11 settembre in Cile e a New York
DOMENICA 10/09/2023
“Le montagne del mondo. Montagne sacre” In viaggio con Carlo Mauri e Fosco Maraini
Un viaggio tra le cime montane più cariche di storia e spiritualità: lo propone il documentario del 1980 dell'alpinista ed esploratore Carlo Mauri commentato dall'orientalista Fosco Maraini “Le montagne del mondo. Montagne sacre” che Rai Cultura ripropone domenica 10 settembre alle 17.00 su Rai Storia.
Montagna sacra per eccellenza è il vulcano giapponese Fuji, di cui il doc racconta
Le caratteristiche, il culto, la danza celebrativa e di purificazione, e il viaggio dei pellegrini per raggiungere la vetta del monte alto 4.000 metri. Obiettivo, inoltre, sulla festa del fuoco Hi-Matsuria sul monte Kurama, ancora in Giappone, e le prove di coraggio dei portatori delle frasche infiammate.
Il viaggio di Mauri tocca anche la catena montuosa dell'Asia, l'Himalaya, le acque sacre del fiume Gange, il monte Sinai con la vita nomade dei beduini del monte Sinai e il monastero di Santa Caterina d'Alessandria, in Egitto. Spazio infine ai riti propiziatori dello yatiri sulle montagne andine.
Passato e Presente. Badoglio, un generale tra due guerre
Nato a Grazzano Monferrato, in provincia di Asti, il 28 settembre 1871, Pietro Badoglio percorre tutti i gradini della carriera militare fino a diventare, nell’ottobre del ‘17, pochi giorni prima della battaglia di Caporetto, comandante del XXVII Corpo d’armata. Il professor Marco Mondini e Paolo Mieli raccontano la sua storia a “Passato e Presente”, il programma di Rai Cultura in onda domenica 10 settembre alle 20.30 su Rai Storia. Nei difficili mesi successivi a Caporetto è anche suo il merito della riorganizzazione del nostro esercito che porta alla vittoria. Il 24 novembre 1919 Badoglio è nominato Capo di Stato maggiore. È il coronamento di una carriera che più volte dovrà però fare i conti con la politica, compresa quella del regime fascista. E il 25 luglio ‘43, dopo la caduta di Mussolini, sarà proprio lui a essere incaricato dal re di portare l’Italia fuori da uno dei momenti più difficili della sua storia.
Binario cinema. “Confortorio”
Roma, 1736. Due ragazzi ebrei vengono condannati a morte per furto, sotto il Pontificato di Clemente XII. I padri confessori dell’Arciconfraternita di San Giovanni Decollato devono dare assistenza spirituale ai condannati la notte prima dell’esecuzione. I due ragazzi riusciranno a non farsi convertire dagli ecclesiastici e morire come sono vissuti? E’ la storia che Paolo Benvenuti racconta nel film “Confortorio”, in onda domenica 10 settembre alle 21.10 su Rai Storia per il ciclo “Binario cinema”. Nel cast, Emidio Simini, Franco Pistoni, Emanuele Carucci Viterbi.
LUNEDI’ 11/09/2023
Italia. Viaggio nella bellezza. Storie in galleria: Bernini
Riprende il viaggio alla scoperta dei capolavori custodi all’interno della Galleria Borghese. Accompagnati dalla direttrice della Galleria, Francesca Cappelletti, Rai Cultura racconta in nuovi brevi episodi 13 opere e artisti che hanno segnato la storia dell’arte moderna. È “Storie in galleria”, di Marzia Marzolla, per “Italia. Viaggio nella bellezza”, in onda tutti i giorni da lunedì 11 a venerdì 22 settembre alle 00.20 circa in prima visione su Rai Storia. Nel primo appuntamento, la direttrice di Galleria Borghese, Francesca Cappelletti, introduce all’opera di Gian Lorenzo Bernini. L’Enea, Anchise e Ascanio che fuggono da Troia è la prima opera commissionata dal Cardinale Scipione Borghese all’artista poco più che ventenne. Un talento precoce che si manifesta a pieno in questo imponente gruppo scultoreo descritto nei racconti dei viaggiatori come “le tre età dell’uomo”.
