L’Ape musicale

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I concerti

In occasione del Dies natalis (29 novembre) appuntamento con il repertorio sacro, cui Donizetti si è tanto dedicato: nella Basilica di Santa Maria Maggiore, dove riposano il compositore orobico e il suo maestro, Giovanni Simone Mayr, Corrado Rovaris –che torna a Bergamo dopo il successo di Anna Bolena riconosciuto anche dal Premio Abbiati della Critica Musicale italiana –dirigerà l’Orchestra e il Coro Donizetti Opera (maestro del coro Fabio Tartari) nella Messa di Requiem composta da Donizetti nel 1835 per la morte di Vincenzo Bellini. Solisti Carmela Remigio, Chiara Amarù, Juan Francisco Gatell, Andrea Concetti e Omar Montanari.

Il 30 novembre, al Teatro Sociale, un appuntamento che accompagna idealmente l’opera dei 200anni: Pygmalion di Jean-Jacques Rousseau, melologo (cioè prosa con intermezzi musicali) in un atto che, attraverso il riferimento classicista alla mitologia e alle Metamorfosi di Ovidio, esprime la convinzione del filosofo svizzero secondo cui l’arte e l’artista sono tutt’uno (come estremo approfondimento di una convinzione che già a partire dall’Italia del Rinascimento si era andata diffondendo). A dar voce a Bergamo alle parole del Rousseau filosofo sarà l’antropologo francese Marc Augé:in tal modo, almeno idealmente, si tenterà di erigere un ponte storico tra il filosofo dello “stato di natura” e l’antropologo del “non luogo”, entrambi, a distanza di secoli, impegnati in un’attenta analisi critica del reale. La parte musicale sarà affidata a Ruben Jais e alla sua orchestra laBarocca di Milano.

Il festival si conclude il 4 dicembre con un evento di grandissimo prestigio, un recital imperdibile, che si annuncia sold out e che farà arrivare a Bergamo appassionati da tutto il mondo: protagonista la star del belcanto Juan Diego Flórez, tenore che in vent’anni di carriera costantemente in ascesa ha ridefinito il virtuosismo vocale in tutti i principali ruoli di Rossini, Donizetti e Bellini, con un’agilità, una sicurezza e un’espressività senza precedenti in epoca moderna. Acclamato sui palcoscenici di tutto il mondo – ormai storici i suoi bis della donizettiana aria dei nove Do nella Fille du régiment al Met di New York o ancora i cinquanta minuti di applausi e sette bis per il recital del 2015 alla Scala – proporrà un programma dedicato in gran parte a Donizetti,senza tralasciare Rossini, Verdi e Puccini, accompagnato al pianoforte Vincenzo Scalera.


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