L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

Comunicato stampa

Maria de Rudenz

Dramma tragico in tre parti di Salvadore Cammarano Musica di GAETANO DONIZETTI

A Bergamo nessuno l’ha mai ascoltata: mai infatti Maria de Rudenz ha calcato le scene dei palcoscenici cittadini; vi approda per la prima volta in occasione dell’VIII edizione del Bergamo Musica Festival a distanza di 175 anni da quel 1838 che ne vide la prima rappresentazione, ricordata come uno dei più clamorosi fiaschi della carriera donizettiana, al Teatro La Fenice di Venezia. Costruita da Donizetti con il pensiero rivolto agli spettacoli allestiti nei teatri parigini dell’epoca, in cui dominavano interesse e gusto per soggetti a tinte forti, Maria erge a proprio modello un mélodrame (genere misto, in cui convivono parola e musica) La nonne sanglante andato in scena nel 1835 (soltanto tre anni prima del dramma donizettiano) su testo di Auguste Anicet-Bourgeois e Julien de Mallian, con le musiche di Louis Alexandre Piccini. Si diceva, Maria de Rudenz fu uno dei più straordinari fiaschi della carriera di Donizetti, eppure durante tutto l’Ottocento continuò ad essere riproposta sulle scene dei teatri italiani ed europei. Da allora l’oblìo l’ha avvolta, se è vero che durante il XX secolo se ne ebbero soltanto due riprese, una in forma di concerto e una integrale ancora alla Fenice. Il Bergamo Musica Festival riprende quindi il titolo, per la prima nel XXI secolo, non soltanto in versione integrale, ma in un’edizione appositamente curata sulle fonti dalla Fondazione Donizetti, a firma di Alberto Sonzogni. Come da tradizione diversi gli appuntamenti che precedono le due rappresentazione del raro titolo: incontri con artisti, musicologi, proiezioni a tema, concerti. Si comincia sabato 7 settembre, come sempre con le proiezioni alla Casa Natale di Gaetano Donizetti: in programma un altro dramma “a tinte forti” (quasi a “preparare” quel clima di sanguigna passione che è proprio di Maria de Rudenz), Robert le diable di Giacomo Meyerbeer nella recentissima edizione (2012) della Royal Opera House per la regia di Laurent Pelly.


Sabato 7 settembre Domenica 8 settembre Casa Natale di Gaetano Donizetti ore 15.00 Weekend donizettiani Proiezione del video Robert le diable (regia di Laurent Pelly, Royal Opera House, 2012)

Francesco Bellotto, direttore artistico del Bergamo Musica Festival, regista dell’attuale allestimento di Maria de Rudenz, introdurrà il pubblico alla sua lettura dell’opera giovedì 12 settembre, in occasione della tradizionale Guida all’ascolto, programmata per le ore 20.30 alla Biblioteca Tiraboschi.

Giovedì 12 settembre Biblioteca Tiraboschi ore 20.30 Raccontare lo spettacolo Francesco Bellotto, regista di Maria de Rudenz incontra il pubblico

Gli incontri di introduzione e preparazione al raro titolo donizettiano in programma si intersecano con due occasioni di approfondimento del cartellone 2013, organizzate alla Casa Natale del compositore; ma soprattutto si intersecano con la presentazione del dvd di una delle più recenti produzioni del Bergamo Musica Festival. È infatti uscita per l’etichetta Bongiovanni la rara Gemma di Vergy, che il pubblico del Donizetti ebbe modo di applaudire nel 2011, in occasione della ripresa della stessa pagina nell’ambito della sesta edizione del Bergamo Musica Festival, ancora una volta in edizione integrale, appositamente curata sulle fonti da Livio Aragona dell’ufficio editoriale della Fondazione Donizetti.

Sabato 14 settembre Casa Natale di Gaetano Donizetti ore 17.00 Weekend donizettiani Introduzione al cartellone 2013 Presentazione del nuovo dvd Gemma di Vergy (edizione Bongiovanni, produzione BMF 2011) Intervengono: Claudia Sartirani, Assessore alla Cultura e Spettacolo del Comune di Bergamo Francesco Bellotto, Direttore artistico del Bergamo Musica Festival Paolo Fabbri, Direttore scientifico della Fondazione Donizetti Livio Aragona, Ufficio editoriale della Fondazione Donizetti Andrea Bongiovanni, Etichetta Bongiovanni

Domenica 15 settembre Casa Natale di Gaetano Donizetti ore 15.00 Weekend donizettiani Proiezione del nuovo dvd Gemma di Vergy (edizione Bongiovanni, produzione BMF 2011)

Arriviamo così all’anteprima di Maria de Rudenz, il cui accesso è riservato agli studenti delle scuole e ai docenti che abbiamo aderito al progetto didattico “La Scuola all’Opera”;, progetto che da qualche anno non soltanto vede la programmazione di un titolo appositamente studiato per le fasce di discenti interessati, ma prevede anche l’apertura delle anteprime dei titoli prodotti dal Bergamo Musica Festival, specificamente destinate agli studenti della fascia superiore degli studi, dalle scuole secondarie di secondo grado alle Università.