Passato e presente. Il Cile di Pinochet
L’11 settembre del 1973, con l’occupazione del porto di Valparaíso e l’attacco dal palazzo presidenziale de La Moneda, a Santiago del Cile ha inizio il colpo di Stato che destituisce il presidente Salvador Allende, spingendolo al suicidio. A capo della congiura è il generale Augusto Pinochet. A “Passato e Presente”, in onda lunedì 11 settembre alle 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia, la professoressa Benedetta Calandra ripercorre, insieme a Paolo Mieli, la pagina più nera della storia contemporanea del Cile, e ricostruisce gli anni della sanguinosa dittatura del generale cileno fino alla sconfitta nel referendum del 1988 per il rinnovo del mandato presidenziale, e oltre. Una vicenda politica seguita con acceso interesse in tutto il mondo e particolare attenzione in Italia, sia per le analogie tra il sistema partitico italiano e quello cileno nel periodo precedente al golpe, sia per le ripetute violazioni dei diritti umani compiute dal regime militare.
Gli aerei dell’11 settembre” *** Le storie di chi era a bordo
Quattro voli - American 11, United 175, American 77 e United 93 - sono partiti la mattina dell'11 settembre 2001 ignari degli eventi che avrebbero cambiato la loro vita e del destino che li avrebbe legati per sempre. Attraverso le narrazioni di familiari e amici, lo Speciale “Gli aerei dell’11 settembre” in onda in prima visione lunedì 11 settembre alle 21.10 su Rai Storia, in occasione dell’anniversario dell’attentato, racconta le storie umane di coloro che si trovavano a bordo di ogni aereo di linea. Lo Speciale, introdotto e contestualizzato dal professor Andrea Beccaro, analizza per la prima volta tutti e quattro i voli, svelando un susseguirsi di sorprendenti connessioni, strane coincidenze e decisioni che si sarebbero rivelate deleterie. Da un volo che segue l'altro mentre devia dalla rotta e si dirige verso Manhattan, alle ultime strazianti telefonate, fino ad alcuni momenti incredibilmente dolorosi ma eroici, rivivranno il coraggio dei passeggeri, dell'equipaggio, dei controllori del traffico aereo e di coloro che hanno cercato invano di intercettare gli aerei di linea.
MARTEDI’ 12/09/2023
Italia. Viaggio nella bellezza. Storie in galleria: Bernini
E’ il David di Lorenzo Bernini il protagonista di “Storie in galleria”, in onda martedì 12 settembre alle 00.20 circa (subito dopo Il giorno e la storia), in prima visione su Rai Storia. La direttrice della Galleria Borghese, Francesca Cappelletti racconta un capolavoro che ha un movimento potente ed improvviso in grado di sorprendere l’osservatore. Naturalismo nella resa dei muscoli e dei tendini, teatralità: è l’inizio del linguaggio barocco in scultura. E nel volto concentrato del giovane che sta per lanciare il sasso l’artista ha ritratto se stesso.
Passato e Presente. Siamo tutti greci: il filellenismo nell'Europa dell'800
In seguito alle scoperte archeologiche e agli studi di Winckelmann, tra '700 e '800, la Grecia classica torna ad essere al centro degli interessi di molti intellettuali europei. E nasce in Europa un movimento filellenico. Una pagina di storia ripercorsa da Paolo Mieli e dal professor Gilles Pécout a “Passato e Presente”, in onda martedì 12 settembre alle 13.15 su Rai 3 e alle 20.30 su Rai Storia. In un primo momento il filellenismo ha caratteri preminentemente culturali e artistici, ma con lo svilupparsi del movimento nazionalista greco, questo movimento assume coloriture politiche e ideologiche. In nome degli ideali di libertà della Rivoluzione francese, sono tanti gli intellettuali e i patrioti di diversi Paesi che vanno a combattere – e qualche volta a morire, come succede a Lord Byron – per la Rivoluzione greca.
5000 anni e più. La lunga storia dell'umanità. Odissea, atto finale. Il ritorno
Dopo dieci anni di vagabondaggio in mare, Ulisse ritrova la sua famiglia e il suo regno. Si conclude qui anche il viaggio nell’Odissea di “5000 anni e più. La lunga storia dell’umanità” in onda martedì 12 settembre alle 21.10 su Rai Storia. Gli ultimi 12 libri dell'Odissea descrivono ciò che accadde quando Ulisse fa finalmente ritorno ad Itaca, ritrovando i suoi cari, e la sanguinosa vendetta che egli compie per riconquistare il suo trono.
