L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

Lettera al ministro Sangiuliano

Riceviamo e volentieri condividiamo la lettera di Assolirica in relazione alla vicenda dell'asta della villa di Giuseppe Verdi a santAgata (e a tal proposito ricordiamo che è ancora attiva la petizione Salviamo Villa Verdi)

Roma, 1 novembre 2022

Gentile Ministro Dott. Gennaro Sangiuliano,

siamo davvero colpiti dalla tempestività con cui Ella, tramite Comunicato Stampa, fa sapere a tutti noi che “Villa Verdi e i preziosi beni che vi sono contenuti hanno un’importanza fondamentale per la memoria e l’identità degli italiani e, per questo, devono essere tutelati, salvaguardati e fruibili dal pubblico”. Ciò è la base di partenza che si sposa con l’auspicio della nostra Associazione affinché non solo lo Stato italiano decida di usufruire della prelazione di cui è beneficiario per l’acquisto dell’intera proprietà, ma che si impegni inoltre in una seria opera di ristrutturazione della stessa, allo scopo di garantire nel futuro un uso pubblico non solo museale, ma anche artistico/consultivo aperto all’utenza più eterogenea.

Ciò che però vorremmo sottoporre alla Sua cortese attenzione è non tanto (o non solo) l’aspetto di conservazione di un bene architettonico o di un’importante memoria museale, rispetto a uno dei sommi geni creativi che l’Italia ha l’onore di poter esibire come proprio figlio, ma quanto quello dell’eventuale perdita di una parte della stessa opera compositiva del genio di Busseto.

Se è vero infatti che Verdi scrisse 28 opere liriche, ci sono nell’ideale c catalogo delle creazioni altre tre opere, diversamente importanti e che lui in un certo senso progettò e compose e che non possono oggi, al pari delle prime, essere alienate, disperse o mal affidate, nell’ottica di un bene comune da condividere intatto e di cui lo Stato italiano deve potersi far carico.

Come tutti i geni totali, Verdi oltre alla riconosciuta felicissima vena melodica che da subito lo rese celebre e popolare, era dotato di una sofisticatissima innata capacità costruttiva, analitica e perfezionistica e questa attitudine lui la mise a frutto anche nelle opere di costruzione architettonica che ebbe la capacità e la generosità di costruire:

Casa Verdi a Milano (“Delle mie opere, quella che mi piace di più è la Casa che ho fatto costruire a Milano per accogliervi i vecchi artisti di canto non favoriti dalla fortuna, o che non possedettero da giovani la virtù del risparmio. Poveri e cari compagni della mia vita!”… così parlava con orgoglio Giuseppe Verdi della Casa di Riposo per Musicisti a Milano, costruita tra il 1896 e il 1899);

L’Ospedale di Villanova sull'Arda (donato alla popolazione locale, vicino a Busseto nel 1888 e, seppur con altri scopi, tutt’ora aperto ed operativo); e appunto

Villa Sant'Agata (acquistata in origine come fondo quasi vuoto, che poi lui stesso ideò nella struttura che ora possiamo ammirare, comprese le collocazioni di ogni singolo arbusto, del laghetto, della grotta oltre all’importante ingrandimento strutturale delle ali aggiunte alla casa padronale originaria)

Ebbene, Verdi queste tre costruzioni le immaginò, le progettò fin nei minimi particolari e ne seguì la costruzione dalle fondamenta fino all’ultimo dettaglio. Sono insomma un esempio vivo e visibile della capacità strutturale ed organizzativa del Maestro. Sono anch’esse, se pure apparentemente in maniera traslata, patrimonio creativo dell’opera omnia di Verdi.

Se, malauguratamente, si decidesse di non acquistare e ristrutturare Villa Sant’Agata, si rischierebbe di rinunciare scientemente alla protezione di una parte del Patrimonio creativo fondante la nostra Nazione.

Certi della Sua comprensione, non volendo abusare della Sua pazienza, La salutiamo cordialmente, in attesa di ulteriori buone notizie.

Il Direttivo di Assolirica

Roberto Abbondanza, Presidente

Nicolò Ceriani, Vicepresidente

Martina Bortolotti, Giampiero Cicino, Leila Fteita, Lilia Gamberini, Rosanna Savoia,

Valentina Varriale, Consiglieri


 

 

 
 
 

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