La trilogia “tricolore” di Verdi con Luisi e Micheli


Il
trovatore, Rigoletto e La traviata si trasformano in un polittico a tinte forti
Un grande e importante impegno produttivo del Maggio

In scena al Teatro del Maggio Fiorentino, a partire dal 13 settembre, Il trovatore, Rigoletto
e La traviata di Giuseppe Verdi, con la regia e la drammaturgia di Francesco Micheli e il maestro Fabio Luisi sul podio. A fare da file rouge, un monumentale tricolore che aprirà
la prima scena di ciascuna delle tre opere

È possibile unire i tre titoli della “trilogia popolare verdiana” con un trait d’union che passi attraverso di loro e che sia reso con una proposta registica e drammaturgica d’insieme? Il regista Francesco Micheli, il maestro Fabio Luisi e il Teatro del Maggio ci scommettono, mettendo in scena la trilogia – una sorta di testamento popolare che Giuseppe Verdi, “Padre della Patria”, consegna al pubblico – come primo appuntamento della ripresa autunnale del Teatro. Le tre opere verranno messe in scena a staffetta nel corso del mese di settembre 2018, con la prima de Il trovatore fissata per il 13 (repliche il 16, 19 e 22 settembre), la prima di Rigoletto il 15 (repliche il 20, 26 e 29 settembre) e la prima de La Traviata il 21 settembre (repliche il 23, 25, 27 e 30). A fare da filo conduttore nella Trilogia, ci penseranno diversi fattori: primo fra tutti un monumentale tricolore che aprirà la prima scena di ciascuna delle opere connotando in questo modo la natura intimamente italiana della Trilogia, un impianto scenografico caratterizzato da alcuni elementi che andranno a ripetersi, declinati a seconda del contesto delle opere, e infine il coro, quel coro che secondo Giuseppe Verdi è un personaggio unanime che lega, che passa, che trasmigra in Trovatore, Rigoletto e Traviata che non hanno un’unitarietà drammaturgica ma toccano profondamente l’immaginario collettivo, unendolo nelle emozioni, a volte contrastanti, delle passioni. Quel coro rappresenta tutti noi, anzi siamo noi.

Il filo che unisce le tre opere, passa dunque e intesse le trame prendendo i colori della bandiera italiana e la “trilogia” diventa un polittico a tinte forti che dice quello che siamo, quello che dovremmo essere, anzi quello che vorremmo essere. E lo fa attingendo a vicende italiane e non solo. Con la Spagna del Trovatore, la Parigi de La traviata e la Mantova (che in realtà sarebbe dovuta essere ancora Parigi, dalla pièce Le roi s’amuse di Victor Hugo) di Rigoletto, Verdi sembra dire al Paese di guardare fuori dai propri confini e di guardare a temi politici di ampio respiro. Lo fa declinando elementi della nostra cultura e del nostro sentire: il candore di Violetta, la focosità di Manrico e la viscosità - vale a dire la dubbia moralità - di Rigoletto corrispondono al bianco, al rosso e al verde della bandiera. Traviata sarà dunque tinta di bianco, perché è anche il colore della camelia ma soprattutto perché Violetta ambisce a una purezza e uno status che il pubblico facilmente le riconosce, e molto di più, rispetto agli altri personaggi. Il rosso sarà la tinta predominante del Trovatore, colore del fuoco, del sangue e dell’omicidio. L’ambiguità, l’invidia, la rabbia sono verdi, il colore che spesso viene attribuito a queste condizioni e stati d’animo. Verde sarà dunque il colore che tratteggerà il Rigoletto.

La Trilogia popolare verdiana è senza dubbio uno dei nostri tesori, divenuto patrimonio di tutti e assurto a simbolo dell’unità d’Italia culturale. Rigoletto, Trovatore, Traviata, tre opere tra le più rappresentate al mondo, al Maggio vengono proposte sottolineandone il valore simbolico, presentandole come un corpo unico – il regista Micheli le ha concepite e messe in scena non come tre opere distinte ma come se fosse “un unico spettacolo lungo sette ore e mezza”, nonostante siano rappresentate singolarmente - ma conservando le grandi peculiarità che contraddistinguono i tre titoli. Tre opere dissimili, quasi “scomode”, con tre tematiche differenti, ma che possono offrire una visione unitaria e cioè di rappresentare i sentimenti tipicamente italiani. Francesco Micheli al quale, con il maestro Fabio Luisi, è stata affidata dal Teatro del Maggio la drammaturgia e la regia di questi capolavori, ha trovato una configurazione omogenea e armonica che rappresenta un senso di stare assieme tutto italiano, sia dal punto di vista culturale che in quello aspirazionale. Saranno comunque tre allestimenti non convenzionali così come, però, non sono convenzionali i protagonisti delle tre storie. La volontà del Maggio con questa proposta culturale di alto profilo è quella di porsi al centro del sentimento di appartenenza alla comunità nazionale che è sempre vivo attorno all’unità del nostro Paese e dei suoi ideali più alti e costituenti, a cominciare dalla bandiera.

Unitarietà anche nel team che affianca Francesco Micheli: le scenografie di tutte e tre le opere sono firmate da Federica Parolini, i costumi da Alessio Rosati e le luci da Daniele Naldi, scelte che sottolineano l’idea di un progetto attorno a un’unica grande messinscena per l’intera Trilogia. Altra caratteristica che lega i tre titoli è la presenza di parte dell’attrezzeria di scena realizzata in cartapesta da Jacopo Allegrucci, scenografo versiliano che da venti anni lavora per il Carnevale di Viareggio e che da due anni fa parte dei costruttori di “prima categoria” della celebre manifestazione viareggina, scelta che denota – da parte del Teatro del Maggio – la volontà di avvalersi della collaborazione delle eccellenti maestranze disseminate sul territorio toscano. Nel Trovatore si vedranno in scena un esercito di burattini, nel Rigoletto uno stuolo di maschere mentre per La TraviataAllegrucci ha realizzato delle bambole a grandezza umana, oltre ad una coppa di champagne che ricorda quella nella quale si immergeva la diva del burlesque Dita Von Teese durante le sue esibizioni. Sì, perché nella rilettura scenica di Francesco Micheli, Violetta è proprio una ballerina di burlesque, che indosserà abiti tanto eleganti quanto discinti. A fare da spalla a Francesco Micheli nelle opere, tre assistenti diversi: nel Trovatore il regista collaboratore è Paola Rota, nel RigolettoBenedetto Sicca, mentre nella Traviata è Valentino Villa.

Da sottolineare anche la scelta dei cantanti, molti dei quali sono giovani molto apprezzati sul panorama internazionale al loro debutto sul palcoscenico del Maggio. A cominciare dal soprano Jennifer Rowley, Leonora nel Trovatore, che ha all'attivo collaborazioni con la Metropolitan Opera House di New York e l'Opera National de Paris e che per la prima volta calca un palcoscenico italiano. E ancora, il mezzo-soprano Olesya Petrova – che interpreta Azucena nel Trovatore – anche lei alla sua prima esibizione fiorentina. Prima volta nel Bel paese anche per Yngve Søberg – che interpreta Rigoletto – mentre il tenore Ivan Ayon Rivas, chiamato a impersonare il Duca di Mantova, torna sul palcoscenico del Maggio da protagonista dopo aver fatto proprio nel teatro fiorentino la sua prima audizione. Non fa eccezione Violetta alias Zuzana Markova, soprano che ha all'attivo numerose esibizioni in teatri italiani ma è al suo debutto sul palcoscenico di Firenze. Tra i cantanti che ricoprono ruoli di primo piano, sono da ricordare anche alcuni importanti ritorni come Jessica Nuccio che interpreta Gilda nel Rigoletto e che ha già calcato più volte il palcoscenico del Maggio, Piero Pretti ovvero Manrico nel Trovatore, Matteo Lippi che interpreta Alfredo nella Traviata, e Massimo Cavalletti baritono toscano che sarà il Conte di Luna nel Trovatore.

Il Trovatore

Artisti principali
Direttore Fabio Luisi
Regia Francesco Micheli
Maestro del Coro Lorenzo Fratini
Orchestra e Coro del Maggio Musicale Fiorentino
Leonora Jennifer Rowley
Manrico Piero Pretti
Conte di Luna Massimo Cavalletti
Azucena Olesya Petrova
Ferrando Gabriele Sagona

Rigoletto

Artisti principali
Direttore Fabio Luisi
Regia Francesco Micheli
Maestro del Coro Lorenzo Fratini
Orchestra e Coro del Maggio Musicale Fiorentino

Duca di Mantova Ivan Ayon Rivas

Rigoletto Yngve Søberg
Gilda Jessica Nuccio
Sparafucile Giorgio Giuseppini

La traviata

Artisti principali
Direttore Fabio Luisi
Regia Francesco Micheli
Maestro del Coro Lorenzo Fratini
Orchestra e Coro del Maggio Musicale Fiorentino
Violetta Valery Zuzana Markova
Alfredo Germont Matteo Lippi
Giorgio Germont Giuseppe Altomare

Fabio Luisi

Nato a Genova, attualmente Direttore stabile (General Music Director) al Teatro dell’Opera di Zurigo e Direttore Principale della Danish National Symphony Orchestra di Copenaghen, è il Direttore Musicale del Maggio Musicale Fiorentino dall’aprile 2018. Dal 2011 al 2017 è stato Direttore Principale del Metropolitan Opera House di New York, nonché Direttore Principale dei Wiener Symphoniker (2005-2013), della Staatskapelle di Dresda (2007- 2010), dell’Orchestre de la Suisse Romande a Ginevra (1997-2002), dell’Orchestra del Mitteldeutscher Rundfunk di Lipsia (1999-2007) e dei Tonkünstler di Vienna (1995-2000). Dal 2015 è Direttore Musicale del Festival della Valle d’Itria a Martina Franca, un Festival al quale è stato legato fin dagli inizi della sua carriera. Dirige stabilmente nei maggiori Teatri d’opera del mondo (Teatro alla Scala di Milano, Covent Garden di Londra, Opéra di Parigi, Liceu di Barcellona, Bayerische Staatsoper di Monaco, Lyric Opera di Chicago) ed è ospite delle migliori orchestre (fra cui, Cleveland Orchestra, Philadelphia Orchestra, San Francisco Symphony, Concertgebouw Orkest, London Symphony Orchestra, Wiener Philharmoniker, Filarmonica della Scala, NHK Orchestra Tokyo). Ha al suo attivo numerose registrazioni, fra cui l’integrale delle Sinfonie di Robert Schumann, di Arthur Honegger e di Franz Schmidt, poemi sinfonici di Richard Strauss, opere di Verdi, Bellini, Donizetti, Rossini, Strauss, Wagner e Berg. Per il DVD di Siegfried e Götterdämmerung con i complessi del Metropolitan di New York ha vinto un Grammy Award e ha ricevuto numerose onoreficenze, fra le quali il premio Abbiati, l’Anello d’oro dedicato ad Anton Bruckner dei Wiener Symphoniker, il Grifo d’Oro della città di Genova, la Laurea honoris causa dell’Università di San Bonaventure (Stati Uniti), l’Ordine della Repubblica Austriaca per Scienze ed Arti. È Cavaliere della Repubblica Italiana e Commendatore dell’Ordine della Stella d’Italia.