Omero racconta una storia complessa di tradimento, lealtà, astuzia e forza: una folla di giovani ha invaso il palazzo reale, saccheggiato i suoi magazzini e corteggiato la sua regina, Penelope, nel tentativo di impadronirsi della corona. Ma l'astuzia con cui Penelope resiste ai pretendenti durante l’assenza di Ulisse rivela non solo la sua incrollabile lealtà, ma anche il suo ruolo centrale nell'intera narrazione. Ad introdurre la puntata con Giorgio Zanchini in studio, Massimo Cultraro, docente di Preistoria e Archeologia Egea all’Università di Palermo.
Telemaco. Storie dalla Sicilia al Piemonte
A Scopello, sulla costa Occidentale della Sicilia, un piccolo borgo marinaro a metà strada tra Palermo e Trapani conserva integra l’atmosfera di una delle più importanti tonnare del Mediterraneo e del suo antico “marfaraggio”, il corpo di fabbrica, simbolo di una civiltà ormai scomparsa. Una tradizione che apre “Telemaco”, il magazine Rai Cultura alla ricerca delle storie meno note e dei luoghi in cui si sono svolte, in onda martedì 12 settembre alle 22.10 su Rai Storia. L’intervista di Charlotte Marincola al figlio dell’ultimo Rais della tonnara - il capo, il comandante che dirige le operazioni di pesca - riporta in quel microcosmo unico, segnato da attese, rituali e antiche tecniche per catturare il prezioso pesce, fonte di sostentamento di un’intera comunità. Si volta pagina con Emanuela Lucchetti e con i ragazzi del Monte Grappa: nell’ottobre del 1917, dopo la disfatta di Caporetto, le truppe italiane guidate dal generale Armando Diaz, si scuotono e passano al contrattacco. Tra i protagonisti di questa fase decisiva della Grande Guerra, ci sono i giovani nati nel 1899, l’ultima leva del conflitto. Inviati sul fronte del Grappa molti di loro sacrificheranno la loro vita in battaglie cruente sotto la guida del generale Gaetano Giardino, comandante della IV armata, nota come l’armata del Grappa. Il generale con suoi soldati, giovani e veterani è sepolto nel Sacrario Militare di Cima Grappa. Il viaggio parte da Bassano, dal ponte degli Alpini e dal parco dedicato ai Ragazzi del ’99 e finisce in montagna, all’imponente monumento del Sacrario, inaugurato nel 1935, intorno a cui ancora si possono incontrare sentieri, gallerie e trincee.
Dalle gesta eroiche dei ragazzi del Monte Grappa alla storia della Zecca di Roma raccontata da Pietro Sorace. Una storia che inizia con gli antichi romani, nel III secolo a.C., con la produzione di piccoli oggetti metallici chiamati “monete”. E prosegue per secoli. Anche se il nome delle monete cambia, o mutano i simboli rappresentati, la funzione svolta resta sempre la stessa. Nel Regno d’Italia appena unito viene adottata la lira, segno dell’integrazione economica della penisola, che rimane in vigore fino al 2002, quando cede il passo all’Euro, la moneta unica europea. Il racconto è anche un’esplorazione dei luoghi – il Museo, con la Scuola dell’Arte della medaglia, gli stabilimenti dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato - dove monete e medaglie vengono conservate, coniate e prodotte.
Con Carla Oppo, infine, direzione Stresa, dove nel 1935 Gran Bretagna e Francia si riuniscono nella cosiddetta Conferenza di Stresa con un obiettivo prioritario: trovare una linea comune contro le mire espansionistiche di Adolf Hitler. Al vertice, che si svolge nello splendido Palazzo Borromeo di Isolabella sul Lago Maggiore partecipano oltre a Benito Mussolini, il ministro degli esteri francese Pierre Laval e il primo ministro inglese Ramsay Mac Donald. Dall’11 al 14 aprile Stresa diventa il centro della politica internazionale su cui si appuntano le speranze di pace del mondo. Ma la ricerca di un’intesa è ostacolata da interessi contrapposti e sospetti reciproci che poco dopo faranno naufragare l’accordo.
