L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

Passato e presente

DOMENICA 11/02/2024

Grandi della Tv
Corrado

Dopo Sanremo, Corrado: è lui il primo dei “Grandi della Tv”, la nuova trasmissione Rai Cultura, commentata da Edoardo Camurri, che prosegue i festeggiamenti per il 70° anniversario della Tv Rai, in onda domenica 11 febbraio, dalle 17.30 alle 20, e lunedì 12 febbraio alle 21.10 su Rai Storia.

Grande protagonista di Radio Rai del dopoguerra, Corrado Mantoni passò in Tv negli anni 60 con programmi come “Controcanale” e “L’amico del Giaguaro”, con la regia di Vito Molinari. Di origini marchigiane, ma romano nell’indole, Corrado ha rappresentato il conduttore bonario e cordiale, capace di essere “spalla” di personaggi di primo piano, come Vittorio De Sica o Alberto Sordi, nelle celebri “Canzonissima” ’70 e ’71 condotte al fianco di Raffaella Carrà. Corrado è stato anche animatore delle prime tre edizioni di “Domenica In”, ideata nel 1976 per intrattenere nei pomeriggi festivi l’Italia in recessione economica.

Lunedì 12 febbraio alle 21.10, poi, viene proposto un divertente quiz-spettacolo del 1968, “Su e giù”, condotto da Corrado con dei concorrenti vip, Nino Manfredi e la cantante Caterina Valente, che si cimentano in una sorta di “gioco dell’oca” illustrata da Jacovitti.

Passato e Presente
I Patti Lateranensi

Dopo la conquista del potere, Mussolini capisce che, per allargare il suo consenso, deve trovare un accordo con la Santa Sede per risolvere la cosiddetta "questione romana", lo storico contrasto tra Stato e Chiesa che ha accompagnato l'unificazione italiana. L'11 febbraio 1929, dopo anni di trattative segrete, vengono stipulati i Patti Lateranensi, firmati da Mussolini e dal segretario di Stato il Cardinale Pietro Gasparri. A "Passato e Presente", in onda domenica 11 febbraio alle 20.30 su Rai Storia, Paolo Mieli ne parla con il professor Ernesto Galli Della Loggia e i giovani storici in studio. I Patti comprendono tre documenti: il Trattato, la Convenzione Finanziaria e il Concordato. Con la caduta del fascismo e l'apertura della Costituente la questione dei rapporti tra Chiesa e stato si riproporrà e troverà il suo esito nel dibattuto articolo 7 della Costituzione.

Binario cinema
The Great Debaters. Il potere della parola”

Ci sono epoche e luoghi in cui imparare a discutere è più urgente che altrove: la prova è nel film “The Great Debaters. Il potere della parola”, in onda domenica 11 febbraio alle 21.10 su Rai Storia per il ciclo Binario Cinema. Il film racconta la vera storia di Melvin B. Tolson, insegnante afrodiscendente che in Texas, fra gli anni Trenta e Quaranta, insegnava in un liceo per soli neri: il professore organizza un gruppo di “discussione”, disciplina scolastica consolidata e molto diffusa nelle scuole statunitensi. I suoi studenti affronteranno altre scuole nel dibattere, fra l’altro, la questione razziale, questione che in quegli anni era in America tutt’altro che astratta. Film civile e potente, Denzel Washington fa il doppio lavoro, regista e protagonista, con Forest Whitaker, Nate Parker, Jumee Smollett.

LUNEDI’ 12/02/2024

Passato e presente
Francesco Petrarca il Canzoniere 

Dalla metà del XIV secolo Francesco Petrarca inizia ad ordinare le sue poesie in una sorta di libro lirico autobiografico: i Rerum Vulgarium Fragmenta - titolo originale del Canzoniere - andranno a costituire, composizione dopo composizione, una narrazione unitaria, che solo negli ultimi mesi della vita di Petrarca troverà un assetto definitivo. Una raccolta e un poeta al centro di “Passato e Presente”, in onda lunedì 12 febbraio alle 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia. In studio, con Paolo Mieli, il professor Luciano Curreri.

L’opera comprende 366 poesie in volgare, il numero rappresenta i giorni di un anno bisestile, allegoricamente la durata di una vita umana. La prima parte è un monumento all'amore per Laura, la seconda, una graduale rinuncia a quell'amore segnata dalla presenza sempre più ossessiva del pensiero della morte e del disagio della condizione umana consegnata al peccato da redimire attraverso il processo penitenziale.

