Opera 2023
di Daniele Valersi
La Fondazione Orchestra Haydn di Bolzano e Trento presenta la sua programmazione di teatro musicale per il 2023, che comprende quattro lavori di autori contemporanei riuniti con la collaudata formula di un titolo che ne riassume il tema generale: quello di quest’anno è Wben night falls. Il cartellone si apre con una lettura in chiave pop, per piano e voce, del ciclo di Lieder “Winterreise” di Franz Schubert (Teatro Comunale di Bolzano, 25 e 26 marzo), proposta da Oliver Welter, attore, cantante del gruppo rock austriaco “Naked Lunch”e da Clara Frühstück, pianista e compositrice; lo spettacolo, al suo esordio (nel giugno 2021 all’Akademietheater di Vienna), è stato gratificato da un clamoroso successo e da recensioni più che positive. I ventiquattro brani di Schubert su testi di Wilhelm Müller si trasformano in un tenero ripensamento dei Lieder come canzoni esistenzialmente incisive, che hanno attraversato il tempo per arrivare fino a noi. “L’intreccio tra il Lied romantico e la moderna canzone pop emerge chiaramente”, evidenzia il direttore artistico Matthias Lošek,“ne risulta una lettura radicale, toccante, un’inedita chiave di lettura nella ricezione di questo capolavoro: un modo perfetto per inaugurare il programma”.
La produzione di punta della programmazione 2023 è Peter Pan - The Dark Side (Teatro Comunale di Bolzano, 25 e 26 marzo, in prima assoluta), seconda opera commissionata dalla Fondazione Haydn a compositori dell'Euroregione Tirolo-Alto Adige-Trentino. “Abbiamo scelto di portare in scena un testo classico che avesse qualcosa da dire e che la maggior parte delle persone avesse già incontrato nella propria vita”, commenta Lošek, “ma le aspettative del pubblico vanno infrante, gli elementi presumibilmente familiari devono essere mostrati sotto una luce nuova, allo stesso tempo attuale e rispondente all'intenzione dell'originale”. La regista britannico-irlandese Daisy Evans, apprezzata per il suo progetto innovativo “Silent Opera”, ha creato per i personaggi di questo Peter Pan, fra i quali vi è una Wendy adolescente in balia dei social media, una sorta di non-luogo digitale, con le musiche del compositore austriaco Wolfgang Mitterer su libretto del britannico David Pountney; l’orchestra sarà diretta da Timothy Redmond. Il team artistico scelto da Matthias Lošek ha accolto la proposta di produrre un’opera che scardinasse dai suoi cliché un classico della letteratura per ragazzi, attualizzandolo e mettendo al centro della scena la solitudine, lo spaesamento, le fragilità della generazione digitale. È dal “Peter Pan” di James M. Barrie che è tratto il titolo di tutta la rassegna: “When night falls, wait for me somewhere between reality and all we’ve ever dreamed”.Scritto nel 1911, racconta la storia dell’eterno ragazzo Peter Pan; una notte, a Londra, Peter incontra Wendy e la porta, insieme ai fratelli John e Michael, sull’Isola che non c’è, fra i bambini perduti. L’opera di Barrie si avvicina per i temi di critica sociale al crudo immaginario dickensiano, piuttosto che alla ben nota versione di Walt Disney. “La lettura che portiamo in scena è più vicina all'originale, più oscura” spiega Matthias Lošek: “solleva interrogativi come: che cosa significa volare verso l'Isola che non c'è? Cosa vuol dire sedurre i bambini e condurlifin lì? Cosa significa non voler crescere?”. In questo solco si muove il libretto di David Pountney: “Le storie possono essere lette come innocenti fantasie, ma tutte, come i miti, incarnano potenti verità umane. Le possiamo quindi interpretare scegliendo un registro molto più oscuro o addirittura una chiave psicologica. Ad esempio, quando si affronta un romanzo in cui dei bambini vengono convinti a saltare da una finestra e a credere che saranno in grado di volare, viene naturale chiedersi che cosa sta realmente accadendo loro. Sono in mani sicure o rischiano di essere sfruttati e danneggiati? Questo è stato il mio punto di partenza per Peter Pan”. La regista Daisy Evans, della quale si è apprezzata la silent opera “Vixen”, abbraccia in pieno lo spirito originario del racconto e lo porta ai nostri giorni, mettendo in scena una storia di formazione e di perdita dell’innocenza: “Peter Pan”, dice, “parla di quanto è pericolosa la nostalgia che molti adulti hanno della loro gioventù. Ma parla anche del desiderio degli adolescenti di essere il prima possibile grandi: vediamo Wendy, un'adolescente, intrappolata in un vortice di influenze che arrivano dai social media. L'opera affronta temi come la pressione a cui i giovani sono oggi sottoposti e il lato pericoloso di questo non-luogo digitale”.