MERCOLEDI’ 13/09/2023
Italia. Viaggio nella bellezza. Storie in galleria: il sarcofago di Ercole
Il grande sarcofago con le fatiche di Ercole, in marmo asiatico e datato al II secolo d.C. racconta l’epopea dell’eroe che sconfigge mostri e forze misteriose della natura secondo l’ordine tradizionale riportato dallo Pseudo Apollodoro. Un’opera conservata dalla Galleria Borghese e protagonista di “Storie in galleria”, in onda mercoledì 13 settembre alle 00.20 circa (subito dopo Il giorno e la storia), in prima visione su Rai Storia. La direttrice della Galleria, Francesca Cappelletti, ricorda come la collezione Borghese fosse celebre già nel ‘600 per la sua ricca componente archeologica.
Passato e presente. Dante e la commedia
La nascita del capolavoro dantesco, intrecciata alla vita del suo creatore: a “Passato e Presente”, il programma di Rai Cultura in onda mercoledì 13 settembre alle 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia, Paolo Mieli ospita il professor Giuseppe Ledda, docente di letteratura italiana all’Università di Bologna, membro del comitato scientifico della Società Dantesca Italiana e del Gruppo Dante dell’Associazione degli Italianisti, e autore di numerosi saggi su Dante e sulla Commedia. Il racconto della puntata, scandito dalla lettura di brani delle opere di Dante, seguirà il percorso della creazione della Commedia, legando la composizione dei canti agli episodi più significativi della vita del poeta. Il primo capitolo parte dalla fine della “Vita Nova”, dove Dante annuncia un’opera dedicata a Beatrice ascesa in Paradiso, e si chiude con la sconfitta politica e l’esilio, durante il quale il poeta definisce il suo ruolo di intellettuale, riscopre nel “Convivio” l’attualità politica dell’impero e rilegge il poema virgiliano dell’Eneide. Il secondo capitolo si concentra su “l’ideazione della Commedia e la scrittura dell’inferno” e racconta come, attraverso il recupero del modello virgiliano del viaggio nell’al di là, si realizza la sintesi tra il progetto di poema paradisiaco dedicato a Beatrice e quello politico morale dedicato a Virgilio. Il terzo capitolo si concentra infine sul sorgere e sul tramontare delle speranze politiche di Dante legate alla discesa di Arrigo VII in Italia e sul passaggio quindi “dal sogno imperiale alla città celeste: Purgatorio e Paradiso” e racconta la stesura della seconda e della terza cantica della Commedia, collegandola agli anni di esilio sino all’approdo a Verona e poi a Ravenna.
Il segno delle donne. Topazia Alliata
Nata a Palermo nel 1913, figlia del principe Enrico Alliata di Villafranca, Duca di Salaparuta, proprietario di una famosa etichetta di vini, e di Sonia Maria Amelia de Ortuzar Ovalle de Olivarez, a sua volta figlia di un diplomatico cileno, Topazia cresce nell’alta aristocrazia siciliana. Le dà voce e volto Elisabetta Pellini, “intervistata” da Angela Rafanelli in “Il segno delle donne”, in onda mercoledì 13 settembre alle 21.10 su Rai Storia.
Nonostante le sue origini, la giovane Alliata è uno spirito libero e anticonformista: frequenta l’Accademia di Belle Arti di Palermo e aderisce ad un movimento pittorico d’avanguardia esponendo quadri, non senza dare scandalo alla buona società dell’epoca. I suoi amici, allora sconosciuti, si chiamano Nino Franchina e Renato Guttuso. La famiglia voleva che sposasse un nobile inglese, ma Topazia s’innamora di un affascinante intellettuale che diventerà uno dei più grandi antropologi del Novecento: Fosco Maraini. La coppia ama viaggiare e si sposa nel 1935 a Firenze, prima di trasferirsi in Giappone. Topazia diventa madre di tre figlie - Dacia, Yuki e Toni- ma, durante la Seconda guerra mondiale, insieme alla sua famiglia, finisce nel campo di concentramento di Nagoya. La dolorosissima esperienza della deportazione cambia per sempre la sua esistenza ma non abbatte la sua voglia di rinascita. Dopo la fine del conflitto, Topazia si separa da Fosco e nel 1946 torna in Sicilia, dove prende in mano le redini dell’azienda vinicola che gestiva suo padre e che sarà poi costretta a vendere. Nel 1959 si trasferirà poi a Roma, una città che segnerà un punto di svolta importante nella sua vita. Infatti, nel rione di Trastevere, Topazia aprirà una celebre galleria d’arte, scoprendo e valorizzando i giovani talenti dell'avanguardia dei primi anni Sessanta.
