Stagione 2022|2023
PICCOLO BELLINI
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BELLINI TEATRO FACTORY
un progetto a cura di Gabriele Russo, Costanza Boccardi e Marina Dammacco
13 - 16 ottobre e 5 novembre
ARDORE
Il matrimonio tra il Teatro e la Vita
da un'idea di Annalisa D'Amato
drammaturgia Annalisa D'Amato, Elvira Buonocore, Maria Chiara Montella, Marta Polidoro
regia Annalisa D’Amato
produzione Fondazione Teatro di Napoli - Teatro Bellini
Il rito antico delle nozze. La liturgia che tradizionalmente legittima le unioni e lega gli amori a un vincolo simbolico, si rivela una straordinaria metafora scenica. Un rituale che, sapientemente scardinato, è capace di rappresentare il rapporto profondo, disordinato e vitale che ci lega al teatro. Ai suoi meccanismi, alle sue architetture. Ai suoi infiniti mondi possibili.Ne Il matrimonio tra il Teatro e la Vita, Annalisa D'Amato dirige gli attori della Bellini Teatro Factory, firmando il testo assieme alle tre allieve drammaturghe.
18, 20, 22 e 23 ottobre e 3 novembre
OPERA VIVA
di Elvira Buonocore
regia Maria Chiara Montella
produzione Fondazione Teatro di Napoli - Teatro Bellini
Le case sono vive. Luoghi metamorfici. Incipit architettonici di un racconto che si dà in una dolorosa intermittenza.Tre fratelli si ritrovano presso lo studio di un notaio per la discussione di un atto di compravendita. La loro casa natale, dopo anni, viene venduta. È la procedura notarile, un assedio di domande stringenti, a ricostruire l'evento, il ricordo terribile che la casa ha conservato e che i suoi abitanti hanno voluto rimuovere. È così che il passato penetra nel racconto e lo travolge. Il lavoro è interpretato, scritto e diretto dagli allievi al terzo e ultimo anno della Bellini Teatro Factory.
19, 21, 22 e 23 ottobre e 4 novembre
LA COSA PIU’ RARA
di Marta Polidoro
regia Maria Chiara Montella
produzione Fondazione Teatro di Napoli - Teatro Bellini
In un futuro non troppo lontano, l'umanità è minacciata dalla diffusione di suicidi di massa. Ad una velocità inarrestabile, milioni di persone si uccidono. Per questo, gli enti governativi sottopongono la popolazione ad un particolare programma di recupero della voglia di vivere. Due autori, V. e O., sono incaricati di costruire una serie di storie, che restituiscano a tutti la speranza; per farlo, si servono di quattro tra gli ultimi della società, a cui manca il coraggio di farla finita. Ma quali storie vanno raccontate, per far sì che continuiamo a scegliere la vita? Da qui nasce 'La cosa più rara', sempre a firma della Bellini Teatro Factory.
25 - 30 ottobre
CAINI
drammaturgia e regia Mario De Masi
con Alice Conti, Alessandro Gioia, Fiorenzo Madonna, Giulia Pica, Antonio Stoccuto
un progetto della compagnia I Pesci
produzione Teatro di Napoli – Teatro Nazionale
in collaborazione con Asilo – ex Asilo Filangieri di Napoli
PREMIO LEO DE BERARDINIS under 35 – Teatro di Napoli
I Caini. È il soprannome che il vicinato riserva a un nucleo familiare di persone chiuse e schive, tacciate dai più di infamia e avvolte da un alone di mistero. Il padre è morto in circostanze poco chiare, lasciando soli la madre e i tre figli, due maschi e una femmina, a custodia di un segreto. La ragazza conosce in discoteca un artista, un giovane ossessionato dalla propria ricerca intorno al concetto di verità e dal processo di creazione di una nuova opera. Se ne innamora e decide di presentarlo ai suoi parenti. Ma l’arrivo di questo nuovo personaggio porterà i Caini a confrontarsi con la curiosità e la trasparenza del ragazzo, rischiando di mettere a repentaglio il segreto e l’esistenza stessa del nucleo familiare. Una ricerca della verità che porterà ad una reazione violenta dei Caini e che condurrà tutti verso un epilogo tragico e beffardo.
