L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

La musica e le parole

Lumezzane ricorda Giacinto Prandelli
in un appuntamento con la grande musica
direzione artistica Roberta Pedrotti
dodicesima edizione 20 marzo 2022, ore 17:00

La musica e le parole
Dante, Shakespeare e Goethe
incontrano Donizetti, Verdi, Gounod, Massenet e Liszt

Elisa Balbo, soprano
Luca Micheletti, baritono
Davide Cavalli, pianoforte
Evento promosso da Comune di Lumezzane Assessorato alla Cultura
Sindaco Josehf Facchini, Assessore alla Cultura Lucio Facchinetti
Con il sostegno di Fondazione Asm e Mepra
Coordinamento Nicola Salvinelli
Organizzazione Vittorio Pedrali, Eureteis - con la collaborazione di Francesca Zini
Si ringrazia per la collaborazione: L'ape musicale rivista di musica, arti, cultura
Il concerto è in programma domenica 20 marzo alle 17
Il Teatro Odeon (Via Marconi 5, tel 030.820162) apre alle 16
Ingresso gratuito

Info
Ufficio Cultura 030.8929251
www.teatro-odeon.it

INFO
Comune di Lumezzane
Ufficio Cultura tel 030.8929251
Teatro Comunale Odeon
Via Marconi, 5 Lumezzane (Bs)
tel 030.820162
Segreteria Organizzativa
Eureteis tel 030.3759792
www.teatro-odeon.it
www.comune.lumezzane.bs.it
FACEBOOK Giacinto Prandelli

Programma

G. Donizetti (1797-1848)
Il canto XXXIII della Divina Commedia di Dante Alighieri. Il conte Ugolino
cantata per voce e pianoforte (1826)
G. Verdi (1813-1901)
da Otello(1887)
libretto di Arrigo Boito, dalla tragedia Othellodi William Shakespeare

Atto IV

Canzone del salicee Ave Maria(Desdemona, soprano)

Atto III

Credo in un dio crudel!” (Jago, baritono)


C. Gounod (1818-1893)
da Roméo et Juliette (1867)
libretto di Jules Barbier e Michel Carré dalla tragedia Romeo and Juliet di William Shakespeare

Atto IV

Amour, ranime mon courage” (Juliette, soprano)


F. Liszt (1811-1886)
Vallée d'Obermannda Les années de pelerinage. Première année: Suisse (1855)
pianoforte solo
J. Massenet (1842-1912)
Derniere lettre de Werther à Charlotte
aria da camera per voce e pianoforte, versi di Roger de Gontaut-Biron dal romanzo Die Leiden des jungen Werthersdi Wolfgang Goethe (pubblicata postuma nel 1913)
da Werther
libretto di Èdouard Blau, Paul Milliet e Georges Hartmann dal romanzo Die Leiden des jungen Werthersdi Wolfgang Goethe

Atto III

Ah, non mi ridestar” (versione per baritono in italiano realizzata per Mattia Battistini, 1910)

 


