MACERATA OPERA FESTIVAL 2018
#verdesperanza
Un programma festivaliero che, accanto ai tre capolavori operistici Il flauto magico , L’Elisir d’amore e La traviata e all’immancabile Notte dell’Opera, include
appuntamenti crossover, il ritorno della danza allo Sferisterio, la contemporanea e
tre feste tematiche in palcoscenico
Vinicio Capossela, Francesco Micheli con Elio, Max Gazzè, Lella Costa,
Eleonora Abbagnato sono le stelle che affiancheranno i protagonisti
delle tre opere in scena dal 20 luglio al 12 agosto a Macerata
È ormai completo il programma ufficiale del Macerata Opera Festival 2018 #verdesperanza costruito in questi mesi dal sovrintendente Luciano Messi, dalla direttrice artistica Barbara Minghetti e dal direttore musicale Francesco Lanzillotta: un programma che ricalca lo schema tematico settimanale degli anni passati ma gli infonde nuova personalità e nuove idee per un festival internazionale che desidera sempre più rafforzare il rapporto con la comunità territoriale e un percorso che non si limita ai soli mesi estivi ma puntella l’intero anno con attività partecipative come quelle per tutti gli ordini scolastici, già in corso in questi mesi, conferenze introduttive e altri appuntamenti che punteggeranno i prossimi mesi e che faranno di Macerata una città sempre più “in festa” per il suo Festival.
« C’è la trepidazione di un nuovo inizio – afferma Romano Carancini, presidente dell’Associazione Arena Sferisterio – segnata, in questi mesi di preparazione, dal grande entusiasmo di una squadra a tre punte che sta lavorando per realizzare un progetto prestigioso e rivolto a più pubblici. C’è il senso di sorpresa per un altro viaggio che si tinge di sfumature insolite e che ambisce a raggiungere traguardi ambiziosi proseguendo il cammino già tracciato. C’è infine la speranza che la bellezza, nelle sue multiple forme, torni a contraddistinguere la nostra città»
Già noti i tre capolavori operistici in programma nel 2018: Il flauto magico di Mozart (20 e 29 luglio, 4 e 12 agosto 2018) col libretto nella versione italiana tradotta da Fedele d’Amico, L’Elisir d’amore di Donizetti (21 e 27 luglio, 5 e 10 agosto) e La traviata di Verdi (22 e 28 luglio, 3 e 11 agosto) firmati rispettivamente dai registi Graham Vick, Damiano Michieletto e Henning Brockhaus e con i direttori Daniel Cohen, Francesco Lanzillotta e Keri-Lynn Wilson alla guida dell’Orchestra Regionale delle Marche e il Coro Lirico Marchigiano “Vincenzo Bellini” diretto quest’anno da Martino Faggiani e con cast di rilievo in cui brillano fra gli altri i nomi di interpreti come Mariangela Sicilia, John Osborn, Alex Esposito, Salome Jicia, Luca Salsi.
Accanto a queste produzioni, il festival propone – dal 20 luglio al 12 agosto – un calendario extra operistico, scandito dai giorni della settimana, e con una serie di stelle che coinvolgeranno il pubblico più vario.
« È con orgoglio che presentiamo il cartellone della programmazione allo Sferisterio - sottolinea il sovrintendente Luciano Messi - che quest’anno si amplia sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo, sempre nella logica per noi fondamentale di coniugare la visibilità internazionale con una attività sempre più legata al territorio, coinvolgendo artisti di rilievo, ampliando i generi proposti e cercando vie di contaminazione che speriamo possano coinvolgere un pubblico sempre più ampio»
« Stiamo lavorando per fare in modo che Macerata, durante il Festival, diventi una città in festa - ribadisce la direttrice artistica Barbara Minghetti. - Le tre produzioni questo anno ispirano, grazie al titolo #verdesperanza e agli allestimenti scelti, allegria, futuro ed estate, con l’intenzione di unire e la volontà di valorizzare il senso di comunità ma aumentando anche l’interesse del pubblico straniero»
Martedì Crossover
Il primo ospite dell’Arena maceratese sarà Vinicio Capossela (martedì 24 luglio ) con l’Orchestra Filarmonica Toscanini diretta da Stefano Nanni, interpreti di Orchestys. Danze, salti, onde dei tre tempi , un concerto con una selezione di canzoni che, nell’orchestrazione di Nanni, diventano «labirinti e le parole si rifrangono tra le pareti di ottoni, le selve dei legni, le nubi dei violini. La sospensione dell’incredulità si realizza non ad opera di scenografie o velature teatrali, ma nell’emozione timbrica». Un progetto di Capossela cominciato lo scorso anno con la curiosità che caratterizza il suo percorso artistico in mondi diversi e sconosciuti. «È una gioia poter mettere a balia le canzoni nelle stanze timbriche di un corpo orchestrale – sottolinea Capossela – «Abitare fra i fagotti, le viole, le percussioni. Che esperienza di meraviglia. Sarà un poco come avvicinarsi al bosco di Pierino e il lupo, addentrarsi nel fiabesco, un modo senza altra teatralità che non sia la musica, di realizzare la sospensione dell’incredulità. L’orchestra sinfonica che meraviglioso ottovolante pieno di gelati e ghiaccioli di lacrime al caramello».
