L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

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Mercoledì 27 giugno 2018 ore 21 - Aperia

Ludwig van Beethoven

Sinfonia n. 9 in re minore

per soli, coro e orchestra, Op. 125

Direttore| Juraj Valčuha

Soprano| Ainhoa Arteta

Mezzosoprano| Julia Gertseva

Tenore |Saimir Pirgu

Basso | Goran Jurić

Maestro del Coro|Marco Faelli

Orchestra e Coro del Teatro di San Carlo

Scritta dopo dieci anni dall’Ottava, la Sinfonia n. 9 in re minore op. 125 fa parte di quel gruppo di composizioni in cui Ludwig Van Beethoven, giunto al culmine della perfezione stilistica, tecnica ed espressiva della forma sinfonia, vuole spezzare definitivamente con la tradizione, abbattendone tutte le barriere, per esplorare dentro di sé territori sconosciuti e nuove possibilità creative. La Nona Sinfonia è massimo esempio di questa incessante ricerca, ed è difficile trovare, in nessuno dei movimenti che la compongono, stilemi e temi simili a quelli delle precedenti partiture.Il Primo tempo è un grandioso tappeto sonoro, dove sembrano prendere corpo le forze della natura, in cui l’elemento umano viene riprodotto in suoni di grande purezza. Lo Scherzo è considerato una delle pagine più sconvolgenti di Beethoven, di grande complessità formale e forza comunicativa. Sino ad arrivare al maestoso Finale, un vero e proprio tripudio delle masse corali e orchestrali che si muovono attorno alle nobili parole di Schiller. La Sinfonia si conclude, infatti, con un inno grandioso di gioia e fiducia nell’uomo, sulle parole dell’Ode alla Gioia di F. Schiller.

Biografia Juraj Valčuha

Direttore

Dall’ottobre 2016 è Direttore Musicale del Teatro di San Carlo nonché Primo Direttore Ospite della Konzerthausorchester di Berlino. Juraj Valčuha è stato Direttore Principale dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai dal 2009 all’autunno 2016. Nato nel 1976 a Bratislava vi studia Composizione e Direzione e prosegue gli studi a San Pietroburgo con Ilya Musin e a Parigi. Nel 2006 debutta con l’Orchestre National de France (e incide Mirra di Domenico Alaleona) e inizia la carriera italiana al Comunale di Bologna con La bohème. Nello stesso anno sale sul podio della Bayerische Staatsoper a Monaco con L’elisir d’amore e Le nozze di Figaro, della Deutsche Oper di Berlino con Turandot e Madama Butterfly, e del Teatro La Fenice con La bohème. Seguono collaborazioni a tutt’oggi con le maggiori compagini internazionali quali i Münchner Philharmoniker, la Gewandhaus di Lipsia, la Staatskapelle di Dresda, le orchestre americane di Pittsburgh, Los Angeles Philharmonic, San Francisco, la National Symphony di Washington, la New York Philharmonic, la Filarmonica di Berlino, l’Orchestra del Concertgebouw di Amsterdam e i Wiener Symphoniker. Con l’OSN Rai effettua tournée al Musikverein di Vienna, alla Philharmonie di Berlino, Monaco, Colonia, Zurigo, nella stagione di Abu Dhabi Classics e al Festival Enescu di Bucarest. Dirige inoltre Madama Butterfly al Teatro dell’Opera di Firenze, una produzione de L’amore delle tre melarance di Prokof’ev nell’edizione 2014 del Maggio Musicale Fiorentino, nonché Turandot al San Carlo di Napoli e Jenůfa al Comunale di Bologna. Nella stagione 2015-2016 ritrova la New York Philharmonic, la Pittsburgh e la San Francisco Symphony, la Philharmonia, l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, le orchestre della Radio di Francoforte e di Amburgo, e i Münchner Philharmoniker. Dirige Parsifal all’Opera di Budapest. Nel corso del 2017 ha debuttato con la Chicago Symphony e la Cleveland Orchestra, e ha raggiunto le orchestre di San Francisco, Pittsburgh, Montréal, nonché l’Orchestre National de France, l’Orchestre de Paris, NDR Amburgo, Konzerthaus Berlin, Philharmonia di Londra e Accademia Nazionale di Santa Cecilia. In campo operistico ha diretto Faust a Firenze, Peter Grimes a Bologna, Elektra e Carmen al San Carlo. Al Lirico di Napoli ha inaugurato la stagione 2017-2018 con La fanciulla del West di Puccini. A seguito della Lady Macbeth del distretto di Mtsensk, vi sarà sul podio per concerti e per Tosca in estate. La stagione 2018-2019 lo porterà nuovamente a capo della New York Philharmonic, San Francisco e Pittsburgh Symphony, Münchner Philharmoniker e della Konzerthausorchester a Berlino e in tournée Baltica. Dirigerà Salome di Richard Strauss al Teatro Comunale di Bologna

Sabato 30 giugno ore 21 – Domenica 1 luglio ore 21 Aperia

Il Campanello dello Speziale

Musica e Libretto di Gaetano Donizetti

Direttore | Giuseppe Montesano

Regia | Riccardo Canessa

Scene e Costumi | Patrizia Balzerano

Personaggi e Interpreti

Serafina Barbara Bargnesi

Don Annibale Pistacchio Marco Filippo Romano

Enrico Filippo Morace

Mamma Rosa Marta Vandoni Iorio

Spiridione Cristian Ricci

Orchestra e Coro del Teatro di San Carlo

Il Campanello dello Speziale di Gaetano Donizetti è ambientato nella Capri degli Anni '60, tra atmosfere mediterranee e glamour. Il piccolo gioiello donizettiano, in questo allestimento del San Carlo, porta la firma per la regia di Riccardo Canessa, con scene e costumi della pittrice Patrizia Balzerano. Per il regista, i personaggi e le burle del Campanello presentano non poche analogie con il mondo caprese degli anni '60. Nella sua reinterpretazione non mancano infatti citazioni cinematografiche e ritratti dei tipici protagonisti della vita isolana.

Farsa in un unico atto su libretto dello stesso Donizetti, Il Campanello dello Speziale fu composto dall’autore in soli dieci giorni. Tratto dal vaudeville La sonnette de la nuit di Léon Lévy Brunswick, Mathieu-Barthélemy Troin e Victor Lhérie il libretto originale è in dialetto napoletano, poi adattato in italiano nel 1837 e narra gli stratagemmi che il giovane Don Enrico adotta per non far consumare la prima notte di nozze all’amata Serafina con il ricco e vecchio speziale Don Annibale Pistacchio.

Biografia Giuseppe Montesano

Direttore d’Orchestra

Nato a Torino nel 1982 ha iniziato gli studi musicali nel conservatorio della sua città per poi proseguire la formazione in direzione d’orchestra a Vienna nella classe del Maestro Georg Mark, grazie ad una borsa di studio della “Associazione per la Musica De Sono”, e presso il conservatorio di Milano nella classe del Maestro Vittorio Parisi.Durante la stagione 2015/16 è stato assistente direttore di Philippe Jordan presso i Wiener Symphoniker e direttore musicale della compagnia Johann Strauß Operette Wien. Dal 2013 al 2015 è stato direttore assistente presso la Neue Oper Wien. Da settembre 2017 é direttore musicale della Wiener Residenz Orchester e della Wiener Hofburg Orchester. Ha ricevuto numerosi riconoscimenti vincendo premi in festival e concorsi nazionali ed internazionali tra cui il primo premio al concorso internazionale per direttori d’opera indetto dal Teatro di Costanta nel 2016, il primo premio all´International Conducting Competition di Graz nel 2011.