Operazione Quercia: Mussolini a Campo Imperatore (80° anniversario)
Aveva tenuto in pugno l'Italia per vent'anni. Ma in quel momento era solo. E prigioniero, accompagnato dai timori per il futuro, dalle recriminazioni per gli errori commessi, dalle colpe, dai pentimenti. E dalle preoccupazioni per la sorte dei suoi cari e dell'amata Claretta. È il Mussolini a Campo Imperatore, prima della liberazione da parte dei paracadutisti tedeschi. Lo racconta Pier Francesco Pingitore nella piéce teatrale "Operazione Quercia - Mussolini a Campo Imperatore", in onda mercoledì 13 settembre alle 21:50 su Rai Storia. Una ricostruzione psicologica delle ore drammatiche prima della liberazione del Duce. Intorno a lui, i personaggi con i quali si intrattiene: il pastore che porta i formaggi, la donna che gli rifà la stanza, ma anche i carabinieri e i poliziotti che lo trattano con rispetto e gli permettono anche di ascoltare la radio. Ma ci sono soprattutto i pensieri, ricordi e il timore - fortissimo - di cadere nelle mani degli Alleati, di dover affrontare la gogna di un processo pubblico. Per questo Mussolini tenta anche di suicidarsi. Ma arrivano quei paracadutisti tedeschi. Un arrivo accolto senza esultanza. Piuttosto con la rassegnazione di un destino ormai ineluttabile.
Lo spettacolo è interpretato da Luca Biagini, nei panni del Duce, e da Mauro Mandolini, Marco Simeoli, Federico Perrotta, Barbara Lo Gaglio, Valentina Olla e Morgana Giovannetti, oltre che dalla coppia di ballerini Leonardo Bizzarri e Raffaella Saturni.
GIOVEDI’ 14/09/2023
Italia. Viaggio nella bellezza. Storie in galleria: Dosso Dossi
La direttrice della Galleria Borghese Francesca Cappelletti racconta Dosso Dossi - grande protagonista del rinascimento ferrarese – in “Storie in galleria”, in onda giovedì 14 settembre alle 00.20 circa (subito dopo Il giorno e la storia), in prima visione su Rai Storia. Due le tele presenti nella Galleria Borghese, realizzate nel contesto della corte del duca Alfonso d’Este: La Melissa, ispirata alla figura della maga buona dell’Orlando Furioso, e l’Apollo, dio della musica e della poesia. E dietro ai due personaggi in primo piano, compare il noto paesaggio di Dossi, splendida sintesi tra la scuola veneta e i pittori fiamminghi.
Nel mezzo del cammin Omaggio a Dante
In occasione dell’anniversario della morte del Sommo Poeta, Rai Cultura ripropone le terzine dantesche in “Nel mezzo del cammin”, le “pillole” realizzate in collaborazione con il ministero della Cultura, in onda giovedì 14 settembre su Rai Storia. Le terzine, riproposte una ogni ora a partire dalle ore 7.45 circa, sono lette e interpretate da gli allievi del Centro Sperimentale di Cinematografia e dell’Accademia Nazionale d’Arte drammatica Silvio d’Amico, che ne offrono la propria interpretazione.
I versi, in un tentativo di rappresentazione sintetica di tutta La Divina Commedia, sono stati selezionati dal professor Carlo Ossola, Presidente del Comitato nazionale delle Celebrazioni per il 700° anniversario della morte di Dante Alighieri.
Passato e Presente La Napoli del dopoguerra
Il 1° ottobre 1943 gli alleati entrano a Napoli e trovano una città ridotta allo stremo da tre anni di guerra. La situazione alimentare è drammatica, come le condizioni igienico-sanitarie, tanto che si diffonde un’epidemia di tifo petecchiale. Frotte di bambini e adolescenti girano per la città, dediti a ogni forma di attività illecita. Molte donne si prostituiscono, offrendosi per un tozzo di pane ai militari alleati. Una pagina di storia ripercorsa da Paolo Mieli e la professoressa Isabella Insolvibile a “Passato e Presente”, in onda giovedì 14 settembre alle 13.15 su Rai 3 e alle 20.30 su Rai Storia. Nel marzo 1944 arriva a Napoli il leader comunista Palmiro Togliatti, che favorisce la nascita di un governo politico, mentre la questione istituzionale viene rimandata a dopo la guerra. Nel referendum del 2 giugno 1946 vince la repubblica, ma a Napoli la monarchia ottiene l’80% dei suffragi.
