Miller e molti altri. Ha tenuto lezioni di Musica d'insieme per formazioni jazz, Teoria e improvvisazione Jazz, Prassi Esecutiva del Repertorio jazzistico presso il Conservatorio "Luca Marenzio" di Brescia dal 2004 al 2006.
Ha tenuto seminari sulla chitarra jazz presso i Conservatori di Alessandria e Como. Ha insegnato anche Teoria e Pratica dell'improvvisazione strumentale per il triennio e il biennio sperimentali di Jazz del Conservatorio “F. Venezze" di Rovigo. È stato docente di chitarra e musica d'insieme ai seminari di Sondrio, Certaldo, Avigliana, Feltre ed altri. Nel campo della musica leggera ha lavorato con Bruno Lauzi, Fabio Concato e ha suonato in diversi dischi di Mina. È stato membro fisso dell'orchestra della musica leggera della RAI di Milano dal 1984 al 1999.

12 OTTOBRE ORE 10.30 (RECITA PER LE SCUOLE)
12 OTTOBRE ORE 21.00
SALONE DELLE SCENOGRAFIE
EMANUELE MANISCALCO / MAURO MONTALBETTI
TAKE OFF
(PRIMA ASSOLUTA)

Fulvio Sigurtà tromba ed elettronica
Daniele Richiedei violino
Gabriele Rubino clarinetti
Massimiliano Milesi sax tenore (molto probabilmente anche soprano)
Maurizio Rinaldi chitarra ed elettronica
Giacomo Papetti contrabbasso e basso elettrico
Giulio Corini contrabbasso
Emanuele Maniscalco pianoforte, batteria

MAURO MONTALBETTI
Allievo di Antonio Giacometti, si è diplomato con lode in composizione presso il Conservatorio Verdi di Milano sotto la guida di Paolo Rimoldi e Irlando Danieli. È riconosciuto come uno dei compositori italiani più eseguiti e premiati della sua generazione, la sua musica è stata eseguita in numerosi Teatri e festival (Teatro alla Scala, Teatro la Fenice, Teatro Poliziano, Rai Nuova Musica,
North/South Consonance New York, Ex novo Musica, Bang On a Can Marathon New York, Festival Est/Ovest, Festival Playit, Festival Creami, Festival Aperto). Ha ricevuto commissioni da importanti istituzioni musicali internazionali, fra le quali si ricordano: Orchestra Filarmonica della Scala, Biennale Musica di Venezia, Milano Musica, Festival REC, ORT Toscana, Festival Aperto, Festival CreaMI, Gaudeamus Music Week, Fondazione I Teatri di Reggio Emilia, Fondazione Teatro Grande, Accademia Filarmonica Romana, I Pomeriggi musicali, Netherland Orchestra, Teatro di Monfalcone, Festival Pianistico Internazionale di Brescia e Bergamo, Cantiere Internazionale d’arte di Montepulciano, Festival Playit. Nel 2006 con l’opera Lies and sorrow ha vinto lo Johann Joseph Fux Opera composition Prize, il più importante concorso di composizione europeo per l’opera. In seguito si è dedicato con continuità al teatro musicale, componendo quattro opere tutte andate in scena in importanti teatri italiani ed esteri (Piccolo Teatro di Milano, Goldoni di Firenze, Theather im Palais di Graz, Teatro Valli di Reggio Emilia, Teatri comunali di Bologna, Ferrara, Modena, Teatro Poliziano, Teatro Grande di Brescia). Ha composto musica per la danza collaborando con la compagnia berlinese Sasha Waltz&Guest, il Balletto Civile di Michela Lucenti. Nel 2014 l’orchestra Filarmonica della Scala gli ha commissionato Another’s Hell eseguita sotto la direzione di Daniel Harding. L’opera Il sogno di una cosa (testo di Marco Baliani) commissionata dalla Fondazione Teatro Grande di Brescia per celebrare il 40° anniversario della strage di Piazza della Loggia, con nove repliche (Brescia, Milano, Reggio Emilia) e otto passaggi televisivi sul canale nazionale RAI 5 ha ottenuto notevole successo di pubblico e critica. Nel Maggio 2015 il celebre solista Mario Brunello ha eseguito la prima assoluta di Foresta di fiori, adagio per violoncello e orchestra commissionato dall’Orchestra I Pomeriggi musicali stagione EXPO 2015. Il fortunato sodalizio artistico con Marco Baliani si è rinnovato con l’opera (commissionata dalla Fondazione I Teatri di Reggio Emilia) Corpi eretici, dramma pasoliniano in nove canti andata in scena al Teatro Cavallerizza di Reggio Emilia e accolta con vivo successo.
EMANUELE MANISCALCO
Nato a Brescia nel 1983, vive tra l’Italia e la Scandinavia. Musicista prevalentemente autodidatta, è attivo come strumentista (pianoforte, batteria), compositore e improvvisatore. Presentato al pubblico del jazz italiano da Enrico Rava, Stefano Battaglia e Sandro Gibellini nei primi anni Duemila, sceglie in seguito di dedicarsi a una più ampia rete di collaborazioni internazionali, focalizzandosi sulle proprie proposte artistiche, che tuttora rappresentano il centro della sua attività, dal solo pianoforte al quartetto. Vi è una netta predilezione per le formazioni ristrette – adatte alle piccole riflessioni domestiche e al viaggio. Emanuele evita infatti il clamore, preferendo le piccole immagini, i frammenti irrisolti, le contraddizioni e le fragilità, senza tuttavia rinunciare a contenuti drammatici centrati, tecnicamente pertinenti e spesso fruibili anche da un pubblico non specializzato. Nel 2014 si è laureato al Conservatorio Ritmico di Copenhagen con un progetto di improvvisazione denominato “L’ultimo turista” (“Den Sidste Turist”). Il suo curriculum comprende moltissime collaborazioni, sia in studio sia sul palco. Degne di particolare attenzione sono le due recenti pubblicazioni per l’etichetta tedesca ECM con il trio a titolo collettivo Third Reel (Nicolas Masson e Roberto Pianca), per cui Emanuele scrive anche buona parte delle composizioni. Dal 2014 è membro del collettivo/etichetta danese ILK, di cui fanno parte anche i musicisti Kresten Osgood, Søren Kjærgaard, Lotte Anker, Francesco Bigoni, Mark Solborg, Jacob Anderskov, insieme con altre eccellenze della scena sperimentale di Copenhagen. Per questa etichetta Emanuele ha già pubblicato un album in duo con il contrabbassista Thomas Morgan (“Copenhagen Season”, 2014) e uno in trio con Mark Solborg e Francesco Bigoni (omonimo, 2015).