Lumezzane per Giacinto Prandelli torna al Teatro Odeon il 20 marzo alle 17:00
Parole e Musica per Prandelli
in scena il baritono, regista e attore bresciano Luca Micheletti con il soprano Elisa Balbo, partner nell'arte e nella vita.
Torna con la primavera, l'annuale appuntamento lirico in omaggio a Giacinto Prandelli, il grande tenore nato a Lumezzane nel 1914 e spentosi a Milano nel 2010 dopo una carriera internazionale che l'ha iscritto nel firmamento dei più grandi interpreti del XX secolo.
Domenica 20 marzo, alle 17, si esibiranno al Teatro Odeon il baritono Luca Micheletti e il soprano Elisa Balbo, coppia nell'arte e nella vita, essendosi sposati a Brescia nell'estate del 2021.
Bresciano classe 1985, Micheletti inizia la sua carriera giovanissimo come attore e regista, per poi dedicarsi anche al canto, affermandosi rapidamente fra i baritoni più interessanti della sua generazione. I suoi impegni lo vedono in cartellone al Maggio Musicale Fiorentino e al Teatro alla Scala, fra Mozart e Verdi, ma spaziando anche dal Settecento di Pergolesi al Novecento di Bernstein. La sua interpretazione di Macbeth sotto la direzione di Riccardo Muti a Tokyo è stata premiata come miglior concerto dell'anno dalla stampa nipponica. Non ha, tuttavia, interrotto le altre attività (comprese quelle di autore, traduttore e drammaturgo), presentandosi spesso al pubblico in doppia veste di cantante e regista. Al suo fianco, Elisa Balbo, pure artista versatile, capace di spaziare dal Settecento al Novecento, fra tragedia e commedia, grande repertorio e rarità; è appena uscito il suo CD Lunaria, dedicato a musiche classiche o inedite ispirate al nostro satellite.
Con il pianista Davide Cavalli, già collaboratore di Riccardo Muti, i due cantanti proporranno un viaggio ispirato alla nobiltà poetica di Giacinto Prandelli, attraverso musica e letteratura nella cultura europea. Si comincerà con la Divina Commedia messa in musica da Gaetano Donizetti (Il canto del Conte Ugolino), per passare poi a Shakespeare trasposto per le scene operistiche da Verdi (Otello) e Gounod (Roméo et Juliette) e ai paesaggi svizzeri rievocati dall'ungherese Liszt fra le suggestioni di Goethe, Schiller e Byron. Si giungerà quindi a uno raffinato omaggio al cavallo di battaglia e personaggio favorito di Giacinto Prandelli: Werther nell'opera di Massenet tratta dal romanzo di Goethe. Oltre alla ben nota versione originale per tenore, infatti, ne esiste una approntata dallo stesso autore per il grande baritono Mattia Battistini (che, come Prandelli, cantò la parte in traduzione italiana). Accanto allo storico “Ah, non mi ridestar” del grande tenore lumezzanese avremo così modo di ascoltare una versione alternativa, ma sempre “d'autore”, con un giovane baritono bresciano.
Non mancherà, come sempre, l'occasione di ascoltare la voce di Giacinto Prandelli
La direzione artistica dell'evento, promosso dall'Assessorato alla cultura e realizzato in collaborazione con Eureteis, è sempre affidata alla musicologa Roberta Pedrotti, che quest'anno ha anche collaborato con i poli scolastici lumezzanesi per coinvolgere gli studenti nell'appuntamento al teatro Odeon, approfondire la figura di Prandelli e il repertorio affrontato. Nel foyer del teatro saranno esposte anche alcune opere realizzate dai ragazzi e dedicate al tenore.
Lumezzane ricorda Giacinto Prandelli online

Nel decennale della scomparsa di Giacinto Prandelli, il 14 giugno 2020, sui canali youtube del Comune di Lumezzane e della testata L'ape musicale, è stato diffuso in prima visione un concerto interamente registrato in “smart working” per superare le limitazioni dovute alla pandemia. Il soprano Daniela Cappiello, il mezzosoprano Marta Pluda, il tenore Marco Ciaponi e il baritono Andrea Vincenzo Bonsignore con il pianista Alessandro Trebeschi hanno interpretato arie e duetti di Mozart, Rossini, Donizetti, Offenbach e Delibes. Il video è stato preceduto da un omaggio con interventi della musicologa Roberta Pedrotti, del sindaco Josehf Facchini e dell'assessore alla cultura Lucio Facchinetti. Anche nei mesi successivi l'omaggio a Prandelli ha continuato a viaggiare sul web con video fra cui il ricordo di artisti bresciani di nascita o d'adozione come i direttori Riccardo Frizza e Vittorio Parisi, i soprani Eleonora Buratto e Marta Mari, i mezzosoprani Annalisa Stroppa e Marta Pluda, il baritono e regista Luca Micheletti.


Lumezzane ricorda Giacinto Prandelli: dodici anni

Dal 2011 a oggi la manifestazione promossa dall'Assessorato alla cultura del Comune di Lumezzane e curato da Roberta Pedrotti come direttrice artistica ha coinvolto musicisti provenienti da tutto il mondo, fra promesse, emergenti e star internazionali. Ricordiamo i soprani Benedetta Bagnara, Daniela Cappiello, Giuliana Gianfaldoni, Maria Rosaria Lopalco, Mihaela Marcu, Sara Rossini, Julia Samsonova, Yasko Sato; i mezzosoprani Paola Cacciatori, Erika Fonzar, Teresa Iervolino, Marta Pluda; i tenori Marco Ciaponi, Emanuele D'Aguanno, Giorgio Misseri, David Sotgiu; i baritoni Nicola Alaimo, Andrea Vincenzo Bonsignore, Mario Cassi, Riccardo Certi, Daniele Girometti, Paolo Ingrasciotta, Roberto Lee, Biagio Pizzuti, il flautista Marco Zoni; la violinista Anca Vasile, i pianisti Richard Barker, Marco Borroni, Federica Bortoluzzi, Paolo Gorini, Kuniko Kumagai, Nicola Morello, Alessandro Trebeschi.