Sabato 7 Luglio 2018, ore 21 - Aperia

Domenico Scarlatti

La Dirindina

Intermezzo comico in due parti nell’opera “Ambleto”

Libretto di Girolamo Gigli

Revisione critica e inserti a cura di Ivano Caiazza

Direttore | Maurizio Agostini

Regia | Riccardo Canessa

Personaggi e Interpreti

Dirindina Sonia Ciani

Don Carissimo Filippo Morace

Quintetto d’archi del Teatro di San Carlo

Violini Cecilia Laca, Luigi Buonomo

Viola Antonio Bossone

Violoncello Luca Signorini

Contrabbasso Ermanno Calzolari

Scritta per la Stagione di Carnevale 1715 del Teatro Capranica di Roma, La Dirindina, piccolo gioiello musicale di Domenico Scarlatti, subì il taglio della censura a causa dell’intemperanza del testo. Infatti Girolamo Gigli, celebre drammaturgo toscano dell’epoca, aveva scritto un libretto che attraverso il linguaggio satirico denunciava i malvezzi del teatro musicale e il falso moralismo impersonato dalla figura di Don Carissimo.

La freschezza della partitura di Domenico Scarlatti corrisponde puntualmente alle occasioni comiche offerte dal libretto, esaltato sul piano drammaturgico dalla vivacità e leggerezza ritmica della musica scarlattiana.

Biografia Maurizio Agostini

Direttore d’Orchestra

Nato a Firenze, si diploma in pianoforte al Conservatorio Cherubini e si perfeziona in direzione all’Accademia Chigiana di Siena. Ha lavorato al Teatro dell’Opera di Roma, Ravenna Festival, Festival dei due Mondi di Spoleto, Macerata Opera Festival, Teatro La Fenice, Fondazione Arturo Toscanini, al fianco di importanti direttori d’orchestra come Bartoletti, Campanella, Conlon, Ferro, Gelmetti, Mehta, Muti, Oren, Pappano, Renzetti, Santi. Nel 1997 debutta come direttore d’orchestra ne La servapadrona di Pergolesi. Seguono Rigoletto con Leo Nucci al Teatro Metastasio di Prato, Il Barbiere di Siviglia, L’elisir d’amore, Madama Butterfly, Gianni Schicchi e Iltrovatore al Teatro Civico di Spezia. Dal 2001 ad oggi ha diretto l’Orchestra Toscanini di Parma, la Filarmonica del Friuli Venezia Giulia, l’Orchestra del Teatro di San Carlo. Nel 2011 è direttore musicale di palcoscenico presso il Salzburgerfestspiele nel Macbeth di Verdi (con Riccardo Muti alla guida dei Wiener Philharmoniker e la regia di Peter Stein). Dal 2008 è direttore musicale di palcoscenico presso il Teatro di San Carlo dove ha diretto La traviata, Tosca, I cantori di Brema, la prima assoluta di Viaggio in Italia e il balletto Peter Pan di Gaetano Panariello, Don Trastullo di Jommelli, La bohème, Cavalleria rusticana, Il Barbiere di Siviglia, Don Checco di De Giosa, L’elisir d’amore, Turandot, la prima esecuzione assoluta dello Stabat Mater di Roberto De Simone, un concerto lirico-sinfonico in occasione della visita a Napoli del Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella, Pierino e il lupo (Peppe Barra voce narrante) La vedova allegra, Fedora, Der Zwerg, Il Tabarro. Nel settembre 2017 inaugura la stagione dell’Opera di Dubai dirigendo Le nozze di Figaro.

Biografia Riccardo Canessa

Regista

Nato a Milano nel 1955, risiede e lavora a Napoli. Dopo varie esperienze professionali nell'ambito della lirica in qualità di tecnico della voce, Direttore artistico e produttore, tra cui l'organizzazione di due tournée negli Stati Uniti di Opera Nazionale Italiana (1998-1999), nell'estate 1998 diventa aiuto regista presso la Fondazione Arena di Verona, partecipando agli allestimenti di Rigoletto, Nabucco, Un ballo in maschera, Aida e Tosca. Lavora successivamente, con uguale incarico, al Siegfried e alla Bohème, rispettivamente al Festival di Erl (Austria) e al Teatro Regio di Parma. Nel frattempo inizia l'attività di regista con Rigoletto al Coliseu di Lisbona, Otello in tour negli Stati Uniti e La Bohème al Teatro del Giglio di Lucca, poi in tour a Pisa, Livorno e Mantova. Debutta al Teatro Filarmonico di Verona nel novembre 1999 con Traviata; seguono Tosca al Teatro Verdi di Salerno, Carmen al Teatro Verdi di Padova, Il barbiere di SivigliaDon PasqualeCavalleria Rusticana Pagliacci al Teatro Comunale di Adria.
Nel 2001 è invitato in Spagna per diverse rappresentazioni di Rigoletto, debutta all'Opera Municipal di Marsiglia con I Lombardi alla prima Crociata e l'Elisir d'amore al Teatro Mancinelli di Orvieto. Nel 2002 torna a Marsiglia con Macbeth e Don Chisciotte, quest'ultimo ripreso anche all’ Opera di Nizza. Ottiene inoltre un grande successo personale al Regio di Parma con il dittico La Clochette di Egidio Romualdo Duni e Il Campanello dello Speziale di Donizetti. Dopo l'Elisir d'amore al Filarmonico di Verona inizia una lunga collaborazione con la Fondazione Toscanini, per la quale mette in scena Macbeth, Ernani e una originale forma scenica del quarto movimento della Nona di Beethoven al Castello di Vigoleno di Vernasca. Ancora per la Toscanini, Isabeau di Mascagni nel Parco Ducale di Sassuolo e Attila a Busseto, nel 2005. Dopo il trittico Verdi-Shakespeare, Macbeth, Otello e Falstaff, al Teatro Magnani di Fidenza, e L'Osteria di Marechiaro di Paisiello allo storico Teatro Comunale di Cagli, collabora col Festival delle Ville Vesuviane riprendendo Il Campanello a Villa Campolieto ed Elisir d'amore Rigoletto a Villa Favorita. Nel 2007 allestisce Tosca all'Arena Flegrea, per incarico del Teatro Verdi di Salerno, per il quale, metterà in scena nel 2008 La Sonnambula di Bellini. Per il Teatro San Carlo di Napoli, ritorna all'Arena Flegrea nel luglio 2008 con Il barbiere di Siviglia, mentre ad agosto dello stesso anno produce un particolare allestimento del Pierrot Lunaire di Schoemberg, dedicato alla suggestiva ed attesa riapertura della Via Krupp, a Capri. A novembre Cavalleria Rusticana e Pagliacci al Teatro Magnani di Fidenza. Riprende nel 2009, al Filarmonico di Verona, l'Elisir d'Amore, e successivamente, mette in scena allo storico Teatro Olimpico di Vicenza la prima esecuzione mondiale di Giocasta, con musica di Azio Corghi. Poi Rigoletto al Teatro Verdi di Salerno, con Renato Bruson protagonista e Daniel Oren direttore. Adriana Lecouvreur al teatro Magnani e la ripresa di La Sonnambula al Festival "Alfredo Kraus" di Las Palmas di Gran Canaria. Dopo Rigoletto al Seoul Art Center, in Corea, mette in scena a Salerno Romeo et Juliette I Puritani, che riprende a Seoul nel giugno 2011. Dopo il grande successo de Don Trastullo al Teatro San Carlo, Les Pecheurs de perles e Aida a Salerno e Il Campanello dello speziale al Teatro San Carlo di Napoli.  Riprende ancora l’Elisir d’amore a Verona e il Simon Boccanegra a Salerno e Piacenza, Tosca al Festival Puccini di Torre del Lago poi in tournée a Macao e Tienjin (Cina) e al Teatro Verdi di Pisa. Ancora Jerusalem al Magnani di Fidenza, e Turandot al Festival di Guang-zhou e, recentemente, a Salerno. Ancora La bohème al Festival di Ravello, L’ elisir d’amore al Teatro San Carlo, Madama Butterfly al Magnani di Fidenza, Il trionfo di Clelia per il Festival Jommelli, Andrea Chenier al Verdi di Salerno. Dopo il debutto nella prosa per il Napoli Teatro Festival con la commedia di Thornton Wilder Villa Rhaban, tra i suoi prossimi impegni Aida a Salerno, Macbeth a Piacenza, Simon Boccanegra al Festival di Las Palmas e il ritorno al San Carlo con Zenobia in Palmira di Paisiello.

