L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

Indice articoli

IL NUOVO L’ANTICO

APOLOGIA DEL QUARTETTO

Dalle avanguardie storiche ai giorni nostri

Apologia del Quartetto illustra la letteratura per quartetto d’archi del Novecento come testimonianza di unafondamentale esperienza creativa. Il secolo scorso ha avuto per questa formazione la stessa importanza dell’età romantica. I maggiori compositori delle avanguardie storiche e del nostro tempo hanno trovato nel quartetto d’archi il loro ideale laboratorio sperimentale. Persino nell’età del predominio tecnologico le opere per questo complesso hanno continuato a mantenere un forte legame con il passato, come risulta anche dai brani in programma.

BACH versus HÄNDEL

Due vite parallele

Nati nel cuore della Germania luterana a distanza di appena un mese e duecento chilometri l'uno dall'altro, Händel e Bach non s'incontrarono mai di persona. Carriere e stili di vita diversissimi; tuttavia in entrambi si rileva il segno profondo di quella visione antropologica che dominò la cultura europea per oltre un secolo influenzando arti figurative e letteratura, musica e sensibilità religiosa. Parlando dei generi praticati, analoga è la stupefacente varietà: la ricchezza delle sonate, la vivace sensualità dei concerti, i lavori per tastiera destinati ad esecutori di ogni livello, la maestria architettonica del contrappunto. E poi le centinaia di cantate sacre e profane, lo splendore degli oratorii. A far la differenza è l'opera italiana: un genere che Bach non ebbe mai occasione di coltivare, mentre Händel compose ben quartadue opere, tratteggiandone gli eroi protagonisti con potente maestria.

APOLOGIA DEL QUARTETTO I

Mercoledì 18 settembre ore 20.30

Oratorio di San Filippo Neri

Quartetto Noûs

Paul Hindemith Quarto Quartetto op.32

Anton Webern Sei Bagatelleop.9

Helmut Lachenmann Quartetto n.3 “Grido”

György Kurtág Dodici Microludi op.13

Alban Berg Suite lirica per quartetto d’archi

Dedicato prevalentemente alla musica austrotedesca il programma spazia dall’espressionismo alla nuova classicità di Hindemith, alla complessità “beethoveniana” di Lachenmann. Inoltre, i Microludidi Kurtág, luminosi aforismi tra Webern e Bartók. Il Quartetto Noûs, formatosi nel 2011, mostra di saper affrontare la grande letteratura classico-romantica e novecentesca, proseguendo allo stesso tempo una ricerca seria e non episodica all'interno dei linguaggi più avanzati della musica d'oggi.

BACH-HÄNDEL I

Martedì 24 settembre ore 20.30

Oratorio di San Filippo Neri

La Venexiana

«Duetti italiani»

Georg Friedrich Händel

Va’ speme infida (a due soprani)

Caro autor di mia doglia (a due soprani)

Domenico Gabrielli

Sonata in la maggiore a violoncello solo

Giovanni Bononcini

Chi d’amor tra le catene (a due soprani)

dai “Duetti da camera” op.8 (Bologna, Marino Silvani 1701)

Georg Friedrich Händel

Quel fior che all’alba ride (a due soprani)

Ahi nelle sorti umane (a due soprani)

Amor gioie mi porge (a due soprani)

Domenico Gabrielli

Sonata in sol maggiore a violoncello solo

Giovanni Bononcini

Quanto è cara (a due soprani)

dai “Duetti da camera” op.8 (Bologna, Marino Silvani 1701)

Georg Friedrich Händel

No, di voi non vo’ fidarmi (a due soprani)

Rispetto alla scena operistica fra due personaggi, il duetto da camera consente di indugiare in sottigliezze compositive improponibili alla varia umanità di una sala di teatro pubblico, sperimentare inedite soluzioni vocali e strumentali, regalare le spezie piccanti di modulazioni inattese. In questo genere vivo e seducente il giovane Händel trovò predecessori e rivali italiani come Antonio Lotti, Agostino Steffani e Giovanni Bononcini, le cui partiture circolavano "in prima visione" sui leggii di teste coronate e varia nobiltà in giro per l'Europa.

APOLOGIA DEL QUARTETTO II

Mercoledì 2 ottobre ore 20.30

Oratorio di San Filippo Neri

Quartetto Guadagnini

Henri Dutilleux

Ainsi la nuit per quartetto d’archi

Fabio Vacchi

Quartetto per archi n.3

Stefano Gervasoni

Clamour terzo quartetto per archi

Franco Donatoni

La souris sans sourire per quartetto d’archi

Ad un pezzo “notturno” di uno dei maggiori compositori francesi del secondo Novecento viene accostata una crestomazia di brani italiani: da un giocoso Donatoni alla penetrante “difesa” della tradizione di Vacchi, sino alle esplorazioni “noniane” di Clamourdi Gervasoni. Il giovane Quartetto Guadagnini, già vincitore del “Premio Abbiati” nella sezione speciale intitolata a Piero Farulli, già da qualche anno guarda con interesse ai compositori del Novecento storico e alle voci più significative dell'ultima post-avanguardia italiana.

BACH-HÄNDEL II

Lunedì 7 ottobre ore 20.30

Arsenale Sonoro

Boris Begelman violino

Alexandra Koreneva clavicembalo

Ludovico Takeshi Minasi violoncello

Arcangelo Corelli

Sonata in re minore op.5. n.2 per violino e b.c. "La Folia"

Francesco Geminiani

Sonata in fa maggiore op.5 n.5 per violoncello e b.c.

Georg Friedrich Händel

Sonata in re maggiore HWV 371 per violino e b.c.

Georg Friedrich Händel

Suite in la maggiore HWV 426 per clavicembalo solo

Francesco Maria Veracini

Sonata in fa maggiore op.1 n.12 per violino e b.c.

Georg Friedrich Händel

Sonata in sol minore HWV 364a per violino e b.c.

Con Arcangelo Corelli e la sua Opera 5, stampata nell'anno 1700 dopo decenni di conquiste nel campo della sonata a tre, quello del violino solista è ormai un idioma personale, improntato ad una retorica degli affetti non più costretta entro il lessico dell'aria o della danza. "Non udite lo parlare?" soleva chiedere ai suoi discepoli il maestro di Fusignano riferendosi al violino. Parlare e non cantare; un metalinguaggio che guadagnerà ancora in autonomia con la generazione dei grandi virtuosi itineranti come Geminiani e Veracini.

APOLOGIA DEL QUARTETTO III

Venerdì 11 ottobre ore 20.30

Oratorio di San Filippo Neri

Quartetto Jean Paul

Gian Francesco Malipiero

Terzo Quartetto “Cantari alla madrigalesca”

Dmitrij Šostakovič

Quartetto per archi n.15 in mi bemolle minore op.144

Béla Bartók

Quartetto per archi n.6 in re maggiore SZ114

Il Quartetto Jean Paul presenta tre volti del Novecento. Dal recupero stilizzato di una cantabilità arcaicizzante tentato da Malipiero nel suo terzo quartetto “Cantari alla madrigalesca” alle riflessioni meditative di autori come Šostakovič e Bartók, sempre in bilico fra la decostruzione e la nostalgia delle forme consacrate dal classicismo. Il tutto nel giro di pochi tumultuosi decenni fra il 1931 e il 1974.

BACH-HÄNDEL III

Giovedì 17 ottobre ore 20.30

Oratorio di San Filippo Neri

Elinor Frey violoncello a cinque corde

Patxi Montero viola da gamba

Paola Poncet cembalo

Johann Sebastian Bach

Sonata in sol maggiore BWV 1027 per viola da gamba e cembalo (suonata al violoncello)

(suonata al violoncello)

(suonata alla viola da gamba)

Suite n.6 in re maggiore BWV 1012 per violoncello

Suite n.2 in re minore BWV 1007 per violoncello

Partita n..2 in re minore BWV 1004 per violiono

Carl Philipp Emanuel Bach

Sonata in la minore per cembalo Wq.49/1, H.30 "Württemberg Sonata n.1"

Johann Sebastian Bach

Sonata in re maggiore BWV 1028 per viola da gamba e cembalo

"Sonare a basso solo senza basso", cioè senza accompagnamento alcuno, mimando armonie virtuali sullo strumento grave prima confinato a ruoli di raddoppio o brevi tirate concertanti: questa la mirabolante invenzione di violoncellisti emiliani e napoletani a fine Seicento. Per molto tempo, specie in Francia, Germania e Inghilterra, il nuovo venuto gareggiò con l'aristocratica viola da gamba dal suono alonato e naturalmente polifonico. Il presente programma mette in scena paradossali scambi e ibridazioni fra i due cugini-rivali.

APOLOGIA DEL QUARTETTO IV

Mercoledì 23 ottobre ore 20.30

Oratorio di San Filippo Neri

Quartetto Lyskamm

John Cage Quartetto 1950 (String Quartet in Four Parts)

Elliott Carter Quartetto n.2

Marco Stroppa Quartetto per archi “La vita immobile”

György Ligeti Quartetto n.2

Avanguardie internazionali del secondo dopoguerra, ormai canonizzate come voci del "classico moderno" – Cage, Carter, Ligeti – accanto ad un lavoro di Marco Stroppa, propugnatore di un neo-umanesimo che sposa organici tradizionali e modernissime tecnologie. La vita immobile, dedicato al Quartetto Arditti e al Quartetto Lyskamm, è articolato in sette piccole “macchine musicali” che sviluppano di volta in volta un solo tipo di atmosfera sonora.

BACH-HÄNDEL IV

Giovedì 31 ottobre ore 20.30

Oratorio di San Filippo Neri

La Risonanza Ensemble

Roberta Invernizzi soprano

Fabio Bonizzoni clavicembalo e direzione

«Cantate romane»

Georg Friedrich Händel

Cantata “Armida abbandonata” HWV 105

Georg Friedrich Händel

Trio Sonata in si minore op.2 n.1 HWV 386b

Georg Friedrich Händel

Cantata “Tu fedel, tu costante?” HWV 171

Georg Friedrich Händel

Cantata “Un’alma innamorata” HWV 173

Arcangelo Corelli

Ciaccona op.2 n.12 per due violini e b.c.

Georg Friedrich Händel

Cantata “Notte placida e cheta” HWV 142

Fra le cantate per voce sola, strumenti e basso continuo firmate da Händel, quelle offerte nell'odierno programma sono scene drammatiche in miniatura, composte durante il soggiorno romano del 1707-8 e presumibilmente destinate al soprano Margherita Durastanti, virtuosa di Casa Ruspoli nonché sua futura collaboratrice nei teatri veneziani e londinesi. Sotto la direzione storicamente informata di Fabio Bonizzoni, Roberta Invernizzi è da vari anni interprete d'elezione per questo repertorio, associando all'eccellenza tecnica una non comune intensità espressiva.

APOLOGIA DEL QUARTETTO V

Mercoledì 6 novembre ore 20.30

Oratorio di San Filippo Neri

mdi ensemble

Leóš Janáček

Quartetto per archi n.1 “Sonata a Kreutzer”

Sofia Gubaidulina

Quartetto per archi n.3

Brian Ferneyhough

Adagissimo

Heinz Holliger

Quartetto per archi n.2

George Crumb

Black Angels

Il programma accosta l’intenso rapsodismo di Janáček alla voce dell’Est della Gubaidulina, un frammento estatico di Ferneyhough, ad un Quartetto di Holliger legato all’avanguardia storica viennese e un pezzo di sontuoso postmodernismo dell’americano Crumb. L’mdi ensemble, formatosi a Milano nel 2002, affianca la collaborazione con affermati compositori alla rivisitazione del canone contemporaneo e alla proposta di prime esecuzioni assolute dedicate a giovani artisti emergenti.


Vuoi sostenere L'Ape musicale?

Basta il costo di un caffé!

con un bonifico sul nostro conto

o via PayPal

 



 

 

 
 
 

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.