L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

Indice articoli

 

STAGIONE 2022|2023

DANZA

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TEATRO BELLINI

17 - 18 settembre

WOMAN MADE

PROGETTO VINCITORE DEL BANDO MINISTERIALE BOARDING PASS PLUS '21/'22 SULLA COREOGRAFIA FEMMINILE

SPETTACOLI VARI TUTTO IL GIORNO/CONFERENZE

coreografe/o progetto Woman MadeEmma Cianchi, Kimberly Bartosik, Francesca Lettieri, Patscharaporn Krüger-Distakul, Claudio Malangone e Claudia La Vista

coreografe campane ospiti del progetto Gabriella Stazio, Irma Cardano, Sabrina D'Aquanno, Roberta de Rosa

Il Teatro Bellini ospita la restituzione pubblica conclusiva delle creazioni venute alla luce durante tutto il progetto con una compagnia costituita da danzatrici provenienti dai Paesi partner. Due giornate tra la Sala Grande e il Piccolo Bellini in cui, oltre alle coreografie firmate Woman Made, saranno programmate nell'arco dell'intera giornata performance, interviste, dibattiti, mostre e un focus sulla coreografia campana firmata dalle coreografe più incisive della nostra Regione e che hanno collaborato alla diffusione e alla promozione della danza contemporanea.

 

9 - 11 dicembre

LA NONA

(dal caos, il corpo)

coreografia e regia Roberto Zappalà

musicheLudwig Van Beethoven Sinfonia n°9 op.125

una produzione Compagnia Zappalà danza | Scenario Pubblico

È sempre a partire dal corpo e dalle sue storie che Zappalà propone una riflessione sull’uomo e sull’umanità; sulla sua condizione di perenne conflitto e sulle speranze di solidarietà e fratellanza universale.L’umanità in transito è un’umanità in movimento; movimento è il contrario di immobilità, di immutabilità, di idee assolute e di assenza di dubbio. Il movimento è laico, come lo spirito di Beethoven e della sua musica. E la laicità del pensiero e dei comportamenti è alla base della creazione.

 

17 - 19 febbraio

LILI ELBE

liberamente ispirato al libro The Danish Girl

coreografia Simone Repele e Sasha Riva

con Simone Repele, Silvia Azzoni, Sasha Riva, Yumi Aizawa, Jamal Callender

coproduzione Riva & Repele, Daniele Cipriani Entertainment e Fondazione Cantiere Internazionale d'Arte di Montepulciano

Una storia vera. Una vicenda privata e intima che appartiene a ognuno di noi e che diviene più vicina di quanto possa sembrare grazie all’interpretazione e alla scrittura coreografica di Sasha Riva e Simone Repele, che esplorano il demone dell’insoddisfazione umana. Nella pièce, chiara e leggibile, coesistono due piani narrativi: il racconto della vicenda e la fiaba.

 

14 - 16 aprile

PASIONARIA

compagnia La Veronal

ideazione, direzione artistica Marcos Morau

con Àngela Boix, Jon López, Ariadna Montfort, Núria Navarra, Lorena Nogal, Shay Partush, Marina Rodríguez, Sau- Ching Wong

coreografia Marcos Morau in collaborazione con i danzatori e le danzatrici

Immagina quel posto di cui tutti parlano. Il luogo in cui cambieremo tutto questo. Quel mondo che è il risultato di tutti i nostri sforzi nel corso di questi anni. Quel posto che chiamiamo progresso. Potremmo chiamare quel posto, quel pianeta: Passionaria. Esseri simili a noi, che sono stati perfettamente progettati per imitarci, vivono lì. Ciò che chiamiamo vita è diventato un paesaggio artificiale e i suoi abitanti si sono trasformati in gadget tecnologici che hanno perso ogni tipo di passione. Il presente in cui viviamo ci fa immaginare un futuro in cui abbiamo semplicemente smesso di sentire.

 

PICCOLO BELLINI

12 - 13 novembre

RE_PLAY

ideazione, coreografia, interpretazione Giselda Ranieri
collaborazione artistica Alessandra Sini
produzione ALDES

Re_Play, è un solo danzato, la messa in atto di ricordi virtuali e reali. Ranieri riflette sul concetto di Distanza/Lontananza e, di conseguenza, su quello di Vicinanza/Presenza che ad esso si lega. Lo fa interrogandosi sull’uso dei device nella nostra quotidianità: archivio di memorie, elaborazione di identità altre, surrogato di presenze. Attraverso il dispositivo coreografico Ranieri sperimenta l’uso del device come potenziale testimone, sguardo altro utile a facilitare una presa di distanza da sé.

 

17 - 18 dicembre

CHAT

coreografia Nicolas Grimaldi Capitello

produzione Cornelia

coproduzione Teatro Comunale di Vicenza

REALE O VIRTUALE? Il lavoro parte dalla riflessione sul concetto di connessione e su come, questo concetto, sia mutato nel tempo a causa dell’utilizzo sfrenato dei social media. Esso non solo sta cambiando il nostro modo di vivere i rapporti, ma, secondo studi antropologici, sta causando una vera e propria trasformazione, seppur in modo lento e impercettibile, del nostro corpo.

 

21 - 22 gennaio

ROSAROSAEROSAE

la pelle delle immagini

conceps, coreografia, performance Sara Lupoli

produzione ARTGARAGE in coproduzione conKörpere Théâtre

des Calanques Marsiglia

Rosarosaerosae - la pelle delle immagini è un lavoro multimediale che indaga il concetto dell’abitare il corpo e il ricordo che in esso risiede. Un progetto materico e grafico che propone al pubblico un immaginario nomade in cui la metafora del cinema è alla base del racconto. Un percorso sensoriale che rintraccia le matrici culturali ed espressive di una femminilità spesso accolta attraverso immagini e suoni che costruiscono ambienti di forte impatto emotivo.

 

25 - 26 febbraio

GRNDR_DATE NO ONE

ideazione ed esecuzione Andrea Zardi

coproduzione Cinqueminuti, PARC Performing Arts and Research Center, Zerogrammi, CasaLUFT, Artgarage

Le dating app per incontri creano un legame quotidiano e costante tra sconosciuti, una vera e propria dipendenza che porta con sé inevitabili conseguenze e che altera il modo in cui vediamo e percepiamo l’altro. Una figura passa da un profilo all’altro, da un corpo all’altro annullando in maniera illusoria la distanza, ma cercando in sporadici momenti di lucidità, una via d’uscita. La troverà?

 

6 - 7 aprile

TALE OF US

coreografia Rosario Guerra (Staatstheater Hannover), Alessio Marchini

Il concetto riguarda gli incontri che facciamo durante il percorso della vita, perché ad ogni incontro c’è uno scambio che arricchisce la nostra essenza. Ovviamente non si può, per quanto si voglia, controllare il modo in cui questi incontri finiscono per condizionarci e non ci è possibile sapere quanto siano destinati a durare. Potrebbe improvvisamente rompersi la connessione, ci si può inaspettatamente allontanare, attivando magari un processo di conoscenza di noi stessi, un'introspezione che altrimenti non sarebbe stata possibile.


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