L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

andràs schiff

András Schiff tra Bach, Bartók e Brahms

Giovedì 6 aprile ore 20.30, al Teatro Manzoni di Bologna, nell’ambito della rassegna Grandi Interpreti, torna la Chamber Orchestra of Europe con András Schiff, direttore e solista, che in questo concerto passa senza soluzione di continuità dai Ricercari a 3 voci e a 6 voci dell’Offerta musicale di Bach alla Musica per archi, percussione e celesta di Bartók, per approdare al grandioso Concerto n.2 per pianoforte e orchestra di Brahms, definito dalla critica al suo apparire nel 1881 come “una sinfonia con pianoforte obbligato”.

Tra i più accreditati interpreti bachiani, András Schiff ama studiare programmi del tutto originali e carichi di suggestioni, evidenziando – come nel programma disegnato per questo concerto –  inaspettati contatti tra le astratte geometrie contrappuntistiche dei Ricercari di Bach e la dirompente concretezza della musica di Bartók. Lo affianca in questo suo fine lavoro interpretativo la smagliante Chamber Orchestra of Europe, oggi tra i più qualificati complessi sinfonici di livello internazionale.

Eseguita per la prima volta nel 1937 Musica per archi, percussione e celesta è da annoverare tra i capolavori della musica del Novecento. Con la sua particolare disposizione degli strumenti (gli archi disposti a semicerchio attorno ad un nucleo centrale formato da tutti gli altri strumenti) è un lavoro che propone un universo timbrico inusuale per gli ascoltatori del tempo, scaturente dall’intreccio di celesta, xilofono, arpa, pianoforte, timpani, tamburi, cembali, tam-tam, gran cassa e archi. Alla sua prima esecuzione l’opera ebbe un’accoglienza entusiastica.

Eseguito per la prima volta a Budapest nel 1881, con lo stesso Brahms al pianoforte, il Concerto n.2 è un profluvio di idee musicali dove il pianoforte assume un ruolo di eroica grandiosità, ancor più esaltato dallo spessore del tessuto sinfonico in cui il solista si inserisce di volta in volta, con soluzioni pianistiche ardite, talvolta di diabolica difficoltà esecutiva.

programma                                      

Johann Sebastian Bach 

Ricercare a 3 voci, Ricercare a 6 voci dall’Offerta Musicale BWV 1079

Béla Bartók 

Musica per archi, percussione e celesta

Johannes Brahms 

Concerto n.2 in si bemolle maggiore op.83 per pianoforte e orchestra

 

SIR ANDRÁS SCHIFF. Nato a Budapest nel 1953, ha iniziato lo studio della musica a cinque anni e si è perfezionato alla Franz Liszt Academy con Pál Kadosa, György Kurtág e Ferenc Rados. Nel periodo di studi londinesi con il clavicembalista George Malcolm ha approfondito la conoscenza del repertorio barocco e della prassi esecutiva antica. La sua attività come solista oggi è concentrata principalmente su cicli monografici dedicati alle opere per tastiera di Bach, Haydn, Mozart, Beethoven, Schubert, Chopin, Schumann e Bartók. Nelle stagioni 2014/15 e 2015/16, in una tournée negli Stati Uniti, ha proposto il suo progetto “The Last Sonatas”, una serie di tre recital comprendenti le ultime tre Sonate di Haydn, Mozart, Beethoven e Schubert.

Considerato uno dei massimi interpreti bachiani, nel 2013 ha ideato un “Progetto Bach” articolato in sei recital solistici e una settimana di concerti con brani sinfonici di Bach, Schumann, Mendelssohn che lo hanno impegnato come solista e direttore. Beethoven è poi uno dei compositori che Schiff continua ad indagare con somma maestria. Per la casa discografica ECM, con cui incide in esclusiva dal 1997, ha registrato l’integrale delle Sonate per pianoforte e le Variazioni Diabelli, servendosi di due strumenti: un pianoforte Bechstein del 1921 e un fortepiano del 1820, di costruzione viennese. Sempre per ECM ha inciso tutta dell’opera pianista di Janáček, pagine di Schumann, le Sonate D.960, D. 894 e gli Improvvisi di Schubert e le Partite, leVariazioni Goldberg e il Clavicembalo ben temperato di Bach.