IL CAST



Elisa Balbo

Soprano ligure apprezzato per l’ottima musicalità, la morbidezza, la freschezza di timbro e le spiccate doti attoriali, ha avuto modo imporsi a livello internazionale esibendosi su importanti palcoscenici con eminenti direttori fra cui Riccardo Muti. Si è esibita su palcoscenici quali il Teatro dell’Opera di Roma, La Fenice di Venezia, l’Arena di Verona, il Teatro Filarmonico di Verona, il Teatro Carlo Felice di Genova, la Wiener Konzerthaus di Vienna, il Festival Enescu di Bucharest, il Ljubjana Festival, il Ravenna Festival, il Teatro Lirico di Cagliari, Bunka Mura di Tokyo, l’International Music Hall di Mosca, Teatro Grande Rubinstein Rimsij-Korsakov di San Pietroburgo, Festival Rossini in Wildbad, Auditorium Toscanini di Torino percorrendo un vasto repertorio, ed è stata protagonista di pluripremiate incisioni.

Artista dotata di grande duttilità stilistica e vocale affronta un vasto repertorio che include Rossini (Anna Erisso nel Maometto II, Anaï nel Moïse, Amenaide in Tancredi), Verdi Desdemona nell’Otello, Alice nel Falstaff, Violetta ne La Traviata), Puccini (Mimi e Musetta ne La Bohème, Liù in Turandot). Interpreta Micaela nella Carmen di Bizet e si spinge inoltre nel repertorio verista cantando Nedda nei Pagliacci di Leoncavallo e Stephana nella Siberia di Giordano, e nel repertorio più raro interpretando, ad esempio, l’impervia Contessa di Boissy ne Lo Schiavo di Gomes con grande consenso di pubblico e critica. Prende parte a progetti operistici particolari, interpretando nel 2021 i ruoli di Serpina e Dinah (rispettivamente ne La Serva Padrona e Trouble in Taihiti presentati in dittico) a fianco di Luca Micheletti in una produzione teatrale e televisiva presso il Teatro Carlo Felice di Genova, e in seguito canta, con successo unanime, al Ravenna Festival come Margherita e La Cura nelle Scene dal Faust di Schumann, in un allestimento scenico a cavallo tra la musica sinfonica e prosa. Inoltre, dopo alcuni anni dal debutto al Filiarmonico di Verona ne La Vedova Allegra, e dopo l’apertura della stagione estiva 2021 del Teatro Lirico di Cagliari nello stesso titolo, è tornata a vestire i panni della ricca Hanna Glawari nel dicembre 2021 e gennaio 2022 al Teatro Carlo Felice di Genova.

Appassionata e sensibile al repertorio sacro e sinfonico, canta i Carmina Burana alla Moscow International Music House, la Sinfonia No.2 op. 52 di Mendelsohn-Bartholdy al Teatro Lirico di Cagliari, l’Oratorie de Noël di Saint-Sëans al Duomo di Milano, il Requiem di Mozart in una tournée in Giappone con l’Orchestra Rossini di Pesaro e i Vier Letze Lieder di Richard Strauss. Si ricordano inoltre le sue interpretazioni del Rossini sacro nella Petite Messe Solennelle al Teatro dell’Opera di Roma e nello Stabat Mater a Pesaro. Nel 2021 debutta al Ljubjana Festival e al Festival Enescu di Bucharest nel ruolo di Maria nell'oratorio Ecce Homo di José Cura.


Dal 2013 è stata ospite di gala lirici presso l’Arena di Verona.

