L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

Indice articoli

 

Les Pêcheurs de perles

Opéra lyrique in tre atti

Libretto di Eugène Cormon e Michel Carré

Musica di Georges Bizet

Edizione critica a cura di Brad Cohen

Edizione in lingua originale francese

Personaggi Interpreti

Leïla, sacerdotessa di Brahma soprano Hasmik Torosyan

Nadir, un pescatore tenore Kévin Amiel

Zurga, capo dei pescatori baritono Fabio Maria Capitanucci

Nourabad, gran sacerdote di Brahma basso Ugo Guagliardo

Direttore d’orchestra Ryan McAdams

Regia, scene, costumi, coreografia e luci Julien Lubek eCécile Roussat

Maestro del coro Andrea Secchi

ORCHESTRA E CORO TEATRO REGIO TORINO

Nuovo allestimento Teatro Regio Torino

 

Teatro Regio

Giovedì 3 Ottobre 2019 ore 20

Domenica 6 Ottobre 2019 ore 15

Martedì 8 Ottobre 2019 ore 20

Giovedì 17 Ottobre 2019 ore 20

Domenica 20 Ottobre 2019 ore 15

Les Pêcheurs de perles

di Georges Bizet

Ci sono opere che sono poco rappresentate, ma che sopravvivono nell’immaginario degli ascoltatori grazie ad un’aria, a un duetto. È il caso dei Pêcheurs des perles di Georges Bizet, che restano scolpite nel cuore dei melomani per «Je crois entendre encore» (l’aria di Nadir, il tenore) «Au fond du temple saint» (il duetto tenore-baritono, Nadir-Zurga) e per «Comme autrefois» (l’aria di Leïla, il soprano).

L’opera del giovane Bizet, aveva solo 25 anni quando la scrisse, merita però di essere ascoltata integralmente per molti motivi: per scoprire come in Francia si raccontava l’esotismo in musica, siamo nel 1863; per rendersi conto di come utilizza i leitmotive (il tema del duetto dell’amicizia tra Nadir e Zurga ritorna spesso), per vedere come l’eterno triangolo amoroso (tenore e baritono innamorati della stessa donna) venga declinato nell’ambito di una storia che ricorda La Vestale di Spontini: Leïla è una sacerdotessa, non può amare nessun uomo.

Era stato Léon Carvalho, direttore del Théâtre Lyrique di Parigi a commissionare l’opera a Bizet all’inizio del 1863: il libretto è di Eugène Cormon e Michel Carré, e il debutto avvenne il 30 novembre). Il pubblico accolse bene l’opera, ma i critici sottolinearono le debolezze del libretto e accusarono Bizet di imitare Wagner e la scuola operistica italiana. Tra i suoi ammiratori ci furono invece Hector Berlioz. che sul Journal des débats, scrisse: «La partitura di quest’opera ha ottenuto un autentico successo; essa contiene un numero considerevole di bei pezzi, tutti espressivi, pieni di fuoco e di colore» e Ludovic Halévy (che sarebbe diventato il librettista di Carmen), il quale affermò: «Bisognerà tenere bene a mente il nome di Bizet, perché è il nome di un musicista. È un’opera di grandissima qualità: c’è sicurezza, calma facilità, un trattamento dell’orchestra e dei cori di grande potenza, tali da preannunciare un vero compositore».

ATTO I

Sulla spiaggia dell’isola di Ceylon, i pescatori danzano e cantano prima di eleggere il nuovo capo: sceglieranno Zurga. Dopo molti anni di lontananza ritorna il pescatore Nadir e riabbraccia il caro amico Zurga: i due ricordano che si erano separati quando a Kandy, una città dell’isola, erano rimasti turbati vedendo una giovane e bella sacerdotessa del tempio di Brahma. Ma ora giurano fedeltà l’uno all’altro, la loro amicizia non sarà distrutta. La folla saluta con gioia l’arrivo di una barca: scende la fanciulla che dovrà pregare per i pescatori. È proprio lei, Leïla, la sacerdotessa della quale si erano entrambi innamorati.

ATTO II

È notte. Nourabad, il gran sacerdote, ricorda a Leïla il suo voto di castità. La fanciulla racconta che molti anni prima aveva aiutato un fuggiasco nascondendolo nella sua capanna e che l’uomo, per ringraziarla, le aveva donato una collana. Rimasta sola, Leïla si sente protetta da Nadir, l’ha riconosciuto e sa che, anche di nascosto, l’uomo veglia su di lei. Nadir la raggiunge e le dichiara tutto il suo amore; lei vorrebbe allontanarlo, ma entrambi ricordano il loro primo incontro: Leïla ha paura che vengano scoperti e così Nadir si allontana, promettendole di ritornare ogni sera. Ma Nourabad li scopre, e mentre infuria un temporale i due vengono arrestati: devono morire entrambi, è la richiesta dei pescatori. Interviene Zurga ricordando a tutti che il potere è stato affidato a lui: che i due traditori siano allontanati, è il suo verdetto, ma Nourabad strappa il velo a Leïla e così Zurga scopre che Nadir stava per fuggire con la donna che anche lui ama. Il suo cambiamento è repentino: condanna a morte per tutti e due.

ATTO III

Zurga, nella sua tenda, è oppresso dal rimorso: come ha potuto decretare la morte del suo caro amico Nadir? Due pescatori accompagnano Leïla, che ha chiesto di parlare con lui; la ragazza lo supplica di salvare Nadir, lei lo ama e vuole che lui viva. Zurga, gelosissimo, le rivela di amarla. Giunge Nourabad: i roghi per i due colpevoli sono pronti, e Leïla consegna una collana a un pescatore, pregandolo di darla a sua madre dopo la sua morte. Zurga riconosce la collana che aveva dato alla ragazza che lo aveva salvato, così appicca le fiamme al villaggio per far fuggire i due amanti che stanno per essere giustiziati. I due fuggono e Zurga rimane solo, pronto a pagare le conseguenze del suo gesto.

Les Pêcheurs de perles

Prezzi dei biglietti

Recita del 3 ottobre:€ 160 - 125 - 105 - 80 - 55

Recite del 6, 8, 17 e 20 ottobre: € 100 - 90 - 80 - 70 - 30

Biglietti ridotti del 20% per gli under 30 edel 10% per gli over 65

18app: posto unico € 25 per la recita del 3 ottobre (per l’eventuale accompagnatore è previsto un biglietto con uno sconto del 50%); condizioni valide fino a esaurimento dei posti riservati all’iniziativa

Un’ora prima degli spettacoli, eventuale vendita di posti con una riduzione del 20% sul prezzo intero

Biglietteria e Informazioni

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un’ora prima degli spettacoli

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