16 OTTOBRE ORE 21.00
SALA GRANDE
COMPAGNIA VIRGILIO SIENI
CANTICO DEI CANTICI

Coreografia, luci, costumi e spazio Virgilio Sieni
Musiche Originali Daniele Roccato (Contrabbasso)
Produzione Fondazione I Teatri Di Reggio Emilia, Compagnia Virgilio Sieni

VIRGILIO SIENI
Dal 2013 Virgilio Sieni è direttore della Biennale di Venezia Settore Danza. Coreografo e danzatore, è protagonista della danza contemporanea italiana a partire dai primi anni '80. Nato a Firenze, si è formato nella danza classica e contemporanea ad Amsterdam, New York e Tokyo; il suo percorso comprende inoltre studi di arti visive, architettura, arti marziali. Nell’83 ha fondato la compagnia Parco Butterfly, poi trasformata nel 1992 nella Compagnia Virgilio Sieni: attualmente una delle principali realtà coreografiche italiane, legata con solidi rapporti produttivi ai più importanti teatri e festival europei, tra i quali Festival d’Avignon, Biennale de la Danse de Lyon, Charleroi Danse di Bruxelles e Thèâtre du Merlan Scène Nationale di Marsiglia, oltre che a tutte le principali realtà produttive italiane. In qualità di coreografo ospite, a partire dai primi anni ’90, Sieni ha creato coreografie per i principali Enti Lirici ed istituzioni teatrali italiane, tra i quali: il Teatro alla Scala di Milano, il Teatro Comunale di Firenze - Maggio Musicale Fiorentino, il Teatro San Carlo di Napoli, il Teatro Massimo di Palermo, Il Teatro dell’Opera di Roma. Per la creazione dei suoi lavori si è spesso avvalso della collaborazione di artisti visivi, musicisti e compositori di rilievo internazionale. Tra i musicisti si ricordano Alexander Balanescu, Giorgio Battistelli, Ennio Morricone, Steve Lacy, Francesco Giomi/Tempo Reale, Evan Parker, Stefano Scodanibbio. Per i costumi Miuccia Prada con la quale ha realizzato tre produzioni. Recentemente la Compagnia Virgilio Sieni ha ricevuto diversi riconoscimenti: dopo tre premi UBU (nel 2000, nel 2003 e nel 2011), lo spettacolo Sonate Bach_di fronte al dolore degli altri (prod. 2007) ha vinto il premio Danza&Danza come “migliore novità italiana dell'anno” e compare nel libro di Marinella Guatterini L’ABC della danza, dedicato alle 16 coreografie più significative degli ultimi 100 anni. Nel 2011 Virgilio Sieni è stato insignito di tre prestigiosi riconoscimenti: il Premio Lo Straniero, il Premio della Critica 2011 e il Premio UBU Speciale 2011. Dal 2003 Virgilio Sieni dirige a Firenze CANGO Cantieri Goldonetta: uno spazio da lui ideato, all’interno di un edificio storico dell’Oltrarno di proprietà del Comune di Firenze, attrezzato per le pratiche del corpo, l’ospitalità di artisti, la ricerca sui linguaggi contemporanei dell’arte. A partire dalle esperienze della Compagnia e di CANGO, nel 2007 Virgilio Sieni ha fondato l’Accademia sull’arte del gesto: un contesto innovativo finalizzato alla trasmissione delle pratiche artistiche e alla definizione di un nuovo rapporto tra formazione e produzione, rivolto sia a professionisti che a gruppi di neofiti della danza, dall’infanzia alla terza età ai non vedenti. Cura una Collana Editoriale dal titolo Il Gesto in collaborazione con la casa editrice Maschietto Editore di Firenze. Nel 2013 Virgilio Sieni è stato insignito del titolo di CHEVALIER DE L’ORDRE DES ARTS ET DES LETTRES dal Ministro della cultura francese Aurelie Filippetti.

25 OTTOBRE ORE 14.30 (RECITA PER LE SCUOLE)
25 OTTOBRE ORE 19.00
26 OTTOBRE ORE 9.30 – 11.00 – 14.30 (RECITE PER LE SCUOLE)
PALCOSCENICO DEL TEATRO GRANDE
ALESSANDRO SCIARRONI
JOSEPH KIDS

Interpreti Michele Di Stefano e Marco D'Agostin
Consulenza drammaturgica Antonio Rinaldi
Cura del progetto e promozione Lisa Gilardino
Comunicazione Beatrice Giongo
Produzione Corpoceleste_C.C.00#
In coproduzione con Armunia/Festival Inequilibrio
Con il sostegno di Teatro Stabile delle Marche
In collaborazione con Teatro Pubblico Pugliese / La Scena dei Ragazzi