Come direttore e solista collabora con diversi complessi europei, in particolare con la Chamber Orchestra of Europe di cui è membro onorario. Dal 2004 al 2007 è stato artista in residenza del Kunstfest di Weimar e nella stagione 2007/2008 è stato pianista in residenza dei Berliner Philharmoniker. Nel 2015 ha diretto la San Francisco Symphony Orchestra e la Los Angeles Philharmonic Orchestra in pagine sinfonico-corali.

Sin dagli esordi ha coltivato con passione l’interesse per la musica cameristica, suonando con molti artisti, tra cui Emmanuel Pahud, Gidon Kremer, Albrecht Mayer. Nel 1999 ha fondato una propria orchestra da camera, la Cappella Andrea Barca, composta da solisti di livello internazionale, cameristi di lunga esperienza e musicisti amici. È stato inoltre direttore artistico o fondatore di festival cameristici come i Musiktage di Mondsee, vicino a Salisburgo; i Pfingstkonzerte di Ittingen, in Svizzera, una serie di concerti ideata insieme a Heinz Holliger nel 1995;  la rassegna “Omaggio al Palladio” al Teatro Olimpico di Vicenza, città con la quale il maestro Schiff ha stabilito uno stretto rapporto di collaborazione. Per il centro culturale 92nd Street Y di New York ha ideato il ciclo «Sir András Schiff Selects: Young Pianists», serie di tre concerti in cui presenta giovani pianisti emergenti.  

Interprete di straordinaria completezza, ha ottenuto numerosi premi e riconoscimenti nel corso della sua attività. Tra questi si distinguono la Wigmore Hall Medal, per i suoi trent’anni di ininterrotta collaborazione con la prestigiosa istituzione concertistica inglese e il Klavier-Festival Ruhr Prize quale riconoscimento alla carriera; è stato inoltre nominato Special Supernumerary Fellow del Balliol College (Oxford, UK). Nel 2014 è stato inserito nella “Birthday Honours List” della Regina d’Inghilterra e ha ricevuto la Laurea Honoris Causa in materie musicali dall’University of Leeds.

Nella primavera del 2011 András Schiff ha apertamente manifesto la sua opposizione agli sviluppi politici in atto in Ungheria; i conseguenti attacchi nei suoi confronti da parte di alcuni nazionalisti ungheresi, lo hanno portato alla decisione di non esibirsi più nella sua nazione d’origine.

CHAMBER ORCHESTRA OF EUROPE. Fondata nel 1981 da un gruppo di musicisti della European Union Youth Orchestra, la COE è oggi uno dei più qualificati complessi sinfonici della scena musicale internazionale. Negli anni ha stabilito stretti rapporti di collaborazione con direttori quali Claudio Abbado, Bernard Haitink, Nikolaus Harnoncourt, Vladimir Jurowski, Yannick Nézet-Séguin, András Schiff. Tra i solisti che si esibiscono con l’orchestra figurano Piotr Anderszewski, Gautier e Renaud Capuçon, Isabelle Faust, Christian Tetzlaff, Leonidas Kavakos, Murray Perahia, Maria João Pires, Kristian Bezuidenhout, Alina Ibragimova, Francesco Piemontesi, Jean-Guihen Queyras. Ospite delle più prestigiose istituzioni concertistiche europee, la COE ha una collaborazione stabile con il Festival di Lucerna e il Festival Styriarte di Graz. Più di 250 le incisioni realizzate con diverse etichette discografiche. Tra quelle premiate si distinguono Il viaggio a Reims di Rossini, le Sinfonie di Schubert con Claudio Abbado, le Sinfonie di Beethoven con Nikolaus Harnoncourt, Die Entführung aus dem Serail con Yannick Nézet-Séguin. Ha registrato musiche di Bach e Vasks con il violinista Renaud Capuçon e, sempre con Yannick Nézet-Séguin, Le nozze di Figaro di Mozart e le Sinfonie di Schumann e Mendelssohn. Attraverso la COE Academy, fondata nel 2009, l’orchestra realizza programmi di formazione per giovani musicisti.


 

 

 
 
 

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