A distanza di sei anni dal successo di “The Raven”, ritorna il compositore Toshio Hosokawa con Hanjo(Trento, Teatro Sociale, 1° e 2 aprile), opera ispirata al Nō, tradizionale forma di teatro giapponese sorta nel XIV secolo, basata su “Five Modern Nō Plays” di Yukio Mishima. Storia d’amore fra Hanako (una geisha) e il suo giovane amante Yoshio, “Hanjo” è una struggente e ipnotica opera da camera sul tema dell’attesa, esempio di narrazione giapponese realizzata da uno dei più importanti compositori di musica contemporanea. Hanjo. Questa versione, celebrata a livello internazionale per la sua delicatezza astratta, è co-prodotta con Catapult Opera New York e vedrà la direzione musicale di Marco Angius, con regia e coreografie di Luca Veggetti. Alla voce e al corpo di Eri Nakamura, nel ruolo di Hanako, il compito di affrontare le mille sfumature dell'abbandono, dell'amore, del possesso, della nostalgia e dello stravolgimento.
Quale ultima tappa della programmazione, dopo oltre 18 esecuzioni e numerosi riconoscimenti, viene riproposto lo spettacolo-concerto Curon/Graun(Teatro Zandonai di Rovereto, 4 aprile), a cura del Collettivo teatrale OHT per la regia di Filippo Andreatta. L’opera, che ha vinto la prima edizione del concorso di teatro musicale “Fringe” ed è prodotta dalla Fondazione Haydn, mette in scena in forma di installazione musicale il destino del paese di Curon, allagato nel 1950 per realizzare il lago artificiale di Resia, che alimenta una centrale idroelettrica. L’evacuazione forzata di questo piccolo paese della Val Venosta è narrata attraverso testi, immagini e la musica di Arvo Pärt. L’immagine del campanile di Sant’Anna, che emerge tuttora dalle acque del lago, trasforma il palcoscenico in metafora per la musica tintinnabuli del compositore estone. Portata in scena per la prima volta nel 2018, oggi, nel pieno di una grave crisi energetica, di cambiamenti climatici, di una guerra e di movimenti migratori di dimensioni epocali, lo spettacolo solleva quesiti più che mai attuali.
“Attraverso questo programma” dice la Direttrice generale Monica Loss “la Fondazione Haydn punta a rafforzare le proprie sinergie con importanti istituzioni culturali italiane ed estere lavorando attivamente con piattaforme internazionali come Fedora e Opera Europa. Questo tipo di relazioni è vitale perché favorisce la circuitazione delle produzioni in un’ottica di sostenibilità, così come un virtuoso scambio di idee e pratiche innovative a tutti i livelli”. “Un programma ambizioso vive del sostegno di una rete di partner sul territorio regionale, in Italia e a livello europeo”, aggiunge il Presidente della Fondazione Haydn Paul Gasser “un ringraziamento speciale va ai partner istituzionali come il Ministero della Cultura, la Regione Autonoma Trentino-Alto Adige/Südtirol, le Province autonome e i Comuni di Trento e Bolzano, la Fondazione Cassa di Risparmio, Alperia e tutti i partner attivi come co-produttori dei progetti in cui mettiamo le nostre energie”.
Ritorna quest’anno il concorso a cadenza biennale “Fringe”, rivolto a tutti i professionisti, i team artistici e le istituzioni con residenza, domicilio o sede in Trentino, in Alto Adige o nel Land Tirol; il bando verrà reso pubblico nelle prossime settimane, sarà selezionato un progetto di opera da camera da rappresentarsi nel gennaio/febbraio 2024, nella prossima programmazione d’opera della Fondazione Haydn e, successivamente, presso il Tiroler Landestheater, partner del progetto.