ALESSANDRO SCIARRONI
Alessandro Sciarroni è un artista italiano attivo nell’ambito delle arti performative con alle spalle diversi anni di formazione nel campo delle arti visive e di ricerca teatrale. I suoi lavori vengono rappresentati all’interno di festival di danza e teatro contemporanei, musei e gallerie d’arte, così come in spazi non convenzionali rispetto ai tradizionali luoghi di fruizione e prevedono il coinvolgimento di performer provenienti da diverse discipline. Il suo lavoro è stato invitato in 21 paesi europei, in Uruguay (FIDCU) e negli EmiratI Arabi Uniti (Abu Dhabi Art Fair). A partire dal 2012 la ricerca l’Artista crea spettacoli che presentano una commistione tra i linguaggi della Danza Contemporanea e delle Performing Arts caratterizzati da rigorosi progetti concettuali e allo stesso tempo connotati da un forte impatto visivo ed emozionale. Il suo progetto intitolato Will You Still Love Me Tomorrow? del 2012 si compone degli spettacoli Folk-s, Untitled e Aurora. Nel 2013, Folk-s apre i “Rencontres chorégraphiques internationales di Seine-Saint-Denis” e chiude lo stesso anno il festival “Impulstanz” di Vienna, ricevendo prestigiosi inviti dai maggiori festival europei (tra gli altri il “Kunstenfestivaldesarts” di Bruxelles e il Festival d’Autunno di Parigi, che dedica all’artista una rassegna monografica in diversi teatri della città). Untitled, debutta in Francia nell’ambito della “Biennale della Danza di Lione” nel settembre 2014. Inoltre, nel 2013 e 2014, l’artista viene invitato a creare due eventi all’interno della Biennale di Venezia, sezione Danza, diretta da Virgilio Sieni. Il lavoro di Alessandro Sciarroni è stato presentato all’interno di diversi circuiti e reti per la diffusione della danza contemporanea e la mobilità degli artisti come “Anticorpi Explo”, “Aerowaves” e “Modul Dance”: un progetto europeo di cooperazione pluriannuale nel quale sono coinvolte 19 case della danza europee di 15 paesi differenti. A partire dal 2010 partecipa
a diversi progetti europei e residenze di ricerca come “Choreographic dialogues”, “Choreoroam” e “Performing Gender”. Nel 2015, sarà parte di “Migrant Bodies”, un progetto di ricerca e produzione coreografica che ha l’obiettivo di promuovere riflessioni e creazioni sul tema della migrazione e sul suo impatto culturale nella società europea e canadese. Alessandro Sciarroni è sostenuto e prodotto da Marche Teatro - Teatro Stabile Pubblico in collaborazione con coproduttori internazionali come il Comune di Bassano del Grappa / Centro per la Scena Contemporanea, la Biennale de la danse / Maison de la Danse de Lyon, Mercat de les Flors -Graner / Barcelona e l’Associazione Corpoceleste_C.C.00# della quale è direttore artistico. Alessandro Sciarroni, è uno degli artisti del Progetto Matilde, piattaforma regionale per la nuova scena marchigiana ed è sostenuto da APAP – Advancing Performing Arts Projects.

29 OTTOBRE ORE 21.00
PALCOSCENICO DEL TEATRO GRANDE
CAMILLA MONGA
QUARTETTO PER OGGETTI

Concept e coreografia Camilla Monga
Collaboratore coreografico Jacopo Jenna
Musica dal vivo eseguita da LSKA
Danzatori Camilla Monga, Jacopo Jenna, Viktor Mar Leifsson, Vedis Kjartansdottir, Kamola Rashidova
Consultazione drammaturgica Bojana Cvejic e Alain Franco
Con il sostegno di P.A.R.T.S. Academy
Co produzione VAN – CSC Bassano del Grappa – WP Zimmer

CAMILLA MONGA
Coreografa e danzatrice italiana diplomata alla Paolo Grassi di Milano e all'Accademia di Brera. Danzatrice presso Aiep company di Ariella Vidach e Claudio Prati. Coreografa selezionata per il progetto europeo SPAZIO 2013 - '14 promosso da ICK Amsterdam - Emio Greco PC. Nel 2014 supera le audizioni per seguire il nuovo percorso di ricerca a P.A.R.T.S. Academy dove ha modo di approfondire le tecniche di composizione coreografica di Anne Teresa de Keersmaeker e il pensiero di ricerca tra musica e danza con Bojana Cvejic e Alain Franco. La ricerca di Camilla Monga si basa su un costante dialogo tra composizione coreografica e musica. Nel 2012 inizia i suoi primi lavori con il musicista Luca Scapellato recentemente selezionato per un percorso di studi presso IRCAM di Parigi.
E'stata invitata ad insegnare e condividere i suoi studi presso CND Centre National de la Danse a Parigi in occasione di Camping organizzato da Mathilde Le Monnier.

29 OTTOBRE ORE 21.00
PALCOSCENICO DEL TEATRO GRANDE

LARA RUSSO
RA-ME

Coreografia Lara Russo

Interpreti Davide Tagliavini, Andrea Palumbo, Lucas Delfino
Suono Mahatsanga Le Dantec
Con la collaborazione di Yesenia Trobbiani

LARA RUSSO
Lara Russo inizia il suo percorso nel campo della danza e della fotografia tra Barcellona e Berlino per poi stabilirsi a Bologna. Nel 2013 partecipa al progetto I.F.A presso Inteatro e vince il premio GD'A Puglia con lo spettacolo Allumin-io (sviluppato in collaborazione con Alessia Lovreglio). Lo stesso anno alla Biennale di Venezia lavora come assistente alla regia di Virgilio Sieni per gli spettacoli Agorà tutti e Madri e figli. Nel 2014 è invitata alla prima edizione del festival Eden _Conect the dots, Roma, per presentare lo spettacolo “Legame”, finalista del festival ‘Dominio Pubblico’ e menzione speciale al festival danzè, Oriente Occidente. Riceve poi la borsa di studio per Ecite, incontro d’insegnanti di C.I. Ponderosa. Nel 2015 viene selezionata per il percorso Nuove Traiettorie organizzato dalla rete Anticorpi e vince il concorso Dna Appunti Coreografici, progetto di Fondazione RomaEuropa.

30 OTTOBRE ORE 11.00
AUDITORIUM SAN BARNABA
ORCHESTRA DEI CONSERVATORI DELLA
LOMBARDIA E DEL CANTON TICINO
DIRETTORE ALDO CECCATO

Progetto in collaborazione con I Pomeriggi Musicali e i Conservatori di Como, Brescia, Mantova, la Fondazione Scuole Civiche di Milano e il Conservatorio di Lugano.