Alighieri Durante detto Dante *** Vita e avventure di un uomo nel Medioevo
Un viaggio tra 1200 e 1300, per raccontare la vita di Dante Alighieri, padre della lingua italiana e autore di uno dei più grandi capolavori della letteratura mondiale, la Divina Commedia, che continua a essere materia di studio per gli studenti delle scuole, di ricerca in ambito universitario, e fonte di ispirazione per artisti, registi, scrittori, musicisti. Un viaggio guidato dal professor Alessandro Barbero con la “complicità” di personaggio dell’epoca del Sommo Poeta, come Giovanni Boccaccio, Dino Compagni, Leonardo Bruni, Giovanni e Filippo Villani, Jacopo Di Pandolfino, interpretati rispettivamente da Martino Duane, Bruno Santini, Roberto Attias, Alessio Sardelli, Mirko Cardinale. Tutto questo è “Alighieri Durante, detto Dante. Vita e avventure di un uomo del Medioevo”, scritto dal professor Barbero con Davide Savelli, per la regia di Graziano Conversano, in onda giovedì 14 settembre alle 21.15 su Rai Storia.
Lo speciale ricostruisce i primi 36 anni di vita di Dante Alighieri, dalla sua infanzia all’esilio da Firenze: sono gli anni di formazione del giovane Durante, ovvero Dante, gli anni in cui incontra Beatrice, in cui combatte come cavaliere a Campaldino e in cui decide di entrare in politica. Gli anni di cui si dispone del maggior numero di fonti. E proprio partendo dalle fonti, gli autori hanno scelto di dare “voce e volto” a testimoni e biografi delle gesta del Sommo Poeta, al di là del suo mito.
E non manca la poesia di Dante che è anche musica, proprio come poteva capitare con i suoi sonetti, destinati a diventare canzoni. E tocca a due giovani rapper – Emme Mash ed Elle – dare la propria personalissima, ma altrettanto fedele interpretazione del sonetto "A ciascun'alma presa, e gentil core".
La narrazione dello speciale è ambientata nel Castello medievale dei Conti Guidi, a Poppi (Arezzo), che ospitò Dante per un periodo del suo esilio, mentre le immagini che arricchiscono il racconto sono state girate nella sua patria, Firenze.
a.C.d.C. La Venaria Reale
Un luogo che incarna un’epoca storica lontana, quella della monarchia assoluta. Un edificio che oggi sembra identico a com’era allora come se il tempo non fosse mai trascorso, ma che in realtà ha conosciuto una lunga fase di abbandono e ha rischiato addirittura di scomparire: la reggia della Venaria Reale, a due passi da Torino. La racconta il professor Alessandro Barbero nello speciale “La Venaria Reale”, in onda giovedì 14 settembre alle 22.40 su Rai Storia, per il ciclo “a.C.d.C.”. Lo speciale è un viaggio attraverso quattro secoli, tra sovrani e cortigiani, letterati di corte intenti a scrivere il dipanar si delle stanze e degli affreschi come capitoli da sfogliare; architetti che diventano registi di un grande spettacolo. Oggi la reggia, un pezzo del passato sbarcato quasi per magia nel XXI secolo e visitato da migliaia di persone, rappresenta quel che c’ è di meglio nella nostra epoca: il rispetto per il lascito del passato, l’attenzione alla bellezza che ci è stata lasciata in eredità, la consapevolezza che è nostro dovere conservarla e tramandarla. La reggia infatti non è solo passato, ma anche presente e futuro, grazie alle opere di diversi artisti contemporanei ospitate presso la Venaria. Per creare un ponte tra ciò che è stata la reggia durante i secoli in cui la corte sabauda la popolava e oggi, come spazio riaperto al pubblico.