Giovedì 12 luglio ore 21 – Aperia

Sergej Prokof'ev

Cenerentola

balletto in tre atti su libretto di Nikolai Volkov

Coreografia di Giuseppe Picone

Impianto scenico di Nicola Rubertelli

Costumi scelti da Giusi Giustino

Corpo di Ballo del Teatro di San Carlo

La Cenerentola di Sergej Prokof’ev è uno dei balletti più celebri e rappresentati del grande repertorio. Scritto su libretto di Nikolai Volkov e ispirato alla fiaba di Perrault Cenerentola fu rappresentato per la prima volta a Mosca al Teatro Bolshoi il 21 novembre 1945 con la straordinaria Galina Ulanova e il famoso MikhailGabovich.

In questa occasione Prokof’ev dichiarò: «Ciò che più mi premeva di rendere con la musica di Cenerentola era l’amore poetico tra lei e il Principe, la nascita e il fiorire del sentimento, gli ostacoli su questa via, la realizzazione di un sogno. Ho cercato di far sì che lo spettatore non rimanga indifferente alla sventura e alla gioia».

L'argomento di questa fiaba famosa ha sempre attratto l'attenzione dei coreografi e si è rivelato particolarmente idoneo a rivestirsi di forme pantomimiche e danzanti. Dopo la prima di Mosca nel 1945, numerose sono state le versioni in Unione Sovietica e in Occidente.

Tra le numerose edizioni, tra quelle più di rilievo si possono annoverare l’allestimento del Sadler’s Wells Ballet (oggi Royal Ballet) con la coreografia di Frederick Ashton, e per il Lyon Opéra Ballet la Cendrillon di Maguy Marin.

Biografia Giuseppe Picone

Coreografo – Direttore del Corpo di ballo

Classe 1976, a nove anni entra a far parte della Scuola di Ballo del Teatro San Carlo di Napoli e a dodici anni è scelto da Beppe Menegatti per interpretare il ruolo del giovane Nijinsky nell’omonimo balletto accanto a Carla Fracci e Vladimir Vasil’ev. Prosegue gli studi presso l’Accademia Nazionale di danza di Roma, vincendo i Concorsi di Rieti e Positano. A sedici anni è invitato come solista da Pierre Lacotte al Ballet National de Nancy debuttando nel ruolo di Petruška di Fokine, cui seguono La Sonnambula di Balanchine, Paquita di Petipa e L’Ombre dello stesso Lacotte. Nel 1993 è solista dell’English National Ballett di Londra, con cui rimane fino al 1997, per poi subito entrare a far parte l’American Ballet Theatre di New York, debuttando con il balletto Cenerentola di Ben Stevenson, guadagnandosi il plauso di Anne Kisselgoff, decana dei critici di danza statunitensi. Ha interpretato i ruoli principali nei balletti più importanti del repertorio classico: Giselle (Deane, Fracci, Jude, McKenzie), Il Lago dei Cigni (Nureyev, McKenzie, Dowell, Jude), Cenerentola (Corder, Stevenson); Romeo e Giulietta (Nureyev, MacMillan, Jude), Lo Schiaccianoci (Stevenson, Holmes, McKenzie, Amodio, Deane), La Bayadère (Makarova), Étude (Lander), Onegin (Cranko), Gaîté Parisienne (Franklin), Les Patineurs (Ashton),Variation for Four (Dolin), La Bella Addormentata (Hynd, MacMillan, Wright), Raymonda (Gacio), Don Chisciotte (McKenzie), Le Corsaire (Holmes, Khomyakov), La Sylphide (Fracci). Nel repertorio neoclassico e moderno ha danzato Cˇajkovsky pas de deux, Square Dance, Who Cares?, The Four Temperaments, Divertissement 15’, Apollon (G. Balanchine), Sinfonietta (J. Kylian), Gong (M. Morris), Spring and Fall (J. Neumeier), Black Tuesday (P. Taylor), Known by heart, Push come to shove, Brahms Haydn Variation (T. Tharp), L’Arlésienne (R. Petit), In the Middle, Slingerland (W. Forsythe), Synphonic Dance (M. Bigonzetti), Disposition (J. Selya), Hommage à Miles Davis (M. Naisy), Te vojo bene assaje, Franca Florio, La Sonnambula (L. Cannito), I have a dream (L. Cannito e M. Merola), La Primavera Romana della Signora Stone (L. Bouy), Bacco e Arianna (F. Franzutti), I due gentiluomini di Verona, David e Apollo e Dafne (S. Giannetti), Narciso, Blue Moon, Romeo & Giulietta, Come le foglie (G. Garofoli), La Lacrimosa (C. Tanesini), Viderunt Omnes (L. Martorana), Dibbuk (A. Ratmansky), Sahara, Bolero (W. Matteini), Farinelli (A. Cuocolo), Morte di un innocente, Spartacus, Amadeus Mozart, Alles Walzer, Thaïs e Apollon Musagete creato nel 2011 con il Corpo di ballo dell’Arena di Verona (R. Zanella), Aida e Macbeth (G. Iancu-V. Vasil’ev), L’Opera da tre soldi (M. Piazza) e Compassione (creato per lui da Michele Merola nel Maggio 2011), Verdiana (G. Stiscia), Minotauro (A. Canestro), Gran Suite Classique Verdiana (M. Batti). Insieme a Nina Ananiashvili, ha debuttato alla prima mondiale al Metropolitan di New York in Le Corsaire di Anne Marie Holmes, interpretazione che gli è valsa, nel 1999, la nomination al Premio Internazionale “Benois de la Dance”. Ha partecipato in Giappone al tour Nina Ananiashvili and Friends, e al Gala Stars of Ballet. Ospite di numerose compagnie, tra cui il Royal Ballet di Londra, Staatsoper di Vienna, Het Nationale Ballet di Amsterdam, Los Angeles Dance Theatre, Boston Ballet, Ballet National De Bordeaux, Bucarest National Opera, Ballet National di Cuba, Ljubljana National Ballet, Macedonia Opera e Balletto, Teatro dell’Opera di Roma, Teatro San Carlo di Napoli, Arena di Verona, Teatro Massimo di Palermo ed a Festival e Galà internazionali. John Clifford, Direttore del Los Angeles Dance Theatre, ha creato per lui il ruolo di Humphrey Bogart nel Dance musical Casablanca. Per festeggiare la loro memorabile carriera, viene invitato da Vasil’ev e Maximova al Gran Gala tenutosi al Bol’sˇhoi di Mosca. Nel 2005 è stato il primo italiano ad essere ospite al concerto di Capodanno dell’Opera di Vienna, in diretta televisiva mondiale con le coreografie di Renato Zanella. In prestigiosi programmi su Rai1 ha danzato nel 2002 alla Festa della Repubblica, nel 2009 è Stella Ospite della serata finale del Festival di Sanremo e da Sorrento del Premio Caruso e nel 2010-2012 è protagonista del Concerto di Capodanno dal Teatro La Fenice di Venezia. Nel marzo 2010 è a New York come Ambasciatore della Danza Italiana nel Mondo per il Gran Galà Tribute to a Dance Legend (Vladimir Vasil’ev), Da coreografo ha realizzato tre assoli, Carmina Burana, Adagetto, Omaggio a Verdi e il Bolero di Ravel. Nel febbraio 2011 al Teatro Filarmonico di Verona Renato Zanella crea per lui in Prima Mondiale Apollon Musagete per lo spettacolo Omaggio a Stravinsky e nel 2012 Mario Piazza gli affida il ruolo di Pulcinella. Ha ricevuto il Premio Positano nel 1997 al Merito e nel 2002 al Valore, Premio Caserta 1999, Premio Gino Tani 2001, il Premio DANZA e DANZA 2002 come Miglior Ballerino Italiano sui palcoscenici del mondo ed ha danzato al Gala di Danza al Festival di Cannes, con le étoiles del Ballet 2000, premiato come uno dei migliori interpreti del 2004, Premio Anita Bucchi come Miglior Interprete Maschile 2005/2006, Premio Asti Danza 2007, Premio Internazionale Apulia Arte 2008, Premio MozArt Box2008, Premio Ginestra D’Oro e Premio Ugo dell’Ara 2010, Premio MPS Danzainfiera e Premio Napoli Cultur Classic 2011, Premio Aurel Millos 2011, Premio Special GD Awards 2011, Premio Amalfi Danza International al Valore 2012, Premio GD Awards 2012, Premio Una vita per la danza 2013.

