L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

Indice articoli

Festival Purtimiro a Lugo (RA)

 

Alcune domande a Rinaldo Alessandrini, direttore musicale del festival “Purtimiro”

 

Maestro Alessandrini, perché proprio a Lugo un festival dedicato esclusivamente alla musica del Sei-Settecento?

Perché le dimensioni e le caratteristiche acustiche del Teatro Rossini sono ideali per questo repertorio. Inoltre, con questa iniziativa Lugo si colloca nell’orizzonte musicale italiano, come la prima realtà ufficiale che decide di investire in modo programmatico in un repertorio dove risultati analoghi sono stati raggiunti all’estero ormai diversi anni fa. E stiamo paradossalmente parlando del patrimonio musicale più ingente al mondo.

Il clou del festival sarà un’opera rara di Alessandro Scarlatti.

Sì, perché Alessandro Scarlatti è stato il più grande operista a cavallo tra Sei e Settecento e nella fattispecie Gli equivoci nel sembiante il suo primo grande successo che inaugurò una delle più fertili carriere di compositore per il teatro in musica.

Perché la Serva padrona di Paisiello, e non la versione più conosciuta di Pergolesi?

Il bicentenario della morte di Giovanni Paisiello è una ragione più che sufficiente per ricordare e sottolineare un contesto culturale al quale “anche” Pergolesi apparteneva, e che includeva i fitti contributi di decine e decine di compositori, accomunati da un unico linguaggio.

La musica del Sei-Settecento in Europa conosce un consenso di pubblico, spesso avendo come protagonisti musicisti italiani di livello internazionale. Come mai non si riscontra nella stessa misura in Italia?

L’Italia è stata e rimane il paese dell’opera romantica. La musica antica, come il grande repertorio sinfonico, deve farsi spazio nelle preferenze della maggior parte dei melomani italiani, storicamente legate al teatro in musica. Ma il dato confortante è che con il tempo che passa, la musica antica si conferma come un genere musicale di fortissimo richiamo e di grande spessore artistico e culturale. Manca forse solamente il coraggio di accettare una realtà ormai indiscutibile e di cominciare a programmare con competenza e lungimiranza.

Perché ha accettato la sfida di partecipare alla creazione di un festival di musica barocca in Italia, in una piccola città come Lugo sottraendo tempo ed energie alla sua carriera internazionale, lei che lavora regolarmente alla Scala, a Parigi, Berlino, Londra, Vienna, New York?

Intanto perché sono legato a Lugo da ricordi molto forti che risalgono alle prime stagioni immediatamente dopo il restauro, dove ho partecipato per alcuni anni. Secondariamente, la città di Lugo lascia intravedere nei suoi intenti quello che in Italia nessuno ha ancora deciso di fare. Quindi mi sembra più un privilegio che un’incombenza. 

Quali emozioni l’ascoltatore riceve dalla musica del Sei-Settecento? Emozioni che non trovano riscontro nella musica dell’Otto-Novecento?

A differenza del repertorio romantico, la musica barocca si esprime secondo canoni di puro intrattenimento. Questo non vuol dire che la musica barocca sia animata da una superficialità o da una banalità di fondo. In realtà parla il linguaggio dei grandi eventi teatrali fatti di sublime finzione ed elaborata simulazione: un linguaggio formato da codici a volte estremamente complessi ed articolati, tesi a generare un coinvolgimento artistico nello spettatore. In aggiunta a questo abbiamo anche la fortuna di scoprire un repertorio sterminato dove la scoperta di veri e propri capolavori non è rara.

Per quali ragioni consiglierebbe a uno spettatore di recarsi a Lugo in dicembre per assistere agli spettacoli e ai concerti di questo festival?

Visitare il teatro e la città con il suo maestoso quadriportico Pavaglione, la sua splendida Rocca Estense, i suoi begli esempi di architettura e scultura razionalista, fra i quali la piazza con il monumento a Francesco Baracca; ovviamente approfittare dei concerti e degli spettacoli; e - perché no? - gustare una cucina eccellente.

A cura dell'ufficio stampa


 

 

 
 
 

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.