L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

Parte da Torino il tour delle sorelle Labèque

mercoledì 17 gennaio 2018 – ore 21

Torino, Conservatorio Giuseppe Verdi, piazza Bodoni

serie dispari

Katia e Marielle Labèque pianoforti

Simone Rubino, Andrea Bindi percussioni

Bryce Dessner (1976)

El Chan per 2 pianoforti

prima esecuzione italiana

Béla Bartók (1881-1945)

5 pezzi per 2 pianoforti da Mikrokosmos

Johannes Brahms (1833-1897)

da Ungarische Tänze per 2 pianoforti:

n. 1 in sol minore

n. 20 in mi minore

n. 5 in fa diesis minore

Maki Ishii (1936-2003)

Thirteen Drums per percussioni op. 66

Simone Rubino percussioni

Béla Bartók

Sonata per 2 pianoforti e percussioni

 

Inizia da Torino (mercoledì 17 gennaio 2018, Conservatorio Giuseppe Verdi – ore 21, per l’Unione Musicale) il tour italiano 2018 delle sorelle Katia e Marielle Labèqueche toccherà poi Mantova, Firenze e Bologna.

Il duo pianistico più affiatato della scena internazionale sarà affiancato per l’occasione da due giovani percussionisti di rango come Simone Rubino e Andrea Bindi. «Abbiamo sentito tante cose belle sul loro conto […] – ha dichiarato Katia Labèque in una recente intervista rilasciata in esclusiva all’Unione Musicale – Avevamo proprio voglia di far conoscere al pubblico due artisti giovani e bravi come Simone Rubino e Andrea Bindi!»

Simone Rubino è uno dei talenti più splendenti cresciuti all’ombra della Mole Antonelliana. Diplomato al Conservatorio di Torino, si perfeziona con Peter Sadlo a Monaco di Baviera. A dispetto dei suoi 24 anni, Rubino ha già avviato una brillantissima carriera, anche grazie alla vittoria del primo premio al prestigiosissimo Concorso ARD di Monaco di Baviera (2014) e del Foerderpreis della Radio Tedesca (2015). Si è esibito con i Wiener Philharmoniker, con l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai ed è stato ospite della Carnegie Hall a New York e del Palais des Beux Arts di Bruxelles.

Divenuto a soli 27 anni primo timpano dell’Orchestra del Teatro alla Scala, Andrea Bindi può vantare numerose collaborazioni con rilevanti formazioni italiane e straniere: l’Orchestra del Teatro Regio di Torino, l’Orchestra Regionale della Toscana, l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, l’Orchestra Haydn di Trento e Bolzano, l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, la City of Birmingham Symphony Orchestra.

I quattro interpreti eseguiranno insieme la Sonata per 2 pianoforti e percussioni di Bartók, pagina in cui le sonorità della musica del folklore ungherese vengono assorbite dalla forma tradizionale della sonata in tre tempi. Nella Sonata i due pianoforti si integrano con una vasta serie di percussioni, amalgamate con varietà e potenza quasi orchestrale. È lo stesso Bartók a ricordare che «le due parti di percussioni sono del tutto uguali come importanza a ciascuna delle parti pianistiche. Il timbro degli strumenti a percussione ha varie funzioni: in molti casi dona solamente colore al suono del pianoforte, in altri sottolinea i più importanti accenti; occasionalmente gli strumenti a percussione introducono motivi contrappuntistici contrapponendosi alle parti pianistiche, e i timpani e lo xilofono suonano alcuni temi, anche come solisti: gli stessi temi sono di carattere percussivo, al punto da determinare una struttura ritmicamente contrappuntistica».

Sempre di Bartók si ascolteranno anche 5 studi per 2 pianoforti ricavati dal gruppo dei 153 che formano l’opera Mikrokosmos per pianoforte solo. Mikrokosmos può essere definito un lavoro di etnomusicologia ante litteram, una pietra miliare nello studio dei rapporti tra stile colto e popolare.

Insieme alle atmosfere rassicuranti delle Danze ungheresidi Brahms sono in programma anche due novità, a testimonianza del legame che Katia e Marielle amano intrattenere con gli autori di oggi. Thirteen Drums del giapponese Maki Ishii vedrà Simone Rubino impegnato con 13 membranofoni (bongos, congas…) in un pezzo di bravura in cui strutture ritmiche determinate e indeterminate creano differenti percezioni del tempo musicale.

Conferma l’attenzione delle sorelle Labèque per la musica contemporanea la scelta di eseguire in prima italiana il brano El Chan del quarantenne compositore americano BryceDessner, pagina ispirata alla natura selvaggia e misteriosa del Messico. Nato per quartetto con pianoforte (2016), il pezzo è stato poi trascritto per due pianoforti proprio per le sorelle Labèque, che collaborano regolarmente con Bryce Dessner e sono le dedicatarie anche del suo Concerto per 2 pianoforti.

