BOLOGNA FESTIVAL 2019
GRANDI INTERPRETI
Mercoledì 20 marzo ore 20
Teatro Manzoni
Die Kölner Akademie Chorus & Orchestra
Michael Alexander Willens direttore
Marian Dijkhuizen mezzosoprano –Solomon
Bethany Seymour soprano –Queen of Sheba, prima donna
Hanna Herfurtner soprano –Solomon’s Queen, seconda donna
Mark Heines tenore –Zadok, Servant
Georg Friedrich Händel
Solomon HWV 67
oratorio in tre atti per soli, coro e orchestra
Eroe dell'oratorio in programma, che debuttò al Covent Garden di Londra nel 1749, è il biblico re Salomone, di cui la partitura händeliana rievoca gli splendori e la proverbiale saggezza dei giudizi in tre atti ricchi di colore strumentale, solenni cori a otto voci e incantevoli arie solistiche. Carattere distintivo della Kölner Akademie è la ricerca delle intenzioni del compositore grazie ad un attento studio sulle edizioni critiche, sulla disposizione storica dell'orchestra, sull'organico di volta in volta più adeguato. Questa produzione del Solomon, unica occasione di ascolto in Italia, è stata preparata dal complesso di Colonia espressamente per Bologna Festival.
Domenica 31 marzo ore 20.30
Teatro Manzoni
Arcadi Volodos pianoforte
Franz Schubert
Sonata n.1 in mi maggiore D. 157
Franz Schubert
Six Moments Musicaux op.94 D. 780
Sergej Rachmaninov
Preludio in do diesis minore op.3 n.2
Preludio in sol bemolle maggiore op.23 n.10
Preludio in si minore op.32 n.10
“Zdes’ khorosho” Romanza op.21 n.7 (arr. Volodos)
Serenata op.3 n.5
Etude-tableau in do minore op.33 n.3
Aleksander Skrjabin
Mazurka in mi minore op.25 n.3
Caresse dansée op.57 n.2
Enigme op.52 n.2
Due danze op.73
Vers la flamme op.72
Arcadi Volodos poeta del pianoforte: il roccioso virtuosismo tecnico, lo spiccato senso ritmico, la ricerca coloristica sul tocco ne fanno un intenso narratore di storie senza confini di epoca né di stile. Erede della tradizione russa assimilata nei Conservatori di Mosca e della natìa Pietroburgo, il suo repertorio include i classici della tradizione da Schubert e Schumann a Brahms e Rachmaninov, ma anche il delicato frammentismo di certo Skrjabin accanto a meno note musiche “ambientali” degli spagnoli Mompou, Lecuona e Manuel de Falla.
Domenica 14 aprile ore 20.30
Teatro Manzoni
Cuarteto Quiroga
Martha Argerich pianoforte
Johann Sebastian Bach
Partita n.2 in do minore BWV 826
Ludwig van Beethoven
Quartetto per archi in fa maggiore op.135
Robert Schumann
Quintetto in mi bemolle maggiore op.44 per pianoforte e archi
È un evento: Martha Argerich da sola al pianoforte che suona Bach. L'inquieta Signora del pianoforte che nel corso di una lunga e trionfale carriera ha spesso cambiato repertorio, paese, collaboratori e legami familiari, da diversi anni si esibisce solamente insieme all’orchestra, in duo o con formazioni cameristiche. I quattro musicisti del Cuarteto Quiroga – uno dei migliori complessi spagnoli acclamato per la spiccata personalità interpretativa e la vastità di repertorio – le fanno da partner nel Quintetto di Schumann.
Giovedì 2 maggio ore 20.30
Teatro Manzoni
Grigory Sokolov pianoforte
Ludwig van Beethoven
Sonata in do maggiore op.2 n.3
Ludwig van Beethoven
Undici Nuove Bagatelle op.119
Johannes Brahms
Klavierstücke op.118
Johannes Brahms
Klavierstücke op.119
L'irripetibile esperienza delle sue interpretazioni dal vivo è centrale per comprendere l'onestà artistica di Sokolov, la poesia che scaturisce dalle sue dita con intensità quasi mistica. I programmi dei suoi recitals, spesso decisi all'ultimo momento, abbracciano di tutto: dalle trascrizioni di polifonia medievale ai maestri di riferimento del Novecento russo, passando – talora nel corso di un'unica serata – per i clavicembalisti rinascimentali e barocchi e i sommi romantici Beethoven, Schubert, Schumann, Chopin.