Quindi il doveroso omaggio al musicista marchigiano più celebre di tutti i tempi, Gioachino Rossini: in occasione del 150° anniversario della sua morte, torna a Macerata Francesco Micheli che, con Elio, (martedì 31 luglio ) salirà sul palcoscenico dello Sferisterio per Rossiniovvero La rivoluzione in musica spettacolo del ciclo CantiereOpera che da più di un anno sta raccogliendo il plauso in moltissime città italiane e che arriva a Macerata con una versione “speciale” con l’Orchestra Regionale delle Marche diretta da Francesco Lanzillotta. Video, letture, improvvisazioni, cantanti d’opera, battibecchi: così, “ridendo e scherzando”, Elio e Micheli si adoperano per dare forma a un piccola enciclopedia dell’opera italiana, e in particolar modo per leggere la vita e le opere del grande pesarese. « Come ha fatto un compositore, ispirato tanto in cucina quanto in teatro, a sconvolgere il mondo fino allora conosciuto in poche mosse? Come è possibile che un baby-pensionato come Rossini a 37 anni smetta di comporre opere e continui a vivere serenamente fino alla morte, a 76 anni d’età? Un genio assoluto? Lo Stanley Kubrick della musica o un abile taroccatore? A voi l’ardua sentenza».
Terzo martedì festivaliero (7 agosto ) con Max Gazzé che sarà in tournée con Alchemaya sua nuova e originale opera “sintonica” che mette insieme sintetizzatori e la Bohemiam Symphony Orchestra di Praga diretta da Clemente Ferrari. «”Alchimia” deriva dal greco e significa “fondere”, cioè quello che accade dalla combinazione fra i due mondi musicali di Alchemaya – spiega Gazzè – Ma c’è di più: è un vero e proprio concept che nasce dalla mia ricerca personale negli ultimi 20 anni su temi di storia, filosofia, fisica quantistica e dalla mia ricerca spirituale». Alchemaya sarà articolato in due parti: la prima presenta composizioni inedite (scritte da Gazzè insime al fratello Francesco) dai connotati mistici e intimistici, dove i processi e i simboli alchemici avranno un significato materiale ma soprattutto contemplativo. In questo “primo atto” le parti cantate saranno intervallate dalla voce narrante di Ricky Tognazzi. La seconda parte sarà invece dedicata ad alcuni dei successi discografici di Gazzè riarrangiati in versione “sintonica”.
Mercoledì Contemporanea
Dopo la felice esperienza con la prima di Shi. Si faccia nel 2017, anche nel programma del festival 2018 ci sarà spazio per un’opera in prima assoluta (Teatro Lauro Rossi, mercoledì 25 luglio, 1 e 8 agosto ): sarà la vincitrice di Macerata 4.0 , concorso internazionale – in collaborazione con Opera Europa, IED e la Rassegna di Nuova Musica – per progetti di teatro musicale contemporaneo (opera, spettacolo di teatro musicale, installazione, performance, progetti audiovisivi, danza, videoart…), al quale stanno partecipando team artistici e associazioni, italiani o stranieri, i cui componenti non abbiamo superato i 35 anni al 1° gennaio 2018. I progetti pervenuti e ispirati al tema del Macerata Opera Festival 2018 #verdesperanza, saranno analizzati da una giuria internazionale che proclamerà il vincitore sabato 7 aprile.
Giovedì AltraOpera
Guardare l’opera da un altro punto di vista condividere la passione per essa, festeggiare insieme nel segno del più noto genere d’arte italiana, sono tra gli obiettivi che animano la preparazione e realizzazione della Notte dell’Opera (giovedì 2 agosto ), ormai una serata attesissima del festival in cui tutta la città di Macerata e l’intero territorio si impegnano ad animare il Centro storico, Corso Cavour e Corso Cairoli declinando il tema del festival in mille iniziative che hanno come principale ispirazione le opere in scena allo Sferisterio. Nel 2018 la città si vestirà di verde per una notte e ogni opera “abiterà” una delle tre piazze principali del Centro storico con il bosco incantato di Papageno, la spiaggia del bar Adina, il gioco di specchi di Violetta.
