L’Ape musicale

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Opera di Roma

La stagione operistica

La stagione operistica 2017-18 del Teatro dell’Opera di Roma continua sulle linee guida che hanno segnato gli scorsi anni. Ci sembra di essere riusciti a convincere coloro che ci seguono con affetto da molti anni, ma anche ad avvicinare un pubblico nuovo, e specialmente giovanile, all’opera, questa forma di spettacolo che arriva da un passato lontano e che ha saputo attraversare epoche e linguaggi diversi, mantenendo una sua specificità. In particolare la rilettura di melodrammi noti, che molti registi hanno saputo elaborare in maniera del tutto nuova, ha suscitato grande favore, insieme a un confronto di opinioni che testimonia la viva partecipazione del nostro pubblico. Questa rilettura dei capolavori sette-ottocenteschi è stata accostata a titoli del Novecento e anche contemporanei: un’apertura al nuovo che ritornerà nei prossimi mesi.

Proponiamo quest’anno al nostro pubblico 10 produzioni d’opera (di cui 7 nuovi allestimenti) per 78 recite, 6 spettacoli di balletto (di cui un nuovo allestimento) per 46 recite e 4 concerti sinfonici. Se a questi numeri aggiungiamo la stagione di Caracalla 2018 (che annunceremo nei prossimi mesi), per la quale prevediamo tre titoli per 25 recite, si superano le 150 recite. Queste cifre confermano dunque la crescita del Teatro, in linea con gli aumenti già registrati nelle ultime stagioni.

La prima opera in scena per la stagione 2017-18 manca dal Teatro dell’Opera di Roma da più di sessant’anni: La damnation de Faust di Hector Berlioz, eseguita l’ultima volta nel 1955 diretta da Franco Capuana, torna (6 recite dal 12 al 23 dicembre 2017) in un nuovo allestimento, in coproduzione con il Regio di Torino e il Palau de Les Arts di Valencia. Il mito del Faust raccontato da Goethe acquista nuove tinte in questa versione, non a caso ideata dal compositore francese più vicino al clima romantico tedesco. L’opera vedrà impegnati il direttore Daniele Gatti e il regista Damiano Michieletto. Tornano così due artisti che hanno avuto grande successo nella scorsa stagione, il primo con il Tristan und Isolde inaugurale, il secondo con un intelligente, personalissimo allestimento de Il viaggio a Reims di Rossini. Le scene saranno di Paolo Fantin, i costumi di Carla Teti, le luci di Alessandro Carletti. Tra gli interpreti Pavel Černoh, Alex Esposito, Veronica Simeoni e Goran Jurić.

Molto rara, e anch’essa con ascendenze tedesche e romantiche, è la seconda opera in cartellone. Solo un’altra volta (nel lontano 1972, diretta da Gavazzeni con la regia di Missiroli) I masnadieri di Verdi, su un libretto tratto da Schiller, erano approdati al Costanzi. Ritornano in un nuovo allestimento (6 recite dal 21 gennaio al 4 febbraio 2018), diretti da Roberto Abbado, ormai di casa al nostro Teatro, e con Massimo Popolizio che debutta così nella regia d’opera. Riccardo Zanellato, Stefano Secco (che si alterna con Andeka Gorrotxategi) Artur Ruciński e Roberta Mantegna interpretano questo lavoro dalle forti tinte drammatiche, di rara esecuzione. Motivo di particolare interesse sta anche nel fatto che si tratta della prima opera con cui un Verdi trentaquattrenne debuttò all’estero, per giunta sull’importante piazza di Londra, nel 1847.

La sonnambula di Vincenzo Bellini (6 recite dal 18 febbraio al 3 marzo) vede il ritorno sul podio di Speranza Scappucci, dopo il successo ottenuto col Così fan tutte nel gennaio scorso, e la regia di Giorgio Barberio Corsetti, regista già ben noto al pubblico dell’opera. Anche questo un nuovo allestimento, in coproduzione con il Teatro Petruzzelli di Bari, e con il ritorno di una regina di questo repertorio, Jessica Pratt, protagonista lo scorso anno della Linda di Chamounix; con lei si alternerà Jessica Nuccio; il ruolo del Conte Rodolfo sarà interpretato da Riccardo Zanellato e Dario Russo, quello di Teresa da Reut Ventorero e Juan Francisco Gatell sarà Elvino.

Il dittico Cavalleria rusticana / Pagliacci (5 recite dal 5 al 15 aprile) è un appuntamento sempre atteso dagli amanti dell’opera. Viene proposto diretto da Carlo Rizzi, in un nuovo allestimento, in coproduzione con il San Carlo di Napoli, molto atteso anche per la regia di Pippo Delbono, al debutto all’Opera di Roma. In Cavalleria rusticana canteranno Anita Rachvelishvili (Santuzza), Martina Belli (Lola), e Alfred Kim (Turiddu); George Gagnidze e Gevorg Hakobyan si alterneranno come Alfio e Anna Malavasi sarà Lucia. In Pagliacci Fabio Sartori e Diego Cavazzin canteranno il ruolo di Canio, Carmela Remigio sarà Nedda, George Gagnidze e Gevorg Hakobyan interpreteranno la parte di Tonio.

