L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

Indice articoli

Una nuova Stagione di progetti con l’Orchestra e il Coro della Scala

Riccardo Chailly

Direttore Musicale

Il Teatro alla Scala ricomincia a programmare con speranza dopo molti mesi drammatici. Il lungo periodo di incertezza che abbiamo attraversato ha colpito la stabilità organizzativa e finanziaria delle istituzioni culturali ma anche la loro continuità artistica. I musicisti non possono smettere di suonare, e soprattutto di suonare insieme.

Per questo dopo il primo lockdown della primavera 2020 mi sono impegnato con Orchestra e Coro scaligeri in un calendario fitto e variato, recuperando i mesi di inattività forzata attraverso il lavoro quotidiano e impaginati di forte impatto simbolico che ricostruissero il senso di comunità con il pubblico. Sono nati così il Concerto per l’Italia con la Filarmonica, il Requiem di Verdi in Duomo e poi a Brescia e Bergamo, la Nona di Beethoven per gli operatori sanitari, la ripresa dei concerti con la Filarmonica, Aida in forma di concerto. La seconda ondata dell’epidemia, che ha colpito anche il nostro Teatro, è stata un nuovo ostacolo ma noi abbiamo voluto proseguire insieme nei modi che la situazione consentiva. La serata del 7 dicembre è stata una formula che non vorremo mai ripetere, ma anche un successo per la Scala; subito dopo sono tornato per Salome, il dittico dedicato a Kurt Weill, il concerto per il centenario stravinskiano, e infine la riapertura al pubblico con la serata commemorativa del 75° anniversario del concerto diretto da Toscanini nel 1946. È proseguita inoltre l’attività discografica, con la registrazione di un nuovo album di arie con Anna Netrebko e l’Orchestra della Scala e una selezione di brani sinfonici dedicati all’Italia da Mendelssohn, Schubert e Mozart con la Filarmonica.

Questo rapporto assiduo, continuativo, con i musicisti scaligeri prosegue nei prossimi mesi con tre titoli d’opera tra l’autunno e la nuova Stagione. Dal 30 settembre dirigerò la nuova produzione del Barbiere di Siviglia di Rossini con la regia di Leo Muscato e importanti interpreti che abbiamo coinvolto in questo progetto. Il 7 dicembre il trittico dedicato alla giovinezza di Verdi iniziato con Giovanna d’Arco e Attila giungerà a compimento con Macbeth, presentato nella sua seconda versione con la regia di Davide Livermore e artisti di livello assoluto. Questo nuovo allestimento, nato da uno studio approfondito delle fonti, porterà nuove occasioni d’ascolto: nel caso di Verdi, come nel caso di Puccini, le possibilità di scoperta e conoscenza sono inesauribili e costituiscono l’impegno di una vita. In primavera è previsto un altro capolavoro verdiano, Un ballo in maschera, per il quale collaborerò per la prima volta con il regista Marco Arturo Marelli con il concorso di un cast formidabile. All’impegno operistico si accompagna una presenza costante nella Stagione sinfonica con tre concerti nei cui programmi tornano la figura di Gustav Mahler e quella di Ludwig van Beethoven a compimento dell’integrale delle Sinfonie, e nella Stagione della Filarmonica della Scala.

I progetti di cui porto la responsabilità artistica si sviluppano all’interno di una Stagione di grande equilibrio tra epoche e repertori, cui concorrono artisti di assoluto rilievo che siamo lieti di ritrovare in questo momento di speranza collettiva. Vorrei ringraziare tutti i musicisti che dopo aver affrontato i mesi più cupi si preparano con entusiasmo a una nuova stagione artistica. Infine un ringraziamento affettuoso a Bruno Casoni per lo straordinario contributo artistico e umano che in questi anni di eccellente lavoro condiviso ha dato alla Scala, e un caloroso benvenuto a Alberto Malazzi che saprà proseguirne l’impegno.


 

 

 
 
 

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.