Francesco Micheli

Nato a Bergamo nel 1972, laureato in Lettere Moderne, si è diplomato alla Scuola d'Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano. La sua carriera professionale si è sviluppata nel tempo secondo un doppio binario: da una parte il percorso come direttore artistico di manifestazioni di rilevanza internazionale, strettamente connesso all’ideazione di progetti innovativi sempre in ambito operistico; dall’altra corre parallela l’attività di regista in Italia e all’estero, senza trascurare l’insegnamento. Dal 2012 al 2017 è stato direttore artistico del Macerata Opera Festival, gloriosa manifestazione nata nel 1921 dentro la cornice superlativa dello Sferisterio: Micheli ha rilanciato l’istituzione riportandola all’originario prestigio internazionale con lusinghieri riscontri di critica e pubblico. Il suo è stato un festival inedito, luogo di ricerca e di eccellenza, nella convinzione che l’opera sia un inestimabile bene comune. Dal dicembre 2014 è direttore artistico della Fondazione Teatro Donizetti di Bergamo dove sta realizzando una profonda rivoluzione prospettica sul ruolo e le opere del compositore orobico, portando nella città natale i valori e le idee che sostanziano il suo progetto artistico; ha fondato due momenti festivalieri cittadini: la Donizetti Night a giugno e il festival Donizetti Opera in autunno in cui vengono eseguiti i lavori più rari del compositore. La creatività di Micheli trova forma anche in una serie di progetti, in collaborazione con diversi teatri, pensati per dare al più vasto pubblico la possibilità di avvicinarsi al mondo operistico. L’attività divulgativa lo ha visto autore e presentatore in ambito televisivo per le reti Sky Classica e Sky Arte nell’ideazione e conduzione di programmi relativi all’opera; conduce una rubrica settimanale su Rai 1. Sul fronte registico, dopo gli inizi in As.Li.Co., numerosi i teatri e i Festival nazionali e internazionali per cui Micheli ha firmato la regia di opere sovente rimaste in repertorio, alla Fenice di Venezia, all’Arena di Verona, al Maggio Musicale Fiorentino, al Teatro Massimo di Palermo, al Comunale di Bologna e all’NCPA di Pechino.

Federica Parolini (Scene)

Nata a Vimercate, si laurea al biennio specialistico di scenografia dell’Accademia di belle arti di Brera nel 2007. Debutta nel 2006 al Cantiere Internazionale d’Arte di Montepulciano, con Tana per Candragopoli, primo titolo di una collaborazione con Francesco Micheli che spazia tra opera, installazione e ricerca sul linguaggio lirico. Firma le scene di Candide per la 78° edizione del Maggio Musicale Fiorentino, Alice nel paese delle meraviglie e Bianco Rosso Verdi per il Teatro Massimo di Palermo; Silvano Sylvano, di Silvano Bussotti per l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia; Li puntigli delle donne per il Festival Pergolesi Spontini. Per Biennale Musica a Venezia cura l’allestimento degli spettacoli iniziale e conclusivo, Don Giovanni e lUom di sasso ed EXIT. Segue il progetto sperimentale Opera Off. Con Leo Muscato dal 2012 diversi i progetti tra opera e prosa: Un ballo in maschera per il Teatro di Malmö e il Teatro dell’Opera di Roma, As you like it - Come vi piace per lo Stabile di Torino; Rigoletto per l’Opera di Roma; Les dialogues des carmélites per il Petruzzelli di Bari; I masnadieri per il Festival Verdi di Parma; La bohème al Macerata Opera Festival; Enron per il Teatro Due di Parma; La rivincita e Il guaritore per Teatro Minimo di Andria; a marzo 2019 Agnese per il Teatro Regio di Torino. Per il Theatre an der Wien, alla Kammeroper, progetta scene e costumi dell’Orlando di Händel per la regia di Stefania Panighini. Nel 2016 per la Fondazione i Teatri di Reggio Emilia firma le scene de La traviata, prima regia d’opera di Alice Rohrwacher. Nello stesso anno inizia la cooperazione con Teatrialchemici, dopo Norma per il Macerata Opera Festival; nel 2019 debutterà Cavalleria rusticana, Pagliacci e Un mari à la porte per il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino e il Carlo Felice di Genova.

Alessio Rosati (Costumi)

Nato a Siena nel 1969, costumista, ha collaborato, tra gli altri, con importanti registi tra i quali Francesco Micheli, Walter Malosti, Juri Ferrini e Eric Fraad e con numerosi teatri e istituzioni culturali italiane e straniere, tra cui La Fenice di Venezia, Théâtre National de Bordeaux, Teatro Stabile di Torino, Opéra de Nice, Bremen Musikfest, National Gallery e Temple Bar Cultural Trust (Dublino), Teatro de la Coruña, Teatro di Baden Baden, Staatsoper di Hannover), Edinburgh Festival, Fondazione I Teatri (Reggio Emilia), Teatro Regio e Fondazione Teatro Due (Parma), Mittelfest (Udine), Reggio Emilia Danza Festival, Teatro Comunale di Trento, AS.LI.CO. e Teatro Sociale (Como), Teatro Ponchielli di Cremona, Teatro Magnani di Fidenza, Centro Italiano di Musica Antica (Roma) e Barga Opera Festival. Ha inoltre curato progetti di ricostruzione di abiti antichi per il Landesmuseum di Zurigo e l’Istituto Italiano di Cultura di Madrid. Tra i prossimi pro- getti l’ideazione dei costumi per Alci- na di Händel per il Festival di Glyndebourne 2020, per la regia di Francesco Micheli.

Daniele Naldi (Light designer)

Dal 1986 segue, per il Teatro Comunale di Bologna, la sua città, la stagione al Teatro delle Celebrazioni, realizzando le luci per opere quali: La gatta inglese (regia di Gabriele Salvatores) e Il trionfo della notte (regia di Giuseppe Marini). Dal 1994 ricopre la carica di responsabile alle luci e lighting designer al Teatro Comunale di Bologna, dove debutta nel 1993 con L’histoire du soldat (regia di Roberto de Simone), a cui fanno seguito, fra molti altri, Macbeth, Il caso Makropulos (regia di Luca Ronconi), Pelléas et Mélisande, Simon Boccanegra, Aida, I Puritani (regia di Pier’Alli), Tristan und Isolde (regia di Ruth Berghaus) e The Rakes Progress (regia di Calixto Bieto). Ha collaborato con altri teatri e diversi registi firmando le luci per: I lombardi alla prima crociata all’Opernhaus di Zurigo; Carmen alle Terme di Caracalla e all’Anfiteatro Romano di Cagliari (2000); La Cenerentola, Jérusalem e Il Turco in Italia al Regio di Torino; L’elisir damore al Valli di Reggio Emilia; Maria Stuarda al Donizetti di Bergamo e all’Opera di Marsiglia; La battaglia di Legnano e Il Turco in Italia al San Carlo di Napoli; Lohengrin al Te- atro Euskalduna di Bilbao; Macbeth al Verdi di Trieste, al Teatro Campoamor di Oviedo e all’Opéra Royal de Wallonie di Liegi; La fille du régiment (regia di Emilio Sagi) al Carlo Felice di Genova; Arlecchino al Teatro Rossini di Lugo; Lucia di Lammermoor e Anna Bolena al Donizetti di Bergamo; Samson et Dalila al Festival di Santander e all’Opéra Royal de Wallonie di Liegi; Nabucco al Liceu di Barcellona; Carmen al Teatro Comunale “Luciano Pavarotti” di Modena e La Cenerentola (regia di Arturo Cirillo) al Teatro Grande di Brescia. Con il Teatro Comunale di Bologna ha effettuato tournées in Germania, Spagna, Finlandia, Giappone, Cina e Messico. Dal 2002 al 2008 è stato docente di illuminotecnica, per i corsi di formazione per tecnici alle luci, presso l’Ater Formazione; nel 2014 è docente di Light Design all’accademia di Belle Arti di Bologna e, dal 2016, è consulente per gli impianti speciali nella ricostruzione del Teatro Galli di Rimini. Fra i prossimi impegni ricordiamo Simon Boccanegra, per la regia di Giorgio Gallione, al Comunale di Bologna.