Mercoledì 18 settembre Teatro Donizetti ore 19.00 GAETANO DONIZETTI Maria de Rudenz Anteprima riservata alle scuole nell’ambito del Progetto “La Scuola all’Opera”

Il giorno prima della “prima”, il Salone Riccardi del Teatro Donizetti fa quindi da palcoscenico al tradizionale Caffè del Teatro. Come sempre l’appuntamento si spartisce a dittico e prevede un concerto d’apertura, per l’occasione affidato ai clarinettisti Michele Chiametti e Michele Carrara e alla pianista Viviana Giolo, allievi del Conservatorio di Musica “G. Donizetti” di Bergamo, e una seguente conferenza affidata a Federico Fornoni dell’ufficio editoriale della Fondazione Donizetti.

Giovedì 19 settembre Salone Riccardi del Teatro Donizetti ore 18.00 I Caffè del Teatro Presentazione di Maria De Rudenz Concerto da camera Allievi del Conservatorio di Musica “G. Donizetti” di Bergamo Wolfgang Amadeus Mozart (1756-1791) Concerto per clarinetto e orchestra KV 622 (riduzione per clarinetto e pianoforte) Michele Chiametti clarinetto Viviana Giolo pianoforte Amilcare Ponchielli (1834-1886) Il Convegno. Divertimento per due clarinetti e pianoforte Michele Chiametti - Michele Carrara clarinetto Viviana Giolo pianoforte Federico Fornoni racconta Maria de Rudenz

Il Caffè del Teatro fa quindi da prodromo alle due recite di Maria de Rudenz

Venerdì 20 settembre Teatro Donizetti ore 20.30 Domenica 22 settembre Teatro Donizetti ore 15.30 Maria de Rudenz Dramma tragico in tre parti di Salvadore Cammarano Musica di GAETANO DONIZETTI Revisione sull’autografo a cura di Alberto Sonzogni Fondazione Donizetti Personaggi – Interpreti Maria de Rudenz – Maria Billeri Matilde di Wolf – Gilda Fiume Corrado Waldorf – Dario Solari Enrico, suo fratello – Ivan Magrì Rambaldo – Gabriele Sagona Un cancelliere – Francesco Cortinovis Maestro concertatore e Direttore d’Orchestra Sebastiano Rolli Orchestra e Coro del Bergamo Musica Festival Direttore del coro Fabio Tartari Regia Francesco Bellotto Scene e Costumi Angelo Sala Luci Claudio Schmid Nuova produzione Bergamo Musica Festival Prima esecuzione della Nuova Edizione Fondazione Donizetti Sopratitoli in italiano e inglese

Tra le due recite, sabato 21 settembre alle ore 16.00 e domenica 22 settembre alle ore 11.00, ancora gli allievi del Conservatorio di Bergamo saranno protagonisti di due appuntamenti concertistici alla Casa Natale di Gaetano Donizetti.

Sabato 21 settembre Casa Natale di Gaetano Donizetti ore 16.00 Weekend donizettiani Concerto da camera Allievi del Conservatorio di Musica “G. Donizetti” di Bergamo Domenica 22 settembre Casa Natale di Gaetano Donizetti ore 11.00 Weekend donizettiani Concerto da camera Allievi del Conservatorio di Musica “G. Donizetti” di Bergamo

Il Festival dà quindi appuntamento al proprio pubblico per un nuovo fine settimana donizettiano: in programma sabato 28 e domenica 29 settembre alla Casa Natale del compositore la proiezione dello storico film di Camillo Mastrocinque Il cavaliere del sogno del 1947.

Ingressi Maria de Rudenz da euro 14.00 a euro 70.00. Biglietti in vendita presso la biglietteria del Teatro Donizetti dal lunedì al sabato ore 13.00-20.00; nei giorni di spettacolo pomeridiano dalle ore 14.00 alle ore 15.30. Tutti gli altri appuntamenti sono ad ingresso libero.

www.bergamomusicafestival.it Piazza Cavour 15, Bergamo TEL +39.035.244483 FAX +39.035.4160685 www.donizetti.org - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.