Un grande capolavoro del Novecento Billy Budd di Benjamin Britten viene presentato per la prima volta a Roma (5 recite dall’8 al 15 maggio). James Conlon dirigerà il nuovo allestimento (una coproduzione col Teatro Real di Madrid, l’Opéra National di Parigi e la Finnish National Opera) mentre l’ambigua, inquietante vicenda del marinaio narrata da Herman Melville sarà raccontata dalla regia coinvolgente di Deborah Warner, una delle più quotate registe di opera di oggi. Jacques Imbrailo sarà nel ruolo del titolo, Toby Spence il Capitano Vere, John Relya sarà Claggart.

La stagione ripropone anche un titolo pucciniano molto amato dal pubblico, in un nuovo allestimento coprodotto con il Regio di Torino. La bohème (11 recite dal 13 al 24 giugno) sarà diretta da Henrik Nánási (con cui si alternerà Pietro Rizzo) e avrà la regia di Àlex Ollé (La Fura dels Baus). Anita Hartig, Victoria Yeo e Roberta Mantegna si alterneranno nel ruolo di Mimì, Giorgio Berrugi e Ivan Ayon-Rivas in quello di Rodolfo, Olga Kukchynska e Valentina Naforniţă saranno Musetta, nella parte di Marcello canteranno Massimo Cavalletti e Alessandro Luongo. Anche a questa, come alla precedente produzione, prenderà parte la Scuola di Canto Corale del Teatro dell’Opera di Roma diretta dal maestro José Maria Sciutto.

E poi due capolavori di Mozart. Barrie Kosky e Suzanne Andrade firmano a quattro mani l’allestimento di Die Zauberflöte della Komische Oper di Berlino, con la direzione di Henrik Nánási (8 recite dal 9 al 17 ottobre). Uno spettacolo strabiliante, che include parti di film d’animazione ed è reduce da un grandissimo successo in tutto il mondo, dagli USA a Edimburgo a Pechino. Tra gli interpreti Amanda Forsythe e Kiandra Howarth come Pamina; Ben Bliss e Giulio Pelligra come Tamino. Christina Poulitsti e Olga Pudova canteranno il ruolo della Regina della Notte, Sarastro sarà interpretato da Antonio Di Matteo e Gianluca Buratto, Papageno da Alessio Arduini e Joan Martín-Royo e Monostatos da Andrea Giovannini.

Molto attesa è anche la seconda lettura della trilogia Mozart/da Ponte proposta da Graham Vick dopo il Così fan tutte dello scorso inverno. Le nozze di Figaro (10 recite dal 30 ottobre all’11 novembre) in questo nuovo allestimento saranno dirette da Stefano Montanari, reduce dal recentissimo successo del Viaggio a Reims. Insieme, direttore e regista riusciranno certamente a dare tutto il brio necessario alla “folle giornata” del più musicato dei barbieri!

Nella parte del Conte di Almaviva sentiremo Andrey Zhilikhovsky e Alessandro Luongo, Federica Lombardi e Valentina Varriale in quello della Contessa. I due sposi promessi saranno Elena Sancho Pereg e Benedetta Torre (Susanna) e Vito Priante e Simone Del Savio (Figaro). Miriam Albano e Reut Ventorero canteranno nel ruolo di Cherubino. Paolo Bordogna sarà Don Bartolo, Matteo Falcier Don Basilio, Angela Nisi Barbarina.

La nuova stagione vedrà anche la ripresa di due allestimenti del Teatro, che hanno ottenuto grande successo. Torna così La traviata (5 recite dal 24 febbraio al 4 marzo) con la regia di Sofia Coppola, i costumi di Valentino, Maria Grazia Chiuri e Pierpaolo Piccioli, e le scene di Nathan Crowley. Protagonista sarà Maria Grazia Schiavo, insieme con lei Antonio Poli (Alfredo), Stefano Antonucci (Giorgio Germont) e Anna Malavasi (Flora).

E sarà riproposta anche Tosca, nell’allestimento con la regia di Alessandro Talevi sulle scene e i costumi originali di Adolf Hohenstein ricostruiti rispettivamente da Carlo Savi e da Anna Biagiotti. L’opera sarà diretta da Jordi Bernàcer (5 recite dal 7 al 17 aprile) e poi ripresa, con la direzione di Stefano Ranzani (4 recite dal 15 al 18 novembre). Tra gli interpreti principali si alterneranno Monica Zanettin e Virginia Tola nel ruolo della protagonista, Stefano La Colla che si alterna con Andeka Gorrotxategi e Diego Cavazzin come Mario, mentre Fabián Veloz sarà il barone Scarpia.

Tutti i titoli vedranno protagonista la nostra Orchestra (peraltro impegnata anche in quattro concerti sinfonici) e, laddove la partitura lo richiede, il Coro del Teatro dell’Opera di Roma diretto dal maestro Roberto Gabbiani: due compagini che sono la prima garanzia di qualità delle nostre produzioni.

Tutte le opere avranno i sovratitoli in italiano e in inglese.


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