L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

Mezzo secolo alla Scala

Pochi artisti nella storia del canto hanno servito la musica con l’eleganza, la freschezza e il senso dello stile di Teresa Berganza, scomparsa oggi a Madrid dove era nata nel 1933. Per l’intera durata della sua lunga carriera il grande mezzosoprano è stata ospite regolare del Teatro alla Scala, dove ha legato il suo nome alle storiche interpretazioni del Barbiere di Siviglia, della Cenerentola e dell’Italiana in Algeri di Rossini dirette da Claudio Abbado.

Teresa Berganza alla Scala: cronologia

A pochi mesi dal debutto, avvenuto nel 1957 al Festival di Aix-en-Provence in Così fan tutte, Teresa Berganza esordisce alla Piccola Scala nei panni del paggio Isoliero (l’opera si dava in lingua italiana) nel Conte Ory diretto da Nino Sanzogno con Graziella Sciutti protagonista. Rossini e Mozart, insieme alla musica dei compositori della sua terra, l’avrebbero accompagnata di trionfo in trionfo negli anni a venire. Nel 1961 è ancora alla Piccola Scala, prima con Sanzogno nei panni di Dorabella insieme a Lisa della Casa come Fiordiligi, quindi con Bruno Bartoletti come protagonista dell’Orontea di Cesti. Bruno Maderna la dirige nel 1963 nel Didone ed Enea di Purcell. È Claudio Abbado a portarla nella sala del Piermarini come Rosina nel Barbiere con la regia di Jean-Pierre Ponnelle: è il 1969 e direttore e protagonista rivoluzionano la visione allora corrente delle opere buffe di Rossini eliminando le incrostazioni farsesche della tradizione e imponendo una lettura elegante, dinamica, fedele alla partitura, che fa scuola ancora oggi. L’operazione prosegue nel 1973 con La Cenerentola in tournée alle Wiener Festwochen (nelle recite scaligere la parte di Angelina era stata sostenuta da Lucia Valentini; Teresa Berganza canterà invece nelle rappresentazioni del 1975 e nella tournée a Londra del 1976) e soprattutto con L’italiana in Algeri che inaugura la Stagione 1973/74, primo e finora unico caso di opera buffa scelta per il 7 dicembre. Nel 1974 Abbado la vuole anche come Cherubino nelle Nozze di Figaro (Contessa era Mirella Freni), e si inaugura una lunga serie di concerti di canto in cui l’artista usa presentare anche autori spagnoli (nel caso, Falla) e gratificare un pubblico entusiasta con numerosissimi bis che trasformavano i concerti in gioiose feste musicali. Teresa Berganza tornerà in recital alla Scala nel 1975, 1986, 1988, 1991, 1995 e nella sua ultima apparizione nel 1997 (con i Cameristi della Scala in un programma interamente dedicato a Falla).

Nel 1981 è anche nel Pulcinella di Stravinskij diretto da Donato Renzetti per “Musica nel nostro tempo”.

Lavoratori e pubblico scaligero serberanno di lei un ricordo pieno di ammirazione, gratitudine e di autentico, calorosissimo affetto.

Milano, 13 maggio 2022


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