L’Ape musicale

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Progetto Handel

La Fondazione Teatro di San Carlo è lieta di annunciare l’avvio di un ambizioso progetto di collaborazione con la Fondazione Teatro alla Scala e Cecilia Bartoli, per la presentazione di tre titoli operistici di Georg Frederic Handel nel corso dei prossimi anni.

“In queste ultime settimane - afferma la sovrintendente del San Carlo Rosanna Purchia - sono stati avviati i contatti preliminari per verificare la fattibilità di un progetto di collaborazione virtuosa tra le due fondazioni lirico sinfoniche. Primo titolo di questa collaborazione, previsto nel prossimo biennio 2019-20, il Giulio Cesare in Egitto, l’opera in tre atti, con libretto di Nicola Francesco Haym, adattato dall’originale di Giacomo Francesco Bussani e composto da Handel per il “King’s Theatre” nel 1724. L’allestimento, curato da Robert Carsen, dovrebbe vedere impegnati i rispettivi laboratori teatrali nella realizzazione di scene e costumi, e vedrà fra gli interpreti Cecilia Bartoli (Cleopatra).

La presenza di Cecilia Bartoli, artista di assoluto valore, che da anni è impegnata nella riscoperta della grande tradizione operistica settecentesca con una particolare e sensibile attenzione alle prassi esecutive d’epoca, non è solo una garanzia di qualità ma assume anche un significato particolare promuovendo con la sua disponibilità una auspicata collaborazione tra i due Teatri che hanno segnato la storia dell’opera in musica in Italia e nel mondo.

“L’Italia è il luogo dove la musica barocca e l’opera hanno visto la luce, - afferma Cecilia Bartoli - dovremmo esserne orgogliosi. Da Napoli si diffuse per molti anni la grande musica e i tanti dei compositori napoletani portarono i loro splendidi lavori fino alle più lontane città europee”.

“La musica barocca – continua il celebre mezzosoprano - è un patrimonio italiano immenso, che necessita di essere riscoperto ed eseguito. La musica dovrebbe essere per gli italiani parte della vita quotidiana e renderci orgogliosi degli incredibili traguardi dei nostri antenati e del nostro Paese. Di questi tempi, in cui culture, società e Paesi si allontanano tra loro, in cui sembra che non si riesca più ad avere comprensione e rispetto reciproci, vorrei sperare che il nostro lavoro possa dare un piccolo contributo per riavvicinare parti del nostro Paese attraverso il linguaggio della musica, che è amato e compreso da tutti”.

Nata a Roma, scoperta da Daniel Barenboim, Herbert von Karajan e Riccardo Muti, Cecilia Bartoli ha al suo attivo una carriera stellare, ormai trentennale, a livello mondiale. Ha vinto cinque Premi Grammy e venduto oltre 12 milioni di dischi. È tra l’altro Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, Membro onorario della London Royal Academy of Music, della Royal Swedish Academy of Music, Honorary Doctor dello University College di Dublino. Oltre al fitto calendario di impegni come interprete, dal 2012 è Direttore artistico del Festival di Pentecoste di Salisburgo. Nel 2016 Cecilia Bartoli ha fondato l’orchestra su strumenti originali Les Musiciens du Prince, sotto il patronato delle Loro Altezze Reali Principe Alberto II e Principessa Carolina di Monaco. Lo scorso anno è stata l’unica donna ad aver mai cantato con il Coro della Cappella Musicale Pontificia “Sistina”.


 

 

 
 
 

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