Massimo Cavalletti -Trovatore, Conte di Luna

Lucchese, inizia gli studi di canto nella città natale con Graziano Polidori, prima di diventare allievo dell’Accademia di Perfezionamento del Teatro alla Scala, dove perfeziona la tecnica vocale con Luciana Serra. Ha rapidamente conquistato i più prestigiosi teatri d’opera e festival internazionali, fra cui il Metropolitan di New York, la Scala di Milano, la Royal Opera House Covent Garden di Londra, la Staatsoper di Vienna, la Deutsche Oper e la Staatsoper di Berlino, l’Opernhaus di Zurigo e il Festival di Salisburgo. Con il debutto nell’ottobre 2004 al Teatro Donizetti di Bergamo in Parisina, inizia una collaborazione col Teatro alla Scala che lo vede impegnato nei ruoli di Figaro (Il barbiere di Siviglia), Schaunard e Marcello (La bohème), Enrico (Lucia di Lammermoor), Paolo (Simon Boccanegra), Ford (Falstaff), Rodrigo (Don Carlo) e Escamillo (Carmen). Nel 2007 Massimo Cavalletti diventa solista nell’ensemble dell’Opernhaus di Zurigo, dove si esibisce ne La bohème, LaJuive, Le Cid,Lucia di Lammermoor, Carmen, Simon Boccanegra, Il barbiere di Siviglia, Falstaff, L’elisir d’amore, Poliuto, Le convenienze ed inconvenienze teatrali e Don Carlo. Interpreta inoltre Marcello al Covent Garden, al Festival di Salisburgo e a Bruxelles; Escamillo alla Staatsoper di Vienna; Ford al Festival di Salisburgo e all’Opera Nazionale Olandese; Enrico a Tokyo, Dresda e Amburgo; Belcore (L’elisir d’amore)al Glyndebourne Festival e a Pechino; Lescaut (Manon Lescaut) alla Deutsche Oper Berlin;Paolo Albiani alla Staatsoper di Berlino e Figaro ad Amburgo. Altri impegni recenti dell’artista includono Lescaut in una nuova produzione al Metropolitan, trasmessa nei cinema in tutto il mondo; Ford al New National Theatre di Tokyo e a Stoccolma, Belcore al Teatro de la Maestranza di Siviglia e a Zurigo, Renato (Un ballo in maschera) con la Israel Philharmonic Orchestra diretta da Zubin Mehta, Riccardo (I puritani) a Firenze, Escamillo al Gran Teatre del Liceu di Barcellona e al Metropolitan e Malatesta (Don Pasquale) alla Royal Opera House Muscat. Nella stagione 2016-2017 interpreta La bohème al Metropolitan, al Teatro alla Scala e al Regio di Torino; Falstaff al Teatro alla Scala; Il barbiere di Siviglia per l’inaugurazione del nuovo teatro d’opera di Dubai, Don Carlo (Rodrigo) al Maggio Musicale Fiorentino e alla Berliner Staatsoper e I puritani al Festival di Savonlinna; nel 2017-2018 debutta all’Opéra di Parigi e alla Palm Beach Opera ne Il barbiere di Siviglia e all’Opera di Amsterdam in Gianni Schicchi; è Enrico al Metropolitan di New York, Ford all’Astana Opera con il Teatro alla Scala, in Canada per il Concerto di Capodanno a Toronto e Marcello all’Opera di Roma. Tra gli impegni della stagione 2018-2019 spiccano i debutti nei ruoli di Giorgio Germont ne La traviata alla Palm Beach Opera e di Francesco ne I masnadieri in un nuovo allestimento al Teatro alla Scala, dove Massimo Cavalletti interpreterà anche Lescaut in una nuova produzione di Manon Lescaut e Belcore nell’Elisir d’amore. Altri impegni futuri includono il debutto al San Carlo di Napoli in Pagliacci (Silvio), Il trovatore (Conte di Luna) al Regio di Torino e Il barbiere di Siviglia al Teatro Verdi di Salerno. Tra le collaborazioni musicali si notano quelle con direttori d’orchestra quali Zubin Mehta, Daniel Barenboim, Riccardo Chailly, Nello Santi, Myung-Whun Chung, Fabio Luisi, Daniele Gatti, Daniel Harding, Gustavo Dudamel, Renato Palumbo, Daniele Rustioni e Gianandrea Noseda. La sua discografia comprende le edizioni DVD/Blu-Ray delle produzioni de La bohème di Salisburgo, Torino e Valencia, Falstaff di Zurigo e Salisburgo e Simon Boccanegra del Teatro alla Scala di Milano.

Jennifer Rowley – Trovatore, Leonora

Soprano apprezzata a livello internazionale per le sue spiccate doti vocali e la notevole presenza scenica, ha ottenuto un diploma di Master of Music alla Jacobs School of Music della Indiana University e di Bachelor of Music dal Baldwin Wallace College Conservatory of Music. Ha frequentato inoltre l’Instituto Superior del Arte del Teatro Colón ed è stata allieva di Max Kade al Middlebury College per il repertorio tedesco. Jennifer Rowley ha iniziato la sua carriera professionale debuttando alla Cleveland Opera in Die Zauberflöte e ha lavorato come giovane artista alla Scuola dell’Opera Italiana al Comunale di Bologna, dove ha interpretato il suo primo ruolo protagonistico come Magda ne La rondine, cui hanno fatto seguito impegni con l’Opera Theatre of St. Louis, il Caramoor Music Festival, il Brevard Music Center, l’Instituto Superior del Arte del Teatro Colón e al Michigan Opera Theatre. La sua ascesa sulle scene internazionali ha inizio con il ruolo della protagonista in Maria di Rohan di Donizetti al Caramoor Music Festival, affrontato sostituendo all’ultimo momento una collega, accolto con grande successo di pubblico e favorevoli recensioni del New York Times e di Opera News. Analogo favore ottennero la sua Musetta ne La bohème alla Norwegian National Opera (riversata in DVD) e Donna Anna in Don Giovanni al Savonlinna Festival. Seguirono il debutto alla Carnegie Hall come soprano solista nella Messa da Requiem di Verdi con l’Orchestra e il Coro di Santa Cecilia; performances alla New York City Opera e al Savonlinna Opera Festival; il debutto alla Alice Tully Hall, la partecipazione al 10th Anniversary Gala con l’Opera di Hong Kong e il debutto allo Spoleto Festival USA nei ruoli di Anna ne Le Villi di Puccini e di Carmela inMese mariano di Giordano. Fra gli impegni delle recenti stagioni, segnaliamo Il trovatore (Leonora) all’Opéra de Lille, al Théâtre de Caen, al Grand Théâtre de Luxembourg e alla West Australian Opera di Perth; Gurre-Lieder (Tove) di Schönberg con l’Orquestra Sinfônica do Estado de São Paulo; La bohème (Musetta) alla Royal Opera House, Covent Garden; Tosca alla Semperoper Dresden e alla New Orleans Opera e Vanessa all’Opera di Toledo. Felicissimo inoltre il suo debutto al Metropolitan di New York in Cyrano de Bergerac (Rossana) di Alfano, accolto con entusiasmo dalla critica, cui ha fatto seguito La bohème (Musetta). Fra gli impegni della stagione 2017/2018 ricordiamo Tosca alla Nashville Opera e al Metropolitan, dove interpreta anche Leonora ne Il trovatore, ruolo che riprende per il suo debutto all’Opéra di Parigi. E ancora Tosca con la Philadelphia Orchestra e Yannick Nézet Séguin e il ruolo protagonistico in Medea in Corinto di Simone Mayr al Festival estivo Teatro Nuovo creato da Will Crutchfield a New York; mentre, nel 2018/19, oltre al debutto al Maggio Musicale Fiorentino, canta Tosca e Adriana Lecouvreur al Metropolitan. Fra i numerosi riconoscimenti ottenuti da Jennifer Rowley, ricordiamo i premi della Opera Index Vocal Competition, della William Mattheus Sullivan Musical Foundation e della Gerda Lissner Foundation International Vocal Competition nel 2011; il Richard Tucker Career Grant nel 2012 e il Licia Albanese Puccini Foundation Competition Award nel 2013.

Olesya Petrova – Trovatore, Azucena

Nata a San Pietroburgo, si è diplomata al Conservatorio Rimskij-Korsakov della sua città nel 2008 nella classe di Irina Bogacheva. Dal 2007 ha fatto parte, come solista, del Teatro d’Opera del Conservatorio di San Pietroburgo, avendo in repertorio Chovanščina (Marfa),Il Principe Igor’ (Končakovna), La fanciulla di neve (Lel’), La fidanzata dello Zar (Lijubasha, all’Opera di Perm e di Novosibirsk), Aida (Amneris, a Bangkok), Carmen, Evgenij Onegin (Olga), La dama di picche (Polina e La contessa), Rigoletto (Maddalena), La pulzella d’Orléans (Giovanna d’Arco) e Un ballo in maschera (Ulrica). Olesya Petrova è stata in tournée in Europa, Stati Uniti, Sud America, Corea, Cina e Giappone e, nella stagione 2011/2012, si è imposta a livello internazionale interpretando Il Principe Igor’ (Končakovna) di Borodin all’Opera di Zurigo e Un ballo in maschera (Ulrica) alla Greek National Opera di Atene. Nel 2013 prende parte ad un gala operistico al Teatro Filarmonico di Verona ed è solista nellaMessa da Requiem di Verdi a Sidney e al Concertgebouw di Amsterdam; nel 2014 interpreta Il trovatore (Azucena) all’Outdoor Opera Hedeland; Rigoletto (Maddalena), Andrea Chénier (Madelon) e Chovanščina al Metropolitan di New York; Un ballo in maschera (Ulrica) alla Deutsche Oper am Rhein e alla Greek National Opera, Madama Butterfly (Suzuki) ancora alla Greek National Opera e Nabucco (Fenena) all’ Opéra de Montreal; nel 2015 canta fra l’altro Les contes d’Hoffman al Metropolitan, Messa da Requiem di Verdi al Théâtre du Châtelet di Parigi, Missa Solemnis di Beethoven con David Robertson a Sydney e Werther (Charlotte) al Teatro Verdi di Trieste. In anni recenti interpreta Luisa Miller (Federica) al Metropolitan e al Verdi di Trieste, Carmen in forma di concerto con la Győr Philharmonic Orchestra all’Audi Arena, Aida (Amneris) all’Arena di Verona e a Montreal, Messa da Requiem di Verdi e la Sinfonia n. 8 di Mahler con Fabio Luisi e la Danish National Radio Symphony Orchestra, Il gallo d’oro (Amelfa) al Teatro Real di Madrid, Les contes d’Hoffmann (la madre di Antonia) al Metropolitan e Otello (Emilia) al Liceu di Barcellona. Fra gli impegni futuri ricordiamo Aida (Amneris) al Festival de Sanxay in Francia, al Metropolitan e alla New Zealand Opera di Auckland;Un ballo in maschera (Ulrica) ancora al Metropolitan; Il trovatore (Azucena) all’Opera di Østfold, nonché Messa da Requiem di Verdi con l’Orquestra de Cadaqués a Barcellona. Olesya Petrova è assai richiesta anche in ambito sinfonico collaborando con le principali orchestre russe e con prestigiosi ensembles da camera in un repertorio che include cantate, oratori e composizioni di Johann Sebastian Bach, Pergolesi, Mozart, Beethoven, Verdi, Berlioz, Wagner, Mahler e Prokof’ev, e con direttori quali Valery Gergiev, Leo Kremer, Fabio Mastrangelo e Vladimir Fedoseev. Ha vinto il secondo premio alla Galina Višnevskaja International Competition di Mosca nel 2006 e alla XI International Čaikovskij Competition di Mosca nel 2007, mentre nel 2011 ha raggiunto la finale al Cardiff Singer of the World.

