L’Ape musicale

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Nonostante la sua grande arte inventiva, Adolphe Sax non seppe gestire al meglio i propri affari: attorno al 1865, allo scadere dei suoi innumerevoli brevetti, furono molti i costruttori che si precipitarono a rilevarli; di conseguenza il lavoro per la sua fabbrica diminuì drasticamente. In aggiunta, la sconfitta della Francia a Sedan portò il paese a una gravissima recessione e l'unica classe di saxofono attivata in Conservatorio venne chiusa.

Che ne sarebbe stato dello strumento di Sax? Questi, ben consapevole del fatto che senza insegnanti non potevano esserci nemmeno studenti, si offrì di continuare a insegnare gratuitamente; tuttavia la sua offerta fu respinta e nel 1873 l’inventore dichiarò bancarotta. Nel giro di breve tempo la fabbrica di Sax fu chiusa, tutto quello che essa ospitava fu venduto per pagare i creditori e la celebre collezione di 467 strumenti di Sax fu messa all'asta.

Adolphe Sax morì in miseria a Parigi il 7 febbraio 1894. Fu seppellito nel cimitero di Montmartre, dove tuttora è possibile visitare la sua tomba.

Nel 1922, dopo aver tentato di riportare all'antica gloria la fabbrica di strumenti, il figlio Alphonse-Édouard Sax fu costretto a collaborare con il clarinettista e costruttore Henri Selmer. Quest’ultimo avrebbe rilevato interamente, nel 1928, l'antica maison Sax.

Ma torniamo indietro all'epoca in cui Sax “lanciò” il suo nuovo strumento. Dal 1846 (anno del brevetto) al 1870 il saxofono ottenne un grande successo grazie soprattutto alla sua inclusione nell'organico delle bande militari francesi (da qui seguì la nascita delle prime classi per il suo insegnamento). Il periodo di rodaggio del saxofono, che va dal 1840 al 1845 circa, corrisponde infatti al momento in cui si tentò di riorganizzare l'apparato musicale militare in Europa. L'obbiettivo era quello di raggiungere un'organizzazione solida con organici di qualità e un repertorio importante, dopo lo stato di semi-abbandono in cui versava la Francia fra il 1831 e il 1839.

A quell'epoca erano in molti a pensare che la musica militare necessitasse di una riforma generale, soprattutto nei confronti degli strumenti da utilizzare. Fra questi vi erano il compositore alsaziano Georges Kastner e il generale Rumigny. Ormai era necessario agire: il ministro della guerra, il maresciallo Soult, nominò un'apposita commissione, che aveva il compito di esaminare le diverse proposte di formazioni musicali per banda e di scegliere la migliore. Fra i personaggi che componevano la commissione vi erano Adam, Carafa, Spontini, Halévy, Auber e Onslow; il generale Rumigny assunse il ruolo di presidente della commissione e Kastner quello di relatore.

Venne indetta, per il 22 aprile 1845, un'esecuzione pubblica presso il Campo di Marte in cui vennero convocate anche altre bande militari oltre alle formazioni di Sax e Carafa: i contendenti avrebbero eseguito un pezzo a loro scelta e un brano inedito, scelto dalla commissione. Anche se formata da soli 38 esecutori (sette di loro erano stati pregati, dagli altri costruttori di Parigi, di non prendere parte alla manifestazione), l'orchestra di Adolphe convinse il pubblico e la commissione.

Il 22 aprile 1845 fu un giorno davvero importante sia per la consacrazione del genio di Sax, sia per l'evoluzione della musica militare in Francia. Le ultime invenzioni dell'artigiano belga, saxhorn e saxofono, trovarono sempre maggiore spazio nelle nuove formazioni bandistiche, diventandone, man mano, l'ossatura. Con il decreto dell'agosto 1845 entrarono in uso una serie di strumenti che fino ad allora non erano mai stati praticati e si rese quindi necessario aprire delle nuove classi al Gymnase de Musique Militaire: le classi di saxofono, saxhorn basso a quattro cilindri e saxhorn contrabbasso, nelle quali insegnavano rispettivamente Kocken, Banneux, Arban, Lecomte e Dantonet (Sax non è presente fra la lista dei docenti perché per insegnare al Gymnase bisognava essere francesi o naturalizzati tali, oppure professori al Conservatorio).


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