L’Ape musicale

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Rossini Opera Festival 2016

Il programma

Ho accettato con grande entusiasmo la carica di Direttore artistico del Rof,  incarico di grande prestigio ma di grande responsabilità. La linea del Festival, che si è dimostrata vincente nella sua storia, non cambierà e, nel proposito di far conoscere e amare Rossini a tutti, seguiremo la strada di sempre: grandi allestimenti, stelle della lirica e nuove voci. La programmazione della XXXVII edizione del Rof unisce questi elementi.

La donna del lago è stata affidata a Damiano Michieletto: il suo riconosciuto talento gli servirà per allestire una delle opere più difficili da mettere in scena. Al suo fianco lo scenografo Paolo Fantin, il costumista Klaus Bruns e il light designer Alessandro Carletti. A dirigere tornerà Michele Mariotti, reduce dai successi in questo titolo al Covent Garden di Londra e al Metropolitan di New York. Nel cast troviamo artisti internazionali con luminosi precedenti al Rof, come Juan Diego Flórez e Michael Spyres, con altri che provengono dall’Accademia Rossiniana, come la scoperta dell’edizione 2015 Salome
Jicia, che avrà la responsabilità del ruolo del titolo, Marko Mimica, presente al Rof già da protagonista nel 2015 (il Podestà de La gazza ladra), Ruth Iniesta e Francisco Brito. Debutterà il giovane  mezzosoprano in grande ascesa Varduhi Abrahamyan nel ruolo di Malcom.

Sul podio de Il Turco in Italia Speranza Scappucci, direttore di crescente prestigio internazionale, guiderà la Filarmonica Gioachino Rossini, una delle due affermate formazioni pesaresi, testimonianza della vitalità musicale del territorio. La regia della nuova produzione sarà di Davide Livermore, che curerà anche le scene. I costumi sono affidati a Gianluca Falaschi, il videodesign a D-Wok e le luci a Nicolas Bovey. Nel cast vocale avremo Erwin Schrott, stella dei principali palcoscenici mondiali, che si presenterà per la prima volta al Rof come protagonista; accanto a lui ritroveremo artisti
di primo livello, già presenti nelle nostre programmazioni, come Olga Peretyatko, Nicola Alaimo, René Barbera e Pietro Spagnoli. Completeranno il cast Cecilia Molinari, altra recente scoperta dell’Accademia Rossiniana e il promettente Pietro Adaini.

Ciro in Babilonia vedrà per la prima volta al Rof Jader Bignamini, direttore di fama ormai consolidata. Lo spettacolo di Davide Livermore – con videodesign di D-Wok, scene e luci di Nicolas Bovey, costumi di Gianluca Falaschi –, ispirato ai fasti del cinema muto, riscosse un unanime successo.
Tornerà da protagonista la leggendaria Ewa Podle ś , insostituibile dopo la sua interpretazione del 2012. Completamente rinnovato invece, secondo consuetudine, il resto del cast vocale: di nuovo a Pesaro un artista molto amato dal pubblico, Antonino Siragusa, e con lui Alessandro Luciano e Dimitri Pkhaladze. Altro debutto di spicco quello di Pretty Yende, che nonostante la giovane età ha già calcato i palcoscenici della Scala e del Metropolitan.
Accanto a lei avremo pure per la prima volta i freschi talenti di Isabella Gaudì, anche lei proveniente dall’Accademia Rossiniana, e Oleg Tsybulko.

Il Rof ha voluto celebrare, ma anche celebrarsi, nella ricorrenza del ventesimo anno del debutto di Juan Diego Flórez, artista nato al Rof e presenza costante in tante nostre edizioni. Il concerto  attraverserà i dieci titoli d’opera che Juan Diego ha interpretato al Festival. Dirigerà Christopher Franklin, che così ritornerà a Pesaro dopo i suoi ultimi successi internazionali. Parteciperanno amichevolmente a questa serata di festa altri artisti già in cartellone: Salome Jicia, Cecilia Molinari, Olga Peretyatko, Pretty Yende, Nicola Alaimo, Marko Mimica, Pietro Spagnoli e Michael Spyres, nonché Chiara Amarù.
Sono in programma due concerti con la partecipazione dell’Orchestra Sinfonica Rossini, l’altra valida formazione pesarese, di lunga militanza al Rof. Il primo sarà diretto da David Parry, già a Pesaro nel 1996 per Ricciardo e Zoraide, e sarà un omaggio al tenore Adolphe Nourrit con la voce di Michael Spyres. Il secondo concerto, diretto dal debuttante al Rof Marco Alibrando, sarà un percorso fra i principali duetti rossiniani tra soprano e mezzosoprano e vedrà la partecipazione di Pretty Yende e di Aya Wakizono, anche lei proveniente dall’Accademia Rossiniana e già affermatasi in teatri
prestigiosi.
Dei due concerti di Belcanto, il primo sarà affidato a Pietro Spagnoli, artista di brillante carriera apprezzato anche al Festival; al pianoforte Giulio Zappa, nostro collaboratore per tanti anni. Nel secondo concerto Monica Bacelli, raffinata artista che torna al Rof, accompagnata al pianoforte dal talentuoso Pietro De Maria.

Per il filone Rossinimania si è pensato a una immaginaria gara tra Rossini e alcuni dei suoi cantanti che si sono cimentati nella composizione. Abbiamo dunque chiamato questo concerto Il cerchio magico. Abbiamo accostato brani di Maria Malibran, Isabella Colbran, Joséphine Fodor-Mainville, Felice Pellegrini e Pauline Viardot, accanto ad altri che ricordano, o nel titolo o nel tema, pezzi di Rossini. Abbiamo infine affidato questo singolare concerto, che presenta diversi brani totalmente inediti, a validi giovani usciti dall’Accademia Rossiniana quali Ruth Iniesta, Cecilia Molinari, Matteo Macchioni e Marko Mimica sotto la direzione al pianoforte di Carmen Santoro, storica collaboratrice del Rof.

L’Accademia Rossiniana diretta da Alberto Zedda, che rappresenta per il Festival una risorsa importantissima nella formazione di nuovi talenti, quest’anno ha segnato un record di domande di adesione. Oltre alla storica produzione de Il viaggio a Reims nel Festival giovane del Rof, ideata da Emilio Sagi e ripresa da Elisabetta Courir, diretta quest’anno da Gabriel Bebeselea, l’Accademia presenterà il consueto concerto finale ma avrà anche un secondo concerto nel cuore del Festival.
Per la prima volta al Rof, ne Il Turco in Italia, il Coro del Teatro della Fortuna Mezio Agostini di Fano guidato da Mirca Rosciani. Infine, l’Orchestra – per il ventinovesimo anno consecutivo – e il Coro del Comunale di Bologna, preparato da Andrea Faidutti, parteciperanno al Festival in tre produzioni (La donna del lago, Ciro in Babilonia e concerto Flórez 20). I complessi bolognesi fanno dunque parte a pieno titolo della cifra identitaria del Rof.
Con essi abbiamo appena siglato un nuovo accordo per il prossimo triennio.

Ernesto Palacio
Direttore artistico


 

 

 
 
 

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