L’Ape musicale

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Festival Purtimiro a Lugo (RA)

Ritorno al barocco con Rinaldo Alessandrini

Il Teatro Rossini torna al barocco grazie al grande clavicembalista-direttore romano che ha rivoluzionato l'interpretazione del repertorio sei-settecentesco e che per la prima volta dirige un intero festival musicale: dal 5 novembre al 30 dicembre 2016 due opere di Alessandro Scarlatti e Giovanni Paisiello e otto concerti con apoteosi di musiche di Purcell, Monteverdi, Merula, Uccellini, Haendel, Porpora, Corelli, Vivaldi, Gassmann, Salieri, Mozart, Haydn, Rossini...

Fra gli interpreti oltre a Rinaldo Alessandrini e al suo complesso Concerto Italiano anche Ottavio Dantone con Accademia Bizantina, Roberta Invernizzi, Sonia Prina, Luciano Di Pasquale, Silvia Frigato, Pietro Spagnoli, Monica Piccinini, Alena Dantcheva, Olivier Cavè, Carlo Tenan e l'attore Ivano Marescotti.

 

Al Teatro Rossini di Lugo di Romagna nasce un nuovo festival musicale dedicato al repertorio sei-settecentesco, in occasione dei trenta anni esatti dalla sua riapertura in epoca moderna al termine del raffinato restauro storico affidato all'architetto bolognese Pielruigi Cervellati, concluso nel 1986. Si intitola PURTIMIRO 2016, Feste Musicali intorno all'opera barocca, e sarà diretto dal grande clavicembalista e direttore romano Rinaldo Alessandrini.

Nel 1986, in occasione della sua riapertura, grazie anche al determinante impulso del compianto regista lughese Antonio Taglioni, il Comune di Lugo diede inizio a un festival musicale dedicato essenzialmente all’opera barocca e settecentesca.

Dopo anni di alterne vicende e differenti percorsi, il Comune di Lugo ha ora deciso di affidare a un grande musicista come Rinaldo Alessandrini, ammirato internazionalmente quale interprete di riferimento per la musica del Sei-Settecento, l’incarico di direttore musicale del festival, con il proposito di fare di Lugo un centro di eccellenza per la presentazione, e in alcuni casi per la riscoperta, di perle del repertorio operistico italiano del tempo.

È un deciso ritorno al repertorio che connotò i primi 15 anni di attività del restaurato teatro, ossia la messa in scena e valorizzazione di opere da camera del Sei-Settecento particolarmente adatte alle caratteristiche della sua struttura architettonica: un caso abbastanza raro di perfetta convergenza tra un luogo (lo squisito teatro-bomboniera dall'acustica perfetta alla cui costruzione nel 1760 contribuì anche il celebre architetto Antonio Galli Bibbiena) e il repertorio raffinato e colto che vi trova ospitalità.

Nasce dunque PURTIMIRO, un titolo suggestivo che si rifà a una delle melodie più celebri dell'intera opera barocca, quel duetto “Pur ti miro, pur ti godo” che compare alla fine dell'opera L'incoronazione di Poppea di Claudio Monteverdi. Una citazione esplicita che evoca lo spirito dell'intero festival, ma anche un velato omaggio all'arte del suo direttore musicale, Rinaldo Alessandrini, universalmente considerato uno dei maggiori interpreti al mondo della musica di Monteverdi.

Romano, classe 1960, clavicembalista e leader di numerosi ensemble dedicati al repertorio rinascimentale e barocco, insieme al Concerto Italiano – gruppo da lui fondato – Rinaldo Alessandrini ha infatti rivoluzionato l'interpretazione della musica vocale italiana del Seicento, ricevendo universale plauso da parte del pubblico e della critica di tutto il mondo.

Eccolo ora impegnato per la prima volta nell'ideazione-direzione di un nuovo festival, che si svolgerà nel prossimo dicembre 2016 avvalendosi della consulenza artistica e organizzativa di Valerio Tura, con due anteprime in novembre: in tutto dieci eventi musicali per dodici serate, due opere barocche (Gli equivoci nel sembiante di Alessandro Scarlatti e La Serva padrona di Giovanni Paisiello) e altri otto concerti di altissimo livello artistico con musiche che vanno da Henry Purcell al primo Rossini passando per Monteverdi, Merula, Uccellini, Haendel, Porpora, Corelli, Vivaldi, Gassmann, Salieri, Mozart, Haydn. Oltre al Maestro Rinaldo Alessandrini nei panni di direttore e clavicembalista, saranno coinvolti alcuni campioni internazionali dell'interpretazione filologica: il complesso Concerto Italiano, l'Accademia Bizantina, il direttore-clavicembalista Ottavio Dantone, i cantanti Roberta Invernizzi, Sonia Prina, Monica Piccinini, Alena Dantcheva, Pietro Spagnoli, Luciano Di Pasquale, Silvia Frigato, i pianisti Richard Barker e Olivier Cavé.