GRANDI DELLA TV – Corrado/Su e giù (1968)
Storia delle nostre città
Cremona

Capitale mondiale della liuteria e culla del medioevo, Cremona è una città ricca di storia e di cultura. Terra natìa del grande liutaio Antonio Stradivari, la città ha un legame indissolubile con la musica, promosso da musei dedicati e da mirabili iniziative culturali. È Cremona la protagonista del primo appuntamento con la nuova edizione de “Storia delle nostre città”, la serie prodotta da Ballandi e Rai Cultura, in onda lunedì 12 febbraio alle 22.10 su Rai Storia. La piazza del Comune, con il complesso monumentale costituito dal Torrazzo, dal Duomo, dal Battistero, dal Palazzo del Comune e dalla Loggia dei Militi, è tra i più sontuosi esempi di architettura medievale della città. La sua pianta romana, invece, è tra le meglio conservate in Italia. In un equilibrio perfetto tra passato e presente, Cremona è una città viva, ricca e stimolante.

MARTEDI’ 13/02/2024

Passato e presente
Le colonie estive

Nel corso di oltre cento anni le colonie estive hanno ospitato generazioni di bambini. Ne parlano Paolo Mieli e il professor Stefano Pivato nell’appuntamento con “Passato e Presente”, in onda martedì 13 febbraio alle 13.15 su Rai 3 e alle 20.30 su Rai Storia.

Nate nella seconda metà del 1800 con scopi terapeutici, sono state utilizzate dal Fascismo per plasmare, nel corpo e nell’anima, i “nuovi italiani”. Nel dopoguerra, la loro gestione è stata affidata all’associazionismo religioso e laico ma, negli anni del boom economico, con il cambiamento di stile di vita degli italiani dovuto all’incremento dei consumi, le colonie hanno dovuto cedere progressivamente il passo a nuovi modelli di vacanza.

5000 anni e più. La lunga storia dell’umanità
Gesù. Dentro la storia

Un'indagine storica che fornisce una prospettiva diversa della vita di Gesù: la propongono, con l’introduzione della professoressa Emanuela Prinzivalli, “5000 anni e più. La lunga storia dell’umanità”, con Giorgio Zanchini, in onda martedì 13 febbraio alle 21.10 in prima visione su Rai Storia. Il cristianesimo è la religione con il maggior numero di seguaci in tutto il mondo. Oltre 2 miliardi di persone credono negli insegnamenti dei vangeli canonici. Ma la scienza e la storia possono raccontare una storia diversa? La puntata racconta come le recenti scoperte e le nuove tecnologie possono svelare la vita dell'uomo dietro la religione. Introduce la puntata la.

Gli esploratori
Thor Heyerdahl

Un mito per intere generazioni: è Thor Heyerdahl, l'avventuriero e ricercatore norvegese che molti ricordano per l'impresa del Kon-Tiki, la zattera con cui nel 1947 riuscì ad attraversare il Pacifico dal Sud America alla Polinesia, per dimostrare la possibilità di antiche migrazioni transoceaniche. “Gli esploratori”, in onda martedì 13 febbraio alle 22.10 su Rai Storia, lo racconta con immagini d'eccezionale bellezza, introdotte dallo storico e scrittore Alessandro Vanoli. Quell'impresa, le cui immagini documentarie valsero a Heyerdahl perfino un Oscar, non è che una delle molte traversate ed imprese che egli compì nella sua lunga vita, dall'Isola di Pasqua all'Atlantico, dal Golfo Persico al mar d'Azov.