Proprio al capolavoro di Verdi, manifesto nel mondo dello Sferisterio grazie all’immortale allestimento firmato da Brockhaus e Svoboda, è dedicato lo spettacolo Traviata. L’intelligenza del cuore con la regia di Gabriele Vacis e Lella Costa sul palcoscenico, un “classico” del teatro italiano che andrà in scena in Arena durante la Notte dell’Opera 2018 (giovedì 2 agosto ). Un omaggio a tutte le “traviate” del mondo: le note dell’opera, affidate a un tenore, un soprano e a un pianista, consentiranno a Lella Costa di intessere un dialogo impossibile con Violetta e Alfredo, mescolando con abilità e umorismo il romanzo di Dumas, il libretto di Piave e le musiche di Verdi, recitando tutte le parti della storia e non solo. Dalla Signora delle Camelie alle ragazze di strada, Lella Costa darà voce e corpo anche a due dive scelte come simbolo dell’amore non corrisposto, Maria Callas e Marilyn Monroe. Donne lontane ma simili, perché, in fondo, «ogni donna è stata ed è una bellissima bambina, troppo spesso trasformata in merce da chi non riesce a comprenderne il bisogno d’amore e di cura».
La danza torna dopo tanti anni allo Sferisterio (giovedì 9 agosto ) con l’étoile dell’Opéra de Paris Eleonora Abbagnato che interpreterà Puccini , recentissima coreografia creata per lei e dedicata alla musica e soprattutto alle eroine per eccellenza del teatro d’opera: le protagoniste delle opere di Giacomo Puccini. Risuoneranno cosi le più celebri arie da Manon Lescaut , La bohème , Suor Angelica , Tosca , Madame Butterfly per offrire al pubblico una dimensione nuova della voce attraverso la coreografia di Julien Lestel formatosi presso la scuola del Ballet National de l’Opéra de Paris e con collaborazioni con le più importanti compagnie di danza del mondo.
Feste sul palcoscenico
Per la chiusura del festival, nell’ultimo fine settimana prima di ferragosto, la conclusione delle tre opere in scena non coinciderà con la chiusura del teatro, ma ci sarà la possibilità (solo 200 persone) di trascorrere ancora qualche ora allo Sferisterio, in particolare proprio sul palcoscenico, per tre singolarissime “feste a tema” alle quali partecipare con precise indicazioni:
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il 10 agosto Elisir d’amare - dj version: l’ambientazione balneare dell’ Elisir d’amore immaginato dal regista Damiano Michieletto diventa lo spazio per una festa sulla spiaggia di mezza estate. Porta il tuo kit da mare: un oggetto da spiaggia e la voglia di far festa!
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l’11 agosto Libiamo e danziamo: il Gran Ballo dell’Ottocento sul palcoscenico dello Sferisterio, dopo l’ultima recita della Traviata “degli specchi”. Decine di coppie di ballerini da tutta Europa in eleganti frac e crinoline eseguiranno meravigliosi valzer, quadriglie, controdanze, mazurche. Porta il tuo kit da gran ballo: un vestito dell’Ottocento e tanto romanticismo!
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Il 12 agosto Dal crepuscolo alla luce. Una notte allo Sferisterio . Per chiudere la 54° edizione del Macerata Opera Festival, si resta sul palcoscenico dello Sferisterio dopo l’ultima recita del Flauto magico , per guardare le stelle. Porta il tuo kit da campeggio: una tenda, una torcia e la voglia di vedere l’alba in compagnia!
Si conferma nel weekend 3-4-5 agosto la realizzazione dei percorsi di accessibilità per non vedenti e non udenti che, da più di dieci anni, caratterizzano l’offerta di divulgazione e coinvolgimento del Macerata Opera Festival con un programma dettagliato di percorsi tattili alla scoperta del dietro le quinte, della sartoria, degli strumenti musicali oltre che la predisposizione di audio-guide che permettono a coloro che ne hanno bisogno di seguire gli spettacoli da una sezione riservata della platea dello Sferisterio.
Tornano nel 2018 alcune novità introdotte lo scorso anno e dedicate al pubblico come gli Aperitivi in loggione nei giorni delle opere a partire dalle 19 realizzati con l’Istituto Marchigiano di Tutela Vini, le Visite del backstage e, novità, i VIP Package , cioè la possibilità di acquistare un intero palco per una serata e avere un esclusivo servizio catering durante l’opera.
Informazioni di biglietteria
La vendita dei biglietti è aperta presso la biglietteria a Macerata in piazza Mazzini a Macerata e anche on line.
I biglietti per le opere hanno un costo da 25 a 150 euro (200 euro per la serata del 20 luglio).