Il soggetto

PARTE I. Il testamento Presso il castello di Rudenz, sulle sponde del fiume Aare, in Svizzera, si ode un canto religioso. Giunge in incognito Corrado, ritornato al castello dopo lungo tempo per sposare Matilde di Wolf, nipote del defunto Conte di Rudenz. Questi, prima di morire, aveva stabilito che se la figlia Maria, fuggita con Corrado, non fosse tornata al castello entro un lasso di tempo, il feudo sarebbe passato alla nipote Matilde. Corrado è in estasi davanti alle imminenti nozze con Matilde. Sopraggiunge Enrico, fratello di Corrado. I due non si incontrano da dieci anni, sicché Corrado racconta le sue disavventure. All’epoca innamorato di Maria aveva deciso di fuggire insieme a lei perché il Conte di Rudenz aveva negato il suo consenso alle nozze. Gli amanti si rifugiano a Venezia dove vivono felici finché Corrado sorprende Maria in un convegno notturno con un uomo. Per vendicarsi Corrado abbandona Maria nelle catacombe di Roma dove di certo sarebbe morta, se il suo innamorato, preso dal rimorso non avesse inviato una guida a salvarla. Da allora Corrado ha girovagato per molti anni e nel castello di Rudenz non sono più giunte notizie né di lui né di Maria. Ora però confessa al fratello la propria gioia per la possibilità di vivere il nuovo amore nei confronti di Matilde. Enrico, nell’udire il nome della futura sposa, trasale. Anche lui infatti la ama immensamente. All’interno del castello, Rambaldo, familiare del conte, ode un gemito femminile e si accorge con stupore che davanti a lui si trova Maria, fino a quel momento da tutti ritenuta morta. Rambaldo spiega che il conte aveva rifiutato le nozze fra lei e Corrado, perché questi era in realtà figlio segreto di un assassino, giustiziato per i suoi crimini. Si scopre inoltre che l’uomo che Maria incontrò a Venezia e che ingelosì Corrado era proprio l’anziano Rambaldo. Maria non è dunque una traditrice e, ormai stanca per quanto ha passato, è intenzionata a ritirarsi nel convento di Arau cedendo il feudo alla cugina Matilde e al suo futuro sposo di cui ignora l’identità. Partita Maria, giungono i vassalli di Rudenz, ai quali Rambaldo dice che Maria è morta, in modo da lasciarle concludere in pace la vita nel chiostro. La notizia avvilisce tutti, gettandoli nello sconforto, dato che dovranno sottostare a un signore di cui ignorano l’identità. Entrano gli sposi. Matilde, che già conosceva i sentimenti di Enrico nei suoi confronti, è colta di sorpresa nell’apprendere che questi è il fratello del suo sposo. I castellani rimangono ancor più stupiti nell’apprendere che il loro signore sarà il vituperato Corrado. Proprio quel giorno scade il termine dopo il quale, non essendo apparsa Maria, Matilde le subentrerà come erede. Ha così avvio la cerimonia nuziale. All’improvviso sulla scena irrompe Maria che accusa Corrado, il quale replica altrettanto duramente. L’apparizione ridà speranza a Enrico e al suo amore per Matilde, ma anche ai vassalli che non vogliono assoggettarsi a Corrado. Il matrimonio viene mandato a monte, Corrado viene scacciato da Maria e Matilde è destinata al convento.

PARTE II. Un delitto Maria apprende da Rambaldo che Matilde piange ininterrottamente, ma la Rudenz non ne è impietosita. Viene fatto passare Enrico che ha chiesto udienza nella speranza di evitare il chiostro all’amata Matilde e che si rivela combattuto fra l’amore e la gelosia nei confronti del fratello. Maria sa che lui e Corrado non sono fratelli, ma per il momento preferisce non rivelarlo. Congedandolo gli chiede di far giungere Corrado. Durante l’incontro con il suo vecchio amante Maria si scolpa subito del presunto tradimento, ma Corrado non vuole sentire ragioni. Ormai lui ama Matilde. Allora Maria lo informa che la sua amata cingerà il velo o andrà in sposa a Enrico. Le rivelazioni non hanno termine. Corrado apprende di non essere fratello di Enrico, in quanto figlio di Ugo di Berna, omicida morto impiccato. Il segreto sarà mantenuto, conclude Maria, se egli tornerà ad amarla. Dopo aver subìto il rifiuto dell’amato, Maria minaccia di morte Matilde e Corrado colpisce la Rudenz con un pugnale. Alle grida di Maria giungono Rambaldo e i vassalli, ma la Rudenz afferma di essersi trafitta da sola.

Parte III. Lo spettro A questo punto, con l’uscita di scena di Maria, Corrado e Matilde possono sposarsi, generando nuova avversità nei vassalli, che, fra l’altro, affermano di aver visto il fantasma di Maria aggirarsi per il castello. Nel frattempo Rambaldo ha messo a conoscenza Enrico della vera identità di colui che riteneva suo fratello. Enrico, ormai libero da ogni rimorso, ferma il corteo nuziale dopo la cerimonia e sfida a duello Corrado. Quest’ultimo dopo aver tentato di calmare Enrico viene costretto ad accettare la sfida a causa delle ripetute accuse. Intanto i festeggiamenti proseguono e Matilde attende il suo sposo. Un paggio le rivolge la parola sottovoce e lei si ritira nelle sue stanze, dove, poco prima, era entrata una donna misteriosa. Corrado ritorna turbato per aver ucciso Enrico in duello e sente un genito provenire dalle stanze della moglie. Sulla soglia compare Maria che ha portato a termine la sua vendetta uccidendo la rivale. Tutti credono all’apparizione di uno spettro, ma Maria, in realtà, non era morta dopo essere stata accoltellata da Corrado. Tuttavia la Rudenz, ormai disperata, decide di strapparsi le bende e di riaprire le ferite, procurandosi la morte. Prima di esalare l’ultimo respiro ha la forza di perdonare Corrado e di dichiarargli il suo amore.