Venerdì 10 maggio ore 20.30
Teatro Manzoni
Balthasar Neumann Choir & Soloists
Balthasar Neumann Ensemble
Thomas Hengelbrock direttore
Katja Stuber soprano,Marion Eckstein contralto
Jan Petryka tenore,Reinhard Mayr basso
Johann Caspar Kerll
Missa superba per soli, coro e orchestra
Wolfgang Amadeus Mozart
Requiem K.626 per soli, coro e orchestra
Il Requiem, capolavoro mozartiano rimasto incompiuto per la morte del Maestro e completato dal suo allievo Süssmayr, è un caposaldo del repertorio sacro. Non così la Missa superbadi Kerll, composta verso il 1674 da un protagonista del barocco tedesco che qui fonde la solenne policoralità veneziana col vivace stile concertato di scuola padana. Una cattedrale sonora davvero superba che esige interpreti di prim'ordine come i complessi vocali e strumentali fondati dal pluripremiato direttore Thomas Hengelbrock, più volte ospite di Bologna Festival.
Domenica 12 maggio ore 15.30
Teatro del Maggio Musicale Fiorentino
prova generale riservata agli abbonati di Bologna Festival
La Straniera di Vincenzo Bellini
Fabio Luisi direttore, Marco Tullio Giordana regia
Orchestra e Coro del Maggio Musicale Fiorentino
Bologna Festival offre ai propri abbonati l’occasione di vedere La Stranieradi Bellini al Maggio Musicale Fiorentino nella nuova produzione che vede impegnato Fabio Luisi, direttore musicale del Maggio dall’aprile 2018 dopo gli incarichi al Metropolitan e all’Opera di Zurigo. Una passione proibita che finisce in tragedia, scampati omicidi, processi, insperate assoluzioni, un’opera “abbondante di situazioni, e tutte nuove, grandiose” affidata all’ingegno registico di Marco Tullio Giordana, che ha firmato popolari pellicole di impegno politico-civile come La meglio gioventù o I cento passi.
Mercoledì 22 maggio ore 20.30
Teatro Manzoni
Budapest Festival Orchestra
Iván Fischer direttore
Emanuel Ax pianoforte
Gioachino Rossini
Ouverture da "La gazza ladra"
Wolfgang Amadeus Mozart
Concerto in sol maggiore K.453 per pianoforte e orchestra
Gioachino Rossini
Ouverture da "L’Italiana in Algeri"
Franz Schubert
Sinfonia n.4 in do minore D.417 "La tragica"
Il brio delle ouvertures operistiche rossiniane, la drammatica Quarta di Schubert, il Concerto K.453, che lo stesso Mozart definiva "da far sudare". Un programma che serve da banco di prova per la versatile Budapest Festival Orchestra, una delle maggiori orchestre europee che incarna la grande tradizione mitteleuropea. Emanuel Ax, pianista canadese di origini polacche, è un interprete mozartiano molto reputato e ha vinto più volte il Grammy Award per le sue incisioni.
Giovedì 30 maggio ore 20.30
Teatro Manzoni
Chamber Orchestra of Europe
Antonio Pappano direttore
Janine Jansen violino
Richard Wagner
Idillio di Sigfrido
Karol Szymanowski
Concerto n.1 op.35 per violino e orchestra
Antonín Dvořák
Danze slave op.72
"L'unico pezzo di Wagner che riesco ad ascoltare": così i melomani della vecchia scuola definivano l'Idillio diSigfrido. E poi le pittorescheDanze slave di Dvořák, e il sensuale Primo concerto di Szymanowski, che nel 1924proiettò il giovane polacco verso la fama mondiale. La Chamber Orchestra of Europe, nata come complesso giovanile sotto l'ala di Claudio Abbado, si è affermata a livello internazionale come una delle migliori compagine sinfoniche. Sir Antonio Pappano ha calcato tutti i grandi podii del mondo, e con Janine Jansen ha già registrato i concerti violinistici di Bartók e Brahms.