PROGRAMMA

Cherubini Il Portatore d’acqua
Mozart Sinfonia in sol minore K 550
***
Beethoven Sinfonia n.1 in Do maggiore

8 NOVEMBRE ORE 21.00
SALONE DELLE SCENOGRAFIE
DAN KINZELMAN'S GHOST

Dan Kinzelman sax tenore, flauto, clarinetto, percussioni
Mirco Rubegni tromba, corno, percussioni
Manuele Morbidini sax alto, percussioni
Rossano Emili sax baritono, clarinetto basso, percussioni

DAN KINZELMAN Da quando si è stabilito in Italia nel 2005, il polistrumentista Dan Kinzelman si è fatto conoscere come una delle voci più interessanti emergenti in Italia e non solo. Il suo approccio molto personale come solista e arrangiatore lo ha reso un compagno fedele di alcuni dei nomi più importanti del jazz italiano del momento, fra cui Mauro Ottolini e Giovanni Guidi. Si è esibito dal vivo anche con musicisti di grande statura internazionale quali Uri Caine, David Binney, Maria Schneider, Ralph Alessi ed Enrico Rava, con cui collabora stabilmente da anni. Nel 2012 ha fatto il suo debutto per la prestigiosa etichetta ECM con il progetto “Rava on the Dance Floor”. Negli ultimi anni si è affermato sempre di più come compositore e bandleader, caratterizzato da una forte ed originale visione artistica, difficilmente collocabile all’interno di un genere preesistente. Nel 2012 il suo quartetto di fiati Dan Kinzelman’s Ghost è stato invitato a partecipare ad una prestigiosa residenza artistica a Correggio Jazz dove hanno registrato il disco d'esordio “Stonebreaker”, mentre il trio collettivo Hobby Horse nel marzo del 2013 ha prodotto il proprio disco d’esordio “Eponymous”, accolto con entusiasmo dalla critica, scelto fra i migliori 10 dischi del 2013 dalla rivista Musica Jazz. Il mese di marzo 2013 ha segnato anche il debutto al Bergamo Film Meeting del nuovo progetto Pylon vs. Starevich, in cui il trio collettivo Pylon esegue una colonna sonora originale che accompagna i cortometraggi di Ladislas Starevich, innovatore del cinema d’animazione del primo Novecento. Attualmente Dan sta preparando le musiche per uno spettacolo di teatro di ricerca legato alla 'Ndrangheta e sta arrangiando un nuovo repertorio per l'Unknown Rebel Band di Giovanni Guidi.

MANUELE MORBIDINI, sassofonista e compositore, ha compiuto i propri studi musicali presso il Conservatorio di Musica di Perugia e quelli filosofici presso l'Università degli Studi di Siena. Attivo in vari contesti musicali, lavora prevalentemente nell'area di intersezione tra jazz, musica colta e improvvisazione. Oltre a dirigere le proprie formazioni, si dedica regolarmente all'insegnamento, alla ricerca musicologica e alla produzione musicale. A breve uscirà un suo lavoro discografico dedicato alla musica di Aldo Clementi.

ROSSANO EMILI è un sassofonista attivo in vari contesti: ha suonato con l’Orchestra Sinfonica della Rai, l’Accademia Filarmonica Romana, il Parco Della Musica Contemporanea Ensemble, “Sentieri Selvaggi” diretto da Carlo Boccadoro, esibendosi in prestigiose rassegne di musica contemporanea. Ha lavorato più volte in trasmissioni televisive ed effettuato varie registrazioni radiofoniche. Numerose le collaborazione con musicisti del calibro di Kenny Wheeler, Bob Brookmeyer, Tony Scott, Bob Mintzer, Willem Breuker, Luis Andriessen, Lee Konitz, Paolo Fresu, Gil Goldstein, Luis Moholo, Keith Tippett, John Taylor. l’Electric Be Bop Band di Paul Motian. Attualmente collabora con varie formazioni jazz italiane - tra le quali, Lydian Sound Orchestra, Orchestra Jazz della Sardegna, la Bargajazz Big Band, Perugia Jazz Orchestra, Silvia Bolognesi “Open Combo - partecipando a numerose produzioni discografiche ed è titolare della cattedra di sassofono al Conservatorio “A. Buzzolla” di Adria.

MIRCO RUBEGNI ha iniziato in giovane età la sua attività di musicista professionista: diplomatosi a soli 17 anni al Conservatorio Morlacchi di Perugia, ha praticato subito un’intensa attività concertistica sia come solista che in gruppi di varia natura. Dopo aver conseguito diversi titoli e riconoscimenti ha intrapreso – in maniera approfondita – la strada del jazz: dapprima il diploma al Conservatorio Martini Di Bologna, in seguito con il corso in Jam, tenuto dalla Fondazione Siena Jazz, dove ha avuto la possibilità di studiare con maestri e docenti come Eddie Henderson, Billy Hart, Gianluigi Trovesi, Billy Drummond, Marco Tamburini, Fabrizio Sferra, Jeff Ballard, Palle Danielsonn, Jack Walrath, Elliot Zigmut, Tim Berne, Maurizio Giammarco, Paolo Fresu, Massimo Manzi, Nguyen Le Jonh Riley, Stefano Zenni, Bruno Tommaso Francesco Martinelli, Aaron Goldberg, Ralph Alessi, Steve Kuhn, Roberto Ottaviano, Danilo Rea, Ben Allison, Enrico Rava, Avishai Cohen, Jonh Taylor. Ha suonato nei maggiori festival nazionali ed europei e attualmente vanta numerose collaborazione, nello specifico: Cosmic Band di Gianluca Petrella, Unknow Rebel Band di Giovanni Guidi, Perugia Jazz Orchestra, Torino Jazz Orchestra, Funk Off e con musicisti quali Giacomo Ancillotto, Gabriele Evangelista, Simone Padovani, Beppe Scardino, Pasquale Mirra, Francesco Ponticelli, Francesco Diodati, Ermanno Baron, Francesco Bigoni, David Brutti, Klaus Lesmann, solo per citarne alcuni. Oltre ai numerosi incarichi come docente e coordinatore didattico, Mirco è anche impegnato come leader di svariati progetti: The Extreme New Horizont, quintetto - nato sulle basi di uno studio approfondito della musica di Don Ellis – formato da Gabriele Evangelista, Francesco Diodati, Ermanno Baron, David Brutti; Take A Toy Duo insieme a Francesco Diodati; Orchestra Free Elettrica Poliziana.

