LXXXII Festival del Maggio Musicale Fiorentino 2019
Potere e Virtù
Dopo i Dialoghi ai confini della libertà del 2018, il titolo scelto per l’LXXXII edizione del Festival del Maggio Musicale Fiorentino è Potere e Virtù, tema file rouge dell’intero festival che, come per l’edizione 2018, uscirà dai confini del teatro per allargarsi alla città e arricchirsi delle collaborazioni con numerose istituzioni culturali toscane. E dopo Cardillac di Paul Hindemith, sarà un altro compositore tedesco del Novecento ad inaugurare il Festival. Lear, opera degli anni Settanta firmata da Aribert Reimann il 2 maggio 2019 (repliche 5 e 9 maggio). L’opera, nell’allestimento dell’Opéra National de Paris, vedrà il maestro Fabio Luisi sul podio e alla regia lo spagnolo Calixto Bieito; tra gli interpreti: Bo Skhovus, Andreas Scheibner, Michael Colvin, e Erika Sunnegårdh. Sarà ancora il maestro Luisi a dirigere l’Orchestra del Maggio nella seconda opera in programma all’LXXXII festival del Maggio con La straniera di Vincenzo Bellini (14, 16 e 19 maggio) nella regia di Marco Tullio Giordan (interprete principale:Salome Jicia). Prima rappresentazione assoluta per Le leggi fondamentali della stupiditàumana nuova opera di Vittorio Montalti commissionata dal Maggio Musicale Fiorentino e ispirata all’omonimo libro dello storico Carlo Maria Cipolla (in programma il 25, 28 e 30 maggio al Teatro Goldoni); interprete principale: Ljuba Bergamelli. La regia è affidata a Giancarlo Cauteruccio mentre a dirigere il ContempoArtEnsamble sarà Fabio Maestri. Il nuovo allestimento per Le nozze di Figaro di Wolfgang Amadeus Mozart è affidato a Sonia Bergamasco (regia) e a Kristiina Poska (direttore d’orchestra), che inaugurano la trilogia mozartiana vista attraverso l’occhio delle donne, il 15 giugno 2019 (repliche 17, 19 e 21 giugno) che vedrà in seguito altre due registe Elena Bucci per Così Fan Tutte durante l’LXXXIII Festival e Nikola Raab per Don Giovanni nel Settembre 2020; tra gli interpreti de Le nozze di Figaro: Laura Giordano, Mattia Olivieri e Serena Gaberoni. Gli intermedi rinascimentali sono considerati i precursori dell’opera in musica ed è proprio per continuare il progetto di riscoperta e riproposizione dell’opera fiorentina, che andrà in scena nella Grotta del Buontalenti del Giardino di Boboli Intermedi della Pellegrina(22, 25 e 27 giugno), commedia composta alla fine del Cinquecento da Girolamo Bargagli in vista dei festeggiamenti per le nozze del Granduca Ferdinando I e Cristina di Lorena, e proposta in un nuovo allestimento con la regia firmata da Valentino Villa che vede sul podio il maestro Federico Maria Sardelli.