Capossela: da 25 a 45 euro
Elio/Micheli: da 15 a 35 euro
Gazzè: da 30 a 72 euro
Abbagnato: da 30 a 70 euro
Lella Costa / Traviata: 20 euro
Macerata 4.0: 10 euro
Feste in Palcoscenico: 10 euro (in prelazione per chi ha il biglietto dell’opera).
Il posto in balconata ha un prezzo fisso per ogni manifestazione di 10 euro.
Tante inoltre le promozioni d’acquisto sui biglietti:
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Sconto del 20% se si comprano 6 biglietti Platino a data aperta in uno o più spettacoli oppure 2 biglietti Verde a data aperta in uno o più spettacoli
Gli over65
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possono acquistare un biglietto roulette a 25 euro e la sera dello spettacolo verrà assegnato il miglior posto disponibile
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usufruiscono dello sconto del 20%
Gli under30:
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con 10 euro acquistano un biglietto per un’anteprima giovani
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con 25 euro acquistano un biglietto roulette e la sera dello spettacolo verrà assegnato il miglior posto disponibile
Per le famiglie:
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nuovo abbonamento Giallo: 4 biglietti a 20 euro l’uno anziché 25
Fino a 14 anni:
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biglietto a 1 euro per ogni biglietto intero acquistato da un accompagnatore
Gli Amici dello Sferisterio (costo dell’associazione: 25 euro all’anno):
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hanno lo sconto del 10% sull’acquisto di due biglietti in tutti i settori
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possono accedere a un’anteprima giovani
Per gli spettacoli del festival si possono usare il Bonus Cultura o la Carta Docente
Graham Vick regista
Considerato fra i più importanti registi d’opera di oggi, è direttore artistico della Birmingham Opera Company. Collabora con i principali teatri del mondo fra cui la Scala di Milano, il Metropolitan di New York, il Covent Garden di Londra. Fra le sue regie di maggior successo ricordiamo Macbeth e Otello (Teatro alla Scala, anche in tournée in Giappone), Moses und Aron e Il trovatore (Metropolitan), La dama di picche (Chicago), Don Carlos (Opéra Bastille Parigi), Ernani (Staatsoper di Vienna), Rigoletto (Madrid, Palermo e Firenze), La traviata e Anna Bolena (Verona), Die Zauberflöte (Salisburgo), Manon Lescaut (Venezia). Molte delle sue regie sono documentate in video (come per esempio La dama di picche, Evgenij Onegin, Ermione, Falstaff, Lulu, Manon Lescaut, Pelléas et Mélisande, The Rape of Lucretia, War and Peace).
Frequentatore assiduo del teatro wagneriano, se ne ricordano Tannhäuser (San Francisco), Parsifal (Parigi), Meistersinger (Londra) e Tristan und Isolde (Berlino)., Der Ring des Nibelungen (Palermo). Portano la sua firma numerose creazioni contemporanee e prime mondiali fra cui Outis di Luciano Berio alla Scala (1996), Life is a Dream di Jonathan Dove e Mittwoch aus Licht di Stockhausen per la Birmingham Opera Company.
Fra i più recenti e futuri progetti Morgen und Abend di Haas a Londra e Berlino, Death in Venice di Britten a Berlino, Hipermestra a Glyndebourne, Stiffelio al Festival Verdi di Parma, La bohème a Bologna, Die tote Stadt alla Scala e Semiramide a Pesaro.
Cavaliere dell’Ordine delle Arti e delle Lettere in Francia, è professore onorario di musica alla Birmingham University, Visiting Professor foto Opera Stidies all’Universita di Oxford (2002-03, 2014-15), nel 2009 ha ricevuto il titolo di Commander of the Order of the British Empire e dal 2016 è membro onorario della Royal Philharmonic Society. Ha ricevuto sei volte il Premio Abbiati fra cui negli ultimi anni nel 2010 per Die Gezeichneten di Schrecker al Teatro Massimo e, nel 2012, ancora una volta per Mosé in Egitto di Rossini a Pesaro, quindi per Das Rheingold al Teatro Massimo (2013). Fra gli altri riconoscimenti anche il South Bank Show Award per l’opera lirica nel 1999 e nel 2002 e il premio spagnolo “Campoamor”
Damiano Michieletto regista
Nel giro di poco tempo, Damiano Michieletto è emerso sulla scena internazionale come uno dei rappresentanti più interessanti della giovane generazione di registi italiani. Ha studiato opera e produzione teatrale presso la Scuola d'Arte Drammatica di Milano Paolo Grassi e si è laureato in lettere moderne presso l'Università di Venezia, sua città natale.