Clou del festival PURTIMIRO 2016 la nuova produzione il 21 dicembre 2016 (con repliche il 23 e 27 dicembre) dell'opera Gli equivoci nel sembiante di Alessandro Scarlatti (1660-1725), commedia in musica in tre atti, con la regia le scene e i costumi di Jacopo Spirei, le luci di Giuseppe Di Iorio, i cantanti Monica Piccinini, Alena Dantcheva, Valerio Contaldo, Raffaele Giordani, in buca il Concerto Italiano, direttore al clavicembalo Rinaldo Alessandrini. Si tratta di una nuova produzione dell'opera con la quale il diciottenne Alessandro Scarlatti conquistò la piazza romana: un gioiello musicale da camera, in cui una coppia di amanti si rincorre fra mille travestimenti e bisticci amorosi, che debuttò nel 1679 con il libretto del prelato Domenico Filippo Contini. Fu un successo immediato, coronato da decine di repliche a Roma e in molti teatri italiani e stranieri, una delle prime opere di Alessandro Scarlatti che poi ne scrisse non meno di un altro centinaio. “Alessandro Scarlatti è stato il più grande operista a cavallo tra Sei e Settecento – precisa Rinaldo Alessandrini – e nella fattispecie Gli equivoci nel sembiante il suo primo grande successo che inaugurò una delle più fertili carriere di compositore per il teatro in musica”.

“Siamo davanti a due coppie di amanti giovani senza guida, sperduti nel bosco dei sentimenti, dove iniziano a sperimentare l’amore, quasi fosse una commedia di Marivaux” – aggiunge il regista dalla carriera internazionale Jacopo Spirei, che torna al Teatro Rossini dopo undici anni da una sua apprezzata regia d'opera mozartiana – “Sarà un viaggio all’interno dell’essere umano ma anche un esperimento. È come se prendessimo due coppie di amanti moderni e le lasciassimo sole in una foresta sconosciuta. Sarà interessante vederne le reazioni: pare quasi una buona idea per un reality”.

Dopo due concerti “Anteprima Purtimiro” il 5 e il 12 novembre, il primo dal titolo “Da Figaro a Haydn” con musiche di Mozart, Paisiello, Rossini, Mercadante e Haydn con la Filarmonica Arturo Toscanini diretta da Carlo Tenan e il secondo dal titolo “Il Maestro e il Cignale” con musiche di Rossini e del suo primo maestro, il lughese Luigi Malerbi, con la partecipazione dell'attore Ivano Marescotti e del pianista Richard Barker, PURTIMIRO 2016 si aprirà ufficilamente sabato 3 dicembre 2016 alle 20,30col concerto “Notte. Storie di amanti e di guerrieri”, con musiche di Claudio Monteverdi eseguite dal Concerto Italiano diretto da Rinaldo Alessandrini. In programma anche il celeberrimo Combattimento di Tancredi e Clorinda dall'Ottavo Libro dei Madrigali Guerrieri e Amorosi. 

Il 7 dicembre 2016 alle 20,30 ancora il Concerto Italiano e Rinaldo Alessandrini al clavicembalo con “Arte Violinistica Italiana”, un florilegio di musiche strumentali barocche di Tarquinio Merula, Marco Uccellini, Haendel, Porpora, Corelli e Vivaldi.

Domenica 11 dicembre omaggio a Shakespeare nel quattrocentesimo anniversario della morte (1616) con lo spettacolo “Shakespeare in love, Shakespeare in musica...”, musiche di Henry Purcell, con la partecipazione del soprano Berit Solset, dell'attore Emanuele Marchesini e dell'Accademia Bizantina diretta da Ottavio Dantone.

Giovedì 15 dicembre recital “Il pianoforte nel Settecento: dall'Italia all'Europa” del pianista italo-svizzero Olivier Cavé (già allievo di Maria Tipo) che proporrà le sue raffinate e premiatissime letture di musiche di Domenico Scarlatti, Franz Joseph Haydn, Muzio Clementi e Johann Sebastian Bach.