9 NOVEMBRE ORE 21.00
PALCOSCENICO DEL TEATRO GRANDE
ELISABETTA CONSONNI
PLUTONE

Ideazione e coreografia Elisabetta Consonni
Danzatrici Annamaria Ajmone, Sara Leghissa, Alessandra Bordino
Composizione Sonora Aftab Darvishi
Light Designer Violeta Arista
Produzione Cooperativa Sociale Circolo Industria Scenica Onlus
Con il supporto di Teatro Pimoff- Milano

ELISABETTA CONSONNI
Coreografa e perfomer, dopo la laurea a Bologna frequenta la London Contemporary Dance School. Si trasferisce in Olanda per approfondire indipendentemente lo studio nell’ambito danza contemporanea e arti performative, avvicinandosi al Somatic Movement. La sua prima coreografia Maquillage è presentata in vari festival tra Belgio, Olanda e Italia e viene scelta per la vetrina Giovani Danz’autori nel 2009. Il lavoro successivo Fotoritocco è vincitore del concorso PresenteFuturo del Teatro Libero di Palermo (2012). Il lavoro in corso vince il concorso Palco Aperto al Pim Off a Milano. Nel 2013, con il progetto di ricerca tra linguaggio coreografico e architettura Ergonomica, viene selezionata per una residenza di 6 mesi nel Centrum Kultury di Lublin (Poland), per il programma Creative Cast Away di Etre, promosso da Regione Lombardia e Fondo Sociale Europeo. Realizza per la mostra MilanoOLtre di Connecting Cultures, presso la Triennale di Milano, l’azione Slow-and-stady-win-the-race (2013) e successivamente Il Secondo Paradosso di Zenone sempre con Connecting Cultures e Dencity (2016). Con Raoul de Jong e Gianluca Fratantonio cura le coreografie del progetto editoriale Baby it’s you (Rotterdam 2009), cura le coreografie del programma televisivo Iedereen kan Dansen per VPRO tv (Olanda 2011) e quelle dell’evento di apertura della Biennale di Architettura di Rotterdam 2012 e 2014. Per l’artista Giovanna Ricotta è assistente alla performance e coreografa di Fai la cosa giusta e Falene. Con la webtv Pronti al Peggio cura le coreografie dell’evento Sono in Lista presso la Fondazione Pomodoro di Milano (2010). È assistente alla coreografia in 10 tracce per la fine del mondo di Riccardo Buscarini (2012). Per la Compagnia Virgilio Sieni è assistente artistica per i progetti per la Fondazione Teatro Grande di Brescia (2015-2016) e per Atlante del Gesto per Fondazione Prada (2015). Dal 2010 al 2012 è parte del progetto DIRT-ideaswithnofuture di Gianluca Fratantonio e dal 2009 è fondatrice dell’associazione IFICAN’TDANCE, Milano.

9 NOVEMBRE ORE 21.00
PALCOSCENICO DEL TEATRO GRANDE

NINARELLO&KINZELMAN
KUDOKU

Coreografia e danza Daniele Ninarello
Musiche dal vivo Dan Kinzelman
Consulenza drammaturgica Carlotta Scioldo
Produzione CODEDUOMO e NOVARA JAZZ
A cura di Enrico Bettinello
Con il sostegno di CSC Centro per la Scena Contemporanea Bassano del Grappa, Fondazione Piemonte dal Vivo,
Lavanderia a Vapore

DANIELE NINARELLO
Dopo aver frequentato la Rotterdam Dance Academy, danza con diversi coreografi internazionali, tra cui Bruno Listopad, Felix Ruckert, Virgilio Sieni. Dal 2010 le sue produzioni entrano a far parte della rete “Anticorpi Explo” in Italia e all’estero grazie ai progetti Les Repérages e Dance Roads sostenuto da Mosaico Danza. Nel 2012 si aggiudica la menzione DNA Romaeuropa Festival e nel 2013 è finalista al Premio Equilibrio Roma. Dal 2012 inizia una collaborazione come danzatore con la compagnia EASTMAN – Sidi Larbi Cherkaoui. La sua produzione Rock Rose WoW del 2013, la prima firmata dalla Compagnia Daniele Ninarello, dopo aver ricevuto il sostegno del progetto Movin’Up 2012 II sessione per la residenza estera presso il Tanztendenz Munchen, vince il bando Teatro del Tempo Presente, promosso dalla Fondazione LIVE - Piemonte Dal Vivo e dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali. Nel 2013 presenta Vertigo a Confluenze, progetto dell’Unione Musicale di Torino e Torinodanza/Fondazione del Teatro Stabile di Torino. Nel 2014 è vincitore del premio produttivo COLLABORACTION a sostegno dei giovani coreografi, promosso dalla rete #ANTICORPIXL e coordinato da Mosaico Danza. Danza a fianco di musicisti e compositori di fama internazionale tra cui Kai Gleusteen, Ezio Bosso in occasione del suo concerto alla Lavanderia a Vapore di Collegno (Fondazione Piemonte dal Vivo).Negli ultimi anni i suoi lavori sono stati sostenuti da festival e centri nazionali ed internazionali come Torino Danza/Fondazione del Teatro Stabile di Torino, Fondazione Piemonte dal Vivo-Circuito Regionale dello Spettacolo, Mosaico Danza/Festival Interplay, CSC Centro per la Scena Contemporanea Bassano del Grappa, TROIS-CL Centre Choreographique Luxemburgeoise, Grand Studio di Bruxelles, CDC Le Pacifique Grenoble, Centro de Documentação e Pesquisa em Dança di Rio de Janeiro, CDC Les Hivernales di Avignone, CANGO Cantieri Goldonetta di Firenze.

