L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

  • Siena, Hymen, 13/07/2013

    La scelta di Rosmene

    di Roberta Pedrotti

     

    Per la prima italiana della versione di Dublino dell'Imeneo di Händel Fabio Biondi sceglie la via della libertà più che del rigore. Come Rosmene, che la il testo della serenata vorrebbe al bivio fra virtù e piacere, ma in realtà, nel seguire il dovere, conduce in un percorso d'affetti più complesso e sottile. Brilla, nel cast, il Tirinto sfaccettato incarnato da Ann Hallenberg.

  • Siena, La colombe, 09/07/2013

    Gounod s'amuse

    di Roberta Pedrotti

    Gounod si diverte e gioca a fare l'Offenbach, ma soprattutto dimostra il suo spirito e la sua raffinatezza in una leggiadra miniatura ispirata a Boccaccio e capace di stregare Stravinskij. Con l'agile regia di Denis Krief, la raffinata direzione di Philip von Steinaecker e un cast agguerrito l'inaugurazione della settantesima Settimana Musicale Senese è un successo.

  • L'elisir d'amore, Torino, 30/6/2013

    Cambiando l'ordine degli addendi, l'Elisir non cambia

    di Roberta Pedrotti

     

    Il Regio di Torino chiude la stagione con una nuova produzione dell'Elisir d'amore in cui brilla il Nemorino di Francesco Meli al fianco di Désirée Rancatore, Nicola Ulivieri e Fabio Maria Capitanucci. Convince la direzione di Giampaolo Bisanti, meno la nuova produzione di Fabio Sparvoli.

  • Maria Stuarda, Firenze 23/06/2013

    Il traguardo di Mariella

    di Roberta Pedrotti

    E se Mariella Devia smettesse di cantare ora? Parrebbe una provocazione, ma il soprano ligure è già nella storia e ha già dimostrato di essere una delle più grandi artiste del suo e di ogni tempo. Lo conferma il personaggio controverso di Maria Stuarda, fra i più congeniali al suo temperamento.

  • Firenze, Macbeth, 22/06/2013

     

    Con gli occhi di Macbeth

    di Roberta Pedrotti 

    Torna alla Pergola, dove esordì nel 1847, la prima versione del Macbeth verdiano e il regista Graham Vick ne coglie lo sguardo allucinato, la disperata e delirante solitudine alimentata dalla perversione del potere. Una visione teatrale potente ottimamente sostenuta dalla direzione analitica di James Conlon e dalle prove attoriali del cast.

  • Buenos Aires, Aleko e Francesca da Rimini, 21/05/2013

    Il debutto di Rachmaninov

    di Gustavo Gabriel Otero

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