8 - 10 novembre
NON PLUS ULTRAS
uno spettacolo di Adriano Pantaleo e Gianni Spezzano
con Adriano Pantaleo
drammaturgia e regia Gianni Spezzano
una coproduzione Argot Produzioni, Teatro Eliseo, Nest
Cosa intendiamo per mentalità? O meglio cosa intendono gli ultras per mentalità? Una filosofia di vita, basata su delle semplici regole non scritte ma condivise tacitamente da tutti. Un codice etico e comportamentale, fatto di pregi e limiti, che Ciro imparerà a conoscere nella sua ricerca di sedurre la bella Susanna e Biagio ‘O Mohicano, padre di lei e capo ultras. Per Ciro questo incontro si rivelerà un Non Plus Ultra, ovvero “non più oltre”, come incise Eracle sulle omonime colonne.
15 - 20 novembre
TUTTO SUA MADRE
tratto daLes garçons et Guillaume, à table! di Guillaume Gallienne
con Gianluca Ferrato
regia Roberto Piana
una produzione Compagnia Molière
Tutto sua madre è un esilarante, sottile, profondo monologo, talmente ricco di personaggi da sembrare una commedia. La particolarità è che tutti i personaggi sono interpretati da un unico attore in una sorta di girandola da trasformista della parola e della voce. La storia racconta di Guillaume e del suo coming-out al contrario.Il tutto, prenderà una piega bizzarra e imprevedibile, che lo condurrà finalmente ad incontrare una ragazza con cui scoprire finalmente la possibilità di vivere un amore diverso, ma autentico.
22 novembre - 11 dicembre
MURATORI
di Edoardo Erba
con Massimo De Matteo, Francesco Procopio, Angela De Matteo
si ringraziano Teatro Bellini, Théâtre de Poche
una produzione Ente Teatro Cronaca Vesuvioteatro
La celebre commedia di Edoardo Erba, messa in scena per la prima volta in lingua napoletana, affronta un tema quanto mai attuale: la crisi dei teatri sempre più sacrificati per fare spazio a lucrosi mega-supermercati. Tra esilaranti scambi comici e momenti di profonda riflessione, Muratori, è una storia di amicizia, rivincita e conflitti sociali, oltre ad essere un inno d’amore al teatro.
20 dicembre - 8 gennaio
NATALE IN CASA CUPIELLO
Spettacolo per attore cum figuris
di Eduardo De Filippo
con Luca Saccoia
regia Lello Serao
un progetto a cura di Interno 5 e Teatri Associati di Napoli
con il sostegno della Fondazione De Filippo per i 90 anni di Natale in casa Cupiello
Natale in casa Cupiello di Lello Serao è una vera e propria installazione teatrale “viva”. L’ambientazione è quella di un grande presepe in cui si muovono l’attore, Luca Saccoia, e le figure animate che lui stesso manovra. In questa versione, Tommasino viene raffigurato come simbolo di un cambiamento. E chissà se questa volta il suo fatidico “sì” alla famosa domanda paterna sul presepe, non sia l’inizio di un nuovo percorso.
10 - 15 gennaio
LA MACCHIA
di Fabio Pisano
una produzione Fondazione Teatro di Napoli - Teatro Bellini
Un dialogo tra vicini di casa che si tramuta in altro, ecco cos’è La macchia di Fabio Pisano. Un giovane si presenta a casa dei suoi vicini e proprietari di casa, nel suo bagno, infatti, è comparsa una macchia di umidità e la perdita pare provenire proprio dall’abitazione dei primi. Lei casalinga, lui doganiere, uomo di frontiera integerrimo, tutto di un pezzo. La questione è semplice ma il dialogo tra i tre si fa sempre più complesso e i modi dell’uomo finiscono per confondere il ragazzo che inizia a sentirsi come chi arrivato alla frontiera non ha documenti e non può passare.