Sabato 14 luglio ore 21 - Cappella Palatina

Concerto
Uto Ughi

accompagnato al pianoforte da Bruno Canino

Musiche di Ludwig van Beethoven, Fritz Kreisler,

Camille Saint – Saens, Pablo de Sarasate

Erede della tradizione che ha visto nascere e fiorire in Italia le prime grandi scuole violinistiche, Uto Ughi incarna alla perfezione l’archetipo del violinista per antonomasia. Il suo è un timbro è privo di spigoli nelle sue esibizioni più del virtuosismo sfrenato, dell’agilità perfettamente calibrata e dello slancio lirico, a lasciare a bocca aperta è la magia di un suono che è diverso da tutti, che sembra provenire da un luogo misterioso e luminoso e porta pace nell’animo di chi lo ascolta. Sinergico e coinvolgente come pochi, ha l’abitudine di far scivolare di tanto in tanto, tra un brano e l’altro dei suoi concerti, qualche rapida premessa o delucidazione verbale che agevoli lo spettatore meno informato verso un ascolto musicale più consapevole.

Biografia Uto Ughi

Erede della tradizione che ha visto nascere e fiorire in Italia le prime grandi scuole violinistiche. Uto Ughi ha mostrato uno straordinario talento fin dalla prima infanzia: all'età di sette anni si è esibito per la prima volta in pubblico eseguendo la Ciaccona dalla Partita n° 2 di Bach ed alcuni Capricci di Paganini. Ha eseguito gli studi sotto la guida di George Enescu, già maestro di Yehudi Menuhin. Quando era solo dodicenne e la critica scriveva: "Uto Ughi deve considerarsi un concertista artisticamente e tecnicamente maturo".

Ha iniziato le sue grandi tournèes europee esibendosi nelle più importanti capitali europee. Da allora la sua carriera non ha conosciuto soste. Ha suonato infatti in tutto il mondo, nei principali Festival con le più rinomate orchestre sinfoniche tra cui quella del Concertgebouw di Amsterdam, la Boston Symphony Orchestra, la Philadelphia Orchestra, la New York Philharmonic, la Washington Symphony Orchestra e molte altre, sotto la direzione di maestri quali: Barbirolli, Bychkov, Celibidache, Cluytens, Chung, Ceccato, Colon, Davis, Fruhbeck de Burgos, Gatti, Gergiev, Giulini, Kondrascin, Jansons, Leitner, Lu Jia, Inbal, Maazel, Masur, Mehta, Nagano, Penderecki, Pretre, Rostropovich, Sanderlin, Sargent, Sawallisch, Sinopoli, Slatkin, Spivakov, Temirkanov.

Uto Ughi non limita i suoi interessi alla sola musica, ma è in prima linea nella vita sociale del Paese e il suo impegno è volto soprattutto alla salvaguardia del patrimonio artistico nazionale.

In quest'ottica ha fondato il festival "Omaggio a Venezia", al fine di segnalare e raccogliere fondi per il restauro dei monumenti storici della città lagunare. Conclusa quell'esperienza, il festival "Omaggio a Roma" (dal 1999 al 2002) ne raccoglie l'ideale eredità di impegno fattivo, mirando alla diffusione del grande patrimonio musicale internazionale; concerti aperti gratuitamente al pubblico ed alla valorizzazione dei giovani talenti formatisi nei conservatori italiani.

Tali ideali sono stati ripresi nel 2003 e attualmente portati avanti dal festival "Uto Ughi per Roma" di cui Ughi è ideatore, fondatore e direttore artistico.

Recentemente la Presidenza del Consiglio dei Ministri lo ha nominato Presidente della Commissione incaricata di studiare una campagna di comunicazione a favore della diffusione della musica classica presso il pubblico giovanile.

Il 4 settembre 1997 il Presidente della Repubblica gli ha conferito l'onorificenza di Cavaliere di Gran Croce per i suoi meriti artistici.

Nell' Aprile 2002 gli è stata assegnata la Laurea Honoris Causa in Scienza della Comunicazione.

Intensa è la sua attività discografica con la BMG Ricordi S.p.A- per la quale ha registrato: i Concerti di Beethoven e Brahms con Sawallisch, il Concerto di Cajkovskij con Kurt Sanderling, Mendelssohn e Bruch con Prêtre, alcune Sonate di Beethoven con Sawallisch al pianoforte, l’integrale dei Concerti di Mozart, Viotti, Vivaldi, Le Quattro Stagioni, tre Concerti di Paganini nell’edizione inedita di direttore–solista, il Concerto di Dvorak con Leonard Slatkin e la Philarmonia Orchestra di Londra; le Sonate e Partite di Bach per violino solo.