Dom 19.03.2023 _ ore 18.00
Bolzano Teatro Comunale, Studio
Franz Schubert
Die Winterreise
Testi Wilhelm Müller
Editore col legno
Prima rappresentazione 11.06.2021 _ Akademietheater, Vienna
Interpreti
Composizione, pianoforte, canto Clara Frühstück
Composizione, canto, chitarra Oliver Welter
Durata 65’ senza intervallo
In tedesco con soprattitoli in italiano e tedesco
Sab | 25.03.2023 _ ore 20.00
Dom |26.03.2023 _ ore 17.00
Bolzano | Teatro Comunale
Wolfgang Mitterer
Peter Pan - The Dark Side
Libretto David Pountney
Prima assoluta commissionata dalla Fondazione Haydn, con il supporto di Ernst von Siemens Musikstiftung e del Forum Austriaco di Cultura Milano
Interpreti
Wendy Rosie Lomas
Peter Pan Karim Sulayman
Michael Jakob Pejcic
John Dominic Kraemer
Tinkerbell Claire Wild
Tyger Gweneth Ann Rand
Hook Andreas Jankowitsch
Nanbot | Crocodile Andrew Watts
Lost boys Nina Cuk, Elena Di Marino, Maria Eleni Giuliani, Cecilia Rizzetto, Dania Tosi, Anna Maria Zorzi
Pirates Vincenzo Di Donato, Eduardo Hurtado Rampoldi, Simone Marchesini, Francesco Negrelli, Marco Petrolli, Lorenzo Ziller
Direzione musicale Timothy Redmond
Regia Daisy Evans
Scene e costumi Loren Elstein
Lighting design Jacob Wiltshire
Preparazione Lost boys e Pirates Luigi Azzolini
Orchestra Haydn di Bolzano e Trento
Produzione Fondazione Haydn Stiftung
Coproduzione Tiroler Landestheater
Con il patrocinio del Forum Austriaco di Cultura a Milano
Con il supporto di | British Council
Durata 80’ senza intervallo
In inglese con soprattitoli in italiano e tedesco
Assistente regia Evangeline Cullingworth
Direzione di scena Ambra Zattoni
Assistente direzione di scena Valeria Intilangelo
Sovratitoli Enrica Apparuti
Assistenza tecnica Erwin Canderle
Trucco Gudrun Pichler, Giampiero Raise
Sartoria Mirjam Prenner
Assistenza costumi Magda Giraldoni
Attrezzeria Tessa Battisti
Servizi tecnici Fondazione Teatro Comunale e Auditorium di Bolzano
Servizi organizzativi e amministrativi Fondazione Haydn di Bolzano e Trento Stiftung
Sab 01.04.2023 _ ore 20.00
Dom 02.04.2023 _ ore 17.00
Trento _ Teatro Sociale
Toshio Hosokawa
Hanjo
Libretto Toshio Hosokawa
Basato su “Hanjo” (Yukio Mishima), tradotto da Donald Keene
Editore e proprietario Schott Music, Mainz
Rappresentante per l’Italia Sugarmusic Spa, Milano
Prima rappresentazione 08.07.2004, Théâtre du Jeu de Paume/Festival d'Aix-en-Provence
Interpreti
Hanako Eri Nakamura
Jitsuko Honda Abigail Fischer
Yoshio Adam Richardson
Danzatrice | Tänzerin Alice Raffaelli
Direzione musicale Marco Angius
Regia e coreografia Luca Veggetti
Costumi Peter Speliopoulos
Lighting design, scenografie Clifton Taylor
Original artwork Moe Yoshida
Produzione costumi Deanna Berg MacLean
Orchestra Haydn di Bolzano e Trento
Coproduzione Catapult Opera New York, USA
Durata 80’ senza intervallo
In inglese con sopratitoli in italiano e tedesco
Servizi tecnici |Fondazione Teatro Comunale e Auditorium di Bolzano
Servizi organizzativi e amministrativi | Fondazione Haydn di Bolzano e Trento
Mar 04.04.2023 _ ore 20.30
Rovereto _ Teatro Zandonai
OHT | Office for a Human Theatre
Curon/Graun
Progetto vincitore “Fondazione Haydn | Fringe, | Edition“
Prima rappresentazione 23.02.2018, Teatro Sociale, Trento
Musiche di Arvo Pärt
“Fratres” per quartetto d’archi
“Fratres” per archi e percussione
“Fratres“ per violino, archi e percussione
“Cantus in memoriam Benjamin Britten“
Editore r Universal Edition AG
Rappresentante per l’Italia Casa Ricordi, Milano
Idea e regia Filippo Andreatta
Set design Paola Villani
Lighting design William Trentini | Veronica Varesi Monti
Riprese e montaggio video Armin Ferrari
Orchestra Haydn di Bolzano e Trento
Produzione Fondazione Haydn di Bolzano e Trento
Coproduzione OHT | Office for a Human Theatre, Centrale Fies art work space
Ripresa
Durata 50‘ _ senza intervallo
In collaborazione con il Comune di Rovereto