26 gennaio - 5 febbraio
BRIGATA MIRACOLI
uno spettacolo di Vuccirìa Teatro
drammaturgia e regia Joele Anastasi
con Joele Anastasi, Federica Carruba Toscano, Enrico Sortino
produzione Fondazione Teatro di Napoli - Teatro Bellini
Quartieri. Palazzi. Strade. Giorni nostri. 5 personaggi.
Il mito di Afrodite è ambientato in un quartiere popolare e la sparizione della dea innesca un cortocircuito nella società.
Gli antichi dei greci lasciano il posto ai più contemporanei Amazon, Instagram, Google e Inditex: Afrodite è scomparsa, il suo riflesso è il potere dei nuovi mezzi di comunicazione. Come potrà il quartiere gridare al miracolo?
7 - 12 febbraio
WONDERBOOM!
uno spettacolo di Stefano Cenci
con Stefano Cenci, Chiara Davolio e Filippo Beltrami
una produzione Pensieri Acrobati
in collaborazione con Sotterraneo
Wonderboom! non è un semplice spettacolo ma una vera e propria asta interattiva, che nasce da un piccola indagine sul site specific. Metamorfo, lo spettacolo di Cenci, in collaborazione con il contesto ospitante, va ad individuare cosa recuperare e chi coinvolgere per allestire i suoi lotti. La drammaturgia, ne consegue, è a fisarmonica e parallelamente le umano e poetico proveniente dal territorio. Oggetti, idee, ospiti. Come ricordato dalle parole di Groucho Marx, che aprono la scena, gli spettatori si renderanno ben presto conto che “Nella vita ci sono cose ben più importanti del denaro - ma - il guaio è che ci vogliono i soldi per comprarle!”.
14 - 19 febbraio
DOPODICHÉ STASERA MI BUTTO
uno spettacolo di Generazione Disagio
di e con Enrico Pittaluga, Graziano Sirressi, Andrea Panigatti, Luca Mammoli
regista e co-autore Riccardo Pippa
una produzione Proxima Res
“Stringi la mano che ti porgiamo. Il futuro è nostro. Grandi giorni di festa si avvicinano...” Quattro personaggi conducono il pubblico a giocare una folle partita a uno strano e innovativo gioco dell'oca, che ha come obiettivo la casella finale del suicidio. Le tematiche di disagio generazionale, crisi e voglia di cambiamento vengono trattate con un gioco di ribaltamento paradossale, che non risolve i problemi o lotta per un mondo migliore, piuttosto invita il pubblico a scaricare tutti i suoi problemi su un attore che è un giocatore-pedina. “Noi siamo la Generazione Disagio. E ce ne sbattiamo il cazzo.”
21 - 23 febbraio
GEMITO L’ARTE D’ ‘O PAZZO
uno spettacolo di Compagnia Teatro Insania
testo e regia Antimo Casertano
con Antimo Casertano, Daniela Ioia, Luigi Credendino, Ciro Kurush Giordano Zangaro
produzione Fondazione Teatro di Napoli - Teatro Bellini
Antimo Casertano indaga e narra la personalità di Gemito e la sua crisi esistenziale, chiedendosi cosa porta un artista alla rovina o alla sua gloria, cosa spinge un artista al blocco emotivo, psichico e professionale. «Bisognerebbe sfatare il mito del genio-folle. Molto spesso chi attraversa un momento insano non riesce a creare nulla di geniale. Parte da questa analisi la volontà di realizzare uno spettacolo e di poterlo portare in scena, non solo per la volontà di ridare luce alla complessa figura di Gemito, ma soprattutto per esplorare questo delicatissimo e profondo momento che riguarda noi “esseri umani” da vicino. Attraverso la sua vicenda cercheremo di esplorare la materia intima che muove un artista, sperando di porre le domande giuste. Sperando di poter aprire le giuste fessure nei meandri delle nostre anime. La risposta come al solito sarà affidata al pubblico.»