“Le donne, i cavallier, l'arme, gli amori...” è il celebre incipit dell'Orlando Furioso, ma è anche il titolo del concerto di sabato 17 dicembre alle 20,30 con musiche di Georg Friedrich Haendel ispirate ad episodi del poema di Ludovico Ariosto, di cui si celebrano i cinquecento anni dalla prima pubblicazione (1516). In scena con Concerto Italiano diretto da Rinaldo Alessandrini ci saranno il soprano Roberta Invernizzi e il contralto Sonia Prina, vale a dire due fra le migliori interpreti al mondo del repertorio barocco nella propria tessitura. Il noto giornalista Fabio Cappelli sarà voce recitante della serata.

PURTIMIRO 2016 proseguirà mercoledì 28 dicembre 2016 col concerto straordinario del baritono Pietro Spagnoli e del pianista Giulio Zappa che prende il titolo “L'opera italiana fra settecento e Rossini”, con musiche di Gluck, Giordani, Rossini, Gassmann, Mozart e Salieri.

Gran chiusura di PURTIMIRO 2016 venerdì 30 dicembre 2016 alle 20,30 (quasi a mo' di concerto di fine d'anno) con l'esecuzione in forma semi-scenica dell'Intermezzo buffo in due parti La Serva Padrona di Giovanni Paisiello (1740-1816), testo col quale il sommo compositore tarantino – di cui si celebra quest'anno il doppio centenario della morte – conquistò stima imperitura da parte della zarina Caterina Seconda di Russia alla corte di San Pietroburgo, dove era assunto nel ruolo di maestro di cappella. Nell'opera si narra delle strategie dell'astuta servetta Serpina (soprano) per impalmare il vecchio scapolo brontolone Uberto (baritono-buffo) con l'aiuto del servo muto Vespone. Per questa nuova produzione di fine d'anno Luciano Di Pasquale interpreterà Uberto, Silvia Frigato sarà Serpina, mentre nei panni del servo-muto si celerà un noto personaggio politico a sorpresa. Ovviamente ancora Rinaldo Alessandrini sul podio del suo gruppo-emanazione Concerto Italiano.

 

Biglietti da 7 a 32 euro in vendita dal 15 aprile sul sito www.vivaticket.it.


 

Alcune domande a Rinaldo Alessandrini, direttore musicale del festival “Purtimiro”

 

Maestro Alessandrini, perché proprio a Lugo un festival dedicato esclusivamente alla musica del Sei-Settecento?

Perché le dimensioni e le caratteristiche acustiche del Teatro Rossini sono ideali per questo repertorio. Inoltre, con questa iniziativa Lugo si colloca nell’orizzonte musicale italiano, come la prima realtà ufficiale che decide di investire in modo programmatico in un repertorio dove risultati analoghi sono stati raggiunti all’estero ormai diversi anni fa. E stiamo paradossalmente parlando del patrimonio musicale più ingente al mondo.

Il clou del festival sarà un’opera rara di Alessandro Scarlatti.

Sì, perché Alessandro Scarlatti è stato il più grande operista a cavallo tra Sei e Settecento e nella fattispecie Gli equivoci nel sembiante il suo primo grande successo che inaugurò una delle più fertili carriere di compositore per il teatro in musica.

Perché la Serva padrona di Paisiello, e non la versione più conosciuta di Pergolesi?

Il bicentenario della morte di Giovanni Paisiello è una ragione più che sufficiente per ricordare e sottolineare un contesto culturale al quale “anche” Pergolesi apparteneva, e che includeva i fitti contributi di decine e decine di compositori, accomunati da un unico linguaggio.

La musica del Sei-Settecento in Europa conosce un consenso di pubblico, spesso avendo come protagonisti musicisti italiani di livello internazionale. Come mai non si riscontra nella stessa misura in Italia?

L’Italia è stata e rimane il paese dell’opera romantica. La musica antica, come il grande repertorio sinfonico, deve farsi spazio nelle preferenze della maggior parte dei melomani italiani, storicamente legate al teatro in musica. Ma il dato confortante è che con il tempo che passa, la musica antica si conferma come un genere musicale di fortissimo richiamo e di grande spessore artistico e culturale. Manca forse solamente il coraggio di accettare una realtà ormai indiscutibile e di cominciare a programmare con competenza e lungimiranza.