14 NOVEMBRE ORE 21.00
RIDOTTO DEL TEATRO GRANDE
SENTIERI SELVAGGI
SUONI D’EUROPA

Con Suoni d’Europa Sentieri selvaggi traccia un itinerario attraverso la creatività musicale del vecchio continente degli ultimi trent’anni: i grandi maestri del Novecento Gyorgy Ligeti, Niccolò Castiglioni e Geràrd Grisey sono affiancati da due autori di fama internazionale testimoni dell’eccezionale qualità della musica britannica contemporanea, ossia James MacMillan e Michael Nyman (quest’ultimo con la prima esecuzione italiana di Child’s Play). Verranno presentati infine due compositori della generazione successiva con cui l’ensemble ha già collaborato negli ultimi anni, l’olandese Michel Van der Aa e Mauro Montalbetti, ormai noto al pubblico del Teatro Grande.

PROGRAMMA

James MacMillan Kiss on wood, per violino e pianoforte
Gyorgy Ligeti  Quattro Studi per pianoforte (dal Primo Libro)
Michel van der Aa Memo, per violino e registratore a cassette
Geràrd Grisey Tàlea, per ensemble
Michael Nyman Child's Play, per cinque strumenti (prima esecuzione italiana)
Niccolò Castiglioni Romanzetta, per flauto
Mauro Montalbetti A ricompor l'infranto, per clarinetto, violoncello e pianoforte

ENSEMBLE SENTIERI SELVAGGI
Paola Fre flauto
Mirco Ghirardini clarinetto
Andrea Rebaudengo pianoforte
Piercarlo Sacco violino
Aya Shimura violoncello
Carlo Boccadoro direzione

SENTIERI SELVAGGI
Sentieri selvaggi è un gruppo formato da alcuni tra i migliori musicisti italiani uniti nel progetto di avvicinare la musicacontemporanea al grande pubblico. È stato fondato nel 1997 da Carlo Boccadoro, Filippo Del Corno e Angelo Miotto. Findall'esordio i concerti di Sentieri selvaggi si caratterizzano per le informali presentazioni parlate di ogni brano. Sentieri selvaggistringe in 15 anni collaborazioni con i più importanti compositori della scena internazionale, come Lang, Andriessen, MacMillan,Glass, Bryars, Nyman, Wolfe, Vacchi, che scrivono partiture per l'ensemble o gli affidano le prime italiane dei loro lavori. Accanto aloro il gruppo promuove e diffonde una nuova generazione di compositori italiani, a partire dai fondatori Boccadoro e Del Corno per arrivare a Antonioni, Colasanti, Mancuso, Montalbetti e Verrando. Dal 1998 Sentieri selvaggi è regolarmente ospite delle più prestigiose stagioni musicali italiane (Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Teatro alla Scala, Biennale di Venezia), dei maggiori eventi culturali del nostro paese (Festival della Letteratura di Mantova, Notte Bianca di Roma, Festival della Scienza di Genova) e di importanti festival internazionali (Bang On A Can Marathon di New York, SKIF Festival di San Pietroburgo). A Milano il gruppo è partner dal 1998 con Teatridithalia, che ospita i concerti nelle proprie sedi teatrali e dal 2005 organizza una stagione di musica contemporanea con un cartellone di concerti, incontri, masterclass, incentrata ogni anno su uno specifico nucleo tematico. Per diffondere la musica contemporanea in contesti inusuali, Sentieri selvaggi collabora anche con scrittori, architetti, scienziati, video- maker, attori, registi, musicisti rock e jazz, abitando con i propri progetti spazi alternativi come gallerie d'arte, piazze, strade, centri commerciali e università.

22 NOVEMBRE ORE 21.00
SALA GRANDE
BEN FROST / DANÍEL BJARNASON /
ORCHESTRA DA CAMERA DI BRESCIA
VIDEO
BRIAN ENO / NICK ROBERTSON
MUSIC FOR SÓLARIS

Musiche di Ben Frost e Daníel Bjarnason
Video Brian Eno e Nick Robertson
Interpreti Ben Frost, Daníel Bjarnason e Orchestra da Camera di Brescia
Commissionato e prodotto da Unsound Festival / Fundacja Tone, Krakow, Poland
Con il supporto del Governo australiano mediante fondi artistici e promozionali dell’Australia Council for the Arts, e "I,
CULTURE" – Il Programma Culturale Internazionale della Presidenza Polacca del Consiglio Europeo.
Coordinato dall’Adam Mickiewicz Institute, Polonia - e S.T.E.F, Islanda.

26 NOVEMBRE ORE 21.00
SALA GRANDE
CCN DE CRÉTEIL ET DU VAL-DE-MARNE/
CIE KÄFIG
DIREZIONE
MOURAD MERZOUKI
PIXEL

Direzione artistica e Coreografia Mourad Merzouki,
Creazione digitale Adrien Mondot, Claire Bardainne
Creazione musicale Armand Amar
Musica addizionale, contralto Anne-Sophie Versnaeyen
Programmazione batterie “Les Plocks”, Artback Society Stéphane Lavallée e Julien Delaune
Registrazione, mixaggio, creazione suono Vincent Joinville
Ricerca suoni Martin Fouilleul
Assistente alla coreografia Marjorie Hannoteaux
Luci Yoann Tivoli, assistito da Nicolas Faucheux
Scenografia Benjamin Lebreton
Costumi Pascale Robin
Pitture Camille Courier de Mèré, Benjamin Lebreton
Interpreti: Rémi Autechaud in arte RMS , Kader Belmoktar, Marc Brillant, Elodie Chan, Aurélien Chareyron,
Yvener Guillaume, Amélie Jousseaume, Ludovic Lacroix, Xuan Le, Steven Valade,
Médésséganvi Yetongnon in arte Swing

Produzione: Centre Corégraphique National de Créteil et du Val-de-Marne/ Compagnie Käfig
Coproduzione: Maison des Arts de Créteil, Espace Albert Camus-Bron
Con il sostegno di Compagnie Adrien M / Claire B