28 febbraio - 5 marzo
GLORY WALL
di Leonardo Manzan e Rocco Placidi
conPaola Giannini, Giulia Mancini, Alessandro Bay Rossi, Leonardo Manzan, Rocco Placidi
regia Leonardo Manzan
produzione La Fabbrica dell'Attore - Teatro Vascello, Elledieffe
Miglior spettacolo alla Biennale Teatro 2020
“Cos'è la censura? Cosa si censura? Ci sono dei campi più soggetti alla censura? E se sì perché? Qual è il limite da superare oggi, in Italia, per essere censurati?” Ecco cosa si domandano Manzan e Placidi nel loro Glory Wall, arrivando alla conclusione che il palco, e solo quello, può amplificare significati e effetti di cose che nel mondo ci lasciano indifferenti. Una riflessione tutt’altro che ridicola, perché è nell’immaginazione che siamo più vulnerabili e continuamente soggetti alla più sottile e perfetta forma di censura. Dopotutto come diceva il marchese De Sade esiste un limite tra ciò che è possibile immaginare e ciò che è possibile realizzare, ma questo alla censura non interessa.
8 - 12 marzo
OVERLOAD
concept e regia Sotterraneo
con Sara Bonaventura, Claudio Cirri, Lorenza Guerrini, Daniele Pennati, Giulio Santolini
produzione Sotterraneo
coproduzione Teatro Nacional D. Maria II nell’ambito di APAP – Performing Europe 2020, Programma Europa Creativa dell’Unione Europea
PREMIO UBU SPETTACOLO DELL’ANNO 2018
PREMIO BEST OF BE FESTIVAL TOUR 2016 (tour in Spagna e Regno Unito)
Le superfici dei territori più densamente abitati della Terra sono coperte da una fitta nebbia di messaggi, immagini e suoni in cui le persone si muovono, interagiscono, dormono. A volte si alzano rumori più intensi, lampi e echi, che la nebbia assorbe subito. Visto da qui il pianeta sembra semplicemente troppo rumoroso e distratto per riuscire a sopravvivere. Overload… stiamo tutti mutando.
14 - 19 marzo
PENG
di Marius Von Mayenburg
con Fausto Cabra, Gianluigi Fogacci, Sara Borsarelli, Giuseppe Sartori, Anna C. Colombo, Francesco Giordano
e la partecipazione di Manuela Kustermann
una produzione La Fabbrica dell’Attore – Teatro Vascello
con il contributo di NuovoImaie
Peng si costruisce un’atroce metafora politica, un'indagine drammatica sulla nascita di una nuova generazione di uomini forti, leader politici pregni d’amore incondizionato per le proprie nazioni, capaci di dare risposte molto semplici a problemi incredibilmente complessi. L’allestimento, pensato come un adattamento alla realtà italiana della commedia di Mayenburg, vede sei interpreti interfacciarsi con dieci figure differenti, tutte legate ad un bambino fuori dal comune, un mostro nutrito dall’ipocrisia dei propri genitori. Mostruosità che pervade questa commedia dimentica delle regole e che lascia agli spettatori l’onere della risposta.
21 marzo - 2 aprile
UNO SPETTACOLO DI FANTASCIENZA
Quante ne sanno i trichechi
testo e regia Liv Ferracchiati
con Andrea Cosentino, Liv Ferracchiati e Petra Valentini
coproduzione MARCHE TEATRO, CSS Teatro Stabile d’Innovazione del FVG, Teatro Metastasio di Prato,Fondazione Teatro di Napoli - Teatro Bellini
Una rompighiaccio si sta dirigendo al Polo Sud mentre tutto intorno muta e si trasforma radicalmente. L’asse del mondo si è spostata e la Terra si è crepata, colpa dei trichechi che rotolando sulle rocce ne hanno modificato l’equilibrio. Il fatto è che a crollare non è il mondo ma i tasselli che compongono le nostre identità. Come si muoverà, allora, la percezione? Dove ci posizioneremo? Come cercheremo di decifrare quello che abbiamo davanti se regole e convenzioni conosciute saltano di continuo? Non vi è più nulla di definitivo, possiamo solo prendere consapevolezza e restare in ascolto di noi stessi in questo Spettacolo di Fantascienza.