La sua produzione di Švanda il pifferaio di Jaromír Weinberger, acclamata dalla critica al Wexford Festival del 2003, ha vinto l’Irish Times ESB Theatre Award. Le sue altre produzioni operistiche includono L' Italiana in Algeri al Teatro Olimpico di Vicenza, La gazza ladra in una co-produzione del Rossini Opera Festival di Pesaro con i teatri di Bologna e di Verona (la produzione ha vinto nel 2008 il Premio Franco Abbiati), Lucia di Lammermoor, Il Corsaro, Luisa Miller e Poliuto a Zurigo, Roméo et Juliette e un ciclo Mozart/Da Ponte al Teatro La Fenice di Venezia, Die Entführung aus dem Serail al San Carlo di Napoli, La scala di seta al Rossini Opera Festival e al Teatro alla Scala di Milano, Il Barbiere di Siviglia al Grand Théâtre de Genève, Madama Butterfly a Torino, L’elisir d'amore a Valencia, Graz e Madrid, The Greek Passion di Martinů di Palermo, Così fan tutte al New National Theatre di Tokyo, il Trittico al Theater an der Wien e alla Royal Opera di Copenhagen, Un ballo in maschera al Teatro alla Scala, Idomeneo al Theater an der Wien e The Rake's Progress presso l’Opernhaus di Lipsia e La Fenice di Venezia. Ha fatto il suo debutto al Festival di Salisburgo con La bohème nel 2012 e vi è ritornato per Falstaff nel 2013 e La cenerentola nel 2014. La stagione 2014/15 include Il viaggio a Reims alla Nederlandse Opera di Amsterdam, Guillaume Tell alla Royal Opera House di Londra e riprese delle sue produzioni de Il Barbiere di Siviglia e Così fan tutte rispettivamente all'Opéra di Parigi e al Liceu di Barcellona. Tra gli impegni della stagione 2015/2016 figurano nuove produzioni del Flauto magico di Mozart alla Fenice di Venezia, di Cavalleria Rusticana e Pagliacci al Covent Garden di Londra (Olivier Award 2016) e dell'Otello di Rossini a Vienna; la ripresa del Trittico di Puccini all'Opera di Roma, il debutto alla Komische Oper di Berlino con Cendrillon di Massenet e il ritorno al Rossini Opera Festival di Pesaro con una nuova produzione de La donna del lago. Nell'autunno 2016 è stato impegnato con due nuove produzioni: Samson et Dalila di Saint-Saëns all'Opéra di Parigi e Aquagranda di Perocco alla Fenice di Venezia. Tra gli appuntamenti del 2017 Falstaff alla Scala di Milano, Viaggio a Reims al Kongelige Teater di Copenhagen e all'Opera di Roma, Die Zauberflöte all'Opera di Firenze, Idomeneo per il Maggio Musicale Fiorentino a Pistoia, una nuova produzione di Rigoletto all'Opera di Amsterdam e della Damnation de Faust per l'inaugurazione dell'Opera di Roma.Nella prima metà del 2018 il regista sarà impegnato con tre nuove produzioni: Die lustige Witwe di Lehár alla Fenice di Venezia, The Midsummer night’s dream di Britten al Theater an der Wien di Vienna e Don Pasquale di Donizetti al Palais Garnier - Opéra de Paris.
Oltre all’intensa attività nel teatro lirico, Damiano Michieletto è attivissimo anche nel teatro di prosa, altrettanto importante nel suo percorso artistico. Ha messo in scena un’edizione originalissima e molto apprezzata de Il Ventaglio di Goldoni a cui hanno fatto seguito L’Ispettore generale di Gogol con il Teatro Stabile del Veneto, in una visione corrosiva e coinvolgente, Divinas palabras di Ramón María del Valle-Inclán per il Piccolo Teatro di Milano, testo fondamentale e visionario del teatro spagnolo del Novecento, e nell'aprile 2016 la nuova produzione dell’Opera da tre soldi di Bertold Brecht e Kurt Weill al Piccolo Teatro di Milano.
Henning Brockhaus regista
Nato a Plettenberg, nel 1965 si diploma in lingue. Nello stesso anno inizia gli studi musicali alla Nordwest-Deutsche Musikakademie di Detmold, presso la quale si diploma in clarinetto e segue i corsi di composizione. Dopo una carriera promettente come clarinettista riprende gli studi alla Freie Universität di Berlino, dove studia psicologia, filosofia e scienza del teatro, seguendo contemporaneamente come assistente volontario alla regia diverse produzioni sia alla rinomata Volksbühne, al Berliner Ensemble e La Staatsoper di Berlino.