Luca Micheletti
Distinguendosi come uno dei teatranti più originali, eclettici e visionari della sua generazione, inizia la sua carriera nel teatro di prosa divenendo regista stabile e responsabile artistico della Compagnia Teatrale I Guitti di Brescia; consegue frattanto il titolo di Dottore di Ricerca in Italianistica alla Sapienza di Roma e comincia a firmare creazioni e recitare per i maggiori Teatri nazionali collaborando con Maestri del calibro di Luca Ronconi,Umberto Orsini,Marco Bellocchio, ottenendo i più illustri riconoscimenti del settore fra cui il Premio Ubu (2011) e il Premio Internazionale Pirandello (2015). Fra le decine di spettacoli che dirige e/o interpreta per i maggiori Teatri italiani, si ricordano Amleto di Koltès (Napoli Teatro Festival, 2010), La resistibile ascesa di Arturo Ui di Brecht (Teatro di Roma – ERT, 2011), La metamofosi di Kafka (CTB, ERT 2014), Mephisto di Mann (CTB, 2015), Le variazioni Goldberg di Tabori (Teatro Franco Parenti, 2016), Rosmersholm e Peer Gynt di Ibsen (Teatro Franco Parenti – I Guitti, 2017-’18), Jekyll da Stevenson (CTB, 2019); Histoire du soldat di Stravinskij/Ramuz (Ravenna Festival, 2020); Faust rapsodia da Goethe/Schumann (Ravenna Festival, 2021). Al cinema, partecipa alla Mostra internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia come protagonista di Pagliacci di Bellocchio e Italian gangsters di De Maria.
Parallelamente all’attività sui palcoscenici della prosa, dopo anni di studio privato col M° Mario Malagnini, nel 2018 debutta come baritono all’opera: è prima Escamillo nella Carmen a Cagliari e poi Jago nell’Otello messo in scena a Ravenna Festival da Cristina Mazzavillani Muti; per lo stesso Festival firma la sua prima regia operistica, una nuova Carmen (2019). Approda così, sia come regista sia come cantante, in altri Teatri di fama internazionale diretto da eminenti bacchette fra le quali spicca, più volte, quella di Riccardo Muti (fra gli altri, è Figaro ne Le Nozze di Figaro al Teatro alla Scala di Milano; Macbeth al TokyoBunka Kaikan; Don Giovanni alla Sydney Opera House; Rigoletto al Maggio Musicale Fiorentino; il Conte di Luna ne Il trovatore alla Fenice di Venezia; Enrico nel Campanello al Teatro Lirico di Cagliari; il Conte di Almaviva ne Le Nozze di Figaro a Ravenna Festival; Marcello ne La Bohème all’Opera di Roma).
Nel 2021 è inoltre regista e protagonista del dittico La serva padronadi Pergolesi/ Trouble in Tahiti di Bernstein per il Carlo Felice di Genova, dove torna nella stagione successiva come interprete e regista de La vedova allegra di Lehàr.
Ha all’attivo inoltre un’intensa e costante attività editoriale che include traduzioni, curatele, adattamenti drammaturgici e opere proprie. Fra gli altri, si è occupato di B. Vian (GAM 2008), B.-M. Koltès (Editoria&Spettacolo 2009 e Diabasis 2013), B. Brecht (Ponte Sisto 2011), T. Accetto (Bulzoni 2011), C.-F. Ramuz (GAM 2012 e Enrico Damiani Ed. 2021), F. Kafka (Sedizioni 2014), K. Mann (Sedizioni 2015), Molière (Falsopiano 2018), H. Ibsen (Cue Press 2019). Per Sedizioni pubblica inoltre il suo primo romanzo, Tutta la felicità (2015), e la silloge drammatica Scenari di Belfort (2017).
Davide Cavalli
Ha cominciato gli studi di pianoforte con Alfredo Speranza, diplomandosi con il massimo dei voti e la lode presso il Conservatorio Luisa D’Annunzio di Pescara. Successivamente ha frequentato i corsi di perfezionamento di Edith Fischer, Robert Szidon, Aquiles Delle Vigne e Pier Narciso Masi.
Dopo aver ottenuto l’abilitazione per l’insegnamento del pianoforte nella scuola secondaria, ha conseguito, con il massimo dei voti e la lode, il Diploma Accademico di II livello in Discipline Musicali nella classe di Pianoforte di Roberto Cappello presso il Conservatorio Arrigo Boito di Parma.
Ha suonato presso la Fondazione Hindemith di Blonay e l’Auditorium Kirchgemeindehaus di Gstaadt in Svizzera, all’Auditorium del Conservatorio della Svizzera Italiana di Lugano, al Conservatorio Popolare di Ginevra, alla Great Hall della Odessa Philarmonic Society in Ucraina, all’Auditorium Vereinshaus di Horn in Austria, all’Eglise Saint Marc di Bruxelles, alla Salle des Arts di Parigi, alla Sala Joaquin Turina di Siviglia, al Salòn Municipal del Conservatorio di Città Reale, a Praga, Barcellona, Roma, Milano, in Bulgaria, in Egitto, all’Auditorium Paganini e alla Sala Verdi di Parma, al Teatro Alighieri di Ravenna, al Teatro Verdi di Pisa.
Ha collaborato, nell’ambito del Ravenna Festival, con l’Orchestra giovanile Luigi Cherubini alle produzioni di Faust di Charles Gounod, diretto Patrick Fournillier, al nuovo allestimento di Orfeo ed Euridicedi Christoph Willibald Gluck, per la regia di Graham Vick ed alle produzioni Sancta Susannadi Paul Hindemith, Il matrimonio inaspettatoe alla Missa Defunctorum di Giovanni Paisiello e al Demofoonte di Niccol Jommelli dirette da Riccardo Muti.
Roberta Pedrotti
Roberta Pedrotti, nata a Brescia nel 1981, dopo gli studi classici si laurea con lode a Bologna in drammaturgia musicale nel 2004 e, nello stesso anno, si iscrive all'Ordine dei Giornalisti della Lombardia. È membro dell'Associazione Nazionale Critici Musicali
Nel 2013 fonda la Testata on line L'Ape musicale di cui è tuttora direttrice responsabile. Nel 2018 pubblica Le donne di Gioachino Rossini. Nate per vincere e regnar, volume premiato a Pesaro dal Comitato per le celebrazioni rossiniane, e, l'anno seguente, Storia dell'opera lirica. Un immenso orizzonte. Entrambi i volumi sono editi da Odoya. Collabora con importanti istituzioni italiane ed estere per convegni, presentazioni, conferenze, saggi per programmi di sala. Nel 2018 partecipa al documentario Rai Rossini150. Si dedicata con passione alla valorizzazione dei giovani talenti come organizzatrice o membro della giuria di concorsi di canto lirico. Inoltre, cura da oltre dieci anni la direzione artistica del progetto, inaugurato nel 2011, Lumezzane per Giacinto Prandelli, in memoria del grande tenore.