 

poltrone numerate, euro 30

in vendita online su www.unionemusicale.it e presso la biglietteria di Unione Musicale

ingressi, euro 20 e riduzioni per i giovani fino a 21 anni

in vendita il giorno del concerto presso il Conservatorio dalle ore 20.30

BIGLIETTERIA

Unione Musicale, piazza Castello 29 – 101023 Torino

tel. 011 566 98 11 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

orario: martedì e mercoledì 12.30-17 - giovedì e venerdì 10.30-14.30

www.unionemusicale.it

I PROTAGONISTI

Katia e Marielle Labèque sono famose in tutto il mondo per la straordinaria perfezione tecnica e musicale. Già in tenera età hanno dimostrato con determinazione l’ambizione di raggiungere le vette musicali e ben presto hanno conquistato la fama internazionale con l’incisione della Rapsodia in Blue di Gershwin (uno dei primi dischi d’oro della musica classica). Da allora sono protagoniste di una carriera straordinaria con concerti in tutto il mondo.

Ospiti regolari delle orchestre più prestigiose (Berliner Philharmoniker, Orchestra Sinfonica della Bayerischer Rundfunk, Orchestre Sinfoniche di Boston, Chicago e Cleveland, Gewandhausorchester di Lipsia, London Symphony e London Philharmonic, Los Angeles Philharmonic, Staatskapelle di Dresda, Wiener Philharmoniker e Orchestra Filarmonica della Scala), hanno avuto il previlegio di lavorare con molti importanti compositori fra cui Andriessen, Berio, Boulez, Glass, Golijov, Ligeti e Messiaen.

Per la loro personale etichetta KML Recordings nel 2014 hanno pubblicato Sisters con una selezione di musiche appartenenti alle loro vite personali e professionali. Nel 2016 l’etichetta KML si è unita alla storica etichetta discografica Deutsche Grammophon. Nel 2018 è attesa l’uscita di una nuova incisione dedicata a Stravinskij e Debussy.

Diplomato in percussioni al Conservatorio di Torino, Simone Rubino si perfeziona con Peter Sadlo presso l’Hochschule für Musik und Theater di Monaco di Baviera. Nel 2014 vince il primo premio del Concorso ARD di Monaco di Baviera, il premio speciale del pubblico e il premio Fratelli Busch. Nel 2015 si aggiudica il Foerderpreis della Radio Tedesca nell’ambito del Festival di Brema e il Crédit Suisse Young Artists Award(iniziativa dei Wiener Philhrmoniker, del Wiener Musikverein, del Festival di Lucerba e del Crédit Suisse).

Simone Rubino si è esibito con i Wiener Philharmoniker al Festival di Lucerna, ed è stato inoltre ospite della Carnegie Hall a New York, del Palais des Beux Arts di Bruxelles, del Festival di Ingolstadt e ha tenuto concerti in Francia, Austria, Italia e Germania.

Diplomato in percussioni con il massimo dei voti, lode e menzione d’onore presso il Conservatorio di Bolzano,Andrea Bindi diventa a soli 27 anni primo timpano dell’orchestra del Teatro alla Scala sotto la direzione di Riccardo Chailly. Si perfeziona presso l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma e con Raymond Curfs, Ernst-Wilhem Hilgers, Stephan Cürlis, Rainer Seegers. Ha collaborato con le Orchestre del Teatro Regio di Torino, Regionale della Toscana, del Maggio Musicale Fiorentino, Haydn di Trento e Bolzano, Accademia Nazionale di Santa Cecilia, City of Birmingham Symphony Orchestra. Dal 2012 al 2015 è timpanista ospite presso il Teatro San Carlo di Napoli. È docente di timpani presso l’Accademia del Teatro alla Scala.

PER APPROFONDIRE

Bryce Dessner (1976) è un compositore americano tra i più richiesti della sua generazione, con un catalogo in rapida espansione di opere commissionate da prestigiosi solisti e gruppi, tra i quali l’Ensemble Intercontemporain e Matthias Pintscher, Katia e Marielle Labeque (per le quali ha scritto un concerto), la Los Angeles Philharmonic, il Metropolitan Museum of Art (per la New York Philharmonic), il Kronos Quartet, BBC Symphony Orchestra, il Barbican Centre, l’Edinburgh International Festival, il Sydney Festival, il New York City Ballet.

Nato a Tokyo, Maki Ishii (1936-2003) era il terzo figlio di Baku Ishii, celebre ballerino e coreografo che svolse un ruolo pionieristico nel genere della danza moderna in Giappone. Dopo aver studiato composizione e direzione Tokyo, Maki Ishii ha proseguito gli studi alla Hochschule für Musik di Berlino, con Josef Rufer e Boris Blacher. Attivo sia a Berlino sia in Giappone come compositore e direttore d'orchestra, le sue composizioni sono state eseguite in tutto il mondo.

L’Unione Musicale onlus è stata selezionata dalla Compagnia di San Paolo quale realtà d’eccellenza nel panorama dello spettacolo dal vivo. La stagione I Concerti 2017-2018 è sostenuta inoltre dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, dalla Regione Piemonte, dalla Città di Torino, dalla Fondazione CRT e dalla Fondazione Ferrero.

 

 

 
 
 

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