L’incontro nel 1975 con Giorgio Strehler, di cui diviene assistente e collaboratore al Piccolo Teatro, segna il suo orientamento definitivo verso la regia. La collaborazione con Strehler prosegue anche al Teatro alla Scala di Milano con Lohengrin, due riprese di Die Entführung aus dem Serail, SimonBoccanegra, Don Giovanni e Le Nozze di Figaro. Dal 1984 al 1989 è drammaturgo e regista stabile al Théâtre de l’Odeon, Théâtre de l’Europe a Parigi, mettendo in scena L’histoire inachevée diVolker Braun, Jeux de femme di Zanussi ed Il signor Pirandello è desiderato al telefono di Tabucchi.
Tra i suoi successi più acclamati dalla critica sono indimenticabili le produzioni della Traviata, Rigoletto, Lucia di Lammermoor, Attila e Madama Butterfly al Macerata Opera Festival, Otello al Teatro Comunale di Bologna, La traviata, Macbeth ed Elektra al Teatro dell’Opera di Roma. Nel 1993 per La traviata e nel 2003 per El Cimarrón di Hans Werner Henze riceve il Premio Abbiati della Critica Musicale Italiana. Nel 2005, nell’ambito del Festival Pergolesi-Spontini, mette in scena lo spettacolo Vanne, carta amorosa, nel 2006, a Caracalla, per il festival estivo del Teatro dell’Opera di Roma, Turandot di Puccini, nel 2007 Jakob Lenz di Wolfgang Rihm a Macerata, nel 2014 Otello a Palermo e Napoli; fra i prossimi impegni 2018 una nuova produzione di Carmen all’Opéra Royal de Wallonie e Don Carlo al Teatro Comunale di Bologna. Nel 2013 la sua “Traviata degli specchi, messa in scena ancora nei maggiori teatri mondiali, viene rappresentata a Muscat, in Oman, durante la tournée del Macerata Opera Festival.
Daniel Cohen direttore
Direttore principale della Jersey Chamber Orchestra e direttore musicale della Eden Sinfonia di Londra, con la quale ha fatto il suo debutto alla Queen Elizabeth Hall, Daniel Cohen è anche direttore artistico dell’Ensemble Gropius che si è specializzato in una sintesi di musica e teatro, in collaborazione con Itay Tiran. Nel 2010 è stato nominato direttore ospite permanente dell’Israel Chamber Orchestra. Dopo la laurea (studi sostenuti dalla Fondazione culturale israelo-americana) in direzione d’orchestra alla Royal Academy of Music di Londra, si è classificato al primo posto, rispettivamente nei concorsi di Admont International Conducting Competition ed Aviv Competitions. Recentemente, ha ricevuto il terzo premio al concorso di direzione d’orchestra “Evgeny Svetlanov”. È assistente di Daniel Barenboim alla WestEastern Divan Orchestra, con cui ha collaborato nella preparazione del ciclo di sinfonie di Beethoven, nonché di grandi opere di Schönberg e Boulez. È stato assistente di Pierre Boulez all’Accademia del Festival di Lucerna, dove ha preso parte ai suoi corsi di perfezionamento in direzione d’orchestra, quindi ha partecipato al progetto “Pierre Boulez’s composer” sempre al Festival di Lucerna. Ha diretto orchestre quali la Filarmonica di Israele, l’Orchestre National de Montpellier, l’Orchestra del Teatro Lirico di Cagliari, la Kammerphilharmonie Graz, la Sinfonica di Kiev, la Jerusalem Symphony l’Orchestra Sinfonica di Lucerna. La sua agenda lo vede impegnato anche la Oxford Philomusica, l’Orchestra Internazionale d’Italia e l’Orchestra da camera dell’Unione europea. In ambito teatrale ha diretto fra l'altro La dama di picche, Lady Macbeth di Mzensk, La Cenerentola per l’Israeli Opera Studio, A Midsummer Night’s Dream al Teatro Massimo, La traviata, Così fan tutte, Don Giovanni e Il flauto magico, Lucia di Lammermoor alla Deutsche Oper di Berlino.
Francesco Lanzillotta direttore
Francesco Lanzillotta è considerato uno dei più interessanti direttori nel panorama musicale italiano. Nato a Roma, si è diplomato in direzione d’orchestra con Bruno Aprea e in composizione con Luciano Pelosi con il massimo dei voti e la lode presso il Conservatorio di Santa Cecilia di Roma. Ha studiato inoltre pianoforte con Velia de Vita.
Dal settembre 2017 è direttore musicale del Macerata Opera Festival.