Ultime incisioni sono: Il Trillo del diavolo (disco “live” dei più importanti pezzi virtuosistici per violino); il Concerto di Schumann diretto dal M° Sawallish con la Bayerischer Rundfunk ; i Concerti di Vivaldi con i Filarmonici di Roma; la Sinfonia Spagnola di Lalo con l’Orchestra RAI di Torino e de Burgos; l’incisione discografica per Sony Classical, nel 2013, dal titolo “Violino Romantico”, una raccolta di pezzi emblematici del Romanticismo sul violino, con la partecipazione dell’Orchestra da Camera I Filarmonici di Roma.

Altro evento di particolare rilievo è la pubblicazione del libro “Quel Diavolo di un Trillo – note della mia vita”, avvenuta nel 2013, edito da Einaudi: la storia di una vita incredibile, interamente dedicata alla musica.

Uto Ughi suona con un violino Guarneri del Gesù del 1744, che possiede un suono caldo dal timbro scuro ed è forse uno dei più bei “Guarneri” esistenti, e con uno Stradivari del 1701 denominato “Kreutzer” perché appartenuto all’omonimo violinista a cui Beethoven aveva dedicato la famosa Sonata.

Sabato 21 luglio ore 21 - Belvedere di San Leucio

Giacomo Puccini

Madama Butterfly

Direttore d’Orchestra| Francesco Rosa

Regia| Renzo Giacchieri

Personaggi e Interpreti

Cio Cio-San, Hui He

F. B. Pinkerton, Piero Giuliacci

Sharpless, Carlo Striuli

Suzuki, Eufemia Tufano

Goro, Marcello Nardis

Orchestra e Coro del Teatro dell’Opera “Giuseppe Verdi” di Salerno

All’alba dell’estate del 1900 Puccini assisteva a Londra alla rappresentazione in un unico atto della Madama Butterfly a firma dell'americano David Belasco, a sua volta ispirato al breve racconto omonimo di John Luther Long. Affascinato dalla triste vicenda umana della protagonista e dall'ambientazione esotica nell'estremo Oriente Puccini, iniziò la composizione della Butterfly nel 1901 e affidò la stesura del libretto a Luigi Illica e Giuseppe Giocosa. La vicenda si svolge a Nagasaki in epoca contemporanea. Il Giappone, terra di incanti e di misteri, e il fascino dell'Oriente cominciavano in questi anni ad influenzare la cultura europea, soprattutto nei salotti dell'alta borghesia e negli ambienti artistici. La cornice orientale e gli impulsi culturali esterni influenzarono radicalmente i gusti di Puccini, il quale compì un laborioso lavoro di ricerca e documentazione sulle musiche e strumenti giapponesi prima di accingersi alla composizione. Per la recitazione, Puccini seguì i preziosi consigli della famosa attrice teatrale Sada Jacco, mentre per le scene e l'ambientazione si fece guidare dalla moglie dell'allora ambasciatore giapponese in Italia. Sullo sfondo abbiamo la crudezza della vicenda storica (la colonizzazione americana), che tuttavia non sembra condizionare la drammaturgia, tutta incentrata sull’immobilismo della protagonista: bimba di disarmante ingenuità, Cio-Cio- San, soprano dalla vocalità delicata ma potentemente drammatica, si muove sulla scena con una gestualità tutta sua, simbolica e misteriosa.

Biografia Francesco Rosa
Direttore d'Orchestra

Studia pianoforte, composizione e direzione d'orchestra presso i Conservatori di Rovigo e Bologna. Si perfeziona in seguito in composizione con il M.° Wolfango Dalla Vecchia e in direzione d'orchestra con i M.i Ludmil Descev ed Emil Tchakarov.
Dal 1985 svolge l'attività di maestro sostituto presso i teatri di Rovigo e Treviso sostenendo sempre le mansioni di maestro di sala al pianoforte. Parallelamente svolge occasionalmente le stesse funzioni presso importanti teatri e festival nazionali (Comunale di Bologna, Teatro la Fenice di Venezia, Arena di Verona, Festival Pucciniano di Torre del Lago, Opera Giocosa di Savona, Comunale di Mantova, Bassano Opera Festival, Petruzzelli di Bari, Luglio Musicale Trapanese, etc.), collaborando con direttori quali Daniel Oren, Richard Bonynge, Nello Santi, Maurizio Arena, Angelo Campori, Peter Maag, Donato Renzetti, Gianfranco Masini, Massimo de Bernart.
Contemporaneamente si esibisce in recital accompagnando diversi artisti di fama internazionale (Katia Ricciarelli, Mara Zampieri, Raina Kabaiwanska, Lucia Valentini, Paolo Gavanelli, Renato Bruson, Leo Nucci, Maria Luisa Nave, Giuseppe Giacomini, Gianfranco Cecchele, Mariella Devia, Roberto Scandiuzzi). Collabora con l'Accademia Internazionale "Katia Ricciarelli" di Mantova in qualità di preparatore d'opera ed è docente presso il Conservatorio di Musica di Adria (Ro).

Debutta come direttore d'orchestra ne La serva padrona di Pergolesi a cui seguono diversi concerti sinfonici (Requiem di Mozart, Gloria di Vivaldi, Messa in do minore di Mozart, Stabat Mater di Pergolesi). Nel 1996 assume per due anni la direzione dell'orchestra dell’Università di Padova, Concentus Musicus Patavinus, con la quale svolge intensa attività concertistica lirico-sinfonica.
Nel 1994, presso il Teatro Municipal de Vigo-Espagna, dirige Rigoletto e in seguito Il barbiere di Siviglia. Nel 1996 dirige il Don Carlos di Verdi presso il Teatro Verdi di Padova. Successivamente dirige, in forma di concerto, Aida e Il barbiere di Siviglia a Vigo (Spagna) e La Boheme a Bolzano. Nel 1997 è sul podio per Otello di Verdi in Bulgaria dove torna successivamente nel 1998 per Tosca e Madama Butterfly.

Nel maggio 1998 dirige per il circuito Padova-Adria-Lonigo La Traviata. Per lo stesso circuito è successivamente direttore di Tosca e Madama Butterfly e nel 2001 di Un ballo in maschera. Seguono diversi concerti con l’orchestra Filarmonica di Padova tra cui un recital verdiano con la partecipazione del baritono Paolo Gavanelli ed un concerto commemorativo in onore di Mario Del Monaco con la partecipazione di 16 tenori di fama mondiale (G. Merighi, G. Cecchele, N. Martinucci, L. Bartolini, etc). Nell’agosto ‘99 dirige Rigoletto ad Isernia e nell’agosto 2000 Tosca. Ad Attila di Verdi nel dicembre ’99 a Piacenza, seguono nel luglio 2000 Rigoletto a Cosenza e in seguito La Boheme a Massa Marittima. Nel settembre 2000 è la volta di La forza del destino a Brescia con il coro e l'orchestra dell'Arena di Verona e in dicembre di Cavalleria rusticana di P. Mascagni a Siracusa. L’anno 2001 lo vede dirigere Il barbiere di Siviglia a Pescara, Rieti, Viterbo, Chieti e Terni e Simon Boccanegra a Sassari. È inoltre impegnato in una serie di concerti in Emilia Romagna alla guida dell’Orchestra Filarmonica Italiana. Tra gli altri impegni, nel 2002 sarà al Festival MacerataOpera per dirigere Carmen di G. Bizet. Da febbraio 2000 è unico assistente del M.° Daniel Oren con il quale ha collaborato nella preparazione di orchestra e compagnie di canto nei seguenti teatri: Verdi di Trieste (Adriana Lecouvreur), Arena di Verona (Aida e Nabucco), Massimo di Palermo (La Sonnambula), San Carlo di Napoli (Carmen), New National Theater Tokyo (Il Ttrovatore), Maggio Musicale Fiorentino (La Boheme), Suntory Hall Tokyo (Don Carlos e Requiem di Verdi), Verdi di Trieste (La Boheme e Les Contes d’Hoffmann), Arena di Verona (Il Trovatore e Nabucco).

