L’Ape musicale

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ravenna festival 2017

Ravenna Festival per Dante

Dante è sempre, ed è sempre stato, al centro delle tematiche affrontate dal Festival. Dal 2015 il cammino dantesco del Festival ha subito un’accelerazione, che mira al settimo centenario dalla morte nel 2021. Il coinvolgimento – dei giovani, dei non professionisti, della cittadinanza tutta –accomuna questi progetti e trasforma l’omaggio al Poeta nel 2017 in un laboratorio diffuso all’insegna della partecipazione e riscoperta di quel patrimonio condiviso che è l’opera di Dante.
Il bando “Giovani artisti per Dante” si rivolge infatti alla nuova generazione di creativi e appassionati di Dante, chiamata a progettare brevi spettacoli destinati ai Chiostri Francescani accanto alla Tomba del Poeta (tutte le mattine alle 11 dal 25 maggio al 2 luglio).
Olivier Dubois, direttore del Centre Chorégraphique National de Roubaix / Ballet du Nord, torna invece al Festival con “Les mémoires d’un seigneur”, che, attraverso l’incontro fra un danzatore (Sébastien Perrault) e 40 non professionisti selezionati in un workshop, esplora le nozioni del potere e della tentazione in un caravaggesco ritratto d’inferno. Questo racconto in tre parti – un’epica della solitudine che si dipana in tre “epoche”: La Gloria, La Caduta, L’Addio – si presta a prologo di un progetto sulla Divina Commedia che impreziosirà con la firma di Dubois il percorso verso il 2021.
Per 34 giorni (dal 25 maggio al 2 luglio, tutti i giorni tranne il lunedì, alle 20) in un Teatro Rasi trasfigurato, “Inferno” di Marco Martinelli eErmanna Montanari guida gli spettatori nei paesaggi infernali alla scoperta della natura teatrale della Commedia, ripensata come sacra rappresentazione medievale nella consapevolezza che al tempo di Dante tutta la città era palcoscenico e nei “misteri” i giullari professionisti erano affiancati dai cittadini in veste di figuranti, mentre altri si curavano di scene, costumi, luci. Sull’orizzonte di questa “città in scena” si sviluppa il coinvolgimento della cittadinanza per una trilogia che, commissionata dal Festival in collaborazione con Ravenna Teatro - Teatro delle Albe, si completerà con il Purgatorio nel 2019 e il Paradiso nel 2021.
E se il Teatro Rasi era probabilmente noto a Dante, in quanto allora Convento delle Clarisse, i “Vespri a San Vitale” che quotidianamente animano la Basilica alle 19, dal 25 maggio al 2 luglio, con cori provenienti da tutta Europa selezionati attraverso un bando, fanno parte di quell’ideale paesaggio sonoro che accompagnava il Poeta stesso durante la stesura del suo Paradiso


 

 

 
 
 

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