L’Ape musicale

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La ricetta dell'Elisir

di Gustavo Gabriel Otero

Uno splendido cast, una buona direzione e uno spettacolo fresco e colorato portano al successo l'opera di Donizetti al Teatro Colon

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Buenos Aires, 2 agosto 2022 - Il Teatro Colón de Buenos Aires ha presentato come quarta opera della sua stagione 2022 L'elisir d'amore di Gaetano Donizetti con un cast eccezionale di cantanti, una bacchetta di prim'ordine e un allestimento rinnovato, fresco e colorato.
Javier Camarena era un Nemorino di perfezione belcantista, acuti d'acciaio, duttilità d'attore e raffinatezza espressiva. Accanto a lui ha brillato Nadine Sierra come un'Adina ideale: la sua bellezza naturale mette in risalto la sua recitazione brillante e la sua eccellenza come interprete offre una vera lezione di canto, con un'emissione splendente nel bel centro e negli acuti perfettamente timbrati.
Ambrogio Maestri esibiva rara eleganza come Dulcamara. Al suo carisma scenico ha aggiunto la sua voce potente e ben timbrata per tutta l'estensione; ogni frase è stata interpretata con precisa e perfetta intenzione.
Alfredo Daza era un Belcore di buon livello e Florencia Machado ha completato il cast in modo efficace come Giannetta.
Il coro, diretto come di consueto da Ruben Martinez, ha avuto un'ottima serata sia nella performance musicale sia nei movimenti sul palco.
Il maestro Evelino Pidò ha offerto un'ottima concertazione. Curando sempre l'equilibrio tra il buca e il palcoscenico, l'Orchestra Stabile ha raggiunto una resa d'eccellenza. Un paragrafo a parte merita la scelta molto attenta di offrire una versione completa dell'opera aprendo alcuni tagli che fino a qualche anno fa erano tradizionali; tra questi il ​​quartetto con coro che precede il duetto tra Adina e Dulcamara nel secondo atto, che aiuta a comprendere più a fondo la trama e dà senso alla grande aria da tenore che segue.
La realizzazione visiva da parte di una squadra capeggiata dal regista Emilio Sagi colloca l'azione negli anni '50, nel cortile di un collegio dove si notano gradini e un campo da basket. La proposta si è rivelata accattivante, colorata e innovativa senza grosse incongruenze tra testo e drammaturgia. È stato notato un attento lavoro sull'attore sia per i solisti sia per i membri del coro. La scenografia di Enrique Bordolini era di precisione fotografica, le luci di José Luis Fiorrruccio e i costumi di Renata Schussheim ottimi sia per la perfezione degli stili e per la moda del momento in cui si svolge l'azione sia per la gamma cromatica e la fattura perfetta .

 

 

 
 
 

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