MERCOLEDI’ 14/02/2024

Passato e presente
Bob Dylan e la Bibbia

Bob Dylan è una delle figure più importanti della storia della musica, con una carriera lunghissima e costellata di successi. Più di trenta dischi ufficiali, dieci Grammy Award, il Polar Music Prize, il premio Oscar nel 2001, il Pulitzer nel 2008 e il Nobel nel 2016. Cantante protestatario, impegnato in prima fila per le battaglie sui diritti civili, ha sempre dimostrato grande attenzione agli aspetti spirituali, lasciandosi spesso ispirare per i testi delle sue canzoni da immagini e tematiche bibliche. A “Passato e Presente”, in onda mercoledì 14 febbraio alle 13.15 su Rai 3 e alle 20.30 su Rai Storia, Paolo Mieli e il professor Alberto Melloni Ripercorrono la sua carriera, dalla nascita in una famiglia di tradizione ebraica, passando attraverso la conversione al cristianesimo, fino al suo difficile rapporto con ogni tipo di religione,

Grandi disastri: 10 errori fatali
L’11 settembre

Perché l'intelligence americana ignorò segnalazioni e indizi che avrebbero potuto cambiare gli eventi drammatici di quel fatidico 11 settembre 2001? Una domanda alla quale cerca di rispondere “Grandi disastri: 10 errori fatali”, in onda mercoledì 14 febbraio alle 21.10 su Rai Storia, introdotto e contestualizzato dal professor Andrea Beccaro. Anche la catastrofe degli attentati dell’11 settembre, come altri tragici eventi,è stata il prodotto di una catena di errori. La serie si concentra su un disastro diverso in ogni episodio e rivela come i fallimenti spesso iniziarono sul tavolo da disegno e continuarono fino al momento in cui si verificò il disastro. Dall'assassinio di JFK alla distruzione delle Torri Gemelle, agli incidenti aerei del Boeing 737, ogni catastrofe viene messa a nudo, rivelando i momenti cruciali che ne hanno segnato il destino.

Parlami d’amore”
Un’icona della canzone italiana

Un ritratto del cantante Achille Togliani che, attraverso il talento e le indimenticabili esecuzioni dei suoi brani, è diventato un’icona della musica italiana. "Parlami d'amore", in onda mercoledì 14 febbraio alle 22.10 su Rai Storia, è coprodotto da Rai Documentari e Santa Ponsa Film, scritto e diretto da Daniele Di Biasio e Adelmo Togliani e realizzato con il patrocinio di Accademia Togliani. Il documentario è un viaggio nella vita e nella carriera del famoso cantante e attore, già allievo del Centro Sperimentale di Cinematografia nei primi anni '40, acclamato interprete delle prime edizioni del Festival di Sanremo e icona indiscussa della musica in Italia e all'estero. Dagli esordi come attore in film quali “La Bella Addormentata", “Febbre azzurra” alle sue indimenticabili esecuzioni dei brani "Parlami d'amore Mariù" e "Signorinella". Venerato dalla stampa dell'epoca non solo per il suo fascino e la sua bellezza ma anche per la sua storia d'amore,finita su tutti i rotocalchi, con una giovane Sophia Loren, conosciuta sul set del fotoromanzo “Principessa in esilio”.

Achille Togliani negli anni '50 ha portato la sua musica anche oltreoceano, tra cui la prestigiosa Carnegie Hall di New York: sono numerose le immagini inedite che lo vedono impegnato nei suoi concerti in terra americana, durante la visita di grandi metropoli come New York e in occasione dell'incontro con Marilyn Monroe, tra le più grandi star dell'epoca. “Parlami d'amore” ripercorre quarant'anni di storia del costume, del cinema e della musica italiana nel solco del famoso cantante Achille Togliani, coniugando materiale di repertorio inedito e d'archivio proveniente da Rai Teche, Istituto Luce, Cineteca Nazionale. A completare questo ritratto anche le immagini inedite e di carattere privato provenienti dall'Archivio Togliani insieme alle testimonianze dirette di chi ha lavorato al suo fianco e lo ha conosciuto, tra questi Valeria Fabrizi, Caterina D'Amico, Franco Bixio, Dario Salvatori e Fabio Frizzi.

Oltre a raccontare la figura del cantante, divenuto un divo indiscusso, il documentario indaga attraverso i suoi occhi e le sue parole un’epoca di profondo cambiamento nel nostro Paese, sia sul piano sociale che economico, dal dopoguerra alle porte del boom economico degli anni ’60. Tra il 1945 e il 1959, Achille Togliani girava con una 16mm personale riprendendo immagini del suo vissuto quotidiano, dei suoi concerti, del suo lavoro sul set dei fotoromanzi e delle trasmissioni tv a cui ha preso parte. In questo modo la sua voce e le “sue” immagini fanno da trait d’union all’interno di una struttura narrativa del tutto innovativa, dove le immagini della vita personale si fondono con la vita artistica attraverso gli incontri con personaggi come Totò, Macario, Virna Lisi, Alberto Sordi.