Biografia Renzo Giacchieri

Regista, scenografo, costumista

E' nato e vive a Roma, dove ha compiuto tutta la sua formazione scolastica, culturale e professionale. E' laureato in Musicologia con una tesi su R. Wagner. Dipendente RAI dal 1960 al 1990, dal 1979 è stato dirigente per i programmi di musica e teatro per la 3ª rete TV.

Dal 1974 al 1981 è docente al Conservatorio di Santa Cecilia. Nel 1981 mette in scena Nabucco all’Arena di Verona, cui faranno seguito Macbeth nel 1982 e nel 1992 un imponente Don Carlo con scenografia di Dante Ferretti.

Dal 1982 al 1986 è Sovrintendente dell’Ente Lirico Arena di Verona accettando la non facile eredità di C. A. Cappelli. Eletto Presidente dell’ANELS (Associazione Nazionale Enti Lirici e Sinfonici) viene anche eletto Presidente del Comitato di Coordinamento per le Attività Musicali e di Danza. Nel 1984 è nominato Presidente dell’Association Internationale du Théâtre Lyrique. Dal 1986 è Direttore del Festival Pucciniano di Torre del Lago. Nel 1987 firma la prestigiosa regia di Aida a Luxor, con l’Arena di Verona. Dal 1988 al 1990 è Sovrintendente del Teatro di San Carlo di Napoli che lascia perché nominato poi Presidente dell’ETI - Ente Teatrale Italiano, incarico che ricopre fino al 1993 per diventarne nel 1994 Commissario Straordinario. Nel 1995 è Commissario Straordinario al Carlo Felice di Genova. Dal 1998 e fino al dicembre 2002 è di nuovo Sovrintendente dell’Arena di Verona, guidandone la trasformazione in Fondazione. Attualmente è Presidente del Conservatorio E. F. Dall'Abaco” di Verona. Tra i premi vinti, Illica, Una vita per la musica, Truffaut. In questi anni recenti, libero da incarichi istituzionali, ha ripreso l’attività di regista e ha messo in scena opere liriche a Salzburg, Siviglia, Tel Aviv, Avenches, Tokyo, San Pietroburgo, Catania, Roma - T. di Caracalla, Trieste, Genova, Salerno, St. Margarethen (Vienna).

Martedì 24 luglio ore 21- Aperia

Concerto

Canadian Brass

Musiche di Johann Sebastian Bach, Werke von S. Scheidt, Enrique Crespo, Leonard Bernstein, Wolfgang Amadeus Mozart

Un quintetto di ottoni canadese fondato da Chuck Daellenbach, Stuart Laughton, e Gene Watts nel 1970. Un repertorio senza confini per una sonorità divenuta riconoscibile grazie alla sua unicità. Oltre ad avere una intensissima attività concertistica, i Canadian Brass hanno inciso più di cinquanta album. Hanno suonato e inciso centinaia di trascrizioni, arrangiamenti e opere originali per quintetto d'ottoni. Sono considerati il gruppo dei grandi record, come quello di essere la prima formazione di ottoni a salire sul palco della Carnegie Hall di New York e a compiere un tour per tutta la Cina; oppure l’aver raggiunto i due milioni di copie vendute dei loro album, un centinaio circa. E i tanti riconoscimenti che hanno ottenuto vanno dalla candidatura al Grammy ai vari Juno Award della musica canadese. I Canadian Brass si godono così gli oltre quattro decenni di carriera continuando a fare musica.

Sabato 28 luglio ore 21 - Belvedere di San Leucio

Pietro Mascagni

Cavalleria Rusticana

Direttore d’Orchestra| Francesco Ivan Ciampa

Regia| Riccardo Canessa

Turiddu,Diego Cavazzin

Santuzza, Amarilli Nizza

Lola, Anastasia Boldyrena

Alfio, Alberto Mastromarino

Orchestra e Coro del Teatro dell’Opera di Salerno “Giuseppe Verdi”

Cavalleria rusticana è un'opera in un unico atto di Pietro Mascagni, su libretto di Giovanni Targioni-Tozzetti e Guido Menasci, tratto dalla novella omonima di Giovanni Verga.

Andò in scena per la prima volta il 17 maggio 1890 al Teatro Costanzi di Roma, con Gemma Bellincioni e Roberto Stagno. Cavalleria rusticana fu la prima opera composta da Mascagni, vincitore di un concorso per giovani talenti indetto dall’editore Edoardo Sonzogno, Il successo dell’opera fu travolgente fin dalla prima rappresentazione.” O Lola, c'hai di latti la cammisa”, la canzone siciliana di Turiddu infiammò immediatamente il pubblico facendolo piombare in una Sicilia assolata, dalle tinte e dalle passioni forti.

La vicenda, ispirata ad un fatto di cronaca realmente avvenuto, mette a confronto personaggi che vanno incontro al proprio destino d’amore e di morte privo di ogni orizzonte di speranza. E’un tema profondamente verista quello che Mascagni mette in scena anche se poi ci sono scene ed arie briosissime come “Il Cavallo scalpita” o il brindisi “Viva il vino spumeggiante”. All’allegria di questi momenti euforici fa però immediatamente da contrappunto l’ombra del sospetto, la cupezza, il tradimento conclamato, la sfida ed il duello mortale. E tra la VIII e la IX Scena il celeberrimo Intermezzo pluricitato anche sul grande schermo ne Il Padrino III di Francis Ford Coppola e Toro Scatenato di Martin Scorsese.

Biografia Francesco Ivan Ciampa

Direttore d’Orchestra

Nato ad Avellino nel 1982, diplomato in Direzione d’orchestra presso il Conservatorio di Musica “Santa Cecilia” di Roma, si è poi perfezionato nelle più importanti Accademie e Scuole Nazionali ed Internazionali sotto la guida autorevole di Maestri quali Carlo Maria Giulini e Bruno Aprea. Ha collaborato come Assistente del Maestro Pappano e del Maestro Oren.

Ha ottenuto numerosi premi e riconoscimenti tra cui il primo Premio Nazionale delle Arti edizione 2010/2011 e il primo premio assoluto del I Concorso Nazionale per Direzione d’orchestra dal M.I.U.R. Tra le tante orchestre dirette ricordiamo la Munich Philharmonic Orchestra, l’Orchestra Filarmonica “A.Toscanini” di Parma, l’Orchestra Filarmonica Salernitana, l’Orchestra del Royal Northen College of Music di Manchester, l’Orchestra Giovanile Italiana, L’Orchestra dell’Opera Bastille di Parigi, “I Pomeriggi Musicali”, la Deutsche Oper Berlin Orchestra, l’ Orchestra del Conservatorio di Musica di “Santa Cecilia”, “I Solisti di Napoli”, l’ Orchestra Sinfonica di Valencia.

