Note di regia
“Tutto nel mondo è burla! Questa la frase emblema dell'opera "Falstaff", l'ultima opera di Giuseppe Verdi che, alla veneranda età di 79 anni, conclude la sua carriera scrivendo questo capolavoro buffo, tornando,così, ad un genere che tanto lo aveva fatto conoscere con la sua prima opera (Oberto, Conte di San Bonifacio) ma tanto, parimenti, gli era costato dopo il clamoroso fiasco della sua seconda opera " Un giorno di regno" del 1840.
Frase emblema e suggello di un'esperienza artistica e di una vita unica come quella di Verdi stesso.
Un'opera corale, piena di personaggi caratterialmente ben precisi e determinati; una commedia a pieno ritmo, una struttura drammaturgia perfetta, che non fallisce. Verdi ha impresso all'intera partitura un andamento vorticoso, che rende perfettamente il carattere comico e smaccatamente irriverente del libretto, creando così un'opera sfavillante, in cui il flessibile declamato vocale si unisce al geniale uso del l'orchestra.
In questo allestimento, per la sessantottesima stagione del Luglio Musicale Trapanese, la mia visione di "Falstaff" è molto legata alla tradizione, gioco molto sulla recitazione dei cantanti poiché trovo quest'opera molto vicina alla commedia dell'arte del 1600 e proprio su questa strada ho incentrato il mio lavoro.
Una recitazione libera ma guidata, una gran bella gestualità ed un'interazione sempre attiva fra i vari personaggi.
Il tutto è stato possibile grazie a questa compagnia formata da giovani cantanti con a capo un grandissimo Artista quale Alberto Mastromarino che ha interpretato infinite volte questo grande personaggio mettendosi in gioco ancora una volta, assieme a tutto il cast.
Renato Bonajuto