Jan Bostridge, ritratto d'artista
BOLOGNA FESTIVAL 2016
RITRATTO D’ARTISTA: IAN BOSTRIDGE - SCHUBERTIADE
Ian Bostridge è oggi il tenore da camera più reputato per la sottigliezza intimistica esaltata teatralmente. Insieme al raffinato pianista Julius Drake propone i due cicli liederistici di Schubert Die schöne Müllerin (La bella mugnaia) e Winterreise (Viaggio d’inverno) oltre ad una selezione dalla raccolta Schwanengesang (Canto del cigno). Dice Bostridge: «Tutti i grandi compositori di Lieder mi interessano, ma Schubert più degli altri, in parte per la reattività al testo che si esprime nella melodia come nell’armonia, in parte per l’intimità e la profondità della sua musica».
All’ampio profilo del liederismo di Schubert dei primi due concerti viene accostato un poemetto lirico di Benjamin Britten, The Heart of the Matter, nel concerto conclusivo di domenica 20 novembre. Bostridge è considerato, in Britten, l’erede di Peter Pears, il tenore dedicatario di tanti lavori vocali del compositore inglese. Lo affianca nell’esecuzione del poemetto di Britten lo straordinario cornista Alessio Allegrini. Il programma del 20 novembre prevede anche il brano di Schumann Adagio e Allegro op.70 per corno e pianoforte, una pagina del 1849 “superba, fresca e appassionata”, in cui Schumann sfrutta al massimo le nuove possibilità tecniche dello strumento, con brillanti tratti virtuosistici.
Il ritratto di Bostridge si completa con la presentazione del suo libro sulla Winterreise, che dimostra la profondità di pensiero del grande tenore. Risulta evidente come questo artista abbia anche larghe esperienze letterarie e filosofiche e sia interessato ai contesti culturali. “Il viaggio d’inverno di Schubert. Anatomia di un’ossessione” è il suo terzo libro.