Si è perfezionato in direzione d’orchestra a New York presso il Bard College con Harold Farberman, e con George Phelivanian a Madrid. Negli ultimi anni ha diretto nei più importanti teatri italiani, fra i quali Teatro La Fenice di Venezia, Teatro San Carlo di Napoli, Teatro Verdi di Trieste, Teatro Filarmonico di Verona e Teatro Lirico di Cagliari. È regolarmente ospite di importanti compagini orchestrali, fra le quali l’Orchestra Nazionale della RAI di Torino, Orchestra della Svizzera Italiana, Orchestra I Pomeriggi Musicali di Milano, Orchestra Haydn di Bolzano, Filarmonica Toscanini di Parma, Orchestra Regionale Toscana, Orchestra del Teatro Filarmonico di Verona, Orchestra del Teatro San Carlo di Napoli, Orchestra del Teatro Verdi di Trieste, Gyeonggi Philharmonic Orchestra di Suwon (Korea) e Sofia Philharmonic Orchestra.
Direttore Principale Ospite del Teatro dell’Opera di Varna in Bulgaria, vi ha ivi diretto produzioni quali Cavalleria rusticana, Pagliacci, Le nozze di Figaro, La bohème, Tosca, La Traviata e Carmen. Nel corso della stagione 2012/13 ha debuttato sul podio dell’Orchestra Sinfonica della RAI di Torino con un programma dedicato a Stravinskij e Berlioz. Ha diretto inoltre l’Histoire du soldat e La fuga in maschera al Teatro San Carlo di Napoli, Il Maestro di cappella all’Opéra de Nancy e Il piccolo spazzacamino di Britten che ha segnato il suo debutto presso il Macerata Opera Festival. Ha inaugurato la stagione 2013/14 dirigendo La bohème al Teatro Comunale di Treviso, in seguito è tornato sul podio dell’Orchestra Sinfonica della RAI di Torino e su quello della Filarmonica Toscanini di Parma. Ha diretto inoltre acclamate produzioni della Traviata al Teatro Verdi in Sassari, L’Italiana in Algeri al Teatro Filarmonico di Verona e La bohème al Teatro Comunale di Ferrara. Di grande successo il Don Checco al Teatro San Carlo di Napoli, nonché il nuovo lavoro di Battistelli, Il medico dei pazzi, all’Opéra de Nancy e al Teatro La Fenice di Venezia.
Dopo una serie di concerti tenuti nel febbraio 2014 con l’Orchestra Filarmonica Toscanini, ne è stato nominato Direttore Principale per il triennio 2014-2017. Ritorna sul podio dell’Orchestra della Svizzera Italiana, dell’Orchestra Haydn di Bolzano, dell’Orchestra Nazionale della Rai di Torino, della Filarmonica Toscanini di Parma, dell’Orchestra della Toscana-ORT in tour in Germania e dell’Orchestra Verdi di Milano (Expo 2015). Ha diretto numerose composizioni di musica contemporanea di autori quali Matteo D’Amico, Marcello Panni, Ennio Morricone, Ada Gentile, Luciano Pelosi, Carlo Galante, Michele Dall’Ongaro, Francesco Pennisi, Luis Bacalov, Luca Mosca etc. Nel 2015 ha inaugurato il Macerata Opera Festival con una nuova produzione di Rigoletto.
Nella stagione 2016-17 ottiene grande successo nel debutto con la Tokyo Philharmonic Orchestra, all’Opera Nazionale di Montpellier, al Teatro dell’Opera di Essen, nelle produzioni di Roberto Devereux con Mariella Devia a Genova e Mosca, nella Norma a Tokyo e al Rossini Opera Festival con Torvaldo e Dorliska dove viene unanimemente acclamato dalla critica. Tra i prossimi del 2018 Lucia di Lammermoor all’Opéra de Toulon, L’italiana in Algeri a Budapest, Rigoletto alla Semperoper di Dresda, Don Checco al Teatro San Carlo di Napoli e Don Giovanni a Tokyo.
Keri-Lynn Wilson direttore
Nata in Canada, Keri-Lynn Wilson ha diretto produzioni liriche in tutto il mondo fra le quali spiccano La bohème, Turandot e Madama Butterfly al Festival Puccini di Torre del Lago e all’Arena di Verona, Tosca alla Wiener Staatsoper e Il barbiere di Siviglia al Maggio Musicale Fiorentino; ha diretto la Montreal Symphony, la Toronto Symphony, la Los Angeles Philharmonic e la St. Louis Symphony. Inoltre ha diretto Madama Butterfly a Lipsia con la Gewandhaus Orchestra, Rigoletto con l’Orchestra ella Fondazione Toscanini in vari teatri italiani e La bohème all’Opera di Bilbao, La cenerentola a Trieste, Don Pasquale, Rigoletto e La fille du régiment al Teatro Massimo (quest’ultimo titolo anche in tournée alla Royal Opera House di Muscat). Ospite regolare delle maggiori istituzioni musicali internazionali, dal 2014 è Music Director della National Slovenian Philharmonic. Fra i suoi più recenti impegni La fanciulla del West alla English National Opera, Aida ad Astana, Attila e Il trovatore a La Coruna, e ancora Madama Butterly a Monaco di Baviera, Otello a Montreal e L’Olandese volante a Varsavia.