Alla guida di grandi produzioni italiane e internazionali, come La Traviata all’Opera Bastille con relativa pubblicazione del dvd della Warner home video nel 2014, il Nabucco alla Deutsche Oper Berlin, L’Elisir d’Amore al Colon di Buenos Aires, La Traviata alla Fenice di Venezia e al Regio di Torino ed ancora Rigoletto e Madama Butterfly ad Ancona, Attila a Bilbao, Turandot e Aida a Salerno e Nabucco a Tel Aviv. Protagonista indiscusso negli ultimi anni dei Festival Italiani dedicati a Puccini a Torre del Lago con Turandot e Madama Butterfly, e Verdi a Parma con Il Corsaro, I Masnadieri e Nabucco.

Affianca regolarmente i più grandi nomi della lirica internazionale: Leo Nucci con le acclamate produzioni di Macbeth e Simon Boccanegra a Piacenza; Diana Damrau a Parigi, Barcellona, Genova e Monaco. È direttore artistico e musicale dell’Orchestra Filarmonica di Benevento e del I Concorso Internazionale di Canto Lirico Pasquale Pappano.

Recentemente ha diretto La Wally a Modena, Piacenza e Ravenna, La Traviata al Massimo di Palermo e Norma a Verona nonché un concerto al fianco del soprano di fama mondiale Diana Damrau a Berlino e Madrid. Dirigerà La Traviata a Venezia così come Tokyo in tour con il Massimo di Palermo, Maria Stuarda a Berlino e Rigoletto a Parma.

Martedì 7 agosto ore 21 - Aperia

Recital Lirico

Jonas Kaufmann, tenore

Maria Agresta, soprano

Orchestra del Teatro di San Carlo

Orchestra del Teatro dell'Opera “Giuseppe Verdi” di Salerno

Sontuoso finale della Kermesse con due voci meravigliose e potenti che incanteranno il pubblico sulle note ed i versi delle meravigliose arie del melodramma.

Jonas Kaufmann è oggi uno dei tenori più acclamati al mondo grazie anche a una carriera costruita con tenacia, senza poter contare su una partenza di quelle che conquistano immediatamente il consenso più spinto, ma con una saggia amministrazione delle proprie doti naturali, assecondando le proprie inclinazioni musicali e la propria non comune sensibilità. Molti ingredienti possono concorrere al successo di un artista, e nel caso di Kaufmann le doti musicali, la qualità del timbro vocale, la presenza scenica, la simpatia sono tutti dettagli che sembrano far convergere su di lui un consenso unanime.

Maria Agresta è un soprano cilentano che tra passato, presente e futuro incastona una serie di appuntamenti nazionali ed internazionali, gioielli preziosi per gli amanti del bel canto ed in particolare delle opere di Puccini e Donizetti. Durante la sua carriera ha ricevuto molti riconoscimenti, tra i tanti ricordiamo che nel 2014 vince il prestigioso premio Premio Franco Abbiati della Critica Musicale Italiana con la seguente motivazione: “Voce purissima di soprano lirico, dal timbro privilegiato e da colori preziosi, dalla tecnica completa, si è inserita autorevolmente nella grande tradizione italiana, in un repertorio che comprende personaggi diversi per vocalità e temperamento, da Elvira dei Puritani a Liù di Turandot.”

Biografia Jonas Kaufmann

Tenore

Dal suo sensazionale debutto del 2006 al Metropolitan Opera ne La Traviata, Jonas Kaufmann è annoverato tra le maggiori stelle dell’orizzonte operistico. La stampa internazionale lo ha definito il “nuovo re dei tenori” e gli addetti ai lavori lo hanno elogiato come il più importante tenore tedesco dopo Fritz Wunderlich.

Originario di Monaco, Kaufmann ha completato i suoi studi vocali all'Istituto Musicale locale e ha frequentato corsi di perfezionamento con Hans Hotter, James King e Josef Metternich. Durante i suoi primi anni al Teatro di Stato di Saarbrücken, ha continuato la sua formazione con Michael Rhodes a Treviri.

Dopo gli impegni a Stoccarda, Francoforte, Amburgo e Milano - nella produzione di Così fan tutte e Fidelio di Giorgio Strehler, diretta da Riccardo Muti - Kaufmann è passato all'Opera di Zurigo nel 2001. Da lì ha iniziato la sua carriera internazionale, esibendosi alla Royal Opera House, Covent Garden a Londra, Opera di Parigi, Deutsche Oper di Berlino, Opera di Stato di Berlino, Teatro alla Scala di Milano, Opera di Stato di Vienna, Opera Metropolitana, Opera Lirica di Chicago e Festival di Salisburgo. Nel 2010, Kaufmann ha debuttato al Bayreuth Festival come ruolo principale in Lohengrin in una spettacolare messa in scena di Hans Neuenfels.

Kaufmann è altrettanto richiesto a livello internazionale nei repertori italiani e francesi, come lo è nell'opera tedesca. Ha cantato Werther di Massenet a Parigi e Vienna e ha interpretato Cavaradossi nella Tosca di Puccini a Londra, al Met e alla Scala. Le sue intense caratterizzazioni di Don José nella Carmen di Bizet e di Werther nell'opera di Massenet hanno conquistato i fan dell'opera di tutto il mondo. Kaufmann adora ritrarre personaggi in frantumi, immergendosi nel loro mondo e rendendo i loro pensieri ed emozioni sorprendentemente credibili.

Oltre alle sue qualità vocali e musicali, la totale identificazione di Kaufmann con i suoi ruoli lo ha permesso di essere accolto con tanto entusiasmo dalla stampa e dal pubblico soprattutto per merito del suo debutto nel ruolo di Siegmund in Die Walküre al Metropolitan Opera nella primavera del 2011. La tanto attesa nuova produzione, magistralmente condotta da James Levine e trasmessa in tutto il mondo in radio e in HD ai cinema, ha permesso al pubblico di sperimentare nel dettaglio la speciale qualità delle interpretazioni di Kaufmann del repertorio Wagneriano: la miscela di potenza espressiva tedesca e finezza vocale italiana. Quando in seguito Kaufmann ha avuto un grande successo interpretando il ruolo del protagonista nel Faust di Gounod (una nuova produzione che potrebbe essere vista anche nei cinema di tutto il mondo), ha dimostrato ancora una volta la sua versatilità vocale e teatrale.

Nel 2012, Kaufmann ha debuttato come Bacchus nell'Ariadne auf Naxos di Richard Strauss al Festival di Salisburgo. A Salisburgo, è stato anche ascoltato come Don José nella nuova produzione di Carmen, diretta da Simon Rattle, e in una performance del Requiem di Verdi, diretta da Daniel Barenboim, che ha anche suonato alla Scala e al Festival di Lucerna. Nel dicembre del 2012, Kaufmann è tornato a Milano per l'apertura della stagione della Scala nella nuova produzione di Lohengrin, diretta da Barenboim e da Claus Guth.