Piero Pretti – Trovatore, Manrico

Inizia la sua attività professionale con una lunga tournée europea nel 2006 partecipando a La bohème come Rodolfo. Successivamente, interpreta Alfredo ne La traviata al Teatro Pergolesi di Jesi e al Teatro Comunale di Treviso, il ruolo del titolo in Poliuto a Sassari, Manrico ne Il trovatore a Ravenna e Achille nell’Iphigénie en Aulide andata in scena all’Opera di Roma con la direzione di Riccardo Muti. Le stagioni 2011 e 2012 segnano una precisa svolta nella carriera dell’artista, che interpreta: I vespri siciliani, Rigoletto, Lucia di Lammermoor e La traviata al Teatro Regio di Torino, I vespri siciliani al San Carlo di Napoli, un concerto di arie verdiane diretto da Riccardo Muti per Ravenna Festival, Messa da Requiem di Verdi a Kazan, Luisa Miller e Rigoletto alla Scala di Milano e al Regio di Parma, I due Foscari al Massimo di Palermo, Madama Butterfly alla New Zealand Opera di Auckland, Un ballo in maschera alla Scala, Il trovatore per NTR Zaterdag Matinee ad Amsterdam, La traviata alla Fenice di Venezia, Stabat Mater di Rossini e Messa da Requiem di Verdi a Tokyo diretti da Gianandrea Noseda. La stagione2014 inizia con Lucia di Lammermoor alla Scala, cui fanno seguito: Rigoletto e La traviata alla Wiener Staatsoper; Rigoletto alla Bayerische Staatsoper di Monaco, alla Royal Opera House a Londra e all’Opera di Roma; I vespri siciliani al Teatro Real di Madrid; Nabucco a Les Chorégies d’Orange; Stabat Mater di Rossini al Théâtre des Champs Élysées a Parigi e Lucia di Lammermoor al Filarmonico di Verona per la Fondazione Arena. Fra gli impegni recenti: Madama Butterfly a Bilbao, a Vienna, all’Opéra di Parigi, a Monaco e Berlino; Lucia di Lammermoor alla Hamburgische Staatsoper, a Muscat, Torino e Parigi; La traviata alla Fenice e al Regio di Torino; Nabucco all’Arena di Verona; Rigoletto al Real di Madrid, alla Scala, a Roma e Napoli; La bohème alla Wiener Staatsoper e a Madrid; La donna serpente a Torino; Il trovatore a Macerata e Francoforte; Anna Bolena a Milano;Macbeth a Torino e Edimburgo; Un ballo in maschera a Vienna e a Parigi, Lucia di Lammermoor a Trieste e Il pirata a Milano. Tra gli impegni futuri: Il trovatore a Siviglia e Madrid, Rigoletto, Nabucco e Lucia di Lammermoor a Monaco di Baviera, Madama Butterfly a Zurigo, Werther a Venezia e Aida a Parigi.

Gabriele Sagona – Trovatore, Ferrando

Studia dapprima canto con il padre Vincenzo, per poi perfezionarsi con Biancamaria Casoni: nel 2009 vince un master di avvio al debutto con La bohème (Colline) con l’Orchestra Rossini di Pesaro; nello stesso anno è inoltre l’unico basso finalista al Concorso “As.Li.Co.” per il ruolo di Colline. Inizia una brillante carriera che lo vede impegnato in una riedizione moderna di Amor ingegnoso (Barone) di Mayr al Bergamo MusicaFestival, ne Il barbiere di Siviglia di Rossini (Fiorello) e di Paisiello (Lo Svegliato) a Sassari; La Principessa della Csarda di Kálmán (Notaio Kiss e Ambasciatore) e Una notte a Venezia (Senatore Delacqua) di Johann Strauss al Festival Internazionale dell’Operetta a Trieste; Un ballo in maschera (Tom) a Torino; La battaglia di Legnano (Il Podestà), Attila (Leone), La clemenza di Tito (Publio), L’occasione fa il ladro (Martino) a Trieste;La traviata (Grenvil) adHongKong con il San Carlo di Napoli; Nabucco (Gran Sacerdote di Belo) a Parma e con il Verdi di Trieste a Udine e Pordenone; Rigoletto (Monterone) alla Royal Opera House di Muscat in Oman con il Regio di Parma; Gianni Schicchi (Simone) a Trieste e a Torino; Maria de Rudenz (Rambaldo), Torquato Tasso, Roberto Devereux e Anna Bolena a Bergamo; Il barbiere di Siviglia (Don Basilio) a Trento, Bergamo e al Maggio Fiorentino; Guglielmo Tell (Gessler) con il Regio di Torino in tournée negli Stati Uniti; Le nozze di Figaro (Il Conte) a Torino; Lucia di Lammermoor (Raimondo) a Bergamo, Firenze e al Lirico di Cagliari; Andrea Chénier (Roucher) a Napoli e Torino e alla Scala (direttore Luciano Chailly per l’apertura di stagione); La bohéme (Colline) a Malta, Genova, Torino, Lugano, Roma e alla Scala; Il Turco in Italia (Selim) a Catania; Carmen (Zuniga), La fanciulla del West (direttore Luciano Chailly, regia di Robert Carsen),Madama Butterfly alla Scala; Tosca (Angelotti) a Trieste e a Torino; Falstaff (con la regia di Luca Ronconi al San Carlo di Napoli e, diretto da Zubin Mehta, alla Scala di Milano e ad Astana); La Cenerentola (Alidoro) a Limoges; Don Giovanni (Leporello) al Bellini di Catania e Le nozze di Figaro (Figaro) al Teatro Filarmonico di Verona. Collabora con importanti direttori d’orchestra fra i quali: Zubin Mehta, Luciano Chailly, Renato Palumbo, Donato Renzetti, Gianluigi Gelmetti, Roberto Abbado, Andrea Battistoni, Pinchas Steinberg, Sebastiano Rolli, Nello Santi, Gianandrea Noseda, e registi quali: Lamberto Pugelli, Daniele Abbado, Lorenzo Mariani, Damiano Michieletto, Alvis Hermanis, Robert Carsen, Emma Dante, Jean-Louis Grinda, Stefano Poda e Enrico Stinchelli. Svolge un’intensa attività concertistica che lo ha visto esibirsi al Festival MiTo; con il Teatro di Trieste nello Stabat Mater di Rossini al Festival di Lubiana, nella Basilica di Aquileia e a Sarajevo; nonché nella Nona Sinfonia di Beethoven. Nel 2009, in occasione dello “Haydn International Festival” ha cantato la Spatzenmesse di Mozart alla Konzerthaus di Vienna con la Vienna Art Orchestra; nel repertorio sacro ha cantato Magnificat e Messa in si minore di Bach; Requiem, Vesperae Solemnes de Confessore e Krönungsmesse di Mozart; Messa in sol maggiore di Schubert; Requiem di Fauré e Le Sette parole di Gesù Cristo in croce di Franck. Fra le sue incisioni ricordiamo Die Entführung aus dem serail, Amor ingegnoso di Mayr e Maria de Rudenz di Donizetti (di prossima pubblicazione in dvd) per la casa discografica Bongiovanni. Tra i suoi impegni futuri: Messa di Gloria di Rossini a Limoges; il debutto come Mustafà ne L’Italiana in Algeri a Sassari; Il barbiere di Siviglia (Basilio) al Teatro delMaggio; I masnadieri (Moser) e Rigoletto diretti da Roberto Abbado al Palau de les Arts di Valencia; Rigoletto (Sparafucile) diretto da Daniele Gatti e La Cenerentola (Alidoro) con la regia di Emma Dante all’Opera di Roma e al Bellini di Catania.

Alessandra Della Croce – Trovatore, Ines

Nata a Napoli, si diploma in danza classica e moderna, poi in canto al Conservatorio “G. Martucci” di Salerno con il massimo dei voti e la lode. Con Erasmus è allieva alla Bruckner Universität di Linz e si perfeziona al Palau de Les Arts di Valencia con Alberto Zedda, collaborando con l’Orchestra della Comunità Valenciana diretta da José Miguel Perez Sierra e Lorin Maazel. Sotto la guida diRainaKabaivanska consegue il Diploma di secondo livello all’Istituto Vecchi-Tonelli di Modena. Debutta Giannetta ne L’elisir d’amore al Teatro Guardassoni di Bologna, ruolo ripreso a Potenza. Interpreta liriche di Francesco Paolo Tosti, insieme a Michele Placido, come voce recitante, in varie serate di gala e per la RAI. Nel 2015 a Shanghai si esibisce con la Simphony Orchestra diretta da Long Yu; interpreta quindi La vedova allegra (Valencienne) al Giglio di Lucca, al Verdi di Pisa e al Goldoni di Livorno, diretta Nicola Paszkowski per la regia di Fabio Sparvoli e Don Chisciotte della Mancia (La duchessa) al Festival della Valle d’Itria 2016. Al Concorso Ottavio Ziino dello stesso anno è premiata tra i vincitori dell’opera in concorso: Carmen. La scorsa estate è di nuovo a Martina Franca in Un giorno di regno di Verdi (Giulietta di Kelbar) diretta da Sesto Quatrini con la regia di Stefania Bonfadelli, mentre al Tiroler Festspiele Erl è Berta ne Il barbiere di Siviglia con Gustav Kuhn.

Gyuseok Jo – Trovatore, Ruiz

Tenore, nato a Masan in Corea del Sud nel 1992, dal 2017 è allievo dell’Accademia del Maggio Musicale Fiorentino. Premio speciale al Concorso Internazionale Magda Olivero di Milano nel 2015, ha interpretato Tamino in Die Zauberflöte e Rodolfo ne La bohème al Teatro Daegu in Corea del Sud e, per il Maggio Fiorentino, Don José ne La donna di Siviglia da Carmen di Bizet.