Il profumo delle Zagare”
Storia di Danilo Dolci

Il “Gandhi italiano”: lo chiamavano così Danilo Dolci, poeta, scrittore ed educatore triestino, promotore della rivoluzione non violenta che negli anni ’50 lo rese famoso in tutto il mondo. A lui è dedicato “Il Profumo delle zagare”, in onda mercoledì 14 febbraio alle 23.05 su Rai storia. Prodotto da Alveare Cinema in collaborazione con Rai Documentari e Rai Teche, il racconto, diretto da Paolo Bianchini, montato da Valeria Tomasuolo, con la fotografia di Giovanni Cavallini e le musiche originali di Lorenzo Sidoti, si svolge tra filmati dell’epoca e il resoconto dei testimoni oculari o indiretti dell'operato di Danilo Dolci, che nel 1952 arriva in Sicilia, a Trappeto, e assiste alla morte per inedia di un bambino del paese. Dolci denuncia un “delitto di enorme gravità”, con cui “si lascia spegnere un’intera popolazione”, composta da contadini e pescatori, costretti allo stremo da una politica clientelare e da una diffusa pratica mafiosa. L’intellettuale triestino si sdraia quindi nel letto del bimbo e inizia uno sciopero della fame per sensibilizzare attraverso i media l’opinione pubblica sulla condizione di quelli che presto diventano suoi concittadini. Danilo Dolci lottava per la liberazione dalla mafia, contro l’illegalità, contro lo sfruttamento delle terre, per la condivisione del pensiero libero e l’educazione all’ascolto e alla gioia della conoscenza. A Partinico (Palermo), Dolci incoraggia gli abitanti disoccupati ad adottare azioni di protesta non violente, convincendoli a lavorare alla ricostruzione di una strada comunale abbandonata: si tratta dello “sciopero al contrario”, che costerà a lui e ad altri nel 1956 una denuncia per incitamento alla disobbedienza alle leggi e per resistenza a pubblico ufficiale. Verrà condannato a 50 giorni di carcere, nonostante la difesa del giurista e padre costituente Piero Calamandrei. Dolci combatte con i siciliani la battaglia per la realizzazione della diga sul fiume Jato; denuncia i ritardi nella ricostruzione dopo il terremoto del Belice attraverso Radio Sicilia Libera, una delle primissime radio libere italiane chiusa dalle forze dell’ordine dopo sole 26 ore di trasmissione, e fonda il Centro Educativo di Mirto dando vita ad una esperienza scolastica sperimentale che ha costituito un esempio per altre realtà educative similari. A raccontare Danilo, l’uomo oltre il personaggio, è oggi chi lo ha conosciuto allora e lo ricorda, come tra gli altri il giudice Raffaele Guariniello, che fu tra i giovani che collaborarono con lui, e il magistrato Bruno Giordano, da anni impegnato con il suo lavoro nell’ambito del sociale. Candidato nove volte al Nobel per la pace, Dolci ha ottenuto riconoscimenti internazionali e l’appoggio di personalità della cultura italiane e straniere come Bruno Zevi, Alberto Moravia, Norberto Bobbio, Cesare Zavattini, Ignazio Silone, Bertrand Russell, Jean Piaget.

GIOVEDI’ 15/02/2024

Passato e Presente
Il suffragio universale maschile del 1912

La riforma elettorale del 1912 si colloca nel solco riformistico tracciato da Giovanni Giolitti nel corso della sua lunga permanenza al Governo. Ne parlano Paolo Mieli e il professor Fulvio Cammarano a “Passato e Presente”, in onda giovedì 15 febbraio alle 13.15 su Rai 3 e alle 20.30 su Rai Storia.

