Ernani alla Scala
Ernani va in scena al Teatro La Fenice il 9 marzo 1844, e approda alla Scala il 3 settembre dello stesso anno per 37 recite dirette da Eugenio Cavallini, leggendario primo violino scaligero dal 1833 al 1855, direttore d’orchestra e anche compositore. Sarà lui sul podio per le riprese del 1845, 1846, 1849, 1850, 1853 e, in alternanza con Alberto Mazzucato, Giacomo Panizza e Francesco Pollini, 1857 e 1861. Vent’anni dopo dirige Franco Faccio, come anche nell’ultima ripresa del secolo, nel 1890. Nel corso del Novecento saranno soltanto sei le produzioni scaligere dell’opera, quattro delle quali sono però inaugurazioni di Stagione: nel 1917 dirige Ettore Panizza e nel cast spicca Mattia Battistini nella parte di Carlo, che aveva già interpretato nel 1890. Le inaugurazioni del 1935 e del 1941 (si apriva allora il 26 dicembre) presentano la medesima produzione firmata da Mario Frigerio e Nicola Benois con Gino Marinuzzi sul podio (cambia invece il direttore del coro: Vittore Veneziani, allontanato in seguito alle leggi razziali, e sostituito da Achille Consoli) e simili cast: Ernani è sempre Francesco Merli e Silva Tancredi Pasero mentre nel ’41 Carla Castellani prende il posto di Gina Cigna come Elvira e Gino Bechi quello di Armando Borgioli. Bisogna attendere il 1959 perché Gianandrea Gavazzeni riporti il titolo alla Scala con la regia di Günther Rennert e un cast che schiera Franco Corelli, Margherita Roberti, Ettore Bastianini e Nicola Rossi Lemeni, mentre dieci anni più tardi Ernani torna in apertura di stagione diretto da Antonino Votto nell’allestimento di Giorgio De Lullo con scene e costumi di Pier Luigi Pizzi, in scena Plácido Domingo, Raina Kabaivanska, Carlo Meliciani (ma anche Piero Cappuccilli) e Nicolai Ghiaurov. 7 dicembre anche per l’ultima apparizione scaligera, che apre la Stagione 1982/1983 con una folgorante direzione di Riccardo Muti e le voci “liriche” di Domingo, Freni e Bruson (e ritorno di Ghiaurov) e la regìa ironica e straniata di Luca Ronconi: esempio preclaro di produzione discussa alla prima e passata poi negli annali del Teatro.