Il 2013 è stato l'anno di Wagner e Verdi. Dopo la nuova produzione del Parsifal e la rinascita di Don Carlos alla Royal Opera House di Londra, Kaufmann ne ha anche interpretato il ruolo principale a Monaco e Salisburgo. Inoltre, ha cantato per la prima volta due ruoli verdiani in nuove produzioni alla Bayerische Staatsoper: Manrico in Il Trovatore e Alvaro in La Forza del Destino. Nel febbraio e marzo del 2014, Kaufmann ha interpretato il Werther di Massenet in una nuova produzione al Met, e in giugno ha debuttato come Des Grieux nel Manon Lescaut di Puccini alla Royal Opera House.

I punti salienti del 2015 includevano il debutto di Kaufmann come protagonista in una nuova produzione di Andrea Chenier alla Royal Opera House, diretta da Antonio Pappano, il suo primo Radames in Aida a Roma, in uno spettacolo con Anja Harteros e Pappano, un doppio acclamato debutto nella nuova produzione di Cavalleria rusticana / Pagliacci al Festival di Pasqua di Salisburgo, un recital Puccini alla Scala, e nuove produzioni di Fidelio di Beethoven a Salisburgo e La Damnation de Faust di Berlioz all'Opera di Parigi.

Dopo il grande successo del suo album solista di evergreen della fine degli anni Venti e primi anni Trenta (Du bist die Welt für mich), Kaufmann pubblicò il suo nuovo album di Puccini arie (Nessun dorma) nel settembre del 2015. Suonò alcune di quelle arie il leggendario "Last night of the proms" nella Royal Albert Hall il 12 settembre.

Nella nuova produzione di Monaco di Die Meistersinger di Wagner, che ha debuttato nel maggio 2016, Kaufmann ha cantato per la prima volta il ruolo di Walther von Stolzing sul palco. Nell'agosto 2016, ha fatto il suo debutto nel tour sudamericano, con concerti e recital a Buenos Aires, San Paolo, Lima e Santiago del Cile. Nel gennaio del 2017, Kaufmann è tornato all'Opera di Parigi nella produzione di Lohengrin di Claus Guth, dopo di che ha cantato il ruolo principale in Andrea Chenier a Monaco. A giugno, ha fatto il suo tanto atteso debutto come Otello alla Royal Opera House di Londra, a proposito del quale il New York Times affermava "Kaufmann canta un Otello per i secoli”. Una settimana dopo la prima, la produzione è stata trasmessa nei cinema di tutto il mondo. Nell'agosto del 2017, il tenore è tornato alla Sydney Opera House per diverse esibizioni di Parsifal. La sua prima premiere nella stagione 2017/18 sarà la versione francese

del Don Carlos di Verdi a Parigi, messa in scena da Krysztof Warlikowski e diretta da Philippe Jordan.

La versatilità di Kaufmann come artista è documentata da numerosi CD e DVD in spettacoli di opere come Lohengrin, Walküre, Parsifal, Königskinder, Ariadne auf Naxos, Don Carlos, Tosca, Andrea Chenier, Adriana Lecouvreur, Werther e Carmen. I suoi album solisti "Verismo", "Wagner" e "Verdi" furono bestseller solo poche settimane dopo essere stati rilasciati. Nel 2011, Kaufmann è stato presentato con l'ambita Opera News Award a New York. Un articolo in "Opera News" ha annunciato questa selezione con le parole: "La sua intensità ed eleganza, la fluidità della sua voce e il suo linguaggio del corpo, combinati con la sua musicalità e il suo aspetto brillante fanno di lui la definizione stessa di una star dell'opera del XXI secolo”. Poco dopo, Kaufmann è stato nominato Cavaliere dell'Ordine dell'Arte e delle Lettere dal ministro della cultura francese Frédéric Mitterand ed è stato anche nominato più volte come “Singer of the Year” dalle riviste di musica classica Opernwelt, Diapason e Musical America, nonché dalle giurie di Echo-Klassik e dall'inaugurazione dell'International Opera Awards (Londra 2013).

Jonas Kaufmann è anche una figura conosciuta a livello internazionale nei concerti e recital: soprattutto con l'interpretazione di brani d'arte come The Royal Class of Singing, dal momento che questo genere richiede molta più finezza e differenziazione rispetto a qualsiasi altra disciplina vocale. Ha collaborato con il pianista Helmut Deutsch (con il quale ha lavorato fin da quando era studente a Monaco) in innumerevoli concerti, incluso uno sul palco del Metropolitan Opera il 30 ottobre 2011. Questo è stato il primo recital solistico dato al Met da quando Luciano Pavarotti vi si esibì nel 1994.

Biografia Maria Agresta

Soprano

Diplomata al Conservatorio di Salerno con il massimo dei voti e la lode, si è perfezionata sotto la guida di Raina Kabaivanska presso l’Istituto Vecchi-Tonelli di Modena. E’ vincitrice di numerosi concorsi internazionali, tra cui il Concorso “Comunità Europea” del Teatro Lirico Sperimentale “A. Belli” di Spoleto, dove ha debuttato nel 2007 nei rispettivi ruoli protagonisti de La Bohème e de Il Trovatore. Negli anni successivi ha preso parte a numerose produzioni a Messina (Micaëla), Opera Nationale de Lorraine (Desdemona), e nell’ambito dell’Incheon Opera Festival (Mimi), dello Sferisterio Opera Festival di Macerata (Odabella), e presso il Festival dei Due Mondi di Spoleto, la Carnegie Hall di New York, il Festival Barokkimusiikkia di Helsinki, la Filarmonica Nazionale di Doha (Qatar), il Teatro Hermitage di San Pietroburgo.

Nel 2011 in occasione delle celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia debutta ne I Vespri Siciliani presso il Teatro Regio di Torino diretta da Gianandrea Noseda, ottenendo un grande successo di pubblico e di critica. Da allora ha avuto inizio la sua carriera internazionale con importanti debutti presso il Teatro alla Scala di Milano (Don Giovanni, diretta da Daniel Barenboim), Israeli Opera di Tel Aviv (Norma, diretta da Daniel Oren), Arena di Verona (La Bohème, Don Giovanni, Turandot), Bayerische Staatsoper (La Bohème, La Traviata), Staatsoper unter den Linden (La Traviata), Palau des Arts di Valencia (Il Trovatore, diretta da Zubin Mehta), Festival Puccini di Torre del Lago (La Bohème) e ancora Bergamo (Gemma di Vergy), Salerno (Il Trovatore, La Traviata e Norma), etc.

Ha inoltre inaugurato la stagione 2012-13 del Teatro dell’Opera di Roma diretta dal Maestro Riccardo Muti nel Simon Boccanegra di G. Verdi.

Da segnalare inoltre le interpretazioni di Giovanna D’Arco al Musikverein di Graz, La Bohème e Oberto Conte di San Bonifacio (nuova produzione) al Teatro alla Scala, Masnadieri e La Bohème al Teatro alla Fenice di Venezia, La Vestale a Dresda, e nei prossimi impegni ancora La Bohème all’Opera Bastille di Parigi, Il Trovatore (nuova produzione) al Wiener Festwochen, I due Foscari alla Royal Opera House di Londra, I due Foscari a Vienna, Simon Boccanegra a Francoforte, I Puritani all’Opera Bastille.


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