VENERDÌ 15/09/2023
Italia. Viaggio nella bellezza. Storie in galleria: Caravaggio
“Storie in galleria”, in onda venerdì 15 settembre alle 00.20 circa (subito dopo Il giorno e la storia), in prima visione su Rai Storia, racconta “La Madonna dei Palafrenieri” di Caravaggio. La Madonna e il bambino schiacciano la testa di un serpente sotto lo sguardo di Sant’Anna: forse rifiutata dalla committenza perché poco decorosa, la pala per l’altare dei palafrenieri in San Pietro è uno dei primi acquisti della collezione privata del cardinale Borghese. L’uso del modello vivente e l’elevato chiaroscuro che oppone luce e ombra sono gli aspetti della grande rivoluzione caravaggesca nella pittura.
Passato e Presente. Chiesa e mafia
Nell’Italia del secondo Dopoguerra parlare di mafia è quasi vietato. La Chiesa non sfugge a questa regola e, preoccupata di arginare il pericolo comunista, ignora il fenomeno mafioso. Solo negli anni ‘70, grazie in particolare all’opera dell’arcivescovo di Palermo, il cardinale Pappalardo, la Chiesa diventa consapevole del pericolo che la mafia rappresenta. Un tema al centro delle riflessioni di Paolo Mieli e del professor Alberto Melloni a “Passato e Presente”, programma di Rai Cultura in onda venerdì 15 settembre alle 13.15 su Rai 3 e alle 20.30 su Rai Storia, in occasione del 30° anniversario dell’omicidio di Don Puglisi. È il 9 maggio del 1993, Giovanni Paolo II ad Agrigento lancia il suo anatema contro i mafiosi: la reazione è feroce. Bombe contro le chiese e pallottole contro i preti. Don Giuseppe Puglisi e don Giuseppe Diana vengono uccisi a causa del loro impegno sociale. La parola finale viene pronunciata da Papa Francesco a Piana di Sibari, nel 2014, con la scomunica ai mafiosi.
Nel secolo breve. 1943, la Repubblica di Salò TX
La Storia del Novecento articolata negli anniversari che punteggiano il 2023: è la serie di Rai Cultura “Nel secolo breve”, introdotta e commentata dal professor Alessandro Barbero.
Il 15 settembre alle 21.10 in prima visione su Rai Storia, la puntata sulla Repubblica Sociale Italiana – curata da Giancarlo Di Giovine - la cosiddetta “Repubblica di Salò” sorta il 23 settembre 1943 per volontà di Hitler dopo l’armistizio e la liberazione di Mussolini al Gran Sasso. È uno dei momenti più tragici della nostra storia, in un Paese divenuto teatro di guerra tra gli Alleati e la Resistenza antifascista da un lato, e l’esercito nazista e le milizie fasciste dall’altro. Emanuela Lucchetti dipanerà il racconto direttamente dai luoghi che ne furono teatro.
Nel secolo breve” è un programma di Alessandra Bisegna, Peter Freeman, Andrea Orbicciani, Clemente Volpini con la regia di Nicoletta Nesler.
Storie contemporanee. Genova e le sue fabbriche. Il lavoro delle donne
Genova ha un ruolo cruciale nella storia industriale del Paese, la provincia ligure ha il più alto numero di imprese storiche in Italia: queste aziende sono state testimoni in passato di un lento processo che ha visto le donne entrare nel mondo del lavoro tra mille difficoltà, spesso in un ambiente esclusivamente maschile. Attraverso le testimonianze e la documentazione cartacea, fotografica e filmica, custodita presso l’Archivio di Fondazione Ansaldo la puntata di Storie Contemporanee, con Michela Ponzani e Marco Mondini, in onda in prima visione venerdì 15 settembre alle 22.40 su Rai Storia, ripercorre le tappe di una storia fatta di impegno, di fatica, spesso di frustrazioni.