Gli interpreti di Maria de Rudenz

Maria Billeri Nata a Pisa, si è diplomata giovanissima al Conservatorio Girolamo Frescobaldi di Ferrara. Ha conseguito poco dopo il diploma di laurea di II livello in Discipline Musicali all’Istituto Musicale Pietro Mascagni di Livorno con il massimo dei voti e la lode. È vincitrice di numerosi concorsi nazionali e internazionali di canto quali Cascinalirica (primo premio assoluto), Vincenzo Bellini, As.Li.Co., Luciano Pavarotti International Voice Competition a Philadelphia, Puccini e il suo tempo (Rosetum). Debutta all’età di ventidue anni a Jesi come Dama nel Macbeth, mentre il suo primo ruolo operistico principale è Mimì nella Bohème nei teatri del Circuito Lirico Lombardo sotto la guida di Stefano Ranzani. Nel 2008 debutta come Leonora nel Trovatore, Nedda in Pagliacci e Santuzza in Cavalleria Rusticana. Nel 2009 debutta con Norma al Teatro Verdi di Pisa e a Como. Nel 2010 torna a Cagliari con Cavalleria Rusticana e Shardana di Ennio Porrino. Dello stesso anno è il clamoroso successo per la sua interpretazione di Medea nei teatri del Circuito Lirico Lombardo e Abigaille nel Nabucco all’Arena di Verona. Interpreta inoltre ruoli solistici con le Orchestre della RAI di Torino, Roma, Milano e con l’Orchestra de I Pomeriggi Musicali. Maria Billeri vanta un repertorio vastissimo di musica da camera che comprende brani di Verdi, Puccini, Pizzetti, Liszt, Fauré, Tosti, Vaccari, Milhaud, Debussy, Monteverdi, Gherardeschi, Brahms, Cherubini, Wagner, Savinio, De Falla, Stravinskij e altri. Ha recentemente ottenuto un trionfale successo cantando Norma al Teatro Regio di Torino. Tra i suoi prossimi impegni, Nabucco a Trieste e ad Avenches. Ivan Magrì è nato a Catania. Inizia lo studio del canto con Domenica Monti. Nel 2005 si diploma con il massimo dei voti al Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano studiando con Giovanna Canetti e Wilma Borelli. In seguito ha avuto la fortuna di ricevere preziosi consigli dal grande Luciano Pavarotti. È vincitore di diversi concorsi internazionali tra i quali il Riccardo Zandonai e il Francesco Maria Martini. Il debutto risale all’estate 2006 nel ruolo di Ernesto nel Don Pasquale. Nel 2007 ha debuttato come Nemorino nell’Elisir d’amore a Udine e Pordenone. In seguitò ha cantato Manon Lescaut al Carlo Felice di Genova diretto da Daniel Oren, e al Comunale di Bologna e al Comunale di Ferrara in Lucia di Lammermoor. È nel 2008 che ottiene un significativo risultato con il difficile ruolo di Fernando in Marino Faliero prima al Teatro Verdi di Sassari e successivamente al Teatro Donizetti di Bergamo. La sua interpretazione gli fa ottenere lusinghieri apprezzamenti da pubblico e critica. Tra il 2009 e il 2012 ha cantato Rigoletto al Comunale di Bologna, Como, Regio di Torino, Opera di Budapest, Teatro Romano di Gubbio, Palau de les Artes di Valencia, Las Palmas e in Estonia; L’elisir d’amore a Lima, Giappone, Lucca, Opera di Roma e al Donizetti di Bergamo; Un giorno di regno come apertura della stagione del Regio di Parma; I Puritani a Riga, al Comunale di Bologna e al Teatro Nazionale di Slovakia di Bratislava; Virginia di Mercadante al Festival di Wexford; Don Pasquale al Bergamo Musica Festival; I lombardi alla prima crociata a Piacenza; Werther in Estonia; La traviata allo Sferisterio di Macerata e alla Deutsche Oper di Berlino; I due Foscari al Palau de les Artes di Valencia a fianco di Placido Domingo; Guillaume Tell e Atahualpa di Pasta a Lima. I suoi prossimi impegni lo vedono al Florida Opera di Miami con La traviata, all’Opera di Budapest con Rigoletto, al Regio di Torino con L’elisir d’amore, a Tel Aviv con La traviata diretto da Zubin Mehta, al Donizetti di Bergamo con Maria di Rudenz, alla Deutsche Oper di Berlino con Rigoletto, al Palau de les Artes di Valencia con Simon Boccanegra.

