L’Ape musicale

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Brundibár, l’unione fa la forza anche nella cultura

Per la favola di Krása collaborano per la prima volta Ente, Accademia, “Azuni” e Conservatorio

Il Progetto giovani della Stagione 2017 presentato oggi al pubblico

Arriva Brundibár ed è un evento per Sassari. Per la prima volta nella Stagione lirica, l’opera del compositore ceco Hans Krása compie un’impresa mai riuscita prima: mettere insieme l’Ente Concerti “De Carolis”, l’Accademia di Belle Arti “Mario Sironi”, il liceo “Azuni” e il Conservatorio di musica “Canepa”. Quattro eccellenze della cultura cittadina che si incontrano grazie alla nuova direzione artistica di Stefano Garau e che finalmente dialogano tra loro per una produzione fatta dai ragazzi per i ragazzi.

Brundibár è stata presentata il 26 ottobre nell’aula magna dell’Accademia di Belle Arti di Sassari, colonna di questa produzione. Nata dal progetto scenico della studentessa Eleonora Ticca, è stata realizzata proprio dai ragazzi dell’Accademia, guidati dai docenti Dario Gessati per le scene e Luisella Pintus per i costumi. Oltre cento persone hanno ascoltato trama e storia dell’opera, nata per un concorso del governo nel 1938 e rappresentata nel 1943, in condizioni di emergenza, nella città-ghetto di Terezìn, nella Cecoslovacchia occupata dai nazisti, dove l’autore era stato confinato in attesa della deportazione ad Auschwitz. Il legame tra la favola rappresentata in scena (due bambini che aiutati da tre saggi animali sconfiggono il cattivo Brundibár) e l’oppressione nazista è evidente, come ha ricordato il regista Giovanni Scandella: “È una favola, ma porta dentro di sé il macigno della morte e della distruzione dell’epoca, i cui strascichi – ha detto – ancora oggi, come riportano le cronache, sembrano purtroppo non del tutto superati”. Il regista ha coinvolto nella rappresentazione il drammaturgo Fabrizio Sinisi, aggiungendo un nuovo personaggio, il Narratore, che ha lo scopo di introdurre e concludere lo spettacolo, inquadrato in uno strano circo. Protagonisti sul palco saranno i ragazzi del coro “Le note colorate” della Corale Rossini di Sassari, istruiti da Claudia Dolce: tra i solisti, Marco Virgilio (Pepicek), Giulia Delogu (Aninka), Eleonora Altea, Matilde Tetti e Sara Enna (i tre animali), e poi Eleonora Manca, Adele Cherchi e Martina Ventura (il gelataio, il fornaio e il lattaio). A loro si aggiungono Andrea Carta Mantiglia (Brundibár), Giovanni Cadoni (il poliziotto), il narratore Nicola Fenu e il fisarmonicista Fabio Manconi.

Grande spazio ai giovani anche in buca: l’orchestra sarà infatti quella del Liceo Musicale “Azuni” di Sassari, integrata da alcuni elementi del Conservatorio “Canepa”. A dirigerli, anche lui sassarese, Andrea Solinas: “Brundibár è un’operina di meno di un’ora, ma dalla grande valenza musicale – ha spiegato stamane – in cui sono evidenti le influenze che sul compositore Hans Krása hanno avuto il jazz e il ragtime. Nella partitura, varia e composita, frasi melodiche classiche sono alternate a una grande modernità”. Solinas ha ricordato come l’organico orchestrale sia insolito (ci sono due chitarre, una fisarmonica, una tromba, un clarinetto e un flauto) perché nella rappresentazione di Terezìn l’autore dovette adattarsi ai pochi strumenti disponibili.

Il successo del Progetto Giovani inserito nella Stagione lirica sassarese è stato confermato dal direttore artistico dell’Ente Concerti, Stefano Garau, che ha sottolineato anche l’importanza della collaborazione tra le istituzioni, finalmente possibile. Una partnership che dà i suoi frutti, se è vero che tra venerdì 27 e sabato 28, negli spettacoli riservati alle scuole in programma alle 11 al Teatro Comunale, saranno quasi 1400 gli studenti all’opera. La replica aperta al pubblico è invece in cartellone alle 20 di sabato 28. I biglietti sono ancora disponibili, al prezzo di 7 euro (posto unico).

Le coreografie di Brundibár – nuova produzione dell’Ente Concerti in collaborazione con l’Accademia “Sironi” – sono di Margherita Massidda, le luci di Tony Grandi.


 

 

 
 
 

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