COMPAGNIE KÄFIG
Käfig, che significa gabbia, sia in tedesco che in arabo, è anche il titolo della pièce che il coreografo Mourad Merzouki presenta nel 1996 al concorso “Rencontres urbaines de la Villette” ne segue un grande riconoscimento da parte di pubblico e critica. Ma è il 1998 che vede l’esplosione della compagnia con Récital, strabiliante incontro tra l’hip hop ed un violinista classico, e che porta ad una tournée internazionale di tre anni in otre 40 paesi. Sarà la prima, ed ad oggi l’unica, creazione hip-hop ad essere annotata con il linguaggio Laban. Dal 1996 Mourad Merzouki non smette di rinnovare il linguaggio dell’hip- hop provocandolo, sdoganandolo dal suo significato meramente sociale per portarlo sulla scena, con una grande diversità coreografica, scenografica ed estetica. Käfig è, attualmente, una delle più importanti compagnie di hip-hop in Francia e s’impone per uno stile unico, nutrito di uno spirito d’apertura verso altri linguaggi coreografici ed artistici. Lontano da tutti gli stereotipi sociali e senza rinnegare le proprie origini, la Compagnia ha permesso all’hip-hop di andare alla conquista di un pubblico eterogeneo, così come eterogenei sono tra loro gli stessi ballerini. Un lavoro di ampio respiro che permette al coreografo di rivendicare, ad ogni pièce, la creazione di uno spettacolo totale.

30 NOVEMBRE ORE 21.00
RIDOTTO DEL TEATRO GRANDE
SENTIERI SELVAGGI
QUARTETTO CON OSPITE

In questo concerto di grandi spunti e contrasti si troverà l’incursione di un ospite, il pianoforte di Andrea Rebaudengo.
La sacralità della musica del compositore estone Arvo Pärt ben si accosta a ...miserere... di Louis Andriessen, mentre collide con l’ardita ricerca sonora dell’artista statunitense Meredith Monk, di cui verrà presentato Stringsongs in prima esecuzione italiana. Non mancheranno pagine di autori italiani quali Giovanni Sollima, Carlo Boccadoro e una novità per l’ensemble: Cristian Chiappini, autore dell’ultima generazione.

PROGRAMMA
Arvo Part Da Pacem Domine per quartetto d'archi
Meredith Monk Stringsongs per quartetto d'archi (Prima esecuzione italiana)
Carlo Boccadoro Still Life per pianoforte e quartetto d'archi
Louis Andriessen ...miserere... per quartetto d'archi
Giovanni Sollima Quartetfiles per pianoforte e trio d'archi
Cristian Chiappini Ricercare per violino e violoncello

ENSEMBLE SENTIERI SELVAGGI
Paola Fre flauto
Mirco Ghirardini clarinetto
Andrea Rebaudengo pianoforte
Piercarlo Sacco violino
Aya Shimura violoncello

3 DICEMBRE ORE 21.00
SALA GRANDE
LES BALLETS C DE LA B / ALAIN PLATEL
MAHLER PROJEKT

Direzione Alain Platel
Composizione e direzione musicale Steven Prengels
Creazione e performance Bérenger Bodin, Boule Mpanya, Dario Rigaglia, David Le Borgne, Elie Tass, Ido
Batash, Ro-main Guion, Russell Tshiebua, Samir M’Kirech
Drammaturgia Hildegard De Vuyst
Assistenza artistica Quan Bui Ngoc
Assistenza alla Direzione Steve De Schepper
Scene Berlinde De Bruyckere
Luci Carlo Bourguignon
Suoni Bartold Uyttersprot
Costumi Dorine Demuynck
Direttore di palcoscenico Wim Van de Cappelle
Fotografia Chris Van der Burght
Direttore di produzione Valerie Desmet
Tour manager Steve De Schepper
Produzione les ballets C de la B
Coproduzione Ruhrtriennale, La Bâtie-Festival de Genève, TorinoDanza, la Biennale de Lyon, L’Opéra de Lille, Kampnagel Hamburg, MC93 Bobigny Paris, Holland Festival, Ludwigsburger Schlossfestspiele, NTGent, Brisbane Festival
Distribuzione Frans Brood Productions
Con la collaborazione di: Città di Ghent, Provincia delle Fiandre Orientali, Autorità Fiamminghe

LES BALLETS C DE LA B
Fondata nel 1984, “les ballets C de la B” è una delle più influenti compagnie di performing arts al mondo grazie all’eclettico mix di danza contemporanea, testo, teatro e musica. Il suo direttore Alain Platel è unanimemente considerato uno dei più grandi artisti degli ultimi trent’anni. Nel maggio 2015 Platel è stato nominato “Commandeur de l’Ordre des Arts et des Lettres” della Repubblica francese; nel mese di settembre ha ottenuto il “Flemish Cultural Award” dal Ministero della Cultura fiammingo e nel mese di ottobre ha vinto il “Grand Prix de la Danse” a Montréal in Canada.
ALAIN PLATEL
Alain Platel, ortopedagogo di formazione, è un regista autodidatta. Nel 1984 fonda con alcuni amici e parenti una piccola compagnia che funziona come un collettivo. Emma (1988) segna l’inizio del suo lavoro come regista. A questo primo lavoro fanno seguito Bonjour Madame (1993), La Tristezza Complice (1995) e Iets op Bach (1998). Contemporaneamente collabora con Arne Sierens e la giovane compagnia di Gent Victoria, per Moeder en Kind (1995), Bernadetje (1996) and Allemaal Indiaan (1999). Nel 2003 debutta per la Ruhr Triennale con Wolf basato sul personaggio di Mozart. Nel 2006 inizia la collaborazione con il compositore Fabrizio Cassol: il primo risultato è vsprs, un punto di svolta nella sua carriera. L’esuberanza degli spettacoli precedenti, cede il posto a una maggiore introspezione e intensità, rivelatrice di un universo di pulsioni e desideri. E di violenza, come in Nine Finger (2007) creato con Benjamin Verdonck and Fumiyo Ikeda. Dopo lo stile barocco di pitié! (2008), Out Of Context – for Pina (2010) è una riflessione quasi acsetica sul repertorio di movimenti come gli spasmi e i tic. Attraverso questo linguaggio del movimento, Platel porta avanti costantemente la sua ricerca di una traduzione per i sentimenti troppo forti, la sua aspirazione a qualcosa che trascenda l’individuo e sia sempre più palpabile. In collaborazione con Frank Van Laecke firma Gardenia (2010). Nel 2015 si unisce a loro il compositore Steven Prengels, per En avant, Marche! Nel 2012 realizza il suo progetto più grande, C(H)OEURS, con le famose scene corali delle opere di Verdi, alle quali sono state aggiunte in un secondo momento alcuni brani di Richard Wagner: con questa grande produzione, Platel esplora quanto possa essere ‘pericolosa la bellezza’. La connotazione politica di performances come tauberbach (2014) e Coup Fatal (in collaborazione con Fabrizio Cassol, 2014, risiede nella gioia di vivere e nell’energia che scaturisce sul palcoscenico quando le persone vivono o sopravvivono in circostanze indecenti.