Perché ha accettato la sfida di partecipare alla creazione di un festival di musica barocca in Italia, in una piccola città come Lugo sottraendo tempo ed energie alla sua carriera internazionale, lei che lavora regolarmente alla Scala, a Parigi, Berlino, Londra, Vienna, New York?

Intanto perché sono legato a Lugo da ricordi molto forti che risalgono alle prime stagioni immediatamente dopo il restauro, dove ho partecipato per alcuni anni. Secondariamente, la città di Lugo lascia intravedere nei suoi intenti quello che in Italia nessuno ha ancora deciso di fare. Quindi mi sembra più un privilegio che un’incombenza. 

Quali emozioni l’ascoltatore riceve dalla musica del Sei-Settecento? Emozioni che non trovano riscontro nella musica dell’Otto-Novecento?

A differenza del repertorio romantico, la musica barocca si esprime secondo canoni di puro intrattenimento. Questo non vuol dire che la musica barocca sia animata da una superficialità o da una banalità di fondo. In realtà parla il linguaggio dei grandi eventi teatrali fatti di sublime finzione ed elaborata simulazione: un linguaggio formato da codici a volte estremamente complessi ed articolati, tesi a generare un coinvolgimento artistico nello spettatore. In aggiunta a questo abbiamo anche la fortuna di scoprire un repertorio sterminato dove la scoperta di veri e propri capolavori non è rara.

Per quali ragioni consiglierebbe a uno spettatore di recarsi a Lugo in dicembre per assistere agli spettacoli e ai concerti di questo festival?

Visitare il teatro e la città con il suo maestoso quadriportico Pavaglione, la sua splendida Rocca Estense, i suoi begli esempi di architettura e scultura razionalista, fra i quali la piazza con il monumento a Francesco Baracca; ovviamente approfittare dei concerti e degli spettacoli; e - perché no? - gustare una cucina eccellente.

A cura dell'ufficio stampa


Alcune domande a Valerio Tura, consulente artistico del festival “Purtimiro”

 

Quale ruolo può avere un festival dedicato alla musica del Sei-Settecento oggi in Italia?

Innanzitutto va detto che alcuni festival dediti esclusivamente a musiche di questo periodo non sono rari in Francia, Germania, Spagna, e in altri paesi europei, dove incontrano un costante consenso da parte di spettatori di ogni generazione. In Italia, tranne eccezioni occasionali e marginali, non esiste un festival di tal genere. Che una piccola città d’arte come Lugo decida di affiancare alla propria offerta culturale e artistica una rassegna di tal genere, in assoluta coerenza con l’epoca di costruzione di quel gioiello architettonico e acustico che è il Teatro Rossini, mi pare un gesto di notevole lungimiranza. Del resto l’Emilia Romagna è una regione che ha una storica e tutt’ora inesauribile vocazione musicale, testimoniata dalle sue numerose istituzioni e dai suoi grandi artisti, in ogni epoca, e in ogni genere. Lugo è poi in una posizione decisamente baricentrica fra diversi luoghi importanti per la musica e per il patrimonio artistico in genere, a breve distanza da Bologna, Ferrara, Ravenna, solo per fare tre esempi. Non a caso Gioachino Rossini, la cui famiglia era originaria di Lugo, e che a Lugo soggiornò e studiò, considerava questa fra le città che hanno segnato profondamente la sua vita, insieme a Pesaro, Bologna, Napoli e Parigi.

Perché in dicembre?

L’Amministrazione Comunale di Lugo ha deciso di festeggiare così nel 2016 il trentesimo anniversario dalla riapertura al pubblico del Teatro Rossini, che fu inaugurato proprio in dicembre, nel 1986, dopo lunghi, pazienti e accurati lavori di restauro, che al tempo furono diretti da Pierluigi Cervellati. A partire dal 2017 il festival avrà però luogo in settembre, un periodo senz’altro più idoneo per programmare un festival musicale in una città d’arte.

Nel programma compaiono alcuni omaggi espliciti…

Sì, vogliamo cogliere l’occasione di alcuni anniversari, cercando di farlo in maniera non banale: abbiamo un programma interamente dedicato a Shakespeare, morto nel 1616, con musiche di scena di Henry Purcell, e con un altro programma celebriamo il 450° anniversario dalla prima pubblicazione dell’Orlando furioso di Ludovico Ariosto, eseguendo brani tratti da opere che Händel scrisse ispirandosi al poema. Inoltre ci pare importante un tributo a Giovanni Paisiello, nel bicentenario della morte, avvenuta nel 1816, con un’opera e alcuni brani orchestrali: crediamo utile contribuire ad una più ampia conoscenza di questo autore, purtroppo scarsamente noto, un compositore che lo stesso Mozart ammirava come un maestro.