Italiani. Don Giuseppe Puglisi
Palermo, sera del 15 settembre 1993: don Giuseppe Puglisi - parroco del quartiere Brancaccio dove è nato - è appena sceso dall’auto e sta per rientrare a casa, in piazzale Anita Garibaldi. Qualcuno gli spara alla nuca. Un’esecuzione mafiosa per l’uomo che più volte, pubblicamente, ha sfidato Cosa Nostra e si è battuto per dare futuro e speranza ai giovani. 30 anni dopo, Rai Cultura ricorda il suo coraggio e la sua testimonianza con lo speciale di Antonia Pillosio in onda venerdì 15 settembre alle 23.40 su Rai Storia per il ciclo “Italiani”, con un’introduzione di Paolo Mieli. Lo speciale racconta la vita e l’impegno di don Puglisi attraverso le immagini delle Teche Rai e le testimonianze di quanti lo hanno conosciuto. Hanno collaborato l’Archivio G. Puglisi della Diocesi di Palermo, l’Archivio Centro Accoglienza “Padre Nostro” e l’Archivio Tgs.
SABATO 16/09/23
Italia. Viaggio nella bellezza. Storie in galleria: Caravaggio e il San Girolamo
Francesca Cappelletti, in questo appuntamento con “Storie in galleria”, in onda sabato 16 settembre alle 00.20 circa (subito dopo Il giorno e la storia), in prima visione su Rai Storia prosegue nella presentazione dei grandi capolavori di Caravaggio presenti nella Galleria. San Girolamo scrivente, del 1605, è un quadro da stanza, in cui il santo, intento al suo lavoro sui libri, è raffigurato da un modello vivente. La luce sull’anziano religioso e sugli oggetti sparsi sul tavolo accentua il forte realismo della composizione.
Passato e Presente. Le origini dell’antisemitismo nazista
L’antisemitismo affonda le proprie radici nei primi secoli del Cristianesimo. Poi, con il tempo, un pesante bagaglio di leggende, di odi e di calunnie si accumula sulle spalle del popolo di Davide che viene discriminato ed emarginato in tutti i paesi del Vecchio Continente. A “Passato e Presente”, il programma di Rai Cultura in onda sabato 16 settembre alle 20.30 su Rai Storia, Paolo Mieli ne parla con il professor Emilio Gentile. In Germania, nel XIX secolo, l’odio razziale si intreccia con l’ideologia del Volk, nata dall’aspirazione all’unità nazionale, conquistata solo nel 1871. Il popolo per eccellenza, per i tedeschi, è l’ariano, i cui i tratti esteriori sono il supposto riflesso delle qualità interiori. E’ soprattutto il radicamento nella nazione a garantirne la superiorità morale e spirituale. Nulla, però, fa presagire quello che il Terzo Reich sarà capace di fare solo qualche decennio più tardi con l’obiettivo della distruzione del popolo ebraico. Un obiettivo da ottenersi attraverso le armi, sui campi di battaglia, e con una bonifica razziale pianificata, affidata all’efficienza burocratica di carnefici altamente specializzati, all’interno dei campi di concentramento. Questo è quanto viene stabilito dalla conferenza di Wannsee, nel gennaio 1942, quando l’antisemitismo, da teoria razziale e poi pratica politica, diventa morte sistematica.
Cinema Italia. L’odore della notte
Roma. Un gruppo di rapinatori dell’estrema periferia si specializza nell'assalto ai quartieri alti. A capo della banda, Remo Guerra, un giovane ancora in forze alla polizia che, ormai totalmente preso dalla sua dimensione illegale, riesce persino a sviluppare una tecnica criminale efficace ma sempre più dura e violenta. Liberamente ispirato al romanzo “Le notti di arancia meccanica” di Dido Sacchettoni, di Claudio Caligari, con Valerio Mastandrea, Giorgio Tirabassi, Marco Giallini. Little Tony, “L’odore della notte” andrà in onda sabato 16 settembre alle 21.10 su Rai Storia per il ciclo “Cinema Italia”.
Documentari d’autore *** La lucida follia di Marco Ferreri
Alla scoperta di Marco Ferreri, regista controverso, “provocatore”, sempre accompagnato da censure, accuse velenose, scandali e contestazioni, attraverso la sua voce, ma anche attraverso le testimonianze di chi l’ha sempre sostenuto e seguito:
Marcello Mastroianni, Ugo Tognazzi, Michel Piccoli, Philippe Noiret. Il documentario di Anselma Dell’Olio tratteggia un ritratto dii un autore inclassificabile, componendo insieme la sua arte, la sua poesia, visionarietà e il suo carattere. “La lucida follia di Marco Ferreri” andrà in onda sabato 16 settembre alle 22.50 su Rai Storia in prima visione Rai, per il ciclo “Documentari d’autore”.