LOCANDINE 2018
20 e 29 luglio 2018
4 e 12 agosto 2018
Wolfgang Amadeus Mozart
Il flauto magico
(Die Zauberflöte K620)
Opera tedesca in due atti
Libretto di Emanuel Schikaneder
Versione italiana di Fedele D’Amico
Direttore Daniel Cohen
Regia Graham Vick
Scene e costumi Stuart Nunn
Movimenti mimici Ron Howell
Luci Giuseppe Di Iorio
Assistente alla regia e ai dialoghi Stefano Pintor
Personaggi e interpreti
Sarastro Antonio Di Matteo
Tamino Giovanni Sala
Pamina Valentina Mastrangelo
Astrifiammante TetianaZhuravel
Papageno Guido Loconsolo
Tre damigelle Lucrezia Drei, Eleonora Cilli, Adriana Di Paola
Papagena Barbara Massaro
Monostato Manuel Pierattelli
L’Oratore MarcellBakonyi
Con la partecipazione di 100 cittadini
Orchestra Regionale delle Marche
Coro lirico marchigiano “Vincenzo Bellini” maestro del coro Martino Faggiani
Coproduzione dell’Associazione Arena Sferisterio con il Palau de LesArtes Reina Sofía di Valencia
In collaborazione con Birmingham Opera Company
21 e 27 luglio
5 e 10 agosto
Gaetano Donizetti
L’elisir d’amore
Melodramma giocoso in due atti
Libretto di Felice Romani sul libretto di Eugène Scribe per Le philtre di Daniel-François-Esprit Auber
Direttore Francesco Lanzillotta
Regia Damiano Michieletto
Scene Paolo Fantin
Costumi Silvia Aymonino
Luci Alessandro Carletti
Assistente alla regia Eleonora Gravagnola
Personaggi e interpreti principali
Adina Mariangela Sicilia
Nemorino John Osborn
Belcore IuriiSamoilov
Dulcamara Alex Esposito
Giannetta Francesca Benitez
Orchestra Regionale delle Marche
Coro lirico marchigiano “Vincenzo Bellini” maestro del coro Martino Faggiani
Allestimento del Palau de Les Arts Reina Sofía di Valencia e del Teatro Real di Madrid
22 e 28 luglio
3 e 11 agosto
Giuseppe Verdi
La traviata
Melodramma in tre atti
Libretto di Francesco Maria Piave dal dramma La dame auxcamélias di Alexandre Dumas figlio
Direttore Keri-Lynn Wilson
Regia e luci Henning Brockhaus
Scene Josef Svoboda
Costumi Giancarlo Colis
Coreografia Valentina Escobar
Personaggi e interpreti principali
Violetta Valéry Salome Jicia
Flora Bervoix Mariangela Marini
Annina Marianna Mennitti
Alfredo Germont Ivan Ayon Rivas
Giorgio Germont Luca Salsi
Gastone Silvano Paolillo
Il barone Duphol BadralChuluumbaatar
Il marchese d’Obigny Stefano Marchisio
Il dottor Grenvil Giacomo Medici
Orchestra Regionale delle Marche
Coro lirico marchigiano “Vincenzo Bellini” maestro del coro Martino Faggiani
Allestimento dell’Associazione Arena Sferisterio
24 luglio
Vinicio Capossela
Orchestys
Danze, salti, onde dei tre tempi
Orchestra Filarmonica Arturo Toscanini
Stefano Nanni orchestrazioni e direzione
25 luglio
1 e 8 agosto. – Teatro Lauro Rossi
Macerata Opera 4.0
Progetto vincitore del Concorso internazionale di teatro musicale contemporaneo
31 luglio
Cantiere Opera
Elio & Francesco Micheli
Gioachino Rossiniovvero L a rivoluzione in musica
Orchestra Regionale delle Marche
Francesco Lanzillotta direttore
2 agosto
Lella Costa
Traviata
L’intelligenza del cuore
Simone Soldati musiche dal vivo
Roberto Tarasco scenofonia, luminismi e stile
Gabriele Vacis regia
Alchemaya
Bohemian Symphony Orchestra
Clemente Ferrari direttore
Eleonora Abbagnato
Puccini
con la partecipazione di Sebastian Melo Taveira
e primi ballerini, solisti e Corpo di Ballo del Teatro dell’Opera di Roma
Julien Lestel coreografia
Patrick Murru costumi
Lo-AmmyVaimatapako luci