11 -23 aprile
CARBONIO
scritto e diretto da Pier Lorenzo Pisano
con Federica Fracassi e Mario Pirrello
coproduzione Piccolo Teatro di Milano - Teatro d’Europa, Fondazione Teatro di Napoli - Teatro Bellini
In Carbonio, testo vincitore del 56° Premio Riccione per il Teatro, la storia del primo incontro ravvicinato con una forma di vita aliena diventa lo spunto per una riflessione sulla condizione predatoria dell’umano, declinata tra gli entusiasmi della sonda Voyager e l’intima paura di confrontarsi con l’altro da noi.
25 - 30 aprile
TRILOGIA DELL’INDIGNAZIONE
daContro il Progresso, Contro l’Amore, Contro la Democrazia
di Esteve Soler
con Roberta Astuti, Sara Missaglia, Enrico Ottaviano, Chiara Vitiello
regia Giovanni Meola
produzione Virus Teatrali
Soler crea micro-mondi nei quali si passa, repentinamente ma mai superficialmente, dalla risata alla tragedia, dal paradosso al melodramma. In questa drammaturgia surreale, nera, ironica, grottesca e disturbante, ma anche piena di pietas, c’è tutta la trasformazione antropologica, mediatica e geopolitica di questo mondo. Una Trilogia di formalismo estremo, una frontalità esasperata in grado di farsi all’improvviso “calda”, permettendo un gioco attoriale apparentemente distaccato ma estremamente toccante.
2 - 7 maggio
LA MISURA
progetto e regia Eduardo Di Pietro
con Martina Di Leva, Marco Montecatino
uno spettacolo di Collettivo lunAzione
con il sostegno di (H)eartH / Teatri Associati di Napoli
La misura è anzitutto un pretesto per addomesticare il dolore, quello di Italo oramai rimasto vedovo. La ricerca diviene ben presto un’opportunità per comprendere sé stessi e per misurarsi con gli interrogativi che tengono l’uomo in equilibrio precario sul nulla. Il fascino di Italo sta nel eroismo disperato del proprio cimento, che gli fa trascendere i limiti dell’inconoscibile, relegando il tempo a uno squisito ruolo di comparsa.
9 -14 maggio
IL GIOCO DEL PANINO
di Alan Bennett
traduzione di Mariagrazia Gini
interpretazione e regia Arturo Cirillo
produzione MARCHE TEATRO
in collaborazione con la Festival Trend – nuove frontiere della scena britannica
in accordo con Arcadia & Ricono Srl
per gentile concessione di United Agents LLP
Una creatura umana, con disagi, paure, problematiche tutte sue, anche se tutte possibili. Nessun giudizio, nessuna condanna, ma neanche assoluzioni. Un’osservazione dell’uomo come se fosse una cosa della natura, con le sue leggi e le sue eccezioni, le sue regole e le sue devianze. Il gioco del panino è il racconto di tutta una vita emotiva ed affettiva che non si può definire con delle semplici parole. In sintesi, riprendendo l’Amleto shakespeariano, “ci sono più cose in cielo e in terra di quanto ne immagina o ne sogna la nostra filosofia”.
18 - 28 maggio
L'UVA ALLA FINE DELL'HOT DOG
di Francesco Ferrara
con Collettivo Mind the Step
regia Gabriele Russo
produzione Fondazione Teatro di Napoli - Teatro Bellini
L’uva alla fine dell’hot dog non è uno spettacolo. Almeno non al momento. È un progetto. È un percorso di ricerca. Uno spazio di incontro tra artisti. Una possibilità di confronto tra artisti e pubblico. Ma è anche il tentativo di instaurare una relazione con la comunità che abiterà il Teatro Bellini. Va bene, ma come funziona? Scelto un tema d’indagine, sotto la guida di Gabriele Russo, i membri del collettivo Mind the step si ritroveranno in sala prove per cinque periodi di residenza creativa. A conclusione di ogni fase di ricerca, è prevista un’apertura negli spazi del teatro. Verranno mostrati i punti d’arrivo ma anche le criticità del percorso, in un dialogo aperto e sincero con il pubblico. In altre parole, chi vuole può dire la sua.