Giunta al termine di una complessa fase di elaborazione, la nuova norma è approvata con un’ampia maggioranza parlamentare e si configura come il prodotto finale di una visione nuova della politica, più aperta alla partecipazione popolare. Essa, nello specifico, prevede un robusto salto quantitativo nell’allargamento del corpo elettorale. Infatti, estende il diritto di voto a tutti i cittadini maschi di oltre trent’anni, anche se analfabeti, e ai cittadini maschi di età superiore ai ventuno anni in grado di leggere e scrivere o, in mancanza di tale requisito, a coloro che abbiano svolto il servizio militare. Tale norma nella sua applicazione pratica produce un netto riequilibrio tra il Nord e il Sud del Paese. L’aumento massimo di elettori si registra, infatti, in Sicilia, Sardegna, Calabria e Basilicata, dove l’alto tasso di analfabetismo aveva fortemente penalizzato le popolazioni locali. Resta escluso il voto alle donne, che pure era stato proposto da diverse parti, ma per il quale bisognerà aspettare il 1946.

a.C.d.C.: 1590-1643 Per la fede e per il trono”
Alle origini dell’Europa moderna

Negli anni formativi dell’Europa moderna, grandi stati e grandi dinastie assetate di potere si battono per il dominio del continente, non solo sui campi di battaglia, ma anche nelle corti, nei castelli, nei salotti, e nelle camere da letto. Alleanze strategiche, adulteri, complotti, tradimenti e assassinii: attraverso una complessa rete di relazioni familiari e personali le corone di Spagna, Inghilterra e Francia lottano per la supremazia, mentre il conflitto permanente tra Cattolici e Protestanti assume le forme tragiche della guerra dei Trent’anni. Torna il professor Alessandro Barbero con la serie “1590-1643 Per la fede e per il trono. Alle origini dell’Europa moderna” per il ciclo “a.C.d.C”, in onda da giovedì 15 febbraio alle 21.10 su Rai Storia. Nel primo episodio il protagonista è Enrico IV: è il nuovo re di Francia, ma è un protestante e sono in molti ad opporsi alla sua incoronazione. Le truppe del re cingono d’assedio Parigi, riducendo gli abitanti alla fame, ma non ha la forza militare per sconfiggere l’opposizione, organizzata nella Lega Cattolica. È solo dopo cinque anni di sanguinosi scontri, e dopo la sofferta conversione al Cattolicesimo che Enrico può essere finalmente incoronato nella cattedrale di Chartres. A seguire, alle 22.10, il prof. Alessandro Barbero ripercorre una scelta che preferisce l’amore alla guerra. Dal 1594 Enrico IV è finalmente il legittimo re di Francia, e può dedicare le sue energie a risollevare un regno devastato da trent’anni di guerra civile, incoraggiando la produzione interna, agevolando i commerci e rinnovando le vie di comunicazione. Per evitare altri conflitti, con l’editto di Nantes, Enrico IV riconosce ogni francese, quale che sia la sua religione, come suddito fedele del regno. Enrico ha bisogno di un erede al trono, e dopo la morte della sua favorita, Gabrielle d’Estrées, accetta di sposare Maria de’ Medici, che darà alla luce Luigi XIII.

VENERDÌ 16/02/2024

Passato e presente
Argentina, la transizione democratica

Il 10 dicembre 2023 l’Argentina ha celebrato i suoi primi 40 anni senza dittature. Nella stessa data del 1983, infatti, con l’insediamento di Raul Alfonsin alla presidenza, iniziava nel paese la transizione democratica, dopo quasi otto anni di governo militare. Ne parlano Paolo Mieli e la professoressa Benedetta Calandra a “Passato e Presente”, in onda venerdì 16 febbraio alle 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia.

Sarà un percorso lungo, che non solo passa attraverso il ripristino della democrazia e del rispetto dei diritti umani, ma avanza di pari passo al cammino della giustizia e alla ricerca della verità sulle migliaia di vittime e desaparecidos lasciati dalle giunte militari, presiedute dai generali Videla, Viola e Galtieri. Un cammino che, secondo alcuni storici, tra interruzioni e ripartenze, non sarebbe ancora concluso.

L’ascesa di Hitler
I primi passi di un Fuhrer

Una serie della Bbc dedicata alla ricostruzione dei quattro anni (dal 1930 al 1934) che hanno portato alla morte della democrazia in Germania e all’ascesa di Hitler e del nazionalsocialismo: è “L’ascesa di Hitler” in onda da venerdì 16 febbraio alle 21.10 in prima visione su Rai Storia, introdotta e commentata dallo storico Emilio Gentile. Nel primo appuntamento, “Primi passi di un Fuhrer”, si parte dal 1930 e dal tentativo di Von Schleicher di cambiare cancelliere in Germania sfruttando il caos politico ed economico, con l’appoggio del presidente Hinderburg e avvalendosi di una nuova figura che pensa di potere sfruttare: Adolf Hitler. Alle elezioni del 1932 il partito nazionalsocialista passa dal 18% al 37% dei consensi e nel gennaio 1933 Hitler viene nominato cancelliere raggiungendo un accordo con Papen che diventa suo vicecancelliere a scapito dello stesso Schleicher. Ha inizio un vero e proprio disastro per la Germania. Nella serie, le immagini e i filmati di repertorio si accompagnano alle considerazioni di storici ed esperti del tema.