Nicolò Ayroldi– Trovatore, Un vecchio zingaro

Baritono, artista del Coro del Maggio Musicale Fiorentino dal 2001, partecipa a numerose produzioni del Teatro: nel repertorio concertistico interpreta Carmina Burana, Petite Messe Solennelle e Stabat Mater di Rossini, Requiem für Mignon di Schumann e Ein deutsches Requiem di Brahms; in ambito lirico è Figaro nel Barbiere di Siviglia (2005), Fra’ Melitone ne La forza del destino (2011, in tournée al Bunka Kaikan di Tokyo con Zubin Mehta), sempre con Mehta è nel cast di Der Rosenkavalier e di Don Giovanni (2013, Masetto). Nel 2017 interpreta Un domestico ne La traviata e recentemente la Prima apparizione in Macbeth diretto da Riccardo Muti.

Luca Tamani – Trovatore, Un messo

Tenore, artista del Coro del Maggio Musicale Fiorentino dal 2016, ma già presente nelle stagioni dal 2010 al 2013, partecipa a numerose produzioni del Teatro, sostenendo il ruolo del Venditore ambulante ne La bohème e di Giuseppe ne La traviata. Per il Maggio Metropolitano è tenore solista nel Requiem di Mozart.


 

Zuzana Marková (Violetta)

Nata a Praga nel 1988, debutta all’età di sedici anni nel ruolo di Frantiska in Opera z Pouti di Emil Burian al National Moravian-Silesian Theatre nella Repubblica Ceca. Studia canto, piano e direzione d’orchestra al Conservatorio di Praga e partecipa a masterclasses di Mietta Sighele e Veriano Lucchetti a Riva del Garda. Continua poi gli studi vocali con Paola Pittaluga all’Opera studio di Bologna (2010/2011). Vincitrice del concorso “Young Prague Singers” nel 2003 e seconda classificata al “Duškova“ di Praga, Zuzana Marková nel 2005 rappresenta la Repubblica Ceca all’Expo in Giappone in qualità di direttrice d’orchestra. Si aggiudica inoltre il secondo premio nel concorso Ernst Häfliger International Competi- tion tenutosi in Svizzera nel 2012. Fra i suoi primi debutti, ricordiamo Salo- mé di Grimaldi al Festival della Valle d’Itria; Senso di Tutino (direttore Pin- chas Steinberg, regia Hugo De Ana) al Massimo di Palermo; Dalibor (Jitka) di Smetana, Il soffio delle fate (Minja) di Zigante, Vita (Susy) di Tutino, Le nozze di Figaro (Susanna), Carmen (Micaëla) e Kolotoč di Václav Trojan al National Moravian-Silesian Theatre; Powder her face di Thomas Adès al Comunale di Bologna e alla Fenice di Venezia; Don Giovanni (Donna Anna) e La Ce- nerentola (Clorinda) al Comunale di Bologna; Das geheime Königreich di Krenek al Festival della Valle d’Itria e all’Opera di Lubecca e Gianni di Parigi di Donizetti all’Opera Festival di Wex- ford. Fra le altre interpretazioni segna- liamo: Aspern di Sciarrino, L’Africaine (Inés) di Meyerbeer e Elegy for young lovers (Elizabeth Zimmer) di Henze alla Fenice di Venezia; Lucia di Lam- mermoor (Lucia) e La traviata (Violetta) all’Opéra Municipal di Marsiglia e La donna serpente (Miranda) al Festi- val della Valle d’Itria diretta da Fabio Luisi. Nelle stagioni recenti ha cantato in Les caprices de Marianne (Marianne) di Sauguet all’Opéra di Reims, all’Opéra-Théâtre di Metz-Métropole, all’Opéra Municipal di Marsiglia, all’Opéra di Tours, all’Opéra Grand di Avignone, al Grand Théâtre di Bordeaux e all’Opéra-Théâtre di Limoges; Alceste (Ismene) alla Fenice di Venezia (diretta da Guillaume Tourniaire con la regia di Pier Luigi Pizzi); Un ballo in maschera (Oscar) al Massimo di Palermo; La traviata al Lirico di Cagliari; Anna Bolena all’Opéra Municipal di Marsiglia, Lucia di Lammermoor all’Opéra Grand di Avignone e al Teatro delle Muse di Ancona. In concerto, Zuzana Marková si esibisce in Omaggio a Verdi con l’Orchestra Sinfonica Siciliana di Palermo (arie e scene da La traviata e Rigoletto); nel Concerto inaugurale del Festival di Avignone, a Musiques en fête al Chorégie d’Orange; in Classic in the City ad Anversa con la De Vlaamse Opera, oltre a concerti in Italia e in Cina con l’Orchestra Filarmonica Toscanini. Nella stagione in corso, debutta all’Opernhaus di Zu- rigo ne I puritani (Elvira); al Bolš’oj di Mosca ne La traviata; al San Carlo di Napoli ne Il cappello di paglia di Firenze e al Carlo Felice di Genova in Lucia di Lammermoor. Si esibisce inoltre in concerto con la Filarmonica di Essen, fa il suo ritorno al Massimo di Palermo nel ruolo di Violetta, alla Fenice in quello di Lucia di Lammermoor e all’Opera di Colonia in Manon. Fra i suoi prossimi impegni I puritani all’Oper Frankfurt e all’Opéra Royal de Wallonie di Liegi, il debutto negli Stati Uniti ne La traviata all’Opera di Atlanta e La creazione del mondo di Haydn in forma semi-scenica al Festival Donizetti di Bergamo.

Ana Victoria Pitts (Flora Bervoix)

Nata nel 1991 a Belém, in Brasile, inizia, nel 2008, lo studio del canto lirico nel Conservatorio Carlos Gomes. Nel 2011 riceve una lettera d’invito e una borsa di studio per studiare in Italia: nello stesso anno, appena arrivata nel nostro paese, vince il premio Giovane Promessa al Concorso Internazionale di Musica Sacra a Roma. Nel 2014 si laurea in Canto al Conservatorio di Rovigo con Luisa Giannini e debutta, a soli 19 anni, a Belém in Dido and Aeneas di Purcell. Il suo debutto europeo avviene nel 2014 con The Water Babies di Paolo Furlani al Teatro Sociale di Rovigo. Dal 2015 al 2017 fa parte dell’Accademia del Maggio Musicale Fiorentino dove canta Der Kaiser von Atlantis, nsel und Gretel, La traviata, La Cenerentola e il Requiem di Mozart, partecipando inoltre alle tournées in Oman e Tunisia. Al Festival Rossini in Wildbad interpreta L’Italiana in Algeri, Le cinesi, Il vespro siciliano e Aureliano in Palmira; al Te- atro da Paz a Belém Otello; al Teatro Olimpico di Vicenza Il signor Bruschi- no; a Legnago, Chieti, Belluno, Jesi, Verona e Firenze La scuola degelosi. Nel novembre 2017 canta ne Il cacciatore deluso di Jommelli a Tübingen e prende parte al Concerto “Omaggio a Pavarotti” alla Royal Opera House di Muscat, in Oman. Nel 2018 debutta all’Opéra de Lyon nell’opera di Re- spighi La bella dormente nel bosco e al Festival della Valle d’Itria di Martina Franca interpretando in concerto la cantata Giovanna dArco di Rossini e la parte del Mago cristiano in Rinaldo di Händel diretto da Fabio Luisi.

Marta Pluda (Annina)

Mezzosoprano, artista dell’Acca- demia del Maggio Musicale Fiorentino dal 2016, partecipa a numerose produzioni del Teatro, fra cui Il vento della sera (Atala), Le notti delle streghe (Apparizione), Il Frankenstein ovvero lamor non guarda in faccia (Scarto), Didone abbandonata (Araspe) e La traviata (Annina e Flora). Interpreta inoltre il ruolo di Bianca ne La Rondine, ancora di Annina ne La traviata e della Contessa di Ceprano in Rigoletto.

Matteo Lippi (Alfredo Germont)
Nato a Genova nel 1984, si forma vocalmente con il mezzosoprano Lau- ra Bulian e nel 2007 inizia a collabora- re con il Teatro Alfa di Torino interpretando Herzog in Una notte a Venezia di Johann Strauss, Falke ne Il pipistrello e il protagonista in Fra Diavolo di Auber. Prosegue la sua formazione parteci- pando anche ad alcune masterclasses e, nel 2011, vince la borsa di studio per l’ammissione al CUBEC-Accademia di Belcanto di Modena e inizia gli studi con Mirella Freni, sua attuale insegnante. Nel 2013 vince il concorso Toti dal Monte e debutta come Rodolfo ne La bohème nei teatri di Treviso, Ferrara, Jesi e Fermo. Nel 2014 due nuove importanti produzioni de La bohème, al Teatro La Fenice e al Teatro Bolš’oj di Mosca. Tra gli impegni recenti e futuri: il debutto come Alfredo ne La traviata alla Fenice, il ritorno al Bolš’oj ancora come Rodolfo ne La bohème, ruolo che riprende anche al San Carlo di Napoli, alle Terme di Caracalla per la Stagione estiva dell’Opera di Roma, a Brescia, Reggio Emilia, Atene e Cagliari. È nuovamente Alfredo alla Fenice e nel cortile di Palazzo Pitti per la Stagione estiva del Teatro del Maggio, Pinkerton in Madama Butterfly nel Glyndebourne tour, Rodolfo ne La bohème alla Welsh National Opera di Cardiff, alla Fenice, a Firenze e a Bologna, Ruggero ne La rondine all’Holland Park di Londra, Pinkerton a Valencia, Alfredo ne La traviata a Oslo e alla Fenice ed è solista nella Messa da Requiem di Verdi all’Auditorium di Milano. Debutta inoltre ne Le Villi a Modena e in Un ballo in maschera ad Holland Park e sarà di nuovo a Firenze per Madama Butterfly e a Glyndebourne per Rigoletto.