Due opere buffe: perché?

Sì, in effetti sia Gli equivoci nel sembiante di Alessandro Scarlatti che La serva padrona di Giovanni Paisiello sono opere a carattere brillante. Negli ultimi anni, soprattutto al di fuori dell’Italia, sono state sovente riproposte opere serie del periodo sei-settecentesco. Ma ci pare giusto contribuire a far luce anche su una tradizione che in Italia ha radici robuste, profonde e antiche, quelle della “commedia dell’arte”, che per alcuni secoli ha innervato vaste parti della grande produzione teatrale e operistica del tempo. E poi, in definitiva, siamo convinti che non sia certo un peccato di superficialità offrire al pubblico qualche occasione per trascorrere una serata sorridente a teatro…

A cura dell'ufficio stampa


Due domande a Jacopo Spirei, regista dell'opera Gli equivoci nel sembiante di Alessandro Scarlatti

 

Con quale spirito torna a dirigere un'opera al Teatro Rossini di Lugo undici anni dopo la sua apprezzata regia dell'opera Bastiano e Bastiana di Mozart?

Gli equivoci nel sembiante di Alessandro Scarlatti è una specie di dramma giocoso ma soprattutto è un Così fan tutte senza le filosofie della coppia Despina-Alfonso: quindi siamo davanti a due coppie di amanti giovani senza guida, sperduti nel bosco dei sentimenti, dove iniziano a sperimentare l’amore, quasi fosse una commedia di Marivaux. Sperimentano quasi tutto lo spettro della sensibilità amorosa, dal forte slancio alla grande gelosia e attraverso un processo particolarmente doloroso crescono, maturano, fino a capire meglio se stessi e a capire chi è l’oggetto del proprio amore senza essere ingannate dalle apparenze.

Quale sarà la sua chiave interpretativa?

Mi concentrerò sullo scavo dei personaggi, in un contesto minimale, per portare in superficie tutte le contraddizioni delle due coppie. Abbiamo da un lato due amanti ingenui, ma sinceri e dall’altro due figure opposte: gelose, rabbiose, maligne e, come tutti i “cattivi”, molto divertenti. Tutti sono alla ricerca della felicità, della completezza, agognano ciò che non possono avere, finché capiranno alla fine che ciò che ognuno desidera è già davanti ai propri occhi.

È una bella favola e ancor di più, una bella metafora della nostra ricerca incessante di una felicità surrogata fatta di bisogni superflui e vacui.

Sarà un viaggio all’interno dell’essere umano ma anche un esperimento. È come se prendessimo due coppie di amanti moderni e le lasciassimo sole in una foresta sconosciuta. Sarà interessante vederne le reazioni: pare quasi una buona idea per un reality.

 

A cura dell'ufficio stampa


Anteprime

Sabato 5 novembre ore 20.30

DA FIGARO A HAYDN

Musiche di Wolfgang Amadeus Mozart, Giovanni Paisiello, Gioachino Rossini,

Saverio Mercadante, Franz Joseph Haydn

Direttore: Carlo Tenan

FILARMONICA ARTURO TOSCANINI

 

Sabato 12 novembre ore 20.30

IL MAESTRO E IL CIGNALE

Storie, lettere, melologhi e musiche pianistiche di Luigi Malerbi e Gioachino Rossini

Voce recitante: Ivano Marescotti

Pianoforte: Richard Barker

Purtimiro 2016

 

Sabato 3 dicembre ore 20.30

NOTTE. STORIE DI AMANTI E DI GUERRIERI

Musiche di Claudio Monteverdi

Direttore, clavicembalo: Rinaldo Alessandrini

CONCERTO ITALIANO

 

Mercoledì 7 dicembre ore 20.30

ARTE VIOLINISTICA ITALIANA

Musiche di Tarquinio Merula, Marco Uccellini, Georg Friedrich Händel, Nicola Porpora,

Arcangelo Corelli, Antonio Vivaldi

Direttore, clavicembalo: Rinaldo Alessandrini

CONCERTO ITALIANO

 

Domenica 11 dicembre ore 16.00

SHAKESPEARE IN LOVE, SHAKESPEARE IN MUSICA...