4 DICEMBRE ORE 11.00
11 DICEMBRE ORE 11.00
RIDOTTO DEL TEATRO GRANDE
ENSEMBLE DEL TEATRO GRANDE

Laura Marzadori primo violino
Daniele Richiedei secondo violino
Sandro Laffranchini violoncello
Eugenio Silvestri viola

4 DICEMBRE ORE 11.00
Con la partecipazione straordinaria di Anton Dressler clarinetto

PROGRAMMA
Wolfgang Amadeus Mozart Quartetto per archi n. 21 in re maggiore, K575 scritto nel 1789
Wolfgang Amadeus Mozart Quintetto per clarinetto e archi il maggiore K 581

11 DICEMBRE ORE 11.00
Con la partecipazione straordinaria di Paolo Bonomini violoncello; Simone Briatore viola

PROGRAMMA
Franz Schubert Trio per archi in un movimento D471
Johannes Brahms Sestetto per archi op.18 in si b maggiore

6 DICEMBRE ORE 21.00
SALA GRANDE
FILARMONICA DEL FESTIVAL PIANISTICO
INTERNAZIONALE DI BRESCIA E BERGAMO
DIRETTORE
PIER CARLO ORIZIO
PIANISTA
ALESSANDRO TAVERNA

PROGRAMMA

Felix Mendelssohn
Wolfgang Amadeus Mozart
Felix Mendelssohn
Le Ebridi, Ouverture op. 26
Concerto per pianoforte e orchestra K 467
Sinfonia n. 3 op. 56 “Scozzese”

FILARMONICA DEL FESTIVAL PIANISTICO INTERNAZIONALE DI BRESCIA E BERGAMO
Nata come conseguenza dell’esperienza triennale del Progetto Giovani con Uto Ughi, la Filarmonica del Festival Pianistico Internazionale di Brescia e Bergamo si presenta come un’orchestra di giovani musicisti di grande talento che già hanno maturato importanti esperienze professionali. Al tempo stesso, la Filarmonica guarda con particolare attenzione ai conservatori delle città del Festival e vuole offrire ai migliori studenti diplomandi la possibilità di arricchire il proprio bagaglio formativo all’interno di una compagine altamente qualificata. Responsabile artistico della Filarmonica è Luca Ranieri, noto e apprezzato musicista bresciano. Prima viola dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI, Ranieri ha lavorato con i maggiori direttori al mondo e ha all’attivo numerose collaborazioni, fra cui quella come prima viola ospite con l’Orchestra del Teatro alla Scala e con la Filarmonica scaligera. La nuova formazione non solo figura quale orchestra “in residenza” del Festival di Brescia e Bergamo, comparendo quindi più volte nella sua programmazione, ma è impegnata in una sua attività indipendente. La Filarmonica vuole essere anche un servizio nei confronti delle città del Festival per avvicinare un pubblico ancora più ampio alla grande musica attraverso iniziative come incontri con i musicisti, concerti pensati per le famiglie e prove aperte. La Filarmonica è stata presentata ufficialmente il 16 dicembre 2013, in occasione di un concerto benefico al Teatro Sociale di Brescia (Sergej Krylov solista).
A Bergamo la Filarmonica ha fatto il suo debutto l’11 febbraio 2014 al Teatro Sociale, con un concerto nell’ambito delle iniziative per il “Giorno del Ricordo”, ricorrenza in cui si commemorano le vittime dei massacri delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata. Nel 2014 la Filarmonica è stata impegnata al Festival di Brescia e Bergamo con solisti quali Roberto Cominati, Lilya Zilberstein e Federico Colli. Sergej Krylov l’ha invece diretta in occasione del concerto in memoria delle Vittime di Piazza della Loggia nel quarantennale della strage. Nello stesso periodo, ma non in ambito Festival, la Filarmonica è stata diretta anche da Giorgio Mezzanotte. Ad agosto la Filarmonica, guidata da Pier Carlo Orizio, ha inaugurato davanti a 4.000 persone il Meeting di Rimini con un omaggio a Fellini, omaggio riproposto anche al Teatro Carisport di Cesena nel novembre dello scorso anno. Il cartellone del Festival di Brescia e Bergamo 2015 ha visto la Filarmonica protagonista in numerose occasioni: dapprima a fianco di Ramin Bahrami, poi con Daniil Trifonov (col il quale si è esibita con grande successo anche al Teatro Alighieri di Ravenna) e successivamente sotto la direzione dell’armeno Eduard Topchjan. Una selezione della Filarmonica si è unita all’Orchestra Cherubini nei concerti diretti da Riccardo Muti il 19 maggio a Brescia (concerto straordinario per la beatificazione di Papa Paolo VI) e il 20 a Bergamo.

CONCERTI DI MUSICA BAROCCA

In collaborazione con Settimane Barocche di Brescia

22 OTTOBRE ORE 10.00
SALONE DELLE SCENOGRAFIE
CONVEGNO
FORTUNATO MARTINENGO, UN GENTILUOMO DEL RINASCIMENTO TRA LE ARTI,
LETTERE E MUSICA

22 OTTOBRE ORE 21.00
RIDOTTO DEL TEATRO GRANDE
QUARTETTO DI LIUTI DA MILANO

5 DICEMBRE ORE 21.00
RIDOTTO DEL TEATRO GRANDE
BACH INTIMO

12 DICEMBRE ORE 21.00
RIDOTTO DEL TEATRO GRANDE
I SEI CONCERTI BRANDEBURGHESI