L’Accademia Filarmonica
Nell’800 cambia il panorama musicale e, di conseguenza, cambia anche in qualche misura l'identità dell'Accademia Filarmonica, che perde il suo ruolo di primo piano nella formazione e "certificazione" professionale come nell'organizzazione di eventi musicali, per lo più sacri. Non perde tuttavia il suo prestigio, che si rinnova accogliendo nel numero degli Accademici, titolo tuttora altamente onorifico a livello internazionale, musicisti illustri fra cui Gioachino Rossini, Niccolò Paganini, Giacomo Meyerbeer, Franz Liszt, Giuseppe Verdi, Richard Wagner, Johannes Brahms, Camille Saint-Saëns, Giacomo Puccini, Pietro Mascagni e Maurice Ravel, e tra le virtuose di canto Isabella Colbran, Giuditta Pasta e Maria Malibran.
Di Rossini, in particolare, l'Accademia conserva preziosi cimeli, fra cui il manoscritto in gran parte autografo della Cenerentola e un disegno a matita di Doré che ritrae il musicista in punto di morte. Importanti lasciti, donazioni e fondi musicali, oltre a partiture e documenti d'archivio, costituiscono un inestimabile patrimonio dell'Accademia, arricchito nel tempo dal contributo di grandi Accademici, come Giacomo Puccini, di cui sono stati rinvenuti proprio a Bologna preziosi appunti relativi all'elaborazione di Madama Butterfly [leggi anche lo speciale Madama Butterfly]