Dopo il caos
Le Havre

La città francese di Le Havre, occupata all'inizio di giugno 1940 dai tedeschi per preparare l'invasione dell'Inghilterra, fu una delle città più colpite dai bombardamenti. Trasformata dai nazisti in fortezza, fu liberata solo tre mesi dopo lo sbarco in Normandia da parte degli Alleati. Il 5 e 6 settembre 1944, l'aviazione britannica sganciò più di 10.000 tonnellate di esplosivo sul porto e sul centro della città. Le Havre ne fu devastata. Ma il generale de Gaulle fece di Le Havre un simbolo della ricostruzione, affidando all'illustre architetto Auguste Perret il compito di far rinascere la città dalle sue ceneri. Lo racconta l’appuntamento con la serie “Dopo il caos”, in onda venerdì 16 febbraio alle 22.10 su Rai Storia. 

SABATO 17/02/23

Passato e presente
Molière e la Francia del Re Sole

Nato a Parigi nel 1622, Jean-Baptiste Poquelin – il futuro Molière - si avvicina al teatro grazie agli insegnamenti e alle amicizie acquisite presso il collegio gesuita di Clermont. Nel 1644, dopo aver fondato una compagnia di attori con i fratelli Bejart, Jean-Baptist ne assume la direzione con lo pseudonimo di Molière; tuttavia, il debutto non è dei migliori. Costretto a lasciare Parigi per debiti, entra in contatto con la Commedia dell’Arte. Successivamente riuscirà a imporsi sulla scena francese quando, rientrato dalla Provincia riscuote il plauso della corte e la protezione di Luigi XIV, il Re Sole. A “Passato e Presente”, in onda sabato 17 febbraio alle 20.30 su Rai Storia, Paolo Mieli ne parla con il professor Lucio Villari. A Versailles Molière si scontra con la realtà politica, intellettuale e religiosa della Francia dell’epoca, assistendo alla messa in scena di una società formalmente splendida che sarà oggetto di un’attenta indagine e che diventerà materiale drammatico per le sue commedie.

Cinema Italia
Caterina va in città”

Caterina è una studentessa dodicenne che, dalla provincia, si trasferisce a Roma con il padre Giancarlo, professore di ragioneria alle superiori e la madre Agata casalinga. La ragazzina si scontra con un mondo scolastico fortemente politicizzato e, quando cerca un punto di riferimento nei genitori, è costretta anche a confrontarsi con le loro illusioni e disillusioni. In “Caterina va in città” - in onda sabato 17 febbraio alle 21.10 su Rai Storia per il ciclo Cinema Italia - Paolo Virzì racconta la “sua” Roma, attraverso gli occhi spaesati di una adolescente, per mostrarne gioie e dolori, cultura e contraddizioni, libertà e costrizioni, raccontando di pari passo quelle di una famiglia. Nel cast, Alice Teghil, Sergio Castellitto, Margerita Buy.

La piccola Alice Teghil, al suo film d’esordio, si aggiudica per il ruolo il premio “Guglielmo Biraghi”, mentre Margherita Buy vince il David di Donatello e il Nastro d'argento 2004 come miglior attrice non protagonista. Nel cast

Documentari d'autore
La verità sulla Dolce vita”

La genesi e la realizzazione del film di Fellini, caposaldo della cinematografia internazionale e il film più costoso mai prodotto prima in Italia: “La verità sulla Dolce vita”, di Giuseppe Pedersoli - in onda sabato 17 febbraio alle 22.50 su Rai Storia per “Documentari d’autore” – racconta la nascita e le irripetibili vicissitudini di uno dei capolavori più iconici della storia del cinema, raccontate per la prima volta, grazie a documenti inediti e attraverso una felice ricostruzione scenica, sequenze del film, testimonianze dei protagonisti della vicenda.


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