Dario Solari Nato a Montevideo-Uruguay, ha studiato canto alla Scuola Nazionale di Arte Lirica del suo paese. Nel 1999 si trasferisce in Italia e si perfeziona sotto la guida di Paolo Washington. Dopo aver vinto importanti concorsi come il “Ferruccio Tagliavini”, “Iris Adami Corradetti” e il “Tito Schipa” di Lecce, debutta nel 2001 tenendo alcuni concerti e cantando diverse opere, tra cui La rondine di Puccini e Die Zauberflöte di Mozart. Tra le interpretazioni degli esordi ricordiamo: Figaro nel Barbiere di Siviglia di Rossini all’Opéra di Montecarlo, al Teatro Filarmonico di Verona e al Teatro Massimo di Palermo; Robinson nel Matrimonio segreto all’Opera di Montecarlo e al Teatro Regio di Torino; Silvio nei Pagliacci; Sharpless in Madama Butterfly; Marcello nella Bohème al Teatro dell’Opera di Roma nel famoso allestimento di Franco Zeffirelli; Rodrigo nel Don Carlo all’Opera di Montecarlo e al Teatro Massimo di Palermo. Nel 2003 ha cantato I Puritani e Don Pasquale (Malatesta) all’Opera di Montecarlo, per poi debuttare alla Deutsche Oper di Berlino ancora nel ruolo di Malatesta. Ha preso parte all’inaugurazione della stagione 2003/2004 del Teatro dell’Opera di Roma, interpretando il ruolo di Cloteau in Marie Victoire di Respighi, sotto la direzione di Gianluigi Gelmetti. Si è esibito inoltre al Festival della Valle d’Itria di Martina Franca in Romeo e Giulietta (Paride) di Marchetti, al Teatro Petruzzelli di Bari in Manon Lescaut (Lescaut) e al Teatro Comunale di Firenze in Don Carlo (Rodrigo). Hanno fatto seguito recite di Madama Butterfly (Sharpless) alla Deutsche Oper di Berlino e nei teatri di Catanzaro, Cosenza e Reggio Calabria. Nel 2006 è ritornato al Teatro dell’Opera di Roma per Maria Stuarda (Lord Guglielmo Cecil) e per l’opera di Franco Alfano La leggenda di Sakùntala (Lo scudiero). Ha cantato il ruolo di Rodrigo in Don Carlo alla Concert Hall di Atene, La traviata al Teatro Solìs di Montevideo, Carmen (Escamillo) al Teatro Pergolesi di Jesi, a Fermo e al Landestheater di Salisburgo. Nel maggio 2007 viene invitato al Teatro Lirico di Cagliari per Un ballo in maschera (Renato). Ha ottenuto grande successo nel Trovatore (Il Conte di Luna) alla Welsh National Opera di Cardiff, come anche nel Don Carlo (Rodrigo) di Tel Aviv diretto da Zubin Mehta. Tra le sue recenti interpretazioni ricordiamo: La traviata (Giorgio Gérmont) alla Palm Beach Opera, a Padova, a Cardiff con la regia di David Mc Vicar, al Teatro dell’Opera di Roma con la direzione di Gianluigi Gelmetti e la regia di Franco Zeffirelli e successivamente al San Carlo di Napoli; Carmen (Escamillo) per il Maggio Musicale Fiorentino, a Ferrara, a Modena, all’Arena di Verona nella produzione di Franco Zeffirelli e alle Terme di Caracalla con la regia di Micha Von Hoecke; Un ballo in maschera al Teatro Municipal di Santiago del Chile; La dama di picche a Cardiff; Rodrigo in Don Carlo ad Anversa. Per la prestigiosa etichetta Opera Rara ha inciso la Parisina d’Este di Donizetti. È stato impegnato al Music Festival di Pechino come Giorgio Germont nella Traviata, in Macbeth (ruolo del titolo) a Santiago del Cile e ha debuttato il ruolo di Lord Enrico Ashton in Lucia di Lammermoor al Savonlinna Opera Festival. È stato scelto da Cristina Mazzavillani Muti come Conte di Luna nella produzione di Trovatore che ha interessato i teatri di Ravenna, Jesi, Fermo, Cosenza, Ferrara e Pisa. Ha debuttato come Guy de Montfort nei Vêpres siciliennes al San Carlo di Napoli ed ha riscosso successo di pubblico e critica per La bohème (Marcello) di Toulouse, ha cantato Macbeth a Modena, Piacenza e Bolzano e Tonio nei Pagliacci al San Carlo di Napoli. Sempre come Macbeth ha inaugurato la stagione lirica del Teatro dell’Opera di Roma diretto da Riccardo Muti, ha quindi interpretato Traviata (Giorgio Germont) a Lipsia, Le nozze di Figaro (il Conte d’Almaviva) alla Welsh National Opera di Cardiff, Carmen a Masada, Ezio in Attila alle Terme di Caracalla. Dario Solari ha interpretato con grande successo Belisario nell’opera di Donizetti che ha aperto la stagione al Festival Donizetti di Bergamo; Les pécheures des perles al Teatro San Carlo di Napoli. Tra i prossimi impegni ricordiamo: Macbeth al Teatro Comunale di Bologna per la regia di Bob Wilson e la direzione di Roberto Abbado; Don Pasquale (Dottor Malatesta) e Le nozze di Figaro a Toulouse.

Gilda Fiume è un soprano salernitano che ha iniziato sin da piccola a intraprendere lo studio del canto. Nel corso degli anni ha tenuto diversi concerti come solista in numerose città italiane come Napoli, Salerno, Roma, Torino, Matera, Rieti, Frosinone, Cosenza, Biella, Bergamo e Firenze. Dopo essersi diplomata nel 2009 con il massimo dei voti e la lode presso il Conservatorio “G. Martucci” di Salerno, partecipa a una masterclass di canto tenuta da Mariella Devia presso il Conservatorio “Santa Cecilia” di Roma e alla masterclass internazionale Das deutsche der Romantik – Il Lied del periodo romantico, tenuto dal Monika Frohlich e da Martin Loritz. Nel 2010 entra a far parte di Opera Studio, il corso di alto perfezionamento organizzato dall’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, seguita da Renata Scotto e dai docenti Anna Vandi e Cesare Scarton. Nel 2008 vince il primo premio al XIII Concorso Nazionale Campi Flegrei, nel 2009 vince il primo premio all’VIII Concorso di Musica “Città di Caserta – Belvedere San Leucio”, nel 2010 rientra tra i finalisti del Concorso “Myricae” di Contursi Terme, presieduto da Renato Bruson, nel 2012 vince l’XI Concorso Internazionale “Leopoldo Mugnone” di Caserta aggiundicandosi, inoltre, il Premio “A. Belli” di Spoleto e il Premio “Maggio Musicale Fiorentino”. Recita, in forma semiscenica, la parte di Mimì ne La bohème e la parte di Anna in Le Villi, presso il Teatro delle Arti e il Teatro Augusteo di Salerno, in occasione della rassegna Caro Puccini. Collabora con il quartetto d’archi “Gioacchino Rossini” e con l’Orchestra Sinfonica Ensemble Contemporaneo, con la quale ha già sostenuto due stagioni concertistiche. Ha partecipato, nell’ambito del Reate Festival, al concerto “L’Ottocento italiano: Rossini, Bellini, Donizetti, Verdi”, presso il Teatro Flavio Vespasiano di Rieti; sempre a Rieti canta al concerto “Sulle tracce del belcanto”, presso l’Auditorium Pietro Varrone. Ha tenuto diversi concerti nell’Auditorium del Parco Nazionale della Musica di Roma. Ha inoltre partecipato alla rassegna “Passeggiate donizettiane” di Bergamo eseguendo dei concerti presso la Casa Natale di G. Donizetti.