Giuseppe Altomare (Giorgio Germont)
Dopo la laurea in Scienze politiche con lode, inizia i suoi studi vocali al Mozarteum di Salisburgo con Rudolf Knoll, proseguendoli con Iris Adami Corradetti, Franco Corelli e Carlo Bergonzi, mentre attualmente perfeziona la propria tecnica vocale con Silvano Carroli. Debutta al Festival Puccini di Torre del Lago in Gianni Schicchi ed è in seguito invitato dai più importanti teatri d’opera italiani, fra i quali La Scala di Milano, Massimo di Palermo, La Fenice di Venezia, Maggio Musicale Fiorentino, Opera di Roma, e, in campo internazionale, a Pittsburgh, Nizza, Mosca, Varsavia, Zurigo, Lima e Seoul. Fanno parte del suo repertorio ruoli principali in opere quali Nabucco, La traviata, Il trovatore, Rigoletto, Aida, Un ballo in maschera, Otello, Macbeth, Tosca, Pagliacci, Le nozze di Figaro, Carmen e Les pêcheurs de perles. Tra gli impegni recenti di maggior rilievo si ricordano: il debutto nel ruolo di Hermann in Loreley di Catalani al Festival di St. Gallen; nuove produzioni di Lucia di Lammermoor e de La traviata alla Fenice di Venezia e di Macbeth e Attila al Massimo di Palermo. Di pochi mesi fa è il suo debutto al Teatro Bellas Artes di Città del Messico come Jago in Otello. Interprete raffinato ed elegante nei grandi ruoli del repertorio tradizionale come Rigoletto, Macbeth e Scarpia in Tosca, si dedica an- che all’opera contemporanea, in titoli quali Senso di Tutino, Les dialogues des Carmélites di Poulenc (diretto da Riccardo Muti) e Assassinio nella cattedrale di Pizzetti alla Scala di Milano, Estaba la madre di Luis Bacalov all’Opera di Roma e Elegy for young lovers di Henze alla Fenice. Ha collaborato con illustri direttori d’orchestra e registi, fra cui ricordiamo Gianandrea Gavazzeni, Angelo Campori, Massi- mo De Bernart, Maurizio Arena, Ste- fano Ranzani, Alain Guingal, Bruno Bartoletti, Daniele Callegari, Daniel Oren, Donato Renzetti, Zubin Mehta, Riccardo Muti, Piera Degli Esposti, Filippo Crivelli, Alberto Fassini, Giuliano Montaldo, Robert Carsen, Beppe De Tomasi, Liliana Cavani, Pier Luigi Pizzi e Franco Zeffirelli. Fra le sue incisioni, segnaliamo: Macbeth (Naxos), Carmen (Kikko Music), Les dialogues des Carmélites (con Riccardo Muti, TDK), Il re di Giordano (Bongiovan- ni), Linda di Chamounix (Dynamic), Assassinio nella cattedrale (Sony) e ancora Macbeth (con la regia di Dario Argento, Dynamic).

Claudio Zazzaro (Gastone)

Nato a Napoli nel 1989, intraprende gli studi musicali sotto la guida di Donatella Debolini, docente di canto al Conservatorio Cherubini di Firenze, del quale è ancora allievo. Durante il primo anno di studi ha la possibilità di fare importanti esperienze: figura nel coro in Don Giovanni di Mozart (allestito dal Conservatorio di Firenze) alla Liszt Academy di Budapest; quindi è tenore solista nella Fantasia corale di Beethoven al Teatro Verdi di Firenze, diretto da Paolo Ponziano Ciardi. Nel 2016 è Beppo in Fra Dia- volo di Auber al Teatro del Maggio e Basilio ne Le nozze di Figaro al Teatro Bonci di Cesena, sotto la direzione di Claudio Desderi, per la regia di Matelda Cappelletti. Dopo essere stato selezionato per il progetto LTL Opera Studio 2017 debutta nel ruolo di Fadinard ne Il cappello di paglia di Firenze di Nino Rota nei teatri di Pisa, Lucca e Livorno. Recentemente è Gelindo ne L’impresario in angustie di Cimarosa al Cantiere di Montepulciano 2018, con la direzione di Roland Böer e la regia di Caterina Panti Liberovici.

Dielli Hoxha (Barone Douphol)
Basso, nato in Kosovo nel 1989, deve la sua formazione musicale e vocale principalmente all’Italia, conseguendo il diploma di trombone e la laurea in canto al Conservatorio Cherubini di Firenze. Nel 2014 e nel 2015 è borsista della Lunenburg Academy of Music Performance in Canada, nell’ambito del Rossini Opera Academy, dove lavora a fianco di Alberto Zedda, e interpreta Batone ne L’in- ganno felice, Orbazzano nel Tancredi e Germano ne La scala di seta. Esegue come solista il Requiem di Fauré, la Petite Messe Solennelle di Rossini, lo Stabat Mater di Pergolesi e la Messa dellincoronazione di Mozart. Tra i ruoli da lui interpretati si annoverano quelli di Don Giovanni e Leporello nel Don Giovanni di Mozart, Bartolo ne Le nozze di Figaro di Mozart, Betto nel Gianni Schicchi di Puccini, Ceprano nel Rigoletto di Verdi, Tobia Mill ne La cambiale di matrimonio di Rossini e, al Teatro del Maggio, Biscroma Strappaviscere ne Le convenienze ed inconvenienze teatrali di Donizetti, Frank ne Il pipistrello di Strauss e Bicocco nel Giuocatore di Cherubini. Nel 2017 e 2018 vince le audizioni per partecipare all’Accademia del Belcanto Rodolfo Celletti di Martina Franca e, all’interno del 43° e 44° Festival della Valle d’Itria, interpreta il ruolo di Orner nell’opera Margherita dAnjou di Meyerbeer e quello dell’Araldo nel Rinaldo di Händel/Leo (versione napoletana) diretto da Fabio Luisi. Continua inoltre a perfezionarsi con artisti di fama internazionale tra i quali, Richard Bonynge, Sherman Lowe, Nikolaj Cok, Carmen Santoro, Gianni Fabbrini, Donatella Debolini, Alessandro Corbelli, Stanislaw Daniel Kotlinski, Rockwell Blake, Eva Mar- ton e Caroline Merz.

Min Kim (Marchese d’Obigny)

Baritono, nato a Masan nella Re- pubblica di Corea nel 1991, si è laurea- to in canto all’Università Han-Yang di Seoul nel 2016, sotto la guida di Senghyoun Ko. In Corea, si è esibito ne Le nozze di Figaro e in diversi recitals operistici e ha vinto il Terzo premio al Concorso Nazionale di canto lirico “Leedaeung” di Seoul. Dal 2016 è in Italia, dove frequenta il Biennio presso il Conservatorio “Luigi Cherubini” di Firenze sotto la guida di Donatella Debolini. Si è distinto nel Concorso Internazionale Maria Caniglia (2016), dove ha vinto il premio speciale e, dall’anno accademico 2017/18, è iscritto all’Accademia del Maggio Musicale Fiorentino. Per il Teatro del Maggio ha interpretato i seguenti ruoli: Scarto 3 ne Il Frankenstein (Teatro Goldoni di Firenze); Deputato fiammingo nel Don Carlo, Principe Yamadori e Commissario Imperiale in Madama Butterfly, Sciarrone in Tosca, Alessio ne La sonnambula e ha partecipato al Concerto di Natale 2017. È stato inoltre Marco in Gianni Schicchi al Festival di Martina Franca 2017.

Adriano Gramigni (Dottor Grenvil)

Basso, artista dell’Accademia del Maggio Musicale Fiorentino da questa stagione, debutta al Teatro del Maggio con La rondine di Puccini nel ruolo di Crèbillon. È il basso solista nel Requiem di Mozart nel marzo 2018, diretto da Leonardo García Alarcón e sostiene i ruoli del Banditore e dellOracolo nell’Alceste di Gluck, del Comandante della polizia in Cardillac, del Podestà di Como ne La battaglia di Legnano, del Secondo sacerdote ne Il Prigioniero e di Ceprano in Rigoletto.

Luca Tamani (Giuseppe)

Tenore, artista del Coro del Maggio Musicale Fiorentino dal 2016, ma già presente nelle stagioni dal 2010 al 2013, partecipa a numerose produzioni del Teatro, sostenendo il ruolo del Venditore ambulante ne La bohème, di Giuseppe ne La traviata e di Un messo ne Il trovatore. Per il Maggio Metropolitano è tenore solista nel Requiem di Mozart.

Fabrizio Falli (Giuseppe - secondo cast)

Tenore, artista del Coro del Maggio Musicale Fiorentino dal 2002, partecipa a numerose produzioni del Teatro e ha interpretato il ruolo del Principe di Persia in Turandot in tournée in Giappone nel 2006.

Nicolò Ayroldi (Un domestico)

Baritono, artista del Coro del Maggio Musicale Fiorentino dal 2001, partecipa a numerose produzioni del Teatro: nel repertorio concertistico interpreta Carmina Burana, Petite Messe Solennelle e Stabat Mater di Rossini, Requiem für Mignon di Schumann e Ein deutsches Requiem di Brahms; in ambito lirico è Figaro nel Barbiere di Siviglia (2005), Fra’ Melitone ne La forza del destino (2011, in tournée al Bunka Kaikan di Tokyo con Zubin Mehta), sempre con Mehta è nel cast di Der Rosenkavalier e di Don Giovanni (2013, Masetto). Nel 2017 interpreta Un domestico ne La traviata e recentemente la Prima apparizione in Macbeth diretto da Riccardo Muti e Un vecchio zingaro ne Il trovatore.

Nicola Lisanti (Un domestico - secondo cast)

Basso, artista del Coro del Maggio Musicale Fiorentino dal 1994, partecipa a numerose produzioni del Te- atro, sostenendo ruoli solistici ne La traviata (Commissionario), Madama Butterfly (Yakusidé) e nella Messa breve BWV 235 di Johann Sebastian Bach diretto da Rinaldo Alessandrini.

Antonio Montesi (Commissario)

Basso, artista del Coro del Maggio Musicale Fiorentino dal 1989, partecipa a numerose produzioni del Teatro, sostenendo il ruolo di Uomo di Larchenau in Der Rosenkavalier di Richard Strauss, spettacolo inaugurale del 75° Maggio 2012, diretto da Zubin Mehta.