GIACINTO PRANDELLI


Nasce l’8 febbraio 1914 nella Lumezzane che si sta trasformando nel centro industriale esploso poi nei decenni successivi e soprattutto nel dopoguerra.
Nonostante la famiglia abbia intrapreso una attività già ben avviata, il suo destino sarà diverso.
Il suo talento per il teatro, la sua bella voce e la musicalità innata non restano, infatti, qualità coltivate nel tempo libero, ma una vocazione seguita con passione e determinazione che si rivelano vincenti e ripagano tutti i sacrifici del giovane Giacinto.
Dopo il debutto a Bergamo in Madama Butterfly, si esibisce all’EIAR (la RAI di allora) e ottiene subito un grande successo al fianco di mostri sacri come Maria Caniglia ed Ebe Stignani.
Arturo Toscanini, ascoltatolo in un'audizione al suo rientro alla Scala dopo la Seconda Guerra Mondiale, si assicura la sua presenza per molte importantissime produzioni, fra cui il concerto di riapertura del teatro restaurato, il concerto per il trentennale dalla scomparsa di Arrigo Boito, il Requiem di Verdi.
Molti compositori dichiarano la loro ammirazione al tenore lumezzanese: Umberto Giordano lo sceglie per celebrare il cinquantesimo del debutto di uno dei suoi titoli più fortunati, Fedora, alla Scala; Francesco Cilea riconosce in lui un interprete insuperato del ruolo di Maurizio nell'Adriana Lecouvreur; Franco Alfano gli scrive parole entusiastiche e commosse dopo averlo ascoltato nel Faust di Gounod.
Affronta un repertorio vastissimo, da Mozart agli autori del ’900 (è il primo interprete italiano anche del capolavoro di Britten Peter Grimes, grande banco di prova attoriale e vocale per un tenore), canta con i più grandi direttori, dal citato Toscanini a Karajan, da Serafin a De Sabata al fianco di Renata Tebaldi, Maria Callas, Magda Olivero, Clara Petrella… Lavora perfino con Rossellini, Ingrid Bergman e Vittorio Gassman.
Canta in tutti i più importanti teatri d’Italia e del mondo interpretando grandi amori romantici, commedie, drammi psicologici novecenteschi, seduzioni e abbandoni, poesia, furore, ironia: un ventaglio di passioni di cui, con intelligente raffinatezza, coglie sempre l'essenza in un'interpretazione incisiva quanto elegante. Fino a quando, nel 1970, non decide di dare l’addio alle scene con laFrancesca da Riminidi Zandonai al teatro Grande di Brescia.
Si spegne serenamente il 14 giugno 2010 nella casa milanese dove viveva con l’amatissima moglie Anna Maria. Secondo il suo desiderio viene sepolto nella tomba di famiglia nel cimitero della sua Lumezzane.
Giacinto Prandelli, per le sue doti umane di signorilità, eleganza e professionalità non meno che per la sua eccellente musicalità, per la duttilità e la dolcezza del suo canto, per la bella presenza scenica e le qualità d’attore, resta uno dei cantanti più amati dagli appassionati d’opera di tutto il mondo.


 

 

 
 
 

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.