Gabriele Sagona Ha iniziato lo studio del canto con il padre Vincenzo e attualmente si sta perfezionando con il mezzosoprano Biancamaria Casoni. Nel 2009 ha vinto e frequentato un master di avvio al debutto per La bohème (Colline) con l’Orchestra Rossini di Pesaro, sotto la guida di D. Agiman; successivamente è stato nominato unico basso finalista al Concorso per giovani cantanti lirici della Comunità Europea – As.Li.Co., per il ruolo di Colline. Nel 2010 ha cantato in una riedizione moderna dell'Amor ingegnoso (Il barone) di Simone Mayr al Bergamo Musica Festival; Il barbiere di Siviglia (Fiorello) di Rossini e Il barbiere di Siviglia (Lo Svegliato) di Paisiello al Teatro Verdi di Sassari; è stato ruolo di copertura di Lorenzo Regazzo alle Settimane Musicali al Teatro Olimpico di Vicenza, per il ruolo di Don Pasquale. Ha partecipato al 41° Festival Internazionale dell’Operetta al Teatro Verdi di Trieste, cantando e recitando nella Principessa della Czarda di Emmerich Kálmán (Notaio Kiss e Ambasciatore). Svolge un’intensa attività concertistica, che lo ha portato a esibirsi in prestigiose sale e presso importanti istituzioni (Konzerthaus di Vienna, Teatro Sociale di Bergamo e di Como, Festival MiTo, Circolo degli Artisti di Torino, Amici della Musica di Sondalo, Casa Verdi di Milano, etc.). Nel 2009, in occasione dell’Haydn International Festival, ha cantato la Spatzenmesse di Mozart alla Konzerthaus di Vienna con la Vienna Art Orchestra diretta dal Maestro Pelucchi. Ha al suo attivo il debutto di numerose opere quali: La serva padrona, Amor ingegnoso di Simone Mayr (Il barone), Il barbiere di Siviglia di Rossini (Don Basilio e Fiorello), Il barbiere di Siviglia di Paisiello (Lo Svegliato), Don Giovanni (nel ruolo del titolo), L’elisir d’amore (Dulcamara), Don Pasquale (nel ruolo del titolo), Aida (Il re), La traviata (Dottor Grenvil, Barone Douphol), Rigoletto (Monterone), La bohème (Colline), Madama Butterfly (Zio Bonzo, Il commissario imperiale, Principe Yamadori), Tosca (Angelotti). Recentemente è stato Monterone nel Rigoletto che il Regio di Parma ha portato in Oman. Nel 2012 ha cantato a Trieste ne La battaglia di Legnano e a Torino in Un ballo in maschera, dove è tornato per Andrea Chénier (Roucher) e il debutto come Colline nella Bohème. Nell’ambito della musica sacra ha collaborato con rinomati cori come il Coro Bach di Milano e la Corale Ars Cantica, spaziando in un repertorio eterogeneo (Magnificat e Messa in si minore di Bach, Requiem, Vesperae Solennes de Confessore e Spatzenmesse di Mozart, Messa in sol maggiore di Schubert, Requiem di Fauré, Le sette parole di Gesù Cristo in croce di Franck). Ha inciso Amor ingegnoso di S. Mayr per la casa discografica Bongiovanni.

Francesco Cortinovis Tenore bergamasco, nato nel 1973. Intraprende la carriera artistica presso il Teatro Donizetti sin dal 1993, anno in cui inizia una felice collaborazione con il teatro della propria città per l’allestimento di opere liriche come artista del coro. Dal 2010 è artista del coro presso la Fondazione Arena di Verona collaborando per il Festival Areniano sul “palcoscenico più grande del mondo per l’esecuzione dell’opera lirica”. È membro del Coro Lirico di Bergamo diretto da Fabio Tartari e tenore comprimario nel Coro del Bergamo Musica Festival del Teatro Donizetti. Ha sostenuto il ruolo di Aubry nell’esecuzione in forma scenica di Maria di Rohan di Gaetano Donizetti diretta da Gregory Kunde. Per il Coro Lirico di Bergamo ha sostenuto i ruoli di tenore comprimario per l’esecuzione delle più importanti opere del repertorio lirico italiano (La traviata, Il trovatore, Nabucco, Rigoletto, Norma, Lucia di Lammermoor) eseguite sia in forma di concerto sia in forma scenica.

