L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

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LA CENERENTOLA

di Gioachino Rossini

La Cenerentola è uno dei capitoli più paradossali e affascinanti della storia dell’opera buffa, da cui si distacca per alcuni elementi, e in specie per il disegno accuratissimo della protagonista, cui spettano arie virtuosistiche e un carattere di nobiltà, che molti hanno visto più vicini al colore patetico di Elena de La donna del lago, che non agli impeti di Isabella e di Rosina. Ne fa fede l’incantevole canzone larmoyante, Una volta c’era un re, che del personaggio è la carta da visita e il Leitmotiv, nonché profezia del suo amore con il principe, mentre la sua scombinata famiglia appartiene decisamente al mondo della commedia in musica e le sorellastre esibiscono tutto il consueto armamentario di gag, insieme al fool Dandini. L’incantevole libretto di Jacopo Ferretti, ordito rapidissimamente in previsione di un imminente debutto nella stagione di Carnevale del 1817 al Teatro Valle di Roma, sostituiva la progettata Ninetta alla corte, bocciata decisamente dalla censura papale. La trama della celeberrima fiaba di Perrault, più volte rivisitata dal melodramma, diventa qui la base di una pungente riflessione su virtù e amore, in cui l’innocenza trionfa sull’arroganza. La regina Cenerentola perdona tutti i responsabili del suo amaro passato: fu “un sogno, un gioco, il suo lungo palpitar”.

ATTO I

Nel cadente palazzo di Don Magnifico, le figlie Clorinda e Tisbe litigano su chi sia la più bella, reclamando le attenzioni di Angelina, nota come Cenerentola, loro sorellastra trasformata in serva: l’unico suo passatempo è cantare Una volta c’era un re, che irrita moltissimo le sorelle. Bussano: entra Alidoro, il tutore del principe Don Ramiro, travestito da mendicante; Clorinda e Tisbe lo cacciano in malo modo. Nel frattempo giungono gli araldi del principe, ad annunciare la sua presenza: sta girando il regno per trovare una sposa che sia degna di lui, saggia e buona. Le sorelle discutono animatamente finché svegliano il padre, che all’inizio le maltratta perché stava facendo un bellissimo sogno vestito da scudiero, ma saputa la gran notizia, anch’egli si mette in agitazione. Il principe arriva in incognito, incontra Cenerentola – che colpisce la sua attenzione – e chiede al valletto Dandini di comparire nelle sue vesti, per vedere le reazioni delle ragazze. Dandini invita Don Magnifico e le figlie a palazzo; Cenerentola chiede di andare con loro, ma non riesce assolutamente a convincere il patrigno, che la minaccia ripetutamente: non deve rivelare la sua vera identità. La ragazza è sconsolata, poi giunge nuovamente Alidoro che le spiega chi è e che vuol portarla al ballo. Nel castello di Don Ramiro, Dandini, nelle vesti di principe, si complimenta con Don Magnifico per la sua abilità nel giudicare i vini e lo spedisce nelle cantine per vedere se la teoria è equivalente alla pratica. Là, egli beve moltissimo, mentre principe e valletto parlano alle ragazze, che dimostrano tutta la loro grettezza. Giunge Cenerentola con un abito bellissimo e un velo sul volto: la sua apparizione al ballo fa sensazione, i familiari sono stupefatti.

ATTO II

Nel castello del principe, Don Magnifico è convinto che le figlie presto cambieranno la loro posizione sociale. Don Ramiro, che è rimasto colpito dalla bellezza della sconosciuta, si accorge subito della somiglianza con la ragazza conosciuta la mattina. Dandini, ancora in veste di principe, cerca di sedurre la ragazza, ma non riesce nel suo scopo: ella dichiara infatti il suo amore per lo scudiero. Il principe è convinto, ma Angelina gli dona un braccialetto e pone una condizione: sarà sua se egli riuscirà a ritrovarla e saprà accettare la sua vera identità. Dandini riprende quindi il suo status di cameriere e affronta Don Magnifico, cui rivela che le sue illusioni regali sono destinate a rimanere tali. La famiglia torna a casa, infuriata, trovando Cenerentola nel suo consueto costume domestico. Scoppia una tempesta, giungono il principe e Dandini in cerca della ragazza, Cenerentola è infine riconosciuta e Don Ramiro le chiede di essere la sua regina tra gli applausi di tutti e lo scorno dei familiari. Nella sala del trono Cenerentola dichiara di accettare il regno senza alcuna volontà di rivalsa; il perdono suggella il rondò finale.


 

 

 
 
 

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