Giovanni Mazzei (Commissario - secondo cast)

Baritono, artista del Coro del Maggio Musicale Fiorentino dal 1995, partecipa a numerose produzioni del Teatro, sostenendo ruoli solistici ne Le Comte Ory (Un Chevalier), Gianni Schicchi (Simone e Pinellino), Der Rosenkavalier (Leupold), Macbeth (versione del 1847, Prima apparizione) e La rondine (Un maggiordomo).

 


 

Iván Ayón Rivas (Duca di Mantova)

Nato a Piura (Perú) nel 1993, ha studiato canto lirico sotto la guida di María Eloisa Aguirre presso il Conservatorio Nazionale di Musica del Perú. Si è perfezionato con Juan Diego Flórez, Ernesto Palacio, Vincenzo Scalera, Maurizio Colaccichi e Luigi Alva. Attualmente studia canto lirico con il baritono Roberto Servile in Italia. Nel 2013 vince il secondo premio al Concorso Nazionale Peruviano di Canto Lirico. Nel 2014 si esibisce in vari recitals in Perù, è inoltre finalista nel concorso internazionale di canto Spiros Argiris a Sarzana, ottenendo il quarto posto, quindi in novembre debutta al BASF di Ludwigshafen in Germania con l’Orchestra Filarmonica del Teatro alla Scala di Milano, nel concerto di beneficenza di Juan Diego Flórez, sotto la direzione di Fabio Luisi. Ha vinto infine la terza edizione del Concorso Internazionale di Canto “Premio Etta Limiti” nel novembre 2015. Tra i suoi impegni recenti e futuri: Francesca da Rimini di Mercadante al Festival della Valle d’Itria di Martina Franca diretta da Fabio Luisi; La bohème al Teatro Regio di Torino, alla Fenice di Venezia, a Roma e a Minorca; La traviata a Reggio Emilia, Modena, Como, Bergamo, Brescia, Pavia, alla Fenice di Venezia, a Macerata, Firenze, Novara, Palermo e Tokyo; Un giorno di regno a Martina Franca; Falstaff a Torino; Il corsaro a Piacenza e Modena; L’Arlesiana a Berlino; Rigoletto a Palermo con la regia di John Turturro, a Roma diretto da Daniele Gatti e a Torino.

Yngve Søberg (Rigoletto)

Baritono norvegese, ha debuttato recentemente alla Opernhaus di Zurigo nel ruolo dell’Araldo del re in Lohengrin diretto da Fabio Luisi, che lo ha voluto anche per il suo debutto come Rigoletto al Teatro del Maggio. Ha cantato inoltre in Tosca (Angelotti) allo Schleswig-Holstein Music Festival, Pagliacci (Silvio) e La bohème (Marcello) con la Oscarsborg Opera e La traviata (Giorgio Germont) con la Nordnorsk Opera, mentre, fra gli impegni recenti alla Norwegian National Opera, ricordiamo La traviata (Giorgio Germont), Lucia di Lammermoor (Enrico), Madama Butterfly (Sharpless), La bohème (Marcello), Carmen (Escamillo), Le nozze di Figaro (Figaro) e I Capuleti e i Montecchi (Lorenzo). Molto richiesto anche in ambito concertistico, Yngve Søberg ha di recente interpretato il Requiem di Fauré con la Oslo Philharmonic Orchestra e Elijah di Mendelssohn con la Norwegian Radio Orchestra. Fra i direttori con cui ha collaborato segnaliamo Ingar Bergby, Oleg Caetani, Jonathan Darlington, John Helmer Fiore, Patrick Fournillier, Roy Goodman, Eivind Gullberg Jensen, Pietari Inkinen, Kirill Karabits, Stefan Klingele, Pier Gerhard Markson, Giorgio Morandi, Jun Märkl, Rudolph Piehlmayer, Patrik Ringborg, Marc Soustrot, Daniele Callegari e Antonino Fogliani. Gli impegni futuri includono Madama Butterfly (Sharpless) alla Opernhaus di Zurigo, Cavalleria rusticana (Alfio) e Pagliacci (Tonio) all’Opera di Graz e Carmina Burana con la Danish Radio Orchestra e Fabio Luisi. Fra i premi ricevuti, il Ruud Wallenberg Award e il Tom Wilhelmsen Award.

Jessica Nuccio (Gilda)

Nata a Palermo nel 1985, è vincitrice di numerosi premi e concorsi lirici internazionali tra i quali ricordiamo nel 2010 il Primo Premio assoluto del Primo Concorso Internazionale di Canto “Simone Alaimo e le sue opere”, il Primo Premio Assoluto al Concorso Internazionale di canto “Voci del mediterraneo” di Siracusa nonché, nel 2011, il Primo Premio Assoluto e il Premio della critica nella prima edizione del Concorso Internazionale di canto “Marcello Giordani”. Nel 2011 debutta alla Fenice di Venezia come Violetta ne La traviata, riscuotendo un grande successo di pubblico e di critica. È stata inoltre interprete ne Le convenienze ed inconvenienze teatrali al Teatro Bellini di Catania e a Zurigo, La bohème a Lucca, Pisa e Ravenna, L’enfant prodigue di Debussy al Teatro Lirico di Cagliari. Recentemente si è esibita ne L’elisir d’amore (Adina) a Messina, Palermo, Modena e Parma; La traviata (Violetta) alla Fenice di Venezia, al Palau de les Arts di Valencia, al Teatro Verdi di Trieste, al Lirico di Cagliari, al San Carlo di Napoli e al Teatro Filarmonico di Verona; La bohème (Musetta) al Carlo Felice di Genova; Turandot (Liu) a Valencia; Rigoletto (Gilda) e Otello a Macerata; Il corsaro a Parma; Carmen al San Carlo di Napoli; La cena delle beffe al Teatro alla Scala di Milano; La bohème a Firenze; Lucia di Lammermoor a Monaco di Baviera e Rigoletto al San Carlo di Napoli, a Verona e Liegi. Tra i suoi prossimi impegni ricordiamo Rigoletto a Sydney e La bohèmea Bilbao.

Giorgio Giuseppini (Sparafucile)

Nato a Massa, ha studiato canto con Clara Foti e si è perfezionato sotto la guida Aldo Protti, avviando una brillante carriera che lo ha portato ad esibirsi nei maggiori teatri d’opera internazionali. Presente nelle stagioni del Teatro alla Scala di Milano dove ha interpretato Rigoletto, Il trovatore, Don Carlo, I due Foscari, Lucia di Lammermoor, La Gioconda e Nabucco, ha cantato sotto la direzione di celebri maestri quali Zubin Mehta, Riccardo Muti, Colin Davis, Daniele Gatti, Riccardo Chailly, Gianandrea Gavazzeni, Daniel Oren, Roberto Abbado e Raphael Frühbeck de Burgos in importanti teatri quali Royal Opera House Covent Garden di Londra, Nederlandse Opera di Amsterdam, Opéra di Nizza, Châtelet di Parigi, Zürich Opernhaus, Regio di Torino, Opera di Roma, Maggio Musicale Fiorentino e Arena di Verona. Artista dal vasto repertorio, è particolarmente apprezzato per le sue interpretazioni dei grandi ruoli di basso nel repertorio verdiano; notevole anche il suo impegno nei ruoli del belcanto italiano, senza dimenticare le applaudite interpretazioni di Timur in Turandot e Colline ne La bohème. Recenti impegni lo hanno visto alla Royal Opera House di Muscat in Turandot; al Maggio Musicale Fiorentino in Rigoletto diretto da Zubin Mehta; alNCPA di Pechino ne La Gioconda diretta da Daniel Oren e in Aida ancora con Zubin Mehta; in Rigoletto e nella Missa Solemnis di Beethovenal Teatro Verdi di Trieste. Ha inoltre inaugurato il Nuovo Teatro d’Opera di Dubai con Il barbiere di Siviglia, cantato ne La forza del destino alla Israeli Opera di Tel Aviv, in Aida all’Arena di Verona, in Simon Boccanegra e Mosè in Egitto al San Carlo di Napoli e in Turandot all’Arena di Verona. Gli impegni futuri includono Aida e Il trovatore al NCPA di Pechino, La bohème al San Carlo di Napoli e Simon Boccanegra al Carlo Felice di Genova.

Marina Ogii (Maddalena)

Nata a San Pietroburgo nel 1987, ha cominciato il suo percorso di studi all’Accademia Musicale “Rimskij-Korsakov” della sua città natale, diplomandosi nel 2015. Le sue prime esperienze sul palcoscenico sono iniziate nel 2010,debuttando fra l’altro il ruolo di Miss Todd nell’opera di Menotti The old maid and the thief, con la regia di Carl Ratner. Nel 2011 debutta con grande successo il ruolo di Olga nell’Evgenij Onegin; l’anno seguente è Marthe in Faust e Marta ne la Iolanta di Čajkovskij, durante il Festival del Castello Mikhailovskiy e Rosina ne Il barbiere di Siviglia al Festival di Stresa, diretto da Gianandrea Noseda. Seguono successivamente concerti e tournées europee, fino al debutto nel 2014 al Carlo Felice di Genova come Cherubino ne Le nozze di Figaro, Mercédès in Carmen e Anita in West Side Story di Bernstein. Nel 2015 interpreta Lucia di Lammermoor (Alisa, diretta da Giampaolo Bisanti per la regia di Dario Argento) e ancora Carmen al Carlo Felice; Rigoletto (Maddalena), Il barbiere di Siviglia (Berta) e Madama Butterfly (Suzuki) al Festival di Saarema in Estonia; nello stesso anno inizia a collaborare col teatro Mikhailovsky di San Pietroburgo, debuttando ne La fanciulla di neve di Rimskij-Korsakov, diretta da Dmitri Jurowski, cui fa seguito l’anno seguente Die Zauberflöte (Terza Dama). Sempre nel 2016 canta Salome (Paggio di Erodiade) al Carlo Felice con Fabio Luisi e partecipa a vari concorsi e masterclasses a Montepulciano, Bergamo e Bologna. Fra i suoi impegni recenti, La traviata (Flora) al Carlo Felice; Requiem di Mozart e La bella dormente nel bosco Respighi (Regina, direttore Donato Renzetti) al Lirico di Cagliari; Gianni Schicchi (Zita, con l’orchestra La Verdi diretta da John Axelrod) all’Auditorium di Milano; Aida (Sacerdotessa) e Rigoletto (Contessa di Ceprano) all’Arena di Verona; Le nozze di Figaro (Cherubino) in tournée col San Carlo di Napoli alla Dubai Opera House; Il tormentone di Giovanni Simone Mayr (nel ruolo protagonistico di Aristea) al Teatro Donizetti di Bergamo; ancora Aida (Amneris) al Teatro Rossini di Pesaro; Stabat Mater di Rossini (per il 150° anniversario dalla scomparsa del compositore) e Madama Butterfly (Suzuki) ancora al Carlo Felice di Genova per il Festival Ti porto all’opera all’Arena del mare.

Giada Frasconi (Giovanna)

Mezzosoprano, artista dell’Accademia del Maggio Musicale Fiorentino dal 2016, partecipa a numerose produzioni del Teatro, fra cui Le cinesi (Sivene), Al canto, al ballo, Didone abbandonata (Osmida), Il viaggio di Roberto, Il Frankenstein ovvero l’amor non guarda in faccia (Seconda creatura). È stata contralto solista nella Fantasia corale di Beethoven, diretta da Fabio Luisi. Recentissimo il ruolo di Suzy ne La rondine di Giacomo Puccini, opera inaugurale della Stagione 2017/2018 del Teatro del Maggio.

Carlo Cigni (Il conte Monterone)

Nato a Livorno, studia al Conservatorio “Arrigo Boito” di Parma e in seguito con Fernanda Piccini. Nel 1999 debutta al Comunale di Firenze ne La serva padrona, sia di Pergolesi che di Paisiello, mostrando fin dagli esordi elegante presenza scenica e proprietà stilistica. A questi primi successi seguono importanti debutti a cominciare dal ruolo di Colline ne La bohème alla Scala (regia di Franco Zeffirelli), al Regio di Parma, all’Opéra de Marseille e all’Opera di Roma e di Papageno in Die Zauberflöte al CEL di Livorno. Interpreta quindi Turandot (Timur) all’Opéra National du Rhin di Strasburgo;Il trovatore all’Opera di Roma, all’Opéra de Marseille e al Comunale di Firenze; Lucia di Lammermoor (Raimondo) al Carlo Felice di Genova e all’Opernhaus di Zurigo (con la regia di Robert Carsen); Le nozze di Figaro al Regio di Torino;Medea (Creonte) al Verdi di Sassari e al São Carlos di Lisbona; La sonnambula (Rodolfo) a Firenze e al Teatro della Maestranza di Siviglia; Macbeth al Teatro di San Paolo, al Concertgebouw di Amsterdam, al Comunale di Bologna e a Palermo; Tosca (Angelotti) alla Royal Opera House diretto da Antonio Pappano e Aida (Il re) alla Scala (in un nuovo allestimento di Franco Zeffirelli e diretta da Riccardo Chailly) e quindi in tournée col teatro milanese in Israele, Giappone e Argentina. Sempre alla Scala canta Maria Stuarda (Talbot, regista Pier Luigi Pizzi); è inoltre al Verdi di Trieste in Trovatore; all’Arena di Verona in Turandot (Plácido Domingo direttore; allestimento di Franco Zeffirelli); a Helsinki nella Messa da Requiem di Verdi; all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia in Guillaume Tell (registrato da Emi e diretto da Antonio Pappano); all’Opéra di Parigi in Otello e Tosca; alla Bayerische Staatsoper ne I Capuleti e i Montecchi; al Comunale di Bologna in Simon Boccanegra (Fiesco) e ne La clemenza di Tito (Publio; direttore Roberto Abbado, regia Graham Vick). Nel 2014 debutta alla Israeli Opera di Tel Aviv ne Les Contes d’Hoffmann (Lindorf / Coppelius / Dapertutto / Miracle, per la regia di Harry Kupfer); al Theatre de la Monnaie di Bruxelles in Rigoletto; al Lirico di Cagliari in Turandot e all’Opéra Bastille ne Il barbiere di Siviglia (nuova produzione di Damiano Michieletto) e in Tosca (regia di Pierre Audi). Inaugura quindi la stagione al San Carlo di Napoli con Il trovatore (Ferrando). Nel 2016 interpreta Il trovatore al Regio di Parma; Aida e Turandot all’Arena di Verona; Lucia di Lammermoor all’Opera

di Roma con Roberto Abbado; nel 2017 Le siège de Corinthe (Hiéros) al Rossini Opera Festival; Gianni Schicchi (Simone) all’Opera di Amsterdam; Rigoletto al Regio di Parma e Tosca (Angelotti) al San Carlo di Napoli. Ha collaborato con celebri direttori, fra i quali Bruno Bartoletti, Daniele Gatti, Zubin Mehta, Daniel Oren, Carlo Rizzi, Riccardo Chailly, Daniel Barenboim, Michele Mariotti, Evelino Pidò, Giuliano Carella, Philippe Jordan, e Marco Armiliato. Recentissimo il debutto come Scarpia in Tosca al Gran Teatro Nacional de Lima nell’aprile 2018, cui faranno seguito, in dicembre, Rigoletto all’Opera di Roma e, nel 2019,MadamaButterfly (Zio Bonzo) alla De Nederlandse Opera e Semiramide (Oroe) al Festival Rossini di Pesaro.

Byeong Min Gil (Il Conte di Monterone – Secondo cast)

Basso coreano nato a Seoul, si è diplomato alla SunHwa Arts School, alla Sunhwa Arts High School e, nel 2017, al Seoul National University College of Music. Ha studiato con Shane Shin- Uk Kim, Attila Jun e Dae-bum Lee. Ha vinto il Grand Prix al 51° Concours international de chant de Toulouse nel 2016; il Monte-Carlo Voice Masters e l’Otto Edelmann International Competition nel 2017 e l’Opera Crown Competition 2018. È fra i vincitori del Premio Chigiana 2018.

Min Kim (Il cavaliere Marullo)

Baritono, nato a Masan nella Repubblica di Corea nel 1991, si è laureato in canto all’Università Han-Yang di Seoul nel 2016, sotto la guida di Sen-ghyoun Ko. In Corea, si è esibito ne Le nozze di Figaro e in diversi recitals operistici e ha vinto il Terzo premio al Concorso Nazionale di canto lirico “Lee-daeung” di Seoul. Dal 2016 è in Italia, dove frequenta il Biennio presso il Conservatorio “Luigi Cherubini” di Firenze sotto la guida di Donatella Debolini. Si è distinto nel Concorso Internazionale Maria Caniglia (2016), dove ha vinto il premio speciale e, dall’anno accademico 2017/18, è iscritto all’Accademia del Maggio Musicale Fiorentino. Per il Teatro del Maggio ha interpretato i seguenti ruoli: Scarto 3 ne Il Frankenstein (Teatro Goldoni di Firenze); Deputato fiammingo nel Don Carlo, Principe Yamadori e Commissario Imperiale in Madama Butterfly, Sciarrone in Tosca, Alessio ne La sonnambula e ha partecipato al Concerto di Natale 2017. È stato inoltre Marco in Gianni Schicchi al Festival di Martina Franca 2017.

Gyuseok Jo (Matteo Borsa)

Tenore, nato a Masan in Corea del Sud nel 1992, dal 2017 è allievo dell’Accademia del Maggio Musicale Fiorentino. Premio speciale al Concorso Internazionale Magda Olivero di Milano

nel 2015, ha interpretato Tamino in Die Zauberflöte e Rodolfo ne La bohème al Teatro Daegu in Corea del Sud e, per il Maggio Fiorentino, Don José ne La donna di Siviglia da Carmen di Bizet.

Adriano Gramigni (Il Conte di Ceprano)

Basso, artista dell’Accademia del Maggio Musicale Fiorentino da questa stagione, debutta al Teatro del Maggio con La rondine di Puccini nel ruolo di Crèbillon. È il basso solista nel Requiem di Mozart nel marzo 2018, diretto da Leonardo García Alarcón e sostiene i ruoli del Banditore e dell’Oracolo nell’Alceste di Gluck, del Comandante della polizia in Cardillac, del Podestà di Como ne La battaglia di Legnano e del Secondo sacerdote ne Il Prigioniero.

Marta Pluda (La contessa di Ceprano)

Mezzosoprano, artista dell’Accademia del Maggio Musicale Fiorentino dal 2016, partecipa a numerose produzioni del Teatro, fra cui Il vento della sera (Atala), Le notti delle streghe (Apparizione), Il Frankenstein ovvero l’amornon guarda infaccia(Scarto), Didone abbandonata (Araspe) e La traviata (Annina e Flora). Interpreta inoltre il ruolo di Bianca ne La Rondine e ancora di Annina ne La traviata.

Vito Luciano Roberti (Un usciere)

Baritono, artista del Coro del Maggio Musicale Fiorentino dal novembre del 1989, partecipa a numerose produzioni del Teatro, fra cui Jenůfa (voce interna), Il barbiere di Siviglia (Un ufficiale), Macbeth (Una apparizione), Idomeneo, Lady Macbeth del distretto di Mzensk (Una guardia), La traviata (Un domestico di Flora), La bohème (Sergente dei doganieri e Doganiere), Madama Butterfly (Un ufficiale del registro), Rigoletto (Un usciere), Tosca (Un carceriere) e Il barbiere di Siviglia (Un ufficiale). Ha partecipato all’incisione de La traviata (nel ruolo del Domestico di Flora), diretta da Zubin Mehta con l’Orchestra e il Coro del Maggio Musicale

Fiorentino.

Costanza Fontana (Un paggio)

Soprano, artista dell’Accademia del Maggio Musicale Fiorentino dal 2017, ha ricevuto numerosi riconoscimenti in importanti concorsi lirici. Nel 2016 ha interpretato Il barbiere di Siviglia di Paisiello (Rosina), diretto da Fabio Biondi al Teatro Flavio Vespasiano di Rieti; nella stagione 2017/2018 è Anna Frank nell’opera Anna e Zef di Monique Krüs all’Accademia di Santa

Cecilia a Roma e Pamina in Die Zauberflöte per Europa InCanto al San Carlo di Napoli, all’Argentina di Roma e al Teatro Comunale Mario Del Monaco di Treviso. Per il Teatro del Maggio è soprano solista in The WAM Game – Il gioco di Mozart, diretta da Edoardo Rosadini

con la regia di Manu Lalli.