Sebastiano Rolli Nato nel 1975, inizia giovanissimo a occuparsi di musica con il padre direttore di coro. Dopo gli studi di musica da camera e composizione presso i Conservatori di Parma e Milano e di drammaturgia musicale con Marcello Conati, intraprende la carriera di direttore d’orchestra evidenziandosi come uno dei più interessanti interpreti della propria generazione. Negli ultimi anni ha avviato collaborazioni con l’Orchestra Sinfonica “Giuseppe Verdi” di Parma (di cui è direttore musicale), l’Orchestra Stabile dell’Emilia Romagna “Arturo Toscanini”, l’Orchestra Sinfonica di Sanremo, l’Orchestra “Gianandrea Gavazzeni” di Brescia, l’Orchestra da Camera “Cleofonte Campanini”, l’Orchestra “Gioacchino Rossini” di Pesaro in diverse produzioni liriche, sinfoniche e incisioni discografiche. Ha esperienza di direzione di coro polifonico e lirico avendo diretto stabilmente la sezione medievale del Coro “F. Paer” (pluripremiato nei più importanti concorsi internazionali), il Coro “Estense” di Reggio Emilia, la Corale “Giuseppe Verdi” di Parma, il Coro “Renata Tebaldi” e il Coro di voci bianche del Teatro Regio di Parma (con il quale ha conseguito premi nazionali e internazionali in importanti concorsi come il “Guido d’Arezzo” e il “Franchino Gaffurio” di Quartiano). Collabora con artisti del calibro di Michele Pertusi, Daniela Dessì, Fabio Armiliato, Luca Salsi, Miro Dvorski, Leo Nucci, Vincenzo Bello, Donato Renzetti, Bruno Bartoletti, Michel Plasson, Isaac Karabatschevsky. Collabora inoltre con le più importanti istituzioni concertistiche e teatrali italiane. Recentemente ha diretto Il barbiere di Siviglia, Nabucco (che ha visto il debutto di Michele Pertusi nel ruolo di Zaccaria), Il trovatore, La traviata, Rigoletto, Aida, Attila, Le nozze di Figaro. Vasto il suo repertorio sinfonico che comprende autori quali J.S. Bach, G.B. Pergolesi, G. Händel, A. Vivaldi, L. van Beethoven, J. Brahms, R. Wagner, W.A. Mozart, J. Haydn, B. Britten, M. Ravel, A. Dvorak, J. Strauss, J. Sibelius, M. Ravel, G. Gershwin, e altri. Fra le sue numerose pubblicazioni, due studi critici su “Giuseppe Verdi. I maestri del melodramma” e “Giuseppe Di Stefano. I suoi personaggi” per Azzali Editori. Viene regolarmente invitato da istituzioni musicali e conservatori a tenere master di approfondimento sull’interpretazione verdiana o sulla musica corale. È stato docente di interpretazione dello spartito e dizione vocale per cantanti ai corsi Mythos della Fondazione Arturo Toscanini e Fondazione Teatro Alla Scala di Milano. Nella stagione 2011/2012 ha diretto con grande successo le produzioni di Macbeth alla Slovak National Opera di Bratislava e di Maria Stuarda al Teatro Sociale di Rovigo e al Teatro Donizetti di Bergamo. Fra i suoi prossimi impegni annovera la direzione di Maria di Rudenz al Teatro Donizetti di Bergamo.

Francesco Bellotto Nato il 6 settembre 1961 a Ivrea, in quella città ha conseguito la maturità classica e svolto studi musicali (corso di contrabbasso presso il Liceo Musicale di Ivrea). Si laurea in Musicologia presso la Scuola di Paleografia e Filologia Musicale di Cremona con una tesi sui quartetti per archi di Gaetano Donizetti. Nel contempo lavora come bibliotecario nella provincia di Bergamo per circa tre anni. Al periodo dell’Università risalgono anche le prime esperienze in campo teatrale. Si impratichisce dei rudimenti delle più disparate professionalità nel campo dell’allestimento: è stato comparsa, attrezzista, macchinista, attore, datore luci, fonico, direttore di scena, maestro collaboratore, aiuto regista, regista, autore di testi. Ha studiato privatamente recitazione e dizione. Con diverse competenze ha avuto l’opportunità di collaborare agli allestimenti di numerosi ed importanti registi teatrali a partire dal 1981. Nel 1991 si qualifica primo al concorso nazionale del Laboratorio Lirico di Alessandria. Inizia così la sua attività di assistente alla regia lirica, lavorando insieme a Filippo Crivelli per la Finta Giardiniera di W. A. Mozart. Con il regista milanese lavorerà ancora per Nabucco (Carminati-Crivelli, Bergamo, Teatro Donizetti, 1994) e Caterina Cornaro (Gavazzeni-Crivelli, Bergamo, Teatro Donizetti, 1995). Spettacoli: -1997 e 1998 Teatro del Casinò di San Pellegrino: L’elisir d’amore e Don Pasquale. -1998 Teatro Donizetti: Rita (Donizetti-Vaëz) all’interno della stagione celebrativa del Festival Donizettiano per il 150° della scomparsa del compositore. -1999 Nuovo Teatro di Udine: La prova di un’opera seria di Francesco Gnecco -2000 Nuovo Teatro di Udine: Lo scoiattolo in gamba di Nino Rota ed Eduardo De Filippo (spettacolo per il quale idea anche scene, costumi e contributi video). -2000, come regista assistente di Gianfranco Ventura: Anna Bolena, spettacolo del regista Jonathan Miller (produzione allestita a Bergamo e ripresa a sua cura a Cremona, Teatro Ponchielli). -2000, Piacenza, Teatro dei Filodrammatici: Arlecchinata (Antonio Salieri) e L’uccellatrice (Niccolò Piccinni). -2001 è regista assistente di Ugo Gregoretti per l’opera Don Pasquale (Bergamo, Teatro Donizetti; ripresa a sua cura a Lucca, Teatro del Giglio). Dopo Don Pasquale, diventa il regista collaboratore di Gregoretti per tutti i suoi spettacoli musicali fino al 2003. -2002 Teatro Goldoni di Venezia: Teresina, opera per voci bianche di Roberto Hazon. -2002 regista assistente di Rocco Mortelliti per Il fantasma nella cabina su musica di Marco Betta e libretto tratto da un racconto di Andrea Camilleri (Teatri Comunali di Bergamo, Modena, Lucca). -2003 Teatro Comunale di Piacenza: Cenerentola di Rossini (marzo 2003) in riduzione per gli allievi delle scuole elementari e medie. Il nucleo drammaturgico di questo lavoro costituirà la base per uno spettacolo che -con allestimenti e declinazioni differenti- supererà le 20 repliche. -2003 Piccolo Teatro dell’Arsenale di Venezia allestisce La canterina di Franz Joseph Haydn (regia, scene e costumi; collaborazione tra Conservatorio di Venezia e Biennale musica). -2004 Piccolo Teatro dell’Arsenale di Venezia presenta la prima italiana in tempi moderni dell’opera Che Originali di Giovanni Simone Mayr (versione 1798), firmando scene, costumi e regia. -2004 Fondazione Toscanini, Teatro Comunale di Piacenza: Canterville Ghost Party, nuova opera su musica di Gianni Possio e libretto di Claudio Saltarelli (fra gli interpreti Milva e David Riondino). -2005 Venezia, Teatro Piccolo Arsenale di Venezia - per conto del Conservatorio Benedetto Marcello: Bastiano e Bastiana di W. A. Mozart -2005 Venezia, Teatro Malibran: ripresa della Cenerentola per La Fondazione Teatro La Fenice -2005 Trento, Festival Musica ‘900: Monster’s Gallery (prima esecuzione assoluta, musica di Eddy Serafini). -2006 Venezia, Piccolo Teatro dell’Arsenale: L’impresario in angustie ovvero Der Schauspieldirektor (atto unico, su libretto originale, tratto dalle opere di Cimarosa e Mozart) e Don Giovanni di Mozart -2006 Udine e altre 4 città friulane: Cavalleria rusticana. -2006 Teatro Donizetti di Bergamo: Roberto Devereux. -2007 Teatro Malibran di Venezia, Teatro di Rovigo, Lonigo e Bassano nell’ambito delle celebrazioni goldoniane: Cecchina o sia la buona figliola (produzione Fondazione Teatro La Fenice) -2007 Verdi di Sassari e Donizetti di Bergamo: Lucrezia Borgia -2008 Teatro Regio di Torino: ripresa di Lucrezia Borgia -2008 Teatro Verdi di Trieste: ripresa di Roberto Devereux -2008 Teatro Donizetti di Bergamo: Una piccola Cenerentola (nuova produzione per le scuole da Rossini e Ferretti) -2009 Teatro Malibran, Fondazione La Fenice e Conservatorio di Venezia: Il mondo della Luna (Haydn-Goldoni) -2009 Udine e altre 5 città del Friuli Venezia Giulia, Zagabria: Don Pasquale -2009 Teatro Verdi di Sassari: Cecchina (versione completa, spettacolo di proprietà Teatro La Fenice) -2009 Teatro Donizetti di Bergamo -10 recite-, Giglio di Lucca -2 recite, Giappone -9 recite nei più importanti teatri dei quel paese, compreso lo storico Bunka Kaikan di Tokio: L’elisir d’amore -2010 Venezia, Fondazione Teatro La Fenice al Malibran: ripresa di Cecchina per le scuole -2010 Teatro Olimpico di Vicenza: Don Pasquale (nuovo allestimento) -2010 Teatro Donizetti di Bergamo e Coccia di Novara: Don Pasquale (nuovo allestimento) -2011 Teatro Greco di Lecce: Don Pasquale (nuovo allestimento) -2011 Teatro Malibran di Venezia: I due timidi di Nino Rota in un nuovo allestimento prodotto dal Teatro La Fenice e Conservatorio -2011 Teatro Donizetti di Bergamo: Cecchina (nuovo progetto di regìa, allestimento Teatro La Fenice) -2012 Teatro Malibran: Le sette canzoni di G.F. Malipiero, nuovo allestimento -2012 Teatro Donizetti: Così fan tutte di W.A. Mozart, nuovo allestimento -2013 Seoul Arts Center: Turandot di G. Puccini, nuovo allestimento Nel corso della sua attività artistica ha potuto lavorare, fra l’altro, con celeberrimi artisti quali: Alessandro Corbelli, Luciana Serra, Enzo Dara, Katia Ricciarelli, Filippo Crivelli, Ugo Gregoretti, Tiziano Severini, Bruno Campanella, Gianandrea Gavazzeni, Marcello Rota, Stefano Montanari, Desirée Rancatore, Dimitra Theodossiou, Jose Bros, Michele Pertusi, Dorina Takova, Nelly Miricioiu, Lorenzo Regazzo, Simone Alaimo, Walter Fraccaro. La Naxos ha pubblicato in dvd i suoi Lucrezia Borgia e Roberto Devereux, giudicati “Recording of the Year 2009 and 2008” dal sito “Music Web” (http://www.musicweb-international.com/classrev/2009/ROTY/roty2009_AL.htm)

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