Musiche di Henry Purcell e Matthew Locke

Soprano: Berit Solset

Voce recitante: Emanuele Marchesini

Direttore, clavicembalo: Ottavio Dantone

ACCADEMIA BIZANTINA

 

Giovedì 15 dicembre ore 20.30

IL PIANOFORTE NEL SETTECENTO: DALL’ITALIA ALL’EUROPA

Musiche di Domenico Scarlatti, Franz Joseph Haydn, Muzio Clementi,

Johann Sebastian Bach

Pianoforte: Olivier Cavé

 

Sabato 17 dicembre ore 20.30

LE DONNE, I CAVALLIER, L’ARME, GLI AMORI...

Una selezione dalle opere di Georg Friedrich Händel

ispirate a episodi dell’Orlando furioso

Soprano: Roberta Invernizzi

Contralto: Sonia Prina

Voce recitante: Fabio Cappelli

Direttore: Rinaldo Alessandrini

CONCERTO ITALIANO

 

Mercoledì 21 - Venerdì 23 - Martedì 27 dicembre ore 20.30

GLI EQUIVOCI NEL SEMBIANTE

di Alessandro Scarlatti

Commedia in musica in tre atti

Lisetta, soprano: Monica Piccinini

Clori, mezzosoprano: Alena Dantcheva

Armindo, tenore: Valerio Contaldo

Eurillo, tenore: Ra­aele Giordani

Regìa, scene e costumi: Jacopo Spirei

Luci: Giuseppe Di Iorio

Direttore, clavicembalo: Rinaldo Alessandrini

CONCERTO ITALIANO

Nuova produzione del Teatro Rossini per Purtimiro

 

Mercoledì 28 dicembre ore 20.30

L’OPERA ITALIANA FRA SETTECENTO E ROSSINI

Musiche di Christoph Willibald Gluck, Tommaso Giordani, Gioachino Rossini,

Florian Leopold Gassmann, Wolfgang Amadeus Mozart, Antonio Salieri

Baritono: Pietro Spagnoli

Pianoforte: Giulio Zappa

 

Venerdì 30 dicembre ore 20.30

LA SERVA PADRONA

di Giovanni Paisiello

Intermezzo bu­o in due parti

Uberto, baritono bu­o: Luciano Di Pasquale

Serpina, soprano: Silvia Frigato

Vespone, mimo: Terpandro Azeriano

Direttore, clavicembalo: Rinaldo Alessandrini

CONCERTO ITALIANO

Esecuzione in forma semiscenica


I biglietti saranno in vendita dal 15 aprile 2016 sul sito www.vivaticket.it

Gli abbonamenti possono essere prenotati presso il Teatro Rossini di Lugo

Per informazioni: +39 0545 38542 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

Notte. Storie di amanti e di guerrieri - 3 dicembre
Le donne, i cavallier, l’arme, gli amori... - 17 dicembre
Gli equivoci nel sembiante - 21-23-27 dicembre
La serva padrona - 30 dicembre

Platea e palco € 32,00 Interi € 30,00 Ridotti € 19,00 Under26

Galleria € 27,00 Interi  € 24,00 Ridotti € 16,00 Under26

Loggione € 18,00 Interi - € 11,00 Under26

 

Arte violinistica italiana - 7 dicembre
Shakespeare in love, Shakespeare in musica... - 11 dicembre

Platea e palco € 27,00 Interi € 25,00 Ridotti € 16,00 Under26

Galleria € 23,00  Interi € 20,00 Ridotti € 14,00 Under26

Loggione € 15,00 Interi - € 9,00 Under26 

 

Il pianoforte nel Settecento: dall’Italia all’Europa - 15 dicembre
L’opera italiana fra Settecento e Rossini - 28 dicembre

Platea e palco € 22,00 Interi € 20,00 Ridotti € 13,00 Under26

Galleria € 19,00 Interi € 17,00 Ridotti € 11,00 Under26

Loggione € 12,00 Interi- € 7,00 Under26

 

Da Figaro a Haydn - 5 novembre
Il Maestro e il Cignale - 12 novembre

Platea e palco € 20,00 Interi € 18,00  Ridotti € 12,00 Under26

Galleria € 18,00 Interi € 15,00 Ridotti € 11,00 Under26

Loggione € 11,00 Interi - € 7,00 Under26

 

Abbonamento ad 8 spettacoli (programma del mese di dicembre)

Platea e palco € 180,00 Interi € 165,00 Ridotti € 108,00 Under26

Galleria € 158,00 Interi € 145,00 Ridotti € 96,00 Under26

Loggione € 110,00 Interi - € 66,00 Under26

 


 

 

 
 
 

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