L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

Mozart e Prokof'ev sotto l'albero

di Roberta Pedrotti

Dopo il concerto mozartiano diretto da Michele Mariotti, il Teatro alla Scala lancia sul web il suo secondo programma natalizio, dedicato ai più piccoli ma godibile per tutti. Eun Sun Kim offre un'ottima prova sul podio per il Concerto per clarinetto di bassetto del Salisburghese (solista Fabrizio Meloni) e Pierino e il lupo di Prokof'ev con le voci narranti di Giacomo Poretti e Giovanni Storti.

Milano, 25 dicembre 2020 - Alzi la mano chi da bambino non ha avuto il suo Pierino e il lupo, in registrazione audio  o video, dal vivo (il mio era il disco di Karajan con la voce di Tino Carraro e a Prokof'ev si abbinava la Sinfonia dei giocattoli allora attribuita ad Haydn). I bambini del 2020 il loro non possono averlo in teatro, ma c'è chi comunque corre ai ripari per farlo viaggiare sui social, come alla Scala, che apre proprio nel giorno di Natale il suo ciclo di concerti Wolfgang Amadeus & le grandi fiabe musicali.

Wolfgang Amadeus perché proprio duecentocinquant'anni fa l'adolescente Mozart viaggiava in Italia - e lo si è celebrato anche nel concerto natalizio senior al Piermarini - e perché non è mai troppo presto per riascoltarlo, né sono mai troppe le occasioni per riascoltarlo: il fil rouge del ciclo è servito e in questo caso, dopo aver seguito il racconto di Pierino e il lupo, si può appezzare la musica pura, senza parole del Concerto per clarinetto di bassetto in La maggiore K 622, solista la prima parte dell'orchestra scaligera, l'ottimo Fabrizio Meloni. 

La grandi fiabe musicali, e naturalmente Prokof'ev ha un posto d'onore inattaccabile. Proprio pensando al fatto che ogni generazione e ciascuno di noi ha il suo Pierino e il lupo, fa un certo effetto constatare che ai bambini di oggi il presentatore Nicola Savino e i narratori Giacomo Poretti e Giovanni Storti debbano fare riferimento a Walt Disney come a una figura un po' lontana e non ben conosciuta, o spiegare che una volta il lupo cattivo nelle campagne faceva davvero paura mentre ora i lupi sono, purtroppo, pochi e non dobbiamo temerli. E ci chiediamo come vedranno questi bambini di oggi gli attori che noi associamo alla comicità della nostra adolescenza. D'altra parte, fra gli attori del 7 dicembre si trovava pure l'ex Gnomo Ronfo della Melevisione: per rivolgersi ai più piccoli bisogna essere bravi e preparati, cambiano i tempi, ma la qualità deve sempre essere alta perché il pubblico più giovane può essere il più entusiasta ma anche il più spietato ed esigente. E, difatti, Giovanni e Giacomo sono sempre bravissimi, comunicativi, empatici, semplici ma non stucchevoli; Savino introduce in maniera chiara, amichevole, ma anche adeguatamente seria. Ci sono, poi, le fresche illustrazioni disegnate in tempo reale e proiettate sul palco di Angelo Lodi a completare la narrazione fra parole, musica e immagini.

Sul podio Eun Sun Kim è un'altra garanzia di qualità. In Italia forse la si ricorderà per aver diretto Tosca a Macerata nell'estate 2014, ma sta per insediarsi come direttrice principale alla San Francisco Opera, ha un curriculum di tutto rispetto e se la Scala le ha affidato questo ciclo di concerto in streaming per i più piccoli è proprio perché con i bambini non si bara: bisogna dar loro sempre il meglio, tanto più che se in teatro la noia è il peggiore dei peccati, in streaming bisogna anche vincere la tentazione di distrazioni a portata di click. Pierino e il lupo, poi, è una partitura che sembra quasi dirigersi da sé, tanto è evidente nei suoi schemi, nella presentazione dei personaggi/strumento e nella loro interazione. Invece, è musica di alta qualità, musica di un grande, e Kim cura il suono come se si trattasse di una delle grandi sinfonie di Prokof'ev, sentiamo l'ironia e le asprezze insieme con le tenerezze bucoliche e lo slancio eroico di Pierino. In Mozart il rapporto fra solista e orchestra è intrecciato con sensibilità per i colori e un fraseggio mobile e fluido, la cantabilità amabile ancora una volta non è data per scontata, ma si dipana con gusto fra una spigliata vivacità e un Adagio ben evidenziato nel suo lirismo anche melanconico (come in ogni fiaba che si rispetti, al finale gioioso si arriva attraverso qualche ombra).

Appuntamento, con diversi narratori e la costante della bacchetta di Kim, a capodanno e all'epifania, quando a Mozart si affiancheranno Saint-